Che valore date ad un IM?

ap77

Pignone
2 Settembre 2020
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mio collega
Con ovvia esaltazione di tutti o suoi amici profani che lo reputano un superuomo.
Io stesso ritenendomi
Io stesso sono più orgoglioso
Ditemi se sbaglio io e come la pensate voi
ho estrapolato alcune frasi o affermazioni. ripeti io - io stesso - mio - io .
molto semplicemente parti dal tuo punto di vista ( fatto dalle emozioni del momento, esperienza, ma anche aspettative che avevi TU rispetto a finire un IM etc ) , e ritieni di conoscere quello del tuo collega, e ritieni che tutti debbano conoscere il tuo. e ti interroghi sul perchè non sono uniformi.
nessuno avrà mai il tuo punto di vista, tutti ne avranno di differenti e differenti saranno le motivazioni che portano a fare alcune gare o esperienze.
e differenti motivazioni portano a differenti "festeggiamenti" e celebrazioni. si tratta anche di motivazione intrinseca e estrinseca.
il tuo collega forse necessita di motivazione estrinseca, e raggiunto l'obiettivo si esalta e lo fà sapere a tutti. e magari questo committment con il resto del mondo lo ha motivato durante la gara e gli allenamenti. lui ha, ora , come obiettivo finire.
tu invece necessiti della prestazione.
fatti un IM da solo, o un FKT in zona con 3 giorni di corsa e sii fiero. durissimo e nessuno lo saprà.
e il tuo collega magari farà 2 tappe del cammino di Santiago e sarà celebrato al rientro dopo aver selfato tutto il tempo.
e quindi ? esticatsi - lui è felice, tu anche ? i 2000 che pagano IM pure ? i milioni che ogni mattina incastrano 50' di rulli lo sono ?

e, se è consentito, credo ci sia anche un pò di rosicamento nei confronti del collega, e confusione tra prestazione e valore di una persona.
una persona non si misura in quanto ci mette a fare un IM

ed in ultimo, si nei CV un ironman o un ultratrail sono considerati.
in alcuni ruoli la determinazione e l'organizzazione contano molto, e alcune attività, oltre ai track-record lavorativi, sono una prova di questo.
non sono un HR, ma mi sembra quasi logico a totale parità di skill lavorative preferire un finisher IM per un ruolo di leadership .
a prescindere dal tempo. anzi, poi mi verrebbe il dubbio che si dedichi troppo al training :)
 

dallalba

Pedivella
20 Maggio 2012
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quel che serve
gli italiani sono tra i popoli che praticano meno attività sportiva al mondo. chi non fa sport valuta una performance soltanto in base alla sua lunghezza fisica; velocità, potenza ecc. sono parametri che non riesce a concepire. io ho corso più di 200 triathlon: chi non pratica, o pratica poco sport, mi chiede esclusivamente degli ironman. frase tipica "ok, uno sprint lo fa chiunque". hai voglia a fargli notare che gli elite lo fanno in poco più di 50 minuti, ai loro occhi sarà sempre una prestazione inferiore all'ironman finito sui gomiti
Era ora che commentassi!attendevo opinioni come la tua,che è il succo del discorso,come pochi hanno colto.
 
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dallalba

Pedivella
20 Maggio 2012
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quel che serve
Mi ricordo l’anno del mio primo lungo,2016
Nello stesso anno sono arrivato penultimo in uno sprint,prese per il culo(bonarie) a non finire,un mese dopo ero finisher(sempre tra gli ultimi sui gomiti),ammirazione da chiunque.
Cazxo ero sempre io,la schiappa.
Ma la cosa ha un effetto diverso
E’questo che mi rode.
E non si parla di invidia,io ci metto men ecc ecc non si parla di quell.,parlate di volumi di allenamento infinito solo per portarlo a termine,ma dove?
Quello serve per fare ‘il tempo’
Concetto espressi pure da chi qualche lungo l’ha fatto,Nebbi,Gipsy…solo per citarne alcuni
 

LucLov

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Mille seghe, ma alla fine han ragione gli organizzatori IM: sei madioman, hai tanta passione, tanta motivazione, tanta perseveranza, metti insieme (anche a cazzo) una preparazione ad incremento sul lungo periodo e "anything is possible". Pure senza arrivare sui gomiti. Imho
 
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dallalba

Pedivella
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quel che serve
se è consentito, credo ci sia anche un pò di rosicamento nei confronti del collega, e confusione tra prestazione e valore di una persona.
una persona non si misura in quanto ci mette a fare un IM
Non te la prendere,replico alla tua frase ma è comune ad altri,pochi per fortuna.
Non sto dando valore a una persona,ma stiamo scherzando?questo lo avete frainteso voi.
Io sto dando valore alla gara
Il valore alla prestazione passa in secondo piano
Io mi spiego male,ma le risposte su cui si possa basare un dialogo senza scadere nelle banalità del “sei invidioso”,”rosichi” ecc ecc le ho ricevute solo da chi ha fatto lunghe distanze e fa parte del carrozzone dei finisher.
Sia chiaro,non è un offesa.
 

LucLov

Apprendista Scalatore
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Cmq sto thread spacca, apriti cielo: "ce l'ho io la verità" e pure più lungo di tutti.."... bah, ognuno ha la sua storia, ognuno sente le sue, che siano 200 gare o anche una sola, lunghe o corte ... meno prosopopea (io compreso) thanks
 
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bicilook

Ammiraglia
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chiunque può finire un IM
Chiunque si alleni per farlo...e già è molto diverso da chiunque...non è che uno si sveglia una domenica mattina e dice invece del caffè con la panna sul lungomare,mi metto il costume e vado a fare un IM.
Io che mi reputo una persona che si allenava assiduamente per fare anche delle Granfondo lunghe,non mi è mai balenata l'idea di fare un IM perché per le mie doti fisiche sarebbe stato qualcosa di troppo stressante.
A nuoto faccio saltuariamente delle nuotate in mare ma mai della lunghezza di IM...e di corsa proprio non è il mio sport.
Per cui secondo me il già portarlo a termine è una bella impresa,che possono fare in molti ,ma dire che lo può fare chiunque a mio avviso è un eresia.
 

IlNigno

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Per chi non pratica basta nominare la parola triathlon e si parla di superuomini...frequentando un po' di più sappiamo bene la differenza tra atleti e "atleti". Poi liberi tutti e ognuno se la viva come vuole!
Son pareri eh...
 

IlNigno

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Chiunque si alleni per farlo...e già è molto diverso da chiunque...non è che uno si sveglia una domenica mattina e dice invece del caffè con la panna sul lungomare,mi metto il costume e vado a fare un IM.
Io che mi reputo una persona che si allenava assiduamente per fare anche delle Granfondo lunghe,non mi è mai balenata l'idea di fare un IM perché per le mie doti fisiche sarebbe stato qualcosa di troppo stressante.
A nuoto faccio saltuariamente delle nuotate in mare ma mai della lunghezza di IM...e di corsa proprio non è il mio sport.
Per cui secondo me il già portarlo a termine è una bella impresa,che possono fare in molti ,ma dire che lo può fare chiunque a mio avviso è un eresia.
Anche a mio parere. Grande rispetto per la distanza IM.
 
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Big_63

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gli italiani sono tra i popoli che praticano meno attività sportiva al mondo. chi non fa sport valuta una performance soltanto in base alla sua lunghezza fisica; velocità, potenza ecc. sono parametri che non riesce a concepire. io ho corso più di 200 triathlon: chi non pratica, o pratica poco sport, mi chiede esclusivamente degli ironman. frase tipica "ok, uno sprint lo fa chiunque". hai voglia a fargli notare che gli elite lo fanno in poco più di 50 minuti, ai loro occhi sarà sempre una prestazione inferiore all'ironman finito sui gomiti
Ho avuto modo di conoscere in piscina Bonazzi Luca un ottimo atleta in grado di abbattere il muro dei 60'negli sprint e di ben figurare anche nell'olimpico, discreto nel nuoto e super nella corsa, quando ha provato IM si é reso conto che è "un altro sport"
 

Fitzcarraldo

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klein, lynskey, sunn
Chiunque si alleni per farlo...e già è molto diverso da chiunque...non è che uno si sveglia una domenica mattina e dice invece del caffè con la panna sul lungomare,mi metto il costume e vado a fare un IM.
intendevo: chiunque decida di fare un IM e abbia un minimo di costanza per allenarsi può finirlo.
anche tu ovviamente, dici che sarebbe troppo stressante, ma se decidessi di farlo arriveresti alla fine e da quello che dici potresti farlo anche tra un mese.
parliamoci chiaro: i tempi di cut off sono larghissimi. andate a vederlo un ironman se avete voglia, e già che ci siete guardate anche la gara degli ultimi.

e questo - per me - non toglie nulla al valore dell'impresa, che fuori dalle prime posizioni di classifica è una impresa che riguarda solo se stessi e quindi non giudicabile a priori.
 
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Francutio

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2 Marzo 2014
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Coming soon
Spesso suscito un misto di ammirazione e stupore quando prendo la via delle scale invece che quella dell'ascensore per fare due piani. Ma resto umile :==

Mi spiego meglio,o perlomeno ci provo.
Ieri ho avuto uno scambio di opinioni abbastanza colorito,con un mio collega che ha partecipato all’Elbaman full,chiuso in 16:20 al limite del tempo.
Di tutta la discussione devo dire che ciò che più mi ha colpito è che c'è un Dall'Alba che domenica ha portato a casa l'Elbaman in 16 ore e 17 minuti... Ma era un collega o un parente? :mrgreen:

Ma anche perchè, per me, la cosa bella e di soddisfazione è tutta la strada che porta ad un impegno agonistico, e più l'obbiettivo è alto, più la strada è difficile da percorrere. La gara, è solo la conclusione di un percorso.
Qua c'è un errore di fondo, è un obiettivo più alto e comporta una strada più difficile da raggiungere correre un 1500 al meglio delle tue possibilità che concludere un Ironman.

(J.Ingebritsen corre 180/195 km a settimana per gran parte dell'anno, chiamiamola strada facile :wacko:)

Vale di più un oro olimpico nei 100m o nel curling? E' un oro olimpico. Punto.
Non valgono allo stesso modo neanche due ori nella stessa disciplina!
Poi ognuno assegna valore a quello che vuole, ma l'unico parametro vagamente oggettivo è calcolare il quantile di una prestazione sull'intera popolazione di prestazioni nella stessa prova. Per alcune discipline è più semplice farlo che per altro, ma insomma, con un po' di onestà certe macrodifferenze si possono cogliere anche ragionando solo qualitativamente.

Ho avuto modo di conoscere in piscina Bonazzi Luca un ottimo atleta in grado di abbattere il muro dei 60'negli sprint e di ben figurare anche nell'olimpico, discreto nel nuoto e super nella corsa, quando ha provato IM si é reso conto che è "un altro sport"
Scritto così pare che Bonazzi sia riuscito a chiudere il suo IM o abbia corso particolarmente male, quando ha fatto Vichy in 9h14' e Kona in 9h44'. Senza stare a questionare troppo su quale prestazione sia la migliore (anche perché il triathlon ha troppe variabili), diciamo che a spanne ha ben figurato anche sul lungo.

Del resto che di fatto sia lo stesso sport lo hanno dimostrato ai massimi livelli in parecchi da Allen a Blummenfelt