Io credo che il giudizio su Pantani debba essere pesato con diversi elementi e non solo EPO o NON EPO
Come detto da un altro utente il periodo di estrema confusione, dal punto di vista delle normative e dei controlli, ha innescato un uso dell'EPO da parte di molti corridori.
Non esistevano controlli diretti ma indiretti... il valore di 50 per l'ematocrito oltre il quale l'atleta veniva fermato per rischio salute era un modo di "sopportare" il doping da parte delle istituzioni; era un modo per dire: non si può fare... ma dai, l'importante è non esagerare e non farsi beccare.
Per capire meglio l'argomento consiglio di leggere qualche libro sull'argomento (ad esempio quello di Leo Turrini).
Questo mi fa giudicare il periodo in questione in modo differente ad esempio da altri casi(vedi Cippollini)
Di Pantani ho amato gli occhi da bambino, il cuore e il coraggio che ci metteva ad ogni schiaffo della sfiga (ti ricordi quante ossa rotte in allenamento o in gara?). Di Pantani ho amato la naturalezza del gesto atletico e l'accento da romagnolo, la voglia di combattere e di arrivare. Di Marco Pantani ho pianto la morte
Io credo che tutti abbiano il diritto di criticare Pantani oppure di criticare tutti quelli che tifano ancora a suo favore.... ma mi spiace che in tanti abbiano perso completamente memoria di quello che era Marco.
Scusate il mio essere tifoso e sentimentale
Questo lo pensano solo i tifosi di Pantani per giustificare il fatto che si dopava.Fino a qualche giorno fa' i stessi tifosi, che adesso dicono queste cose, si arrampicavano sugli specchi dicendo che non era mai stato trovato positivo.Il valore del 50% era un valore che avevano imposto gli stessi corridori visto che qualcuno c'aveva lasciato le penne,quel limite non era mai rispettato e i corridori viaggiavano ben oltre, tanto quasi sempre sapevano quando c'erano i controlli e in un quarto d'ora rientravano nel limite.