Ci risiamo, altra morte in gara....

packy.hunters

Cronoman
26 Dicembre 2010
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Bici
Cannondale supersix evo hi-mod

BLU_SILVER

Pedivella
13 Ottobre 2010
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Manduria (TA)
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Carlà acciaio,eleven alluminio, Deda Temerario carbonio/titanio, mtb ShockBlazeRange9
E' successo a Borgo Sabotino (Latina) domenica 23 per la prima gara del circuito locale, Giancarlo è stato coinvolto in una caduta ai 200 metri e si è schiantato contro le transenne, non ce l'ha fatta, è morto a 53 anni. Per me è stato un maestro di ciclismo, farò tesoro per sempre dei suoi insegnamenti, ma si può morire così? E' possibile? Ne vale la pena?

[url]http://www.ruoteamatoriali.it/strada/8068-borgo-sabotino-ciclista-esce-di-strada-e-muore.html[/URL]


Dispiace tanto quando qualcuno con cui si è condiviso tanto come la passione per la bici viene a mancare e penso anche la rabbia su come questo è avvenuto. A 53 anni morire per un piazzamento in una gara amatoriale mi sembra assurdo...:cry
 

GlB

Apprendista Velocista
16 Febbraio 2009
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Sarzana
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Kuota con Durace e P2M
dobbiamo essere coscienti che andare su 2 ruote è PERICOLOSO. Non ho numeri alla mano ma ho la netta sensazione che gli incidenti mortali in gara siano comunque limitati in confronto agli incidenti mortali in allenamento dove la variabile traffico è presente.
l'ultima caduta che ho fatto in corsa il computer segnava 59 km/h, è palese che se a quella velocità cozzi con la testa contro un marciapiede o un oggetto duro non ci sono molte speranze anche con il casco.
 

Duracel1

Novellino
26 Febbraio 2006
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0
mbobikeclub.it
Voglio prima di tutto porgere a nome mio e dei miei compagni le condoglianze alla famiglia e agli amici.
come scritto sopra il nostro è uno sport pericoloso , e se non c'è stata negligenza da parte di qualcuno , ritengo le gare sono molto più sicure che allenarsi x strada. Che succeda in una gara amatoriale x un piazzamento o in in una gara proff non cambia nulla.
 

Luca69

Maglia Amarillo
4 Novembre 2008
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675
Tra Vr-Pd-Vi-Ro-Fe
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Allez
assurdo e' poco.
RIPETO,PUR NON SAPENDO COME ERANO IN QUESTO CASO I SOCCORSI,EVITIAMO DI SPECULARE SULLE SPESE DELL'ASSISTENZA SANITARIA IN CORSA!Lasciamoci assistere da Professionisti,non da volontari vogliosi e Dentisti palancai!Se urto qualcuno nella sua sensibilita',cancellatemi pure!
 

Redoute

Maglia Amarillo
31 Maggio 2007
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Lazio
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E' successo a Borgo Sabotino (Latina) domenica 23 per la prima gara del circuito locale, Giancarlo è stato coinvolto in una caduta ai 200 metri e si è schiantato contro le transenne, non ce l'ha fatta, è morto a 53 anni. Per me è stato un maestro di ciclismo, farò tesoro per sempre dei suoi insegnamenti, ma si può morire così? E' possibile? Ne vale la pena?

[url]http://www.ruoteamatoriali.it/strada/8068-borgo-sabotino-ciclista-esce-di-strada-e-muore.html[/URL]


Mamma mia che brutta notizia... :cry
R.I.P. e un abbraccio virtuale alla famiglia...
 

Luca69

Maglia Amarillo
4 Novembre 2008
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Allez
...se tornero' al mondo agonistico,e' mio potere e dovere effettuare sopraluogo tecnico per verifica dei mezzi e dei Soccorritori,Medici compresi presenti alla manifestazione!
Passero' per il solito rompic@@@ni,ma va bene così!
 

yuk

Scalatore
1 Marzo 2007
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triciclo
Condoglianze.
Fosse per me abolirei il tesserino agonistico amatoriale agli over 50 (di cui anch'io faccio parte) troppi i rischi per la salute nell'affrontare competizioni sopra una certa età.
 
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roby1967

Apprendista Scalatore
18 Febbraio 2009
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cuneo
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Wilier 07
Secondo me...dai 50 anni in su...solo cicloturistiche o gran fondo...i circuiti(li faccio anche io) a una certa eta`sono troppo rischiosi..eppure tanti si sentono dei professionisti..comunque..mi spiace x quello che e` successo...r.i.p
 

somaro

Apprendista Velocista
In primo luogo una preghiera per il defunto e condoglianze per parenti e amici.
Non commento l'episodio specifico, di cui non conosco nemmeno i dettagli, anche perchè non sarebbe questa la sede.
Dico semplicemente che le gare ciclistiche in circuito sono un'attività rischiosa, dato che per farle occorre andare sempre al limite e basta un nulla per cadere (io le evito per questo motivo, dedicandomi solo a gare in salita o a cronometro). Dato che nella maggior parte dei casi si svolgono su strade circondate da ostacoli di ogni tipo, il rischio di impatto accidentale con essi è elevato: un corpo umano che vi sbatte contro ad una velocità elevata, con angolazione casuale e scaricando tutta l'energia su una parte del corpo, facilmente subisce danni. Come in ogni incidente, l'entità del danno è legata al caso: cadute apparentemente banali possono avere conseguenze gravi, altre apparentemente spaventose lasciare illesi. Anch'io provai questa "regola" sulla mia pelle, o meglio sulle mie ossa. Mi capitò di compiere voli spaventosi e, una volta a terra, con i soccorritori pronti al peggio, rialzarmi senza conseguenze dopo essermi accertato di essere a posto, mentre quando banalmente scivolai in curva mentre andavo al lavoro, e feci per rialzarmi convinto di essermi solo graffiato, mi trovai con il femore rotto e la vita cambiata. Per non parlare di una mia zia, che aveva girato il mondo con tutti i mezzi possibili (esclusa la bicicletta, che mi esortava a non usare) ed il mese scorso morì per i postumi una banale caduta in casa mentre stava facendo pulizie.
Dunque: anche la migliore organizzazione può limitare i rischi di un'attività, ma mai annullarli. La dietrologia non serve; se si riscontrano palesi negligenze spetta alle Autorità intervenire.