Ciclisti over 50

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Bert5quant1

Viva il lupo
5 Ottobre 2018
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Bici
1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
A mio parere, è vero solo in parte. D'inverno, per chi ha voglia, si può sfruttare il fenomeno dell'inversione termica.
In pratica, se la giornata è serena, basta fare le salite in montagna, la temperatura è più alta e c'è meno traffico.
Ho la fortuna di avere, vicino casa, una strada che dal fondovalle porta a oltre 1000m. Io continuo a fare quella, in pieno inverno, se non c'è neve. Salgo dai 2 versanti, e scendo sempre da quello più esposto al sole. In inverno salgo solo con un rapporto più agile, e mi godo il sole.
Spesso ci sono più di 10 gradi di differenza rispetto al fondovalle, e mi stupisco di vedere i miei colleghi ciclisti, che si mantengono in pianura, con la nebbia, il traffico e le strade gelate.
Usando una buona giacca tecnica moderna, si può aprirla in salita e chiuderla in discesa. A me non serve altro.
Io uso tutto l'anno pedali con attacco e scarpe spd e con i calzettoni, avanzati dallo scialpinismo, non ho bisogno nemmeno dei copriscarpe.
Bello, giusto, provata tante volte a piedi, ora sopra i mille, ora i 1500... ma la salita ciclabile vicina che porta sopra l'inversione è una condizione poco disponibile ai più.
 

Bert5quant1

Viva il lupo
5 Ottobre 2018
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Bici
1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
Rulli, rulli.... ma giorni caldi ce ne sono ancora!! Parliamone dopo...
Se va bene sarà tiepido anche fino a metà novembre, anche se solo in un certo intervallo orario, beninteso.
E scegliendo i giorni buoni tra le perturbazioni in arrivo... cosa non possibile a chi lavora, a cui auguro un bel meteo nei weekend.

Oggi alle 15 girava sui 20 gradi, eh no! Non sto a casa!
Preparo e parto quasi alle 16, fatti 60 km (Gattinara-Varallo Sesia e ritorno) in 2h09min, un altro buon miglioramento per la mia gamba rotta.
Le salite dei giri di agosto sono servite.
A metà strada, prima di scendere, sudato e a velocità sostenute (discese...) e a circa 16-17 gradi, un bel cellophan sotto la maglietta, perfetto.
Chiaro che ai 15 gradi o meno servirà la giacchetta. Ma nel mini zaino oggi c'era anch'essa... non si sa mai.
Strade belle asciutte e gelo ancor lontano... impongono una sola cosa: via a pedalare fœra di ball !!
E mi perdonino coloro che sono ancora al lavoro, è una "prigionia" di cui ho sofferto fino a qualche anno fa. Preferirei venti anni in meno e dover andare in ufficio, ma se proprio sono stato costretto ad invecchiare, almeno che abbia una controparte!
Come diceva Beruschi..."ma avrò la mia bella convenienza?"
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
Dopo esattamente due settimane che non pedalavo, e l'ultima volta è stato in ferie, con il famoso "Tour con Velo da don'" (46 km con una bici da donna), ieri, finalmente libero da impegni, alle 16:45 parto da casa per un giro che "mi sta molto a cuore". Qui da noi è conosciuto come Giro delle Fiandre (chIssa perchè poi?), ma io lo "modifico" deviando ad un certo punto, addentrandomi nel bosco di Monticolo. Fino a quel punto, che si trova a circa 2/3 del giro, è tutto pianeggiante, e tutto sommato piuttosto monotono, anche se con pochissimo traffico essendo ciclabili e strade di campagna, e spesso con la "Ora" ( un vento che proviene dal Lago di Garda, e che incanalandosi nella Val d'Adige, diventa spesso fastidiosamente forte, e ovviamente contro). Poi però ad Ora (questo è un paese, che si chiama come il vento, ma non c'entra nulla) c'é il giro di boa, si gira intorno alla collina di Monticolo e si torna verso Bolzano, affiancando il lago di Caldaro e risalendo in mezzo a filari di vigne. Ad un certo punto, si stacca una strada forestale sulla destra, che conduce nel cuore del Bosco di Monticolo, che è un gioiello, una "manna" per i MtBiker locali. Si tratta di un "collinone"di circa 15 km di lunghezza per 3-4 km di larghezza, che si erge tra Bolzano ed Ora. All'interno dei sui boschi di castagni, faggi e conifere, snodano innumerevoli sentieri (più o meno tecnici) e diverse strade forestali, e i due laghi di Monticolo Grande e Piccolo, oltre diversi stagni ricchi di flora e fauna. È veramente un paradiso della Natura. Unico neo è che infestato dalle zecche, ma ora dovrebbe essere troppo freddo per questi fastidiosi animaletti, e comunque in bici si rischia poco.
La strada forestale iniziale è asfaltata e sale per ca 3 km e 400 m di dislivello, con tratti al 14-15%. Raggiunta la quota più alta, inizia lo sterrato, che è il mio pezzo preferito: una forestale con un fondo compatto, in mezzo ad alberi secolari, e pietroni ricoperti di muschio; è denominata, non a caso, Steintal, Valle dei Sassi. è un paesaggio che mi infonde tranquillità e ogni volta che ci passo mi fermo a respirare il bosco. Stavolta alcune zanzare, che trovano le mie gambe appetitose, mi convincono a ripartire....anche perchè il tempo passa e il buio arriva prima di quel pensassi.
Il tratto sterrato è lungo circa 2,5 km, e congiunge due strade forestali asfaltate, permettendo di fare un bel giro ad anello. Però il 99,99999% dei ciclisti da strada evita strade sterrate, per paura di rovinare la bici. Ma io sono un "rozzo" e me ne frego.
Raggiungo l'altra sterrata asfaltata, il cui fondo é pieno di buche, crepe, rami e foglie, cioè molto peggio dello sterrato. Comunque in breve tempo raggiungo la strada provinciale di Monticolo, da qui tutto in discesa fino ad Appiano e poi gli ultimi 10 km fino a casa, che raggiungerò alle 19.15 con il buio che ormai sta prendendo il sopravvento. Prima di rientrare però, sono "costretto" a fermarmi per ammirare la luna quasi piena che in lontananza sbuca dalle Dolomiti.
Appagatissimo, arrivo a casa, con un velo di tristezza perchè sono consapevole che probabilmente questo sarà stato l'ultimo giro dopo lavoro di quest'anno....a meno che non parta organizzato conil faretto e batterie cariche. Mmmmhh, si può fare!

Questo è il giro: https://www.relive.cc/view/vJOK9QGndwq
 

Allegati

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lechuzo2008

Apprendista Passista
24 Gennaio 2018
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sassuolo
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Bici
colnago
ieri , 9,15 , parto per sant'eufemia, un paesino ai piedi della Maiella
quest'anno il giro passa proprio di qui in una delle sue più belle tappe e prosegue per passo san leonardo e oltre , strade che quando sono in abruzzo sono le mie preferite per macinare km in salita
cmq , temperatura gradevolissima. Ancora muta estiva, unica precauzione , visto i circa 900 metri di altitudine, antipioggia leggero a maniche lunghe per la discesa IMG_20200930_113115[1].jpg
...e sulla cresta sia della maiella che del gran sasso già da vari giorni ci sono state le prime spruzzate di neve
metto altri 100 km precisi in cascina
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
A mio parere, è vero solo in parte. D'inverno, per chi ha voglia, si può sfruttare il fenomeno dell'inversione termica.
In pratica, se la giornata è serena, basta fare le salite in montagna, la temperatura è più alta e c'è meno traffico.
Ho la fortuna di avere, vicino casa, una strada che dal fondovalle porta a oltre 1000m. Io continuo a fare quella, in pieno inverno, se non c'è neve. Salgo dai 2 versanti, e scendo sempre da quello più esposto al sole. In inverno salgo solo con un rapporto più agile, e mi godo il sole.
Spesso ci sono più di 10 gradi di differenza rispetto al fondovalle, e mi stupisco di vedere i miei colleghi ciclisti, che si mantengono in pianura, con la nebbia, il traffico e le strade gelate.
Usando una buona giacca tecnica moderna, si può aprirla in salita e chiuderla in discesa. A me non serve altro.
Io uso tutto l'anno pedali con attacco e scarpe spd e con i calzettoni, avanzati dallo scialpinismo, non ho bisogno nemmeno dei copriscarpe.
ho la fortuna anche io di avere abbastanza vicino i laghi e, spesso, soprattutto verso lugano, c'è lo stesso fenomeno di inversione termica che dici tu
ma è solo per il weekend ... durante la settimana solo rulli
 
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Bert5quant1

Viva il lupo
5 Ottobre 2018
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1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
... Comunque in arrivo a casa, con un velo di tristezza perchè sono consapevole che probabilmente questo sarà stato l'ultimo giro dopo lavoro di quest'anno....a meno che non parta organizzato conil faretto e batterie cariche. Mmmmhh, si può fare!

Questo è il giro: https://www.relive.cc/view/vJOK9QGndwq
Racconto scritto benissimo, come sempre, e questo "Relive" è più che buono!
Ti auguro qualche buon e tiepido weekend, tale da poter partire prima e far sì che quello descritto non sia l'ultimo giro!
 
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EugeBal

Apprendista Passista
18 Settembre 2018
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Brisighella
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Rossin, Cannondale, Legend, FRM e Corratec
Casco con Visiera

Ho scoperto l'acqua calda :


da portatore di occhiali mi ci trovo benissimo, non più goccioloni in discesa(con problemi di visuale), protezione dal sole e con la pioggia è galattica (manca solo il tergicristallo :-)xxxx )
 
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yagone64

Maglia Amarillo
29 Settembre 2015
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Elblag (Polonia)
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Bici
Cervelo' R3 gruppo Ultegra 6800 , BMC Roadmachine 02 Dura Ace Di2, Carbonda CFR696 Ultegra 6800
Casco con Visiera

Ho scoperto l'acqua calda :


da portatore di occhiali mi ci trovo benissimo, non più goccioloni in discesa(con problemi di visuale), protezione dal sole e con la pioggia è galattica (manca solo il tergicristallo :-)xxxx )
Perdonami ma, sei sicuro che a quel prezzo, questo casco ti offra protezione anche in caso di caduta?
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
Perdonami ma, sei sicuro che a quel prezzo, questo casco ti offra protezione anche in caso di caduta?

Domanda sensata, ma alla quale fa eco questa:
"siamo sicuri che un casco blasonato da centinaia di Euro, valga realmente i soldi che costa"?...nel senso: credo il costo di produzione (inclusa la progettazione) di un casco top, sia di poco superiore a quello di un "catorcio" cinese da poche decine di Euro?
Probabilmente un accurato controllo di qualità fa la differenza, ma questa non giustifica l'eccessivo costo: in fondo il materiale è sempre quello: polistirolo e calotta di plastica. E anche se il polistirolo è di qualitá massima, lo stesso è troppa. Chiaro: bisogna pur pagare I team di pro che ti fanno pubblicità....e poi si sa, noi ciclisti vogliamo spendere tanto, nella convinzione che avere il top ci rende "fighi" e ci fa andare di più......senza polemica, eh?
 

maurizio1259

Apprendista Scalatore
1 Ottobre 2018
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Sarzana La Spezia
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Wilier Triestina Cento1
Provate a guardare un KASK Protone ufficiale dal costo di circa 200€ e provate a guardare il solito casco acquistato su Aliexpress alla modica cifra di 23€ spedizione compresa dalla Cina via Olanda e fatte voi le vs considerazioni . Io piuttosto vado in giro senza tanto sarei a rischio uguale .
Ho avuto modo di prendere una fregatura online e ne posso tranquillamente dare un feedback negativo .
o-oPoi ognuno con la sua testa ci può fare quello che più gli garba.
 

yagone64

Maglia Amarillo
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Cervelo' R3 gruppo Ultegra 6800 , BMC Roadmachine 02 Dura Ace Di2, Carbonda CFR696 Ultegra 6800
Domanda sensata, ma alla quale fa eco questa:
"siamo sicuri che un casco blasonato da centinaia di Euro, valga realmente i soldi che costa"?...nel senso: credo il costo di produzione (inclusa la progettazione) di un casco top, sia di poco superiore a quello di un "catorcio" cinese da poche decine di Euro?
Probabilmente un accurato controllo di qualità fa la differenza, ma questa non giustifica l'eccessivo costo: in fondo il materiale è sempre quello: polistirolo e calotta di plastica. E anche se il polistirolo è di qualitá massima, lo stesso è troppa. Chiaro: bisogna pur pagare I team di pro che ti fanno pubblicità....e poi si sa, noi ciclisti vogliamo spendere tanto, nella convinzione che avere il top ci rende "fighi" e ci fa andare di più......senza polemica, eh?
Posso essere d'accordo con te, sul costo eccessivo, in generale di tutto il materiale sportivo, ma il casco non è solo il polistirolo e la calotta di plastica che lo riveste e visto che deve proteggere la testa, un occhio di riguardo in più io glielo darei, sempre parere personale poi ognuno fa quello che vuole o-o
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
Posso essere d'accordo con te, sul costo eccessivo, in generale di tutto il materiale sportivo, ma il casco non è solo il polistirolo e la calotta di plastica che lo riveste e visto che deve proteggere la testa, un occhio di riguardo in più io glielo darei, sempre parere personale poi ognuno fa quello che vuole o-o

Certo, ma quello che volevo dire io è che non sarei così sicuro che chi più spende, più è sicuro.
Circa trent'anni fa avevo un negozio di moto e accessori. Quando resero obbligatorio il casco, ne vendevo a centinaia, di tutti i prezzi e modelli, però soprattutto economici.
Un giorno vennero a farmi visita, il rappresentante e il direttore della NOLAN e chiesi loro la differenza in termini di sicurezza tra un casco da 100 mila Lire e uno da 300 mila Lire. la risposta fu:"nessuna!" entrambi dovevano passare delle omologazioni standard. La differenza la faceva il materiale (policarbonato il primo, fibra di vetro il secondo) e ovviamente le finiture. Il direttore poi "si lasciò sfuggire" che a la differenza di costo di produzione tra un modello e l'altro si aggirava tra le 20 e le 40 mila Lire. Hai voglia raggiungere il prezzo di vendita di 300!
Poi neanch'io, nel dubbio, mi sentirei protetto indossando un casco da 25 Euro....più che altro psicologicamente.
 
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jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
ho un kask mojito pagato 90€ ... non sono uno che ha bisogno del casco da 300€ , però non venitemi a dire che un casco cinese da 30€ (compresa spedizione) è sicuro tanto\quanto perchè, se lo dite, non ne avete mai tenuto uno in mano
è vero che nei top di gamma si pagano più le sponsorizzazioni che la maggiore sicurezza però un livello minimo deve essere garantito e il casco su aliexpress non ha questo minimo
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
ho un kask mojito pagato 90€ ... non sono uno che ha bisogno del casco da 300€ , però non venitemi a dire che un casco cinese da 30€ (compresa spedizione) è sicuro tanto\quanto perchè, se lo dite, non ne avete mai tenuto uno in mano
è vero che nei top di gamma si pagano più le sponsorizzazioni che la maggiore sicurezza però un livello minimo deve essere garantito e il casco su aliexpress non ha questo minimo

No, certo, non dico questo, anzi anch'io spenderei qualcosa in più, sperando nella maggior cura riguardo la sicurezza. Ho scritto "spenderei" perchè alterno i due caschi che possiedo, e uno lo acquistai su subito.it convinto di fare l'affare e invece è un tarocco cinese della Kask (protone).
Non vi sto a raccontare come accade e se ne avete voglia lo potete leggere qui:
https://www.bdc-mag.com/forum/threads/cé-sempre-un-prima-volta-per-essere-fregati-kask-protone-su-subito.247613/

Però ti assicuro che confrontandolo con un Protone originale, non sono assolutamente evidenti le differenze, se non in minimi dettagli che devi conoscere. Ma come soliditá mi sembrano veramente identici, tanto che non mi meraviglierei se Kask producesse in Cina.
 

alvan

Apprendista Velocista
16 Agosto 2014
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Dogma F disk
Un giorno vennero a farmi visita, il rappresentante e il direttore della NOLAN e chiesi loro la differenza in termini di sicurezza tra un casco da 100 mila Lire e uno da 300 mila Lire. la risposta fu:"nessuna!" entrambi dovevano passare delle omologazioni standard. La differenza la faceva il materiale (policarbonato il primo, fibra di vetro il secondo) e ovviamente le finiture. Il direttore poi "si lasciò sfuggire" che a la differenza di costo di produzione tra un modello e l'altro si aggirava tra le 20 e le 40 mila Lire. Hai voglia raggiungere il prezzo di vendita di 300!
Poi neanch'io, nel dubbio, mi sentirei protetto indossando un casco da 25 Euro....più che altro psicologicamente.
Già dire che il policarbonato e la fibra di vetro siano equivalenti la dice lunga. Il policarbonato degrada velocemente nel tempo mentre la fibra di vetro è molto più stabile e un composito fatto bene ha caratteristiche comunque superiori. Non è solo questione di materiali o di finiture, ma anche di marche che adeguano la calotta alla misura e altre che hanno una misura più o meno standard. Ma anche senza entrare in discutibili paragoni, ho sempre pensato che il valore di un casco vada misurato sul valore attribuito al contenuto... In ogni caso ho imparato che i giudizi dei produttori vadano sempre presi con le pinze... Per inciso, da un anno uso un casco Lazer Bullet, quello con la visiera magnetica. Comodissimo, molto aerodinamico e costruito divinamente. Rispetto al costo della bici costa poco più del 2%, vale la pena tentare di risparmiare in zona cranio?
 
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rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
Già dire che il policarbonato e la fibra di vetro siano equivalenti la dice lunga. Il policarbonato degrada velocemente nel tempo mentre la fibra di vetro è molto più stabile e un composito fatto bene ha caratteristiche comunque superiori. Non è solo questione di materiali o di finiture, ma anche di marche che adeguano la calotta alla misura e altre che hanno una misura più o meno standard. Ma anche senza entrare in discutibili paragoni, ho sempre pensato che il valore di un casco vada misurato sul valore attribuito al contenuto... In ogni caso ho imparato che i giudizi dei produttori vadano sempre presi con le pinze... Per inciso, da un anno uso un casco Lazer Bullet, quello con la visiera magnetica. Comodissimo, molto aerodinamico e costruito divinamente. Rispetto al costo della bici costa poco più del 2%, vale la pena tentare di risparmiare in zona cranio?

Vero che il policarbonato degrada più velocemente della fibra, ma per un paio di anni mantiene inalterate le caratteristiche di sicurezza; nel frattempo anche gli interni si consumano e va comunque sostituito (se si usa frequentemente).
 

Pancio

Apprendista Velocista
22 Ottobre 2012
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Costa livornese
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Phazek Quasar -Sab Saipan-Ferraccio da zonzo - MaxLelli crono
Mmmh, mi viene a mente che il mio Selev Alien (comprato in negozio e totalmente a norma, tanto che lo usavano anche molti pro) ha 13/14 anni: dici che sarebbe da buttare? A occhio sembrerebbe ancora buono (anche se le spugnette sono un po' "vissute")...
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
Mmmh, mi viene a mente che il mio Selev Alien (comprato in negozio e totalmente a norma, tanto che lo usavano anche molti pro) ha 13/14 anni: dici che sarebbe da buttare? A occhio sembrerebbe ancora buono (anche se le spugnette sono un po' "vissute")...
direi di si
a parte il deterioramento pensa al salto tecnologico di questi 13-14 anni e applicalo alla sicurezza nei caschi (es. mips ma non solo)
 
Stato
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