Ciclocross - stagione 2021/22

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dinute

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Adrie van der Poel sul Het Nieuwsblad : "Wout and Mathieu ride at the top level all year round, in major races. The others only participate in smaller competitions in the summer to do something. Of course, the difference is big.
Difference will only get bigger. If Iserbyt and co. want to compete more, they will have to ride more top races in the summer. Not against amateurs who also have to work to earn money""

Wout e Mathieu corrono ai massimi livelli tutto l'anno, nelle gare più importanti. Gli altri solo in piccole comperizioni estive. Qui nasce la differenza. che diventerà via via più grande. Se Iserbyt e gli altri vogliono essere più competitivi devono correre più gare di livello in estate. Non contro i dilettanti (intende contro corridori di squadre continental)

La risposta di Iserbyt è piccata ""Maybe Adrie should also take a look at his other son. David van der Poel has been able to ride a nice road program for a few years now, but it doesn’t get any better"

Forse Adrie dovrebbe tenere d'occhio l'altro figlio. David ha la possibilità di correre belle gare in estate già da alcuni anni ma non sembra sia migliorato

"Bella" risposta ma , se fosse così, Iserbyt ammette di avere limiti insuperabili, corse su strada world tour o meno. E comunque Iserbyt è sicuramente un corridore più di talento di David

Adrie però quando parla fa sempre casini. E' un Lefevere in piccolo.
 
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dinute

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primi atleti sul tracciato di gara (Dan Soete, secondo ieri a Faè di Oderzo)

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Per ora non sembra ghiacciato, anzi continua a nevicare e sarà fresca. Le ultime gare innevate, con quantità di neve significativa su tutto il percorso, sono state vinte da Lars Boom nel lontano, boh, 2009 o 2010 a heusden Zolder, classico tracciato. Poi ricordo una gara (CDM o Superprestige) sempre di una decina di anni fa corsa sul ghiaccio vivo in precarie condizioni di aderenza vinta da un corridore ceco, abilissimo sul ghiaccio. Non ricordo se Boros o forse Simunek jr.
Nel cross sono stati vietati ormai da anni i tubolari chiodati.
 

bradipus

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primi atleti sul tracciato di gara (Dan Soete, secondo ieri a Faè di Oderzo)

Vedi l'allegato 318120


Per ora non sembra ghiacciato, anzi continua a nevicare e sarà fresca. Le ultime gare innevate, con quantità di neve significativa su tutto il percorso, sono state vinte da Lars Boom nel lontano, boh, 2009 o 2010 a heusden Zolder, classico tracciato. Poi ricordo una gara (CDM o Superprestige) sempre di una decina di anni fa corsa sul ghiaccio vivo in precarie condizioni di aderenza vinta da un corridore ceco, abilissimo sul ghiaccio. Non ricordo se Boros o forse Simunek jr.
Nel cross sono stati vietati ormai da anni i tubolari chiodati.
A proposito della gara di ieri (cross del Ponte)... ma possibile che da noi non si riesca mai a vedere un campo di gara decente, che non sia la solita gimkana ciclopratistica? A Oderzo un tracciato completamente piatto, senza nemmeno una salitella, una discesina, tre scalini. Soliti ghirigori di fettucciato e, massima, difficoltà tecnica, un scendi e sali due volte in un fossetto. Noiosa da vedere in tv, non è con questi percorsi che si attraggono potenziali appassionati.
Poi ci chiediamo come mai i nostri vengano regolarmente asfaltati quando si confrontano con gli stranieri... l'unico percorso decente visto quest'anno è stato quello di Brugherio.

Per la cronaca, ha vinto agevolmente il campione tedesco Marcel Meisen davanti a Dan Soete (gli unici due stranieri di livello in gara, peraltro), terzo un Dorigoni in affanno per tutta la prova, e che solo sul rettilineo finale è riuscito a superare un bravo Filippo Fontana. Quinto un positivo Toneatti, sesto Bertolini penalizzato da uno scontro (e conseguente caduta) con uno spettatore che ha avuto l'idea di attraversare il percorso mentre il campione italiano usciva dai box.
Tra le donne facile vittoria per Eva Lechner davanti ad una positiva ma troppo imprecisa Silvia Persico, terza Alessia Bulleri che ha duellato per tutta la gara con Francesca Baroni; quinta Rebecca Gariboldi, solo sesta Alice Maria Arzuffi.
 

77bebe77

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A proposito della gara di ieri (cross del Ponte)... ma possibile che da noi non si riesca mai a vedere un campo di gara decente, che non sia la solita gimkana ciclopratistica? A Oderzo un tracciato completamente piatto, senza nemmeno una salitella, una discesina, tre scalini. Soliti ghirigori di fettucciato e, massima, difficoltà tecnica, un scendi e sali due volte in un fossetto. Noiosa da vedere in tv, non è con questi percorsi che si attraggono potenziali appassionati.
Poi ci chiediamo come mai i nostri vengano regolarmente asfaltati quando si confrontano con gli stranieri... l'unico percorso decente visto quest'anno è stato quello di Brugherio.

Per la cronaca, ha vinto agevolmente il campione tedesco Marcel Meisen davanti a Dan Soete (gli unici due stranieri di livello in gara, peraltro), terzo un Dorigoni in affanno per tutta la prova, e che solo sul rettilineo finale è riuscito a superare un bravo Filippo Fontana. Quinto un positivo Toneatti, sesto Bertolini penalizzato da uno scontro (e conseguente caduta) con uno spettatore che ha avuto l'idea di attraversare il percorso mentre il campione italiano usciva dai box.
Tra le donne facile vittoria per Eva Lechner davanti ad una positiva ma troppo imprecisa Silvia Persico, terza Alessia Bulleri che ha duellato per tutta la gara con Francesca Baroni; quinta Rebecca Gariboldi, solo sesta Alice Maria Arzuffi.
Era tanto che non provavo a guardare una gara italiana di cx ma dopo aver visto le gare di superprestige, coppa del mondo ecc è come guardare un altro sport
Non c’è da meravigliarsi se i nostri, anche se avessero delle potenzialità, arrivano esimi in quelle gare.
È come prepararsi alla guerra in un campo allestito per le softair con le pistole a molla
Anche il discorso della multidisciplinarità, più volte ribadito anche ieri, viene meno in un percorso come questo. In quell'ottica a questo punto meglio la mtb
Mica che da domani devono correre su un percorso come quello del mondiale, ma un poco per volta si potrebbe aumentare la difficoltà
 

bradipus

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E il telecronista che, magari per questioni redazionali, magnificava le difficoltà tecniche del percorso...
Non può certo parlar male del percorso di una gara organizzata in Italia, non fosse altro per una questione di buoni rapporti tra Rai, organizzazione e Federazione.
Spesso di dimentichiamo che fare le telecronache non è la stessa cosa come scrivere su un forum, chi le fa deve tener presente anche l'aspetto 'politico' (in senso lato).
 

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Non può certo parlar male del percorso di una gara organizzata in Italia, non fosse altro per una questione di buoni rapporti tra Rai, organizzazione e Federazione.
Spesso di dimentichiamo che fare le telecronache non è la stessa cosa come scrivere su un forum, chi le fa deve tener presente anche l'aspetto 'politico' (in senso lato).
Ilenia Lazzaro non le manda a dire su Eurosport...
 
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primi atleti sul tracciato di gara (Dan Soete, secondo ieri a Faè di Oderzo)

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Per ora non sembra ghiacciato, anzi continua a nevicare e sarà fresca. Le ultime gare innevate, con quantità di neve significativa su tutto il percorso, sono state vinte da Lars Boom nel lontano, boh, 2009 o 2010 a heusden Zolder, classico tracciato. Poi ricordo una gara (CDM o Superprestige) sempre di una decina di anni fa corsa sul ghiaccio vivo in precarie condizioni di aderenza vinta da un corridore ceco, abilissimo sul ghiaccio. Non ricordo se Boros o forse Simunek jr.
Nel cross sono stati vietati ormai da anni i tubolari chiodati.
Ma sono due cose completamente diverse, fino ad ora si é corso sulla neve solo per motivi fortuiti, cioé se capitava che nevicasse su un fondo in terra, mentre adesso corrono su una pista da fondo, concepita per correre sulla neve.
Ghiaccio non ci sarà, perché la neve viene fresata e compattata, essendo una pista, con diversi centimetri di neve; in caso di nevicate recenti o temperature relativamente alte, il manto non si compatta e con i passaggi diventerà molto più simile alla sabbia, le gomme chiodate non servono a nulla.
 

sembola

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Ma sono due cose completamente diverse, fino ad ora si é corso sulla neve solo per motivi fortuiti, cioé se capitava che nevicasse su un fondo in terra, mentre adesso corrono su una pista da fondo, concepita per correre sulla neve.
Capisco la volontà di cercare l'inserimento nel programma olimpico, ma a me pare comunque una forzatura.


Ghiaccio non ci sarà, perché la neve viene fresata e compattata, essendo una pista, con diversi centimetri di neve; in caso di nevicate recenti o temperature relativamente alte, il manto non si compatta e con i passaggi diventerà molto più simile alla sabbia, le gomme chiodate non servono a nulla.
Io sulla neve ci ho pedalato diverse volte e concordo pienamente.
 

ildoppingnonvincemai

Apprendista Scalatore
5 Ottobre 2015
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nome proprio "Morgana"
A proposito della gara di ieri (cross del Ponte)... ma possibile che da noi non si riesca mai a vedere un campo di gara decente, che non sia la solita gimkana ciclopratistica? A Oderzo un tracciato completamente piatto, senza nemmeno una salitella, una discesina, tre scalini. Soliti ghirigori di fettucciato e, massima, difficoltà tecnica, un scendi e sali due volte in un fossetto. Noiosa da vedere in tv, non è con questi percorsi che si attraggono potenziali appassionati.
Poi ci chiediamo come mai i nostri vengano regolarmente asfaltati quando si confrontano con gli stranieri... l'unico percorso decente visto quest'anno è stato quello di Brugherio.

Per la cronaca, ha vinto agevolmente il campione tedesco Marcel Meisen davanti a Dan Soete (gli unici due stranieri di livello in gara, peraltro), terzo un Dorigoni in affanno per tutta la prova, e che solo sul rettilineo finale è riuscito a superare un bravo Filippo Fontana. Quinto un positivo Toneatti, sesto Bertolini penalizzato da uno scontro (e conseguente caduta) con uno spettatore che ha avuto l'idea di attraversare il percorso mentre il campione italiano usciva dai box.
Tra le donne facile vittoria per Eva Lechner davanti ad una positiva ma troppo imprecisa Silvia Persico, terza Alessia Bulleri che ha duellato per tutta la gara con Francesca Baroni; quinta Rebecca Gariboldi, solo sesta Alice Maria Arzuffi.
Pure quello di Vittorio Veneto a mio avviso è tecnicamente più che valido