Tanto per fare un pò di chiacchiere, come dici alla fine del tuo messaggio.
Ma i telai di una volta erano così sbagliati in base alle misure antropometriche di noi esseri umani?
Tanto per capire, è mai possibile che in un paio di decenni il dislivello sella/manubrio sia quintuplicato? Beninteso mi baso su quanto hai scritto nel tuo messaggio.
Io veramente stento a crederci oppure, cosa molto più probabile, non ci capisco un'acca, sbaglio a fidarmi delle mie sensazioni e forse ho riposto troppa fiducia su chi mi ha messo in bici.
PS ho fatto una sola visita biomeccanica in vita mia, una settimana dopo ho abbassato la sella e l'ho arretrata, perchè proprio non mi trovavo.
Il dislivello sella manubrio è cambiato ma gli angoli corporei e le forme dei telai, cioè angoli e misure, non si sono mossi a caso......
Si pedala in modo diverso e il feeling è diverso, ho 2 telai in acciaio fatti dalla stessa persona il primo del 1985 e l'altro del 2000.
Ho un Master del 1995 e assomiglia alla bici del 2000
Non è che in 15 anni sono cambiato ma le due bici sono completamente diverse nonostante gambe, busto e braccia a pari lunghezza sono ad angoli diversi. E per dovere di cronaca ho "prestazioni uguali" su entrambe.
Io credo che la "moda del biomeccannico" negli anni si è travisata. In bici ti ci trovi e pedali come sono le tue sensazioni, buone o cattive.
Non è che nell'arco di un anno sulla stessa bici ci sentiamo sempre allo stesso modo, caldo freddo dolori alle ossa, ai muscoli... cambiano
Il biomeccanico si dovrebbe usare per andare a recuperare il WATT o il SECONDO per ottenere la prestazione.
Far lavorare il singolo muscolo e il singolo cm-quadro di aerodinamica al meglio a costo di soffrire........ per la prestazione.
Un certo numero di ore di sofferenza pura ma ...... ottenere il risultato.
E tornando al tema Colnago alle gare un pro usa un V3RS e non un Master, poi scopri che ti offrono una gamma di misure per il "pedalatore domenicale".
Bye