COLNAGO Club (parte 2)

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VECCHIA

Passista
4 Settembre 2014
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Vicenza
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Bici
COLNAGO C64 - PEDEMONTE AURATA RS - PEDEMONTE RHINOCEROS RS - COLNAGO CONCEPT
Negli ultimi due/tre anni la mia passione ciclistica ha subito un profondo cambiamento: non guardo più le biciclette moderne, magari prodotte su scala industriale, ma soltanto quelle vintage con l'eccezione delle moderne artigianali italiane (C59, C60, Sarto per dirne qualcuna).
L'altro sabato ero alla partenza della Milano Sanremo a guardare le biciclette sopra alle ammiraglie: il design moderno non incontra più i miei gusti.
Definitemi snob, ma la bici mi deve trasmettere delle sensazioni, quella estetica su tutte!
Sono due categorie di bici diverse , le prime costruite per le competizioni e con le ultime tecnologie , le altre assemblate con componentistica d'epoca con il primo obiettivo di avvalorare l'aspetto estetico . Sul filone del moderno ci sono telai come quelli della serie C di Colnago che si distinguono rispetto alla massa per avere prestazioni al top ma anche originalita' nelle soluzioni costruttive adottate e una bellezza inarrivabile per il resto dei telai monoscocca prodotti in oriente . Io nel campo delle bici prestazionali prediligo i telai a congiunzioni per un fatto estetico ma anche perché sono convinto abbiano una resa superiore , mentre sono molto affascinato dalli bici anni 80 con leve del cambio al telaio e penso che prima o poi me ne faro' una , magari un telaio Colnago Arabesque ancora in produzione con componentistica dell'epoca che si trova tutt'ora in giro . Ho qualche contatto giusto ma non ho fretta , vedremo piu' avanti .
 

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
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Bici
Agente Bike
Non ho mai capito perché solo nel ciclismo si sente sempre fare il discorso si ma ci vogliono le gambe si ma non lo sfrutto o non lo sfrutti perché lo compri per andare in bici mi basta un telaio da 800 euro tanto forte non vado lo stesso ecc ecc. In giro vedo moto e auto con una marea di cavalli i cui possessori sono contenti di avere questi oggetti solo per il gusto di averli , chi se ne frega se vengono sfruttati al 20 % ! Ma nel ciclismo no , tanto si dice le bici e i telai sono tutti uguali perché spendere oppure che spendo a fare per il telaio migliore se non ho le gambe. Morale nulla di più sbagliato , la bici va presa anche solo per il gusto di averla e guardarla , chi se ne frega se faccio giri ai 20 orari di media in pianura se mi piace un oggetto e posso permettermelo lo prendo e basta. La mia idea è che le differenze tra telai ci sono eccome e non occorre essere Nibali per sentirli , un Concept non può essere uguale di un C64 e tantomeno una bici di 30 anni fa non può essere uguale di una bici attuale non fosse altro per la diversità di materiali. In buona sostanza comprate quello che più vi piace.
@giuli68 se ti piace il V2r prendilo subito è un gran bel telaio e come geometrie si dovrebbe ben comportare a 360 gradi. Secondo me è un telaio polivalente che a seconda delle ruote che usi si adatta a tutti i terreni. Spero quanto prima di provarne uno.


Senti fare certi discorsi perchè leggi un forum di ciclismo e perchè è proprio nel ciclismo che si alimentano leggende relative alle differenze macroscopiche di prestazione tra un mezzo e l'altro.
E' nel ciclismo che si rincorrono pulegge cambio da 500 euro, movimenti centrali di costo 10 volte superiore ad altri solo per il miraggio di una maggiore "scorrevolezza" e chissà quali differenze prestazionali. E tutto cio' nonostante sia ormai chiaro che le differenze sono prossime allo zero e sicuramente impercettibili.
E parliamo di cicloamatori, il piu' delle volte (non sempre, ovvio) dotati di un discreto sovrappeso e di 3 cm di spessori allo sterzo (quando, ben si sa, una delle componenti aerodinamiche maggiori è la posizione del ciclista).
Dunque, si, è bene ricordare che "servono le gambe" e che non esistono componenti in grado di cambiare le prestazioni di un cicloamatore.
E' altresi' vero che una serie di ottimizzazioni (a caro prezzo) possono rendere sensazioni diverse e miglioramenti relativi allo stare in sella.

Tutto cio' è da non confondersi con il gusto del possesso.
Ho diverse bici, un notevole numero di coppie di ruote e cambio spesso componenti per il semplice motivo che amo spendere soldi per le mie passioni e amo possedere cio' che mi piace. Non maschero la volontà di acquisto dietro a presunte migliorie cronometriche che, tra l'altro, mi consentirebbero al limite di arrivare a casa un paio di minuti prima e null'altro.
Ho avuto un notevole numero di automobili, potenti, esclusive, ma non ho mai pensato che potessero fare di me un pilota.
La parola chiave è consapevolezza. Compriamo tutto cio' che vogliamo, dedichiamo il nostro tempo a decidere quale componente montare ma cerchiamo poi di non declamare presunti macroscopici miglioramenti prestazionali o narrare di percepire differenze enormi tra un mezzo e l'altro.
Se potessimo pedalare ad occhi chiusi e poi recensire cio' che abbiamo utilizzato durante la pedalata, ci sarebbe da ridere.
Dunque, ben vengano telai da 5000 euro e oggetti dal prezzo oggettivamente incomprensibile e che qualcuno li compri, me compreso.
Ma è bene, ogni tanto, rammentare a noi stessi ed agli altri che si tratta di acquisti dettati dal gusto di possedere, spinti dalla passione che è, per l'appunto, quanto di piu' irrazionale esista.
Tutto cio' senza spirito polemico ma semplicemente per chiarire perchè, molte volte, tendo a rammentare che la differenza la fa chi pedala e non il mezzo.

o-o
 

palmer

Apprendista Scalatore
20 Ottobre 2005
2.248
1.658
vicino a Milano
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Bici
Due in carbonio, una in titanio, ma sette in acciaio
Sono due categorie di bici diverse , le prime costruite per le competizioni e con le ultime tecnologie , le altre assemblate con componentistica d'epoca con il primo obiettivo di avvalorare l'aspetto estetico . Sul filone del moderno ci sono telai come quelli della serie C di Colnago che si distinguono rispetto alla massa per avere prestazioni al top ma anche originalita' nelle soluzioni costruttive adottate e una bellezza inarrivabile per il resto dei telai monoscocca prodotti in oriente . Io nel campo delle bici prestazionali prediligo i telai a congiunzioni per un fatto estetico ma anche perché sono convinto abbiano una resa superiore , mentre sono molto affascinato dalli bici anni 80 con leve del cambio al telaio e penso che prima o poi me ne faro' una , magari un telaio Colnago Arabesque ancora in produzione con componentistica dell'epoca che si trova tutt'ora in giro . Ho qualche contatto giusto ma non ho fretta , vedremo piu' avanti .

Ho una Masi in acciaio con congiunzioni e non hai idea del livello delle finiture.
Anche le biciclette con i manettini sul tubo obliquo e i fili esterni erano costruite per le competizioni (non tutte, ma quelle che su eBay propongono a 4-5-6-7 mila euro si).
 

palmer

Apprendista Scalatore
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Due in carbonio, una in titanio, ma sette in acciaio
Senti fare certi discorsi perchè leggi un forum di ciclismo e perchè è proprio nel ciclismo che si alimentano leggende relative alle differenze macroscopiche di prestazione tra un mezzo e l'altro.
E' nel ciclismo che si rincorrono pulegge cambio da 500 euro, movimenti centrali di costo 10 volte superiore ad altri solo per il miraggio di una maggiore "scorrevolezza" e chissà quali differenze prestazionali. E tutto cio' nonostante sia ormai chiaro che le differenze sono prossime allo zero e sicuramente impercettibili.
E parliamo di cicloamatori, il piu' delle volte (non sempre, ovvio) dotati di un discreto sovrappeso e di 3 cm di spessori allo sterzo (quando, ben si sa, una delle componenti aerodinamiche maggiori è la posizione del ciclista).
Dunque, si, è bene ricordare che "servono le gambe" e che non esistono componenti in grado di cambiare le prestazioni di un cicloamatore.
E' altresi' vero che una serie di ottimizzazioni (a caro prezzo) possono rendere sensazioni diverse e miglioramenti relativi allo stare in sella.

Tutto cio' è da non confondersi con il gusto del possesso.
Ho diverse bici, un notevole numero di coppie di ruote e cambio spesso componenti per il semplice motivo che amo spendere soldi per le mie passioni e amo possedere cio' che mi piace. Non maschero la volontà di acquisto dietro a presunte migliorie cronometriche che, tra l'altro, mi consentirebbero al limite di arrivare a casa un paio di minuti prima e null'altro.
Ho avuto un notevole numero di automobili, potenti, esclusive, ma non ho mai pensato che potessero fare di me un pilota.
La parola chiave è consapevolezza. Compriamo tutto cio' che vogliamo, dedichiamo il nostro tempo a decidere quale componente montare ma cerchiamo poi di non declamare presunti macroscopici miglioramenti prestazionali o narrare di percepire differenze enormi tra un mezzo e l'altro.
Se potessimo pedalare ad occhi chiusi e poi recensire cio' che abbiamo utilizzato durante la pedalata, ci sarebbe da ridere.
Dunque, ben vengano telai da 5000 euro e oggetti dal prezzo oggettivamente incomprensibile e che qualcuno li compri, me compreso.
Ma è bene, ogni tanto, rammentare a noi stessi ed agli altri che si tratta di acquisti dettati dal gusto di possedere, spinti dalla passione che è, per l'appunto, quanto di piu' irrazionale esista.
Tutto cio' senza spirito polemico ma semplicemente per chiarire perchè, molte volte, tendo a rammentare che la differenza la fa chi pedala e non il mezzo.

o-o

Sottoscrivo anche la punteggiatura e aggiungo che noi ciclisti contemporanei siamo schiavi del marketing.
Marketing che ha addirittura coniato il concetto di bici aerodinamica.
 

VECCHIA

Passista
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Senti fare certi discorsi perchè leggi un forum di ciclismo e perchè è proprio nel ciclismo che si alimentano leggende relative alle differenze macroscopiche di prestazione tra un mezzo e l'altro.
E' nel ciclismo che si rincorrono pulegge cambio da 500 euro, movimenti centrali di costo 10 volte superiore ad altri solo per il miraggio di una maggiore "scorrevolezza" e chissà quali differenze prestazionali. E tutto cio' nonostante sia ormai chiaro che le differenze sono prossime allo zero e sicuramente impercettibili.
E parliamo di cicloamatori, il piu' delle volte (non sempre, ovvio) dotati di un discreto sovrappeso e di 3 cm di spessori allo sterzo (quando, ben si sa, una delle componenti aerodinamiche maggiori è la posizione del ciclista).
Dunque, si, è bene ricordare che "servono le gambe" e che non esistono componenti in grado di cambiare le prestazioni di un cicloamatore.
E' altresi' vero che una serie di ottimizzazioni (a caro prezzo) possono rendere sensazioni diverse e miglioramenti relativi allo stare in sella.

Tutto cio' è da non confondersi con il gusto del possesso.
Ho diverse bici, un notevole numero di coppie di ruote e cambio spesso componenti per il semplice motivo che amo spendere soldi per le mie passioni e amo possedere cio' che mi piace. Non maschero la volontà di acquisto dietro a presunte migliorie cronometriche che, tra l'altro, mi consentirebbero al limite di arrivare a casa un paio di minuti prima e null'altro.
Ho avuto un notevole numero di automobili, potenti, esclusive, ma non ho mai pensato che potessero fare di me un pilota.
La parola chiave è consapevolezza. Compriamo tutto cio' che vogliamo, dedichiamo il nostro tempo a decidere quale componente montare ma cerchiamo poi di non declamare presunti macroscopici miglioramenti prestazionali o narrare di percepire differenze enormi tra un mezzo e l'altro.
Se potessimo pedalare ad occhi chiusi e poi recensire cio' che abbiamo utilizzato durante la pedalata, ci sarebbe da ridere.
Dunque, ben vengano telai da 5000 euro e oggetti dal prezzo oggettivamente incomprensibile e che qualcuno li compri, me compreso.
Ma è bene, ogni tanto, rammentare a noi stessi ed agli altri che si tratta di acquisti dettati dal gusto di possedere, spinti dalla passione che è, per l'appunto, quanto di piu' irrazionale esista.
Tutto cio' senza spirito polemico ma semplicemente per chiarire perchè, molte volte, tendo a rammentare che la differenza la fa chi pedala e non il mezzo.

o-o
Condivido quasi tutto , o meglio posso dire anche tutto e mi spiego . Nessuna bici trasformera' mai un amatore in Nibali o viceversa , se io stacco o vengo staccato da un altro ciclista cambiando bici le cose rimangono uguali , al limite piccole differenze di qualche secondo , pero' a parita' di gambe io quando uso il Concept ho una risposta mentre quando salgo sul C64 ne ho un'altra , in buona sostanza si sente nettamente la diversita' dei due telai , vuoi per il peso , vuoi per le forme o per rigidita' diverse in punti diversi . Non necessariamente questo mi portera' ad un sensibile guadagno in salita con il C64 o in pianura con il Concept pero' e' indubbio che affrontando una salita con il C64 senti la bici piu' agile , si sale meglio e alla fine impieghi meno energia per completare la salita , come e' altrettanto vero che in pianura mantenere velocita' elevate e' piu' facile con il Concept . Non per forza si hanno tempi migliori ma un piacere di guida migliore usando il telaio piu' adatto e un risparmio di energia piu' o meno marcato nelle diverse situazioni . Un po' come usare ruote a profilo alto o basso . Anche in discesa la guidabilita' cambia e anche qua non intendo che con una bici si scende ai 90 orari e con l'altra ai 50 ma che a seconda del telaio utilizzato la guidabilita' e' diversa .
 

VECCHIA

Passista
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Sottoscrivo anche la punteggiatura e aggiungo che noi ciclisti contemporanei siamo schiavi del marketing.
Marketing che ha addirittura coniato il concetto di bici aerodinamica.
Se riesci a tenere posizione corrette assecondando l'aerodinamica una bici aero con ruote alte in pianura la senti eccome , non diventerai mai Cancellara ma senza dubbio raggiungi e mantiene meglio alte velocita' . Poi se ci metti sotto un pacco di distanziali e non pieghi braccia e schiena allora e' ovvio che e' tutto inutile . Il primo ad essere aero e' il ciclista , a quel punto si che il telaio si sente .
 

VECCHIA

Passista
4 Settembre 2014
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Bici
COLNAGO C64 - PEDEMONTE AURATA RS - PEDEMONTE RHINOCEROS RS - COLNAGO CONCEPT
Se resti su meccanico magari ci stai. Guarda te lo dico solo perché comprendo l’importanza del cinquantesimo
Meglio investire subito su un telaio nuovo top tipoC64 che comunque e' appena uscito e risparmiare sul gruppo che eventualmente in un secondo momento si puo' sempre sostituire .
 
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Reactions: Rone69 and giuli68

AndrewLupin

Passista
[Zwift] Team BDC
22 Maggio 2011
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708
Parma - IT
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Bici
Colnago C60 - C64
Meglio investire subito su un telaio nuovo top tipoC64 che comunque e' appena uscito e risparmiare sul gruppo che eventualmente in un secondo momento si puo' sempre sostituire .

Concordo assolutamente. Sarebbe un peccato prendere un v2r che seppur un eccellente telaio poi dentro di se il c64 resta il sogno proibito
 

Tabione

Passista
21 Marzo 2011
4.282
2.381
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Bici
Trek Madone 9 project one
Complimenti hai 2 bici fantastiche .

Ti ringrazio, però adesso ho solo la specialissima. Il madone 9 è stato venduto

Concordo assolutamente. Sarebbe un peccato prendere un v2r che seppur un eccellente telaio poi dentro di se il c64 resta il sogno proibito

Penso anche io che sia meglio prediligere telaio/ruote e montare un gruppo più economico per poi fare l'upgrade in un futuro. Però considerate che, magari, all'utente piace maggiormente il v2r, non è detto che tutti debbano aprezzare maggiormente (esteticamente parlando) il C64
 

Devastazione

via col vento
2 Maggio 2010
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332
Nord est Sardegna
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Bici
Colnago
Lo dovevi metter dentro l uovo
..come ti sembrano le finiture rispetto alle bici che hai avuto finora ?
Secondo me non ce confronto

Guarda,ho dovuto montare 150kg di mobili da giardino Ikea per far contenta mia moglie e quindi ho buttato uno sguardo al volo,ma così a primo impatto non c’è una cosa fuori posto,davvero. Voglio dire,quando ho tolto la mia la Tarmac sworks dallo scatolone 4 anni fa il carro aveva già i puntini della sfogliatura del trasparente e una delle viti che teneva il forcellino era completamente sbragata,mi auguro che il nuovo proprietario non abbia mai rotto il forcellino. Tutto davvero ben fatto,compresa la scatola della viteria che sembra quella di un orologio di alta gamma.
 
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Reactions: trabocco
Stato
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