Commenti per la discussione "Nuovi casi di doping tra gli amatori" (parte 2 sigh!!)

VIK72

Gregario
21 Agosto 2013
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cannondale
È OT forse, ma io sta retorica del sacrificio proprio non la digerisco. Dai su, chi si fa 25k km all'anno lo fa perché si diverte, chi segue tabelle lo fa perché gli piace mentre si annoierebbe a uscire in modo meno strutturato, chi fa diete ferree e pesa qualsiasi cosa mangia idem, io esco anche se piove non perché devo sacrificarmi per chissà cosa, ma perché mi diverto. Sento gente a volte che dice "sacrifico del tempo che potrei dedicare a mia moglie e a mio figlio per la bici": o sei scemo o tuo figlio l'hai fatto per sbaglio e tua moglie non la sopporti più, e quella non è una rinuncia, ti diverti di più a giocare al ciclista che a fare il padre o il marito.

I sacrifici sono ben altri, e tutto questo spacciarci/si per eroi che fanno chissà quali sforzi e rinunce è anche parte del sistema che conduce al doping nel mondo amatoriale.

Siamo degli scemi vestiti di lycra che fanno dei giri in bici, fine. Per quello il doping nel mondo amatoriale è particolarmente ridicolo.
ognuno intende a suo modo la parola sacrificio,per me lo e' anche rinunciare ad una fetta di torta poi la base e' fondamentale ,se non mi divertissi non uscirei in bici e comunque anche qui la cosa e' soggettiva ,io quando piove non esco ma per un discorso di sicurezza
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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bassano del grappa
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Colnago
il suo scritto su Facebook fa ridere....se so che ho preso un medicinale proibito per il dolore,la domenica non corro......non so' se con un certificato si possa correre o se non lo possa fare neanche un prof....di certo sarebbe meglio che se devi ricorrere a medicinali dopanti per star meglio sarebbe corretto non corretto.....altrimenti falsi la prestazione e diventa difficile credere al dolore.
Non credo sia andato al pronto soccorso e fatto un'infiltrazione che non sapeva.........quindi la buonafede non puo' esistere,avrebbe dovuto star fermo e correre quando il ginocchio non faceva piu' male,il resto sono scuse
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
È OT forse, ma io sta retorica del sacrificio proprio non la digerisco. Dai su, chi si fa 25k km all'anno lo fa perché si diverte, chi segue tabelle lo fa perché gli piace mentre si annoierebbe a uscire in modo meno strutturato, chi fa diete ferree e pesa qualsiasi cosa mangia idem, io esco anche se piove non perché devo sacrificarmi per chissà cosa, ma perché mi diverto. Sento gente a volte che dice "sacrifico del tempo che potrei dedicare a mia moglie e a mio figlio per la bici": o sei scemo o tuo figlio l'hai fatto per sbaglio e tua moglie non la sopporti più, e quella non è una rinuncia, ti diverti di più a giocare al ciclista che a fare il padre o il marito.

I sacrifici sono ben altri, e tutto questo spacciarci/si per eroi che fanno chissà quali sforzi e rinunce è anche parte del sistema che conduce al doping nel mondo amatoriale.

Siamo degli scemi vestiti di lycra che fanno dei giri in bici, fine. Per quello il doping nel mondo amatoriale è particolarmente ridicolo.
A uscire con pioggia, freddo, vento, buio, all'alba...non si diverte nessuno. Lo stimolo che porta a fare una cosa del genere è il gusto di perseguire un obiettivo sportivo per il quale è necessario ciò. Chi non ha questo stimolo, non può capire. Facile biasimare.

@samuelgol ma la sostanza nel testo che hai riportato viene citata, l’hai aggiunta te?.........
Nel testo che ho riportato fra virgolette, la sostanza citata, è citata dall'autore del testo ossia Enrico Zen. Peraltro è la stessa dizione che c'è scritta nel comunicato del Coni. Solo che da quel che trovo in internet non è una sostanza, ma sono 2. Il triamcinolone che è il principio attivo del Kenacort e la catina che in teoria è altra sostanza (una amfetamina). Ora non capisco il legame fra le due sostanze, se c'è un legame o sono state assunte separatamente. Il che farebbe crollare ogni credibilità alle spiegazioni di Zen.
 
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23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
A uscire con pioggia, freddo, vento, buio, all'alba...non si diverte nessuno. Lo stimolo che porta a fare una cosa del genere è il gusto di perseguire un obiettivo sportivo per il quale è necessario ciò. Chi non ha questo stimolo, non può capire. Facile biasimare.

Nel testo che ho riportato fra virgolette, la sostanza citata, è citata dall'autore del testo ossia Enrico Zen. Peraltro è la stessa dizione che c'è scritta nel comunicato del Coni. Solo che da quel che trovo in internet non è una sostanza, ma sono 2. Il triamcinolone che è il principio attivo del Kenacort e la catina che in teoria è altra sostanza (una amfetamina). Ora non capisco il legame fra le due sostanze, se c'è un legame o sono state assunte separatamente. Il che farebbe crollare ogni credibilità alle spiegazioni di Zen.
Chi non ha mai provato a vivere una passione completamente e dare tutto ciò che si in corpo per raggiungere un obiettivo, non può capire.
Facile girare la bici e tornare indietro su una salita, oppure rimanere a letto se piove, oppure dare de l dopato a chi si allena molto di più con sacrifici enormemente superiori, solo perché si è scelto la “strada comoda”.

Per quel che riguarda la sostanza ora è chiaro, ma non ho nessuna conoscenza in merito.
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Risus abundat im ore stultorum. A forza di ridere tanto, non leggi o non comprendi ciò che è stato ripetutamente spiegato circa il senso di non considerare questa, come la positività di un amatore qualsiasi.

I mangia mordatella è gente che si fa male con l'alimentazione come i dopati si fanno male con il doping. Con la differenza che spesso non hanno testa, cuore e palle, oltre che passione, per fare una cosa bene, quindi oggi piove e sto a casa (a mangiare mortadella) domani c'è vento e allora sto a casa (a mangiare mortadella), dopodomani è freddo e allora sto a casa (a mangiare mortadella). Il risultato è panza e frustrazione verso gli "antipatici sfigati assurdi" (cit) che invece fanno sacrifici. Fare dei sacrifici, DA PULITO, per un obiettivo sportivo, per quanto esso infimo possa essere rispetto magari a un Tour de France, non è cosa per nulla disdicevole. Sempre che non sia fatta oltre i limiti, cosa che avviene ad opera di qualcuno non certo ad opera di tutti. Si può condurre uno stile di vita sano, integro, stando attenti con regolarità a cosa si mangia, agli orari a cui si va a letto e ci si sveglia ecc....tutto ciò che fa rima con attività sportiva. Altro che magnà mortadella all'ingrasso. Quello con lo sport non c'entra nulla.

dai, non paragoniamo le due cose... un panino con la mortadella non è minimamente paragonabile al doping...
è anche vero che bisognerebbe entrare nel merito delle sostanze assunte (tipologia, quantità, tempi ecc.) per capirne gli eventuali danni (e resterebbe sempre un discorso poco definibile).

Sì, ma non solo su di lui, ma anche e soprattutto sui suoi avversari amatori.
Ad ogni modo, visto che io seguo più la mtb della bdc, credo che il "problema", in entrambi i settori, sia il grosso numero di ex pro, Elite ed Under 23 che scendono tra gli amatori. Sembra quasi che queste persone, arrivate ad un certo punto della loro carriera agonistica, inizino ad allenarsi in prospettiva di arrivare a correre - e primeggiare - nelle gare amatoriali. Qualcosa è stato fatto per limitare questo fenomeno, ma sono tutte "toppe" temporali.



Negli amatori la differenza la fa la genetica, un ciccione (ma quanto ciccione? Intendi uno con un po' di pancia o un potenziale paziente del Dr. Nowzaradan? :mrgreen:) con le giuste caratteristiche fisiche e discretamente allenato, arriverà sempre davanti ad uno magro e allenato ma che, per caratteristiche fisiche, con il ciclismo non c'entra nulla. Poi dopo viene la selezione tra geneticamente predisposti, e dopo di questi ci sono gli "aiutini" a fare la differenza.



And who cares? :mrgreen:

come scritto sopra questa affermazione è del tutto discutibile.

la differenza "genetica" la puoi trovare tra uno che arriva primo e uno che arriva ultimo...
ma tra i primi le differenze della genetica sono pari a quelle date dall'uso di un tubolare da 25 italiano e uno da 25 tedesco...

comunque mi sembra del tutto evidente che questa positività è un colpo terribile al settore amatoriale, ben diversa da chiunque altro.

è uno schiaffo che sveglia anche quelli che fino all'altro giorno credevano che si potesse vincere da puliti nel mondo amatoriale.
o quantomeno in alcuni fa venire i primi dubbi, convinti che un ex prof (che si allena e vive fa prof) non ha bisogno di aiuti per vincere "facile" tra gli amatori...
 
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VIK72

Gregario
21 Agosto 2013
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cannondale
Chi non ha mai provato a vivere una passione completamente e dare tutto ciò che si in corpo per raggiungere un obiettivo, non può capire.
Facile girare la bici e tornare indietro su una salita, oppure rimanere a letto se piove, oppure dare de l dopato a chi si allena molto di più con sacrifici enormemente superiori, solo perché si è scelto la “strada comoda”.

Per quel che riguarda la sostanza ora è chiaro, ma non ho nessuna conoscenza in merito.
C'e' un po' di differenza tra chi si e' allenato di piu' e un dopato
 
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bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
A uscire con pioggia, freddo, vento, buio, all'alba...non si diverte nessuno. Lo stimolo che porta a fare una cosa del genere è il gusto di perseguire un obiettivo sportivo per il quale è necessario ciò. Chi non ha questo stimolo, non può capire. Facile biasimare.

Nel testo che ho riportato fra virgolette, la sostanza citata, è citata dall'autore del testo ossia Enrico Zen. Peraltro è la stessa dizione che c'è scritta nel comunicato del Coni. Solo che da quel che trovo in internet non è una sostanza, ma sono 2. Il triamcinolone che è il principio attivo del Kenacort e la catina che in teoria è altra sostanza (una amfetamina). Ora non capisco il legame fra le due sostanze, se c'è un legame o sono state assunte separatamente. Il che farebbe crollare ogni credibilità alle spiegazioni di Zen.

un mio conoscente è stato squalificato per doping.

sapete cosa ripeteva dopo la squalifica? che erano anni che non mangiava una fetta di pane, nemmeno a natale... che si era letteralmente privato di tutto per la bici...

che per un errore di una volta ora tutti gli enormi sacrifici fatti erano stati vani.

questa non è forse passione?

certamente lo è, ma la differenza tra passione ed ossessione ad un certo punto diventa talmente sottile da confondersi...

io non so quale sia il limite per potersi definire ciclista sportivo... probabilmente nemmeno esiste un tale limite...e ci sarà qualcuno che fa più sacrifici di noi...

resta però un punto fermo, e quello sono tutte le attività vietate per regolamento.
 

Sampoo87

Apprendista Scalatore
2 Aprile 2016
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Il vecchio bolide e la nuova Wilier.
A uscire con pioggia, freddo, vento, buio, all'alba...non si diverte nessuno. Lo stimolo che porta a fare una cosa del genere è il gusto di perseguire un obiettivo sportivo per il quale è necessario ciò. Chi non ha questo stimolo, non può capire. Facile biasimare.

No, non hai capito, io non biasimo nessuno. "Perseguire un obiettivo sportivo" è quello che faccio anche io, è quello che facciamo tutti, ed è giocare a fare il ciclista. Lo facciamo perché è divertente, tutto il resto è retorica stucchevole. Chi lo fa, fa benissimo, ma basta con questo vendersi come eroi o persone che fanno chissà quali sforzi. Depotenziare la retorica inutile che sta dietro ai discorsi sul ciclismo amatoriale sarebbe già un bel passo in avanti per smontare il gioco a chi poi inizia a bombarsi per sentirsi più eroe degli altri.
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Bici
Wilier 110 Air
un mio conoscente è stato squalificato per doping.

sapete cosa ripeteva dopo la squalifica? che erano anni che non mangiava una fetta di pane, nemmeno a natale... che si era letteralmente privato di tutto per la bici...

che per un errore di una volta ora tutti gli enormi sacrifici fatti erano stati vani.

questa non è forse passione?

certamente lo è, ma la differenza tra passione ed ossessione ad un certo punto diventa talmente sottile da confondersi...

io non so quale sia il limite per potersi definire ciclista sportivo... probabilmente nemmeno esiste un tale limite...e ci sarà qualcuno che fa più sacrifici di noi...

resta però un punto fermo, e quello sono tutte le attività vietate per regolamento.

La cosa da contestare a questi personaggi è che non si tratta di un errore ma di un furto, o illecito, chiamatelo come volete.
Se il tuo conoscente non si dopava non avrebbe vanificato i sacrifici fatti.
O forse considera l'errore l'essersi fatto beccare....
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
C'e' un po' di differenza tra chi si e' allenato di piu' e un dopato
Certo, qui non mi sembra che nessuno difenda i dopati.
Doparsi è come fare una rapina in banca per sistemarsi perché si è stufi di lavorare 12h al giorno.
Non si fa, chi lo fa sbaglia ed è da condannare.
Il discorso che si faceva era riferito a quelli che preferiscono la vita comoda ai sacrifici, si allenano poco e poi danno dei dopato al primo che li passa in una granfondo.
 

PKMic

Apprendista Velocista
28 Settembre 2018
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T
Dedicare la vita ad uno sport professionistico, fallire, dedicarne una seconda fase ad uno sport agonistico amatoriale sono scelte di libertà che non fanno una persona migliore o peggiore di un'altra.
Un onesto lavoratore che si spacca la schiena per far crescere i propri figli e dar loro un futuro, e magari si ritaglia qualche ora per allenarsi in bici, non vale meno dell'altro, anzi.
Quello che non può passare è il pietismo peloso... "siccome ho sacrificato tutto al ciclismo non condannatemi per aver perso qualsiasi rispetto delle regole e spirito sportivo, ed essermi siringato in corpo sostanze vietate"
Questo è un signor nessuno, ma con questa mentalità il nostro amato sport è, a torto, il più screditato al mondo...
 
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samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
.......
Il discorso che si faceva era riferito a quelli che preferiscono la vita comoda ai sacrifici, si allenano poco e poi danno dei dopato al primo che li passa in una granfondo.
del dopato o del frustrato, esaurito, sfigato assurdo, psicopatico.....tutti aggettivi letti e riletti più volte su questo forum o sentiti detti a voce da qualcuno.

dai, non paragoniamo le due cose... un panino con la mortadella non è minimamente paragonabile al doping...........
Un panino con la mortadella non fa nulla di male. Lo mangiano sicuramente anche gli "antipatici sfigati assurdi" in qualche occasione. Come ho visto più volte dei prò indugiare con una fetta di dolce o similia. Il discorso del panino con la mortadella si riferisce allo stile di vita, in questo caso allo stile di alimentazione. Chi va avanti a cibi non sani con costanza, continuità ed abitudine è quello che si fa male alla salute...e la panza ne è l'indice rivelatore.

........comunque mi sembra del tutto evidente che questa positività è un colpo terribile al settore amatoriale, ben diversa da chiunque altro.

è uno schiaffo che sveglia anche quelli che fino all'altro giorno credevano che si potesse vincere da puliti nel mondo amatoriale.
o quantomeno in alcuni fa venire i primi dubbi, convinti che un ex prof (che si allena e vive fa prof) non ha bisogno di aiuti per vincere "facile" tra gli amatori...
Questo è ciò che fra virgolette più "mi dispiace" di questa positività. Se un ex prò, giovane (33 anni), che comunque aveva dimostrato buoni numeri non da campione, ma sicuramente meglio di chi prò ci rimane perché porta i soldi alla squadra tramite la ditta del papà o similia, (o ste cose lo ho sentite solo io?), per vincere tra gli amatori ricorre ad aiuti illeciti allora ogni speranza è vana. Davvero non si può vincere a Feltre o a Corvara o a Cesenatico o a Soelden senza aiuto? Un po' dispiace se è così.
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
La cosa da contestare a questi personaggi è che non si tratta di un errore ma di un furto, o illecito, chiamatelo come volete.
Se il tuo conoscente non si dopava non avrebbe vanificato i sacrifici fatti.
O forse considera l'errore l'essersi fatto beccare....

è chiaro che chi assume sostanze dopanti non lo fa mai una tantum visto che non avrebbe il minimo vantaggio, ma per lunghi periodi...

il suo magari era un modo per "giustificarsi" di fronte a quelli che in un modo o un altro condividevano i km con lui...
 

mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
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Pellegrino proto01
ho letto questa discussione, per curiosità ho cercato la catina, google mi ha trovato una pagina con la lista di sostanze proibite... per farla breve, in 3 minuti ho scoperto dell'esistenza dell e-shop "SUPERSTEROIDI" :doh::doh::doh::doh:


si parla tanto di lotta al doping, poi si può comprare l'Endurobol, l'epo, testosterone, Aicar e tutto quanto esista, a portata di click, direttamente a casa, con tanto di RECENSIONI DEI CLIENTI :-P:-P
 
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23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Se ti sta bene ok, se no te ne vai a giocare alla Playstation.

Punto.
Barano anche lì

Rimane sempre la possibilità che abbia agito in buona fede.
Per esempio ci sono moltissimi farmaci contro il raffreddore che sono a rischio doping, ma se uno lo prende per guarire prima e non a fini dopanti, il discorso è diverso.
Occorre aspettare l’esito finale del “processo”, poi se condannato si può metterlo alla gogna, prima non mi sembra corretto.
 

lap74

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[TrainerRoad] Team BDC
21 Maggio 2008
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Scott Addict Gravel Tuned Sram Force AXS monocorona
ho letto questa discussione, per curiosità ho cercato la catina, google mi ha trovato una pagina con la lista di sostanze proibite... per farla breve, in 3 minuti ho scoperto dell'esistenza dell e-shop "SUPERSTEROIDI" :doh::doh::doh::doh:


si parla tanto di lotta al doping, poi si può comprare l'Endurobol, l'epo, testosterone, Aicar e tutto quanto esista, a portata di click, direttamente a casa, con tanto di RECENSIONI DEI CLIENTI :-P:-P
Inquietante......
 
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maurocip

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16 Luglio 2014
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Cervélo R3 Disk Di2 || Cannondale SuperX || Focus Raven Lite||
difficile commentare una cosa così...
ma poi non troppo, dato che conosco più di uno che nemmeno per gareggiare per la vittoria, ma per un posto tra i primi 30 di categoria, assume robaccia varia...

La verità che uno sport faticoso, che richiede sacrifici a volte da alla testa (le endorfine sono terribili). Conosco un paio di "ragazze" (in realtà sono vicine ai 50) runners che "inebetite" dalle endorfine sono diventate degli "sgorbi" tutte pelle ossa, ed erano delle belle ragazze, armoniose, proporzionate... ora sembrano le sorelle secche di Froome. Questo cos'è se non "perdere" di vista la realtà? Ora se questo lo innesti su una persona competitiva il rischio di fare di tutto pur di primeggiare può portare facilmente al doping.

Poi magari c'è invece gente normale, con normali acciacchi, che dopo aver pagato albergo e GF, magari assillati da qualche malanno, prendono medicinali a prescindere dalla GF stessa e certamente senza andare a seguire tutte le pratiche necessarie per giustificarsi. Sono dopati? per la chimica certamente, per la realtà certamente no (sono pippe che restano tali e prendono un farmaco per curare il loro malanno). Mi è successo personalmente almeno in un paio di circostanze. Ma vi assicuro che tutto sono tranne che dopato.

Dove voglio andare a parare? Semplicemente che nel mondo agonistico dei pro, di qualunque sport, dove ogni piccolo particolare può fare la differenza, la lotta alle sostanze proibite deve essere inflessibile, ma è anche "facile" farla, dato che nessun atleta può non sapere cio che fa ed assume.
Ma nel mondo amatoriale, dove il panzone che arriva 8000esimo e magari ha un'ernia del disco che sta curando col cortisone può essere considerato dopato quanto lo Zen di turno che invece, con un cognato famoso e sicuramente dopato, desta molti sospetti se assume qualche medicina è tutto molto più difficile. Controllare i primi 10 di categoria? togliere le classifiche? fare un circuito agonistico ed uno di GF in cui prevalga la sosta ai ristori? difficile molto difficile dire cosa fare.

Ma per me una cosa è certa: si dovrebbe depotenziare l'enfasi con cui si seguono i "fenomeni". Uno Zen, un Elettrico, sono sicuramente dei grandi atleti, ma sono dei "falliti" come ciclisti agonisti, dato che nei pro non sarebbero probabilmente degni nemmeno di fare i gregari. Ma qualcuno ha fiutato l'affare: farli diventare i "fenomeni" del mondo amatoriale dove battono avvocati molto atletici, medici con costosissime bici ma con la panza, idraulici che tutte le domeniche lasciano a casa i tubi pur di andare a pedalare...

Ma se esistono gli "influencer" gente furba senza nessuna qualità particolare che riesce a fare milioni presenziando sui social, vedo difficile che l'amatore vincente non monetizzi in qualche modo la cosa, utilizzando anche sistemi illeciti pur di riuscirci...
 

bach7

Passista
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Pinifarina
Scusa se sono diretto, ma queste sono fesserie.
Ha barato è allora è giusto che paghi e le sue sono solo chiacchere di chi si è fatto beccare,
Anche chi è arrivato dopo di lui aveva fatto sacrifici e per questo la sua condotta è ancora più grave.
Non deve passare neanche per un secondo l'idea di chi BARA, di chi TRUFFA, di chi commette un CRIMINE, debba essere giustificato.

Chi si dopa è UNA MERDA.

Fare sacrific, non vuol dire vincere di conseguenza. Tutti fanno sacrifici, uno solo vince.
Se ti sta bene ok, se no te ne vai a giocare alla Playstation.

Punto.

io la penso esattamente come te.

quanto da me scritto è solo una citazione di quanto da lui sostenuto...

e soprattutto un modo per far capire che quando si parla di sacrifici passione sport ecc. sono tutti discorsi altamente personali...