Allora, primo giro e prime impressioni, personali naturalmente, sulle q-rings 50-36, in posizione 3.
Il giro è stato di 93 km e 590 m di dislivello (principalmente falsopiani in salita, con una breve salita tra l'8% e il 12%, penso di 1,4 km, se non erro).
Nel primi metri è tutto molto strano, si percepisce il quadricipite che lavora diversamente e una certa facilità a passare il punto morto inferiore.
Bisogna subito abituarsi a non cercare di pedalare rotondamente, con quella attenzione che si usa con le corone tonde, ma limitarsi solo a spingere sui pedali con la gamba che scende e alleggerire soltanto con quella che sale (più o meno il consiglio presente sul sito Rotor).
Vantaggi: dopo pochissimi km si va già a regime, è molto più facile andare agilissimi, si spinge a 110 rpm senza accorgersene e le pulsazioni sono più basse. Anche sotto sforzo praticamente non si saltella mai sulla sella, insomma, non si stantuffa. Si ha l'impressione di andare più fluidi, l'effetto si sente poco a 80 rpm, aumenta a 85 rpm, e diventa molto avvertibile dalle 90 rpm in su! Di fatto si va più veloci a pari pulsazioni in pianura e addirittura più veloci, con qualche pulsazione in meno sui falsopiani! Anche sui pedali, a rpm più bassi, si percepisce l'effetto.
L'effetto si avverte molto bene con il 50, ed è meno sensibile con il 36, ma soprattutto se si abbattono gli rpm. Per me, che vado tendenzialmente agile, queste corone sembrerebbero perfette. Ad ogni modo, a 65-75 rpm con il 36-25 in uno strappo di una salita sopra il 10% sono comunque andato più fluido che col 34-23 tondo, sentivo meno rischio di stantuffare. Infatti poi son riuscito ad alzare le rpm e mettere il 36-23 quando ancora la pendenza era elevata (non so se può esservi utile, ma questa breve salita all'8% di media l'ho fatta in potenza aerobica, senza forzare, a 164 bpm; quello che voglio dire è che gli effetti si sentono anche in salita senza spingere al limite).
Svantaggi: nessuno direi, per ora mi devo adattare, dopo un'ora e mezza infatti si era un poco indolenziti i quadricipiti vicino al ginocchio, dopo un poco si son indolenziti i flessori e, infine il muscolo tibiale anteriore. Niente più che fastidi, il polpaccio non ha subito effetti.
Un po' per quello, un po' per il forte maestrale a sfavore al ritorno, negli ultimi 15 km ho cominciato a perdere ritmo e la media è scesa. Ma rispetto al solito, quando mi capita (non avevo manco da mangiare), sono riuscito a pedalare senza che cascasse il numero di pedalate per minuto, quindi conservando una certa freschezza, seppur provata, della gamba.
Comunque si sente, è solo roba di adattamento!
La prima impressione è da promozione a pieni voti!