La frode scientifica della falsa ipotesi vaccinale
È invece ormai completamente screditata una vecchia ipotesi
[103] sulla
presunta causa vaccinale: l'ipotesi, avanzata da
Andrew Wakefield, si è rivelata poi una frode scientifica, in quanto il suo studio, poi ritrattato dall'editore, era fondato sulla scorretta manipolazione di dati sperimentali. Wakefield, come riporta il
British Medical Journal,
[104] percepì un compenso in denaro per asserire la falsa evidenza di una correlazione fra il disturbo e l'assunzione del
vaccino trivalente (contro
morbillo,
parotite e
rosolia);
[105]. La pubblicazione di Wakefield spinse ad avviare una serie di altri studi su una più ampia popolazione, per comprendere se realmente esistesse una correlazione o meno. Nessuna di queste ricerche ha mai confermato i dati, del tutto errati, di
Wakefield.
Ad esempio, un noto studio condotto in tutti i bambini nati in
Danimarca dal
1991 al
1998, cui venne somministrato il vaccino (un ampio campione di quasi mezzo milione di bambini) non trovò alcuna differenza nell'incidenza di autismo rispetto ai bambini non vaccinati.
[106] Quella non fu l'unica smentita di tale affermazione: nel corso del tempo sono stati condotti molti studi dalle conclusioni sovrapponibili a quello danese,
[107][108] anche pubblicati sulla stessa rivista Lancet e su campioni differenziati per età e sesso,
[109] arrivando sino al
2008.
[110] Inoltre è stato anche escluso il ruolo del
thimerosal quale fattore di rischio.
[111] Infine, l'ipotesi ha subìto un'ulteriore forte smentita a opera di uno studio giapponese
[112], nel quale si è evidenziato che, nonostante la sospensione completa della
vaccinazione trivalente nel
1993, l'
incidenza della patologia è continuata ad aumentare
[113].
La vicenda terminò con la ritrattazione di 10 fra i 12 ricercatori che avevano pubblicato lo studio manipolato del 1998.
[114].
Nel maggio
2010, al termine delle indagini del
General Medical Council inglese, Wakefield è stato espulso dall'Albo dei Medici, per via del suo comportamento "disonesto, fuorviante e irresponsabile", nel corso di "numerosi gravi episodi di cattiva pratica professionale" legati alle sue scorrette ricerche sull'autismo
[115], e
Lancet ha definitivamente ritrattato lo studio erroneo che aveva pubblicato nel 1998.
Nel gennaio
2011, il
British Medical Journal ha pubblicato un'ampia inchiesta sull'argomento, da cui emerge definitivamente il profilo fraudolento della falsa ipotesi vaccinale, e di come alcuni protagonisti della vicenda abbiano dichiarato il falso dietro compenso economico, realizzando, così, una fraudolenta campagna di raccolta fondi a scopo di lucro personale.
[104][116][117][118]