Girando su un sito estero di autonoleggio, ho trovato una guida con i consigli per guidare nei vari paesi, più che altro rivolta ai connazionali di quel noleggiatore.
Curioso, sono andato a leggere cosa dicevano dell'Italia. E' stata un esperienza, voglio condividerla con voi, senza star lì a commentare è vero non è vero...
03-10-08 Lire les commentaires (1)
Al volante in Italia
Gli italiani amano molto spostarsi in scooter e sui motorini. In città state attenti alle orde di Vespa che sfrecciano da tutte le parti, sorpassando da ogni lato!
Se il mito della Cinquecento onnipresente ha fatto ormai il suo tempo, quello dell’abuso del clacson, che viene suonato in ogni circostanza, resiste imperterrito: ciò detto, si tratta più di un rito che di una vera e propria prova di aggressività.
Gli italiani guidano attaccandosi alla macchina che li precede, al punto che spesso non si è in grado di vedere nemmeno il cofano di chi sta dietro.
Le regole di guida in autostrada sono particolari. Si fa largo uso dei fari per incitare chi sta davanti a liberare la corsia di sorpasso, a quel punto chi ha lampeggiato si aspetta che il veicolo che lo precede si sposti al più presto sulla destra per lasciargli strada.
Un altro problema sulle autostrade è la presenza di veicoli di piccola cilindrata che avanzano a velocità abbondantemente al di sotto della media, la qual cosa può diventare una fonte non indifferente di stress se vi capita di arrivare a 130 km/h su una vettura che avanza a 80 km/h, mentre un’altra dietro di voi reclama velocissima di passare.
Gli italiani usano molto poco lo specchietto retrovisore, a parte forse per truccarsi e dare un’occhiata al loro aspetto. L’idea generale sarebbe quella che ognuno dovrebbe occuparsi di quello che gli capita davanti.
Curioso, sono andato a leggere cosa dicevano dell'Italia. E' stata un esperienza, voglio condividerla con voi, senza star lì a commentare è vero non è vero...
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Al volante in Italia
Gli italiani amano molto spostarsi in scooter e sui motorini. In città state attenti alle orde di Vespa che sfrecciano da tutte le parti, sorpassando da ogni lato!
Se il mito della Cinquecento onnipresente ha fatto ormai il suo tempo, quello dell’abuso del clacson, che viene suonato in ogni circostanza, resiste imperterrito: ciò detto, si tratta più di un rito che di una vera e propria prova di aggressività.
Gli italiani guidano attaccandosi alla macchina che li precede, al punto che spesso non si è in grado di vedere nemmeno il cofano di chi sta dietro.
Le regole di guida in autostrada sono particolari. Si fa largo uso dei fari per incitare chi sta davanti a liberare la corsia di sorpasso, a quel punto chi ha lampeggiato si aspetta che il veicolo che lo precede si sposti al più presto sulla destra per lasciargli strada.
Un altro problema sulle autostrade è la presenza di veicoli di piccola cilindrata che avanzano a velocità abbondantemente al di sotto della media, la qual cosa può diventare una fonte non indifferente di stress se vi capita di arrivare a 130 km/h su una vettura che avanza a 80 km/h, mentre un’altra dietro di voi reclama velocissima di passare.
Gli italiani usano molto poco lo specchietto retrovisore, a parte forse per truccarsi e dare un’occhiata al loro aspetto. L’idea generale sarebbe quella che ognuno dovrebbe occuparsi di quello che gli capita davanti.