Salve,
ho 33 anni e, molto saltuariamente, ho dedicato tempo alle uscite in bicicletta fin da piccolo. Solo da Giugno 2015 sono però uscito con una certa regolarità (salvo pause per altri problemi di salute).
Un quadro generale:
- Finora ho usato una bici ibrida con 48-36-26 e 12-32, all'occorrenza attrezzata da viaggio.
- Ho pedalato circa 6000km. Di essi, circa 1500km li ho fatti con i bagagli in giro per l'Appennino centrale.
- Uso pedali SPD.
- Distanza massima (bici 12kg): 180km D3000 di dislivello, media sui 18-19kmh.
- Distanza massima carico (bici 20kg): 140km D1500 media 19kmh.
- Velocità: ad inizio anno su vallonati leggeri di 100km ho registrato medie anche sui 27-28kmh (ad oggi impensabili per me). Con il caldo e le salite 20-22kmh è veramente grasso che cola.
- Cadenza: quando tutto va bene 85-100rpm in pianura e 65-80rpm in salita, ma per mantenerla, il mio stato di forma mi costringe ad usare rapporti molto corti.
- La mia VAM è piuttosto mediocre. In uscita con più salite oscillo fra i 600 e i 700 e non raggiungo praticamente mai gli 800 se non su salita medio/breve secca e ritmo molto sostenuto.
- Le salite, dal punto di vista mentale, so come affrontarle. Per es. ho fatto il Terminillo da Rieti, lo Zoncolan (da Sutrio :D), il Crostis e tantissime altre. Salite di 20km al 5-6% le ho superate anche con i bagagli.
- Mi tengo molto sotto controllo, ho un Garmin ed uso sempre il cardiofrequenzimetro. Empiricamente penso di conoscere abbastanza bene i miei intervalli.
- Esco sempre da solo, cosa che mi ha insegnato ad essere molto paziente ed autosufficiente. Specie in viaggio, mi concedo soste ad libitum.
Insomma, dopo un anno di "fregatene e divertiti" mi rendo conto che continuando a girare in modo improvvisato non otterrò i miglioramenti che vorrei, sia in termini di benessere fisico che di performance. Laddove con performance mi riferisco più che altro al faticare progressivamente meno a parità di percorsi.
Ora vi dico che ho ordinato la mia prima BDC e mi arriverà nei prossimi giorni, e con essa mi prefiggo di applicarmi come si deve. Ho anche cominciato a leggere il libro di Friel, anche se temo più avanti necessiti del power meter.
DOMANDA: con questa base sbilenca, a quali aspetti ciclistici dedichereste i prossimi 2-3 mesi?
Non vi chiedo una risposta ipertecnica, ma neanche troppo generica. Considerate che esco molto di più in autunno/inverno perché -a differenza dei più- amo uscire con la neve intorno ed il sotto-zero. Di contro, le temperature di primavera/estate mi mandano terribilmente in crisi.
Grazie per la pazienza.
ho 33 anni e, molto saltuariamente, ho dedicato tempo alle uscite in bicicletta fin da piccolo. Solo da Giugno 2015 sono però uscito con una certa regolarità (salvo pause per altri problemi di salute).
Un quadro generale:
- Finora ho usato una bici ibrida con 48-36-26 e 12-32, all'occorrenza attrezzata da viaggio.
- Ho pedalato circa 6000km. Di essi, circa 1500km li ho fatti con i bagagli in giro per l'Appennino centrale.
- Uso pedali SPD.
- Distanza massima (bici 12kg): 180km D3000 di dislivello, media sui 18-19kmh.
- Distanza massima carico (bici 20kg): 140km D1500 media 19kmh.
- Velocità: ad inizio anno su vallonati leggeri di 100km ho registrato medie anche sui 27-28kmh (ad oggi impensabili per me). Con il caldo e le salite 20-22kmh è veramente grasso che cola.
- Cadenza: quando tutto va bene 85-100rpm in pianura e 65-80rpm in salita, ma per mantenerla, il mio stato di forma mi costringe ad usare rapporti molto corti.
- La mia VAM è piuttosto mediocre. In uscita con più salite oscillo fra i 600 e i 700 e non raggiungo praticamente mai gli 800 se non su salita medio/breve secca e ritmo molto sostenuto.
- Le salite, dal punto di vista mentale, so come affrontarle. Per es. ho fatto il Terminillo da Rieti, lo Zoncolan (da Sutrio :D), il Crostis e tantissime altre. Salite di 20km al 5-6% le ho superate anche con i bagagli.
- Mi tengo molto sotto controllo, ho un Garmin ed uso sempre il cardiofrequenzimetro. Empiricamente penso di conoscere abbastanza bene i miei intervalli.
- Esco sempre da solo, cosa che mi ha insegnato ad essere molto paziente ed autosufficiente. Specie in viaggio, mi concedo soste ad libitum.
Insomma, dopo un anno di "fregatene e divertiti" mi rendo conto che continuando a girare in modo improvvisato non otterrò i miglioramenti che vorrei, sia in termini di benessere fisico che di performance. Laddove con performance mi riferisco più che altro al faticare progressivamente meno a parità di percorsi.
Ora vi dico che ho ordinato la mia prima BDC e mi arriverà nei prossimi giorni, e con essa mi prefiggo di applicarmi come si deve. Ho anche cominciato a leggere il libro di Friel, anche se temo più avanti necessiti del power meter.
DOMANDA: con questa base sbilenca, a quali aspetti ciclistici dedichereste i prossimi 2-3 mesi?
Non vi chiedo una risposta ipertecnica, ma neanche troppo generica. Considerate che esco molto di più in autunno/inverno perché -a differenza dei più- amo uscire con la neve intorno ed il sotto-zero. Di contro, le temperature di primavera/estate mi mandano terribilmente in crisi.
Grazie per la pazienza.