Differenze Claris-Sora-Tiagra-105-Ultegra-Dura Ace

patroclo

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8 Aprile 2015
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Claris: Il primo gruppo della casa giapponese pensato per un uso stradale, viene spesso montato su bici di primo prezzo, oppure destinate a randonneur o a semplici appassionati senza esigenze di performance ma che sono alla ricerca di una soluzione economica e durevole. Essendo il gruppo di livello qualitativamente inferiore, le lavorazioni meccaniche e la precisione non sono la sua prerogativa. Il gruppo viene proposto con guarnitura anteriore tripla, doppia o compatta e un posteriore a 9 velocità, con comandi integrati STI (sinonimo di Shimano Total Integration).
gruppi-shimano-corsa-4.jpg
fonte: cycliststory.blogspot.com


Sora: questo tipo di gruppo è spesso montato su biciclette ibride per il ciclismo urbano oppure su bici da strada in alluminio per appassionati senza grandi esigenze. Il Sora si posiziona già più in alto rispetto al suo predecessore Claris, poiché mutua tecnologie e ricercatezze meccaniche tipiche dei gruppi di maggior gamma, ma con un peso più elevato e una lavorazione meno precisa. Può essere considerato il miglior gruppo qualità/prezzo per avvicinarsi al ciclismo su strada. Viene proposto con tripla o doppia all’anteriore e 8 o 9 velocità al posteriore. Su biciclette ibride con manubrio dritto, è proposto con manettini cambio Rapidfire, mentre la versione corsa presenta i classici STI. Media gamma

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fonte:cesport.eu


Tiagra: il gruppo dei tre zeri, ovvero spesso installato su biciclette da corsa dal prezzo intorno ai 1000 euro. E’ il primo gruppo pensato per ciclismo da strada, proposto in 8, 9 o 10 velocità al posteriore. Grazie alla sua impostazione “corsaiola” non troppo accentuata, è possibile trovarlo anche su biciclette destinate al cicloturismo o al ciclismo urbano. Se regolato in maniera ottimale, offre le stessa prestazioni meccaniche di un gruppo d’alta gamma, ovviamente con un peso maggiore ma un prezzo competitivo (tanto per dire: un gruppo Tiagra completo ha lo stesso costo dei soli due freni a infulcro Dura Ace).
Corsa_6.jpeg

105: universalmente riconosciuto come il primo gruppo della casa giapponese destinato a chi desidera coniugare performance, leggerezza, durata e costi contenuti. Considerato già troppo “corsaiolo” per essere usato su altre tipologie di bicicletta, lo si può trovare anche su mezzi con telaio in carbonio. Proposto in versione 10 e 11 velocità al posteriore, dal 2015 è stato adeguato alla tecnologia dei freni a disco idraulici. Infatti è possibile utilizzare gli STI con i freni a disco idraulici e tecnologia Ice (ovvero pastiglie ventilate e dischi con anima in acciaio e rivestimento in alluminio, per migliorare l’evacuazione del calore generato dalla frenata). Inoltre mutua la tecnologia tipica del Dura Ace della guarnitura con i bracci asimmetrici, per migliorare la rigidità. Alta Gamma

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fonte: cyclingnews.com


Ultegra: fratello minore del top di gamma Dura Ace, può essere considerata la versione stradale dell’Slx, ovvero un gruppo che mutua parecchie innovazioni tecnologiche dell’altissima gamma (è disponibile anche nella versione elettronica, denominata Ultegra Di2). L’Ultegra offre una qualità di cambiata migliore rispetto ai gruppi precedentemente descritti, poiché le lavorazioni meccaniche sono di elevata qualità. Lo spostamento della catena tra un pignone all’altro è più fluido rispetto ai gruppi precedenti e l’estetica è anche più curata. Tra gli appassionati vi è una specie di “guerra d’opinione” tra l’Ultegra e il 105, poiché anche la differenza di prezzo non è molto elevata. Io consiglierei l’Ultegra agli appassionati che usano la bici da corsa in modo intensivo, che hanno già esperienza e vogliono effettuare un “upgrade” della propria bici, mentre il 105 va benone per chi volesse avvicinarsi al mondo delle granfondo senza sentirsi un pesce fuor d’acqua. E’ proposto con un’impostazione decisamente “race”, con una doppia all’anteriore e 11 e 12 velocità al posteriore. Altissima gamma

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Dura Ace: definito da molti come il non plus ultra della casa giapponese, è il gruppo di riferimento per i corridori (professionisti e non). Il nome deriva dall’utilizzo del materiale innovativo definito duralluminio (altresì chiamato avional), una lega di alluminio temprato legato al rame che offre caratteristiche di resistenza e leggerezza, e da Ace, che in inglese signifa asso. Lanciato sul mercato per la prima volta nel 1978 da allora si è imposto nel mondo del ciclismo su strada. La fluidità e la rapidità di cambiata sono portate al limite, la resistenza è molto elevata, così come sono minimizzate le dispersioni di energia trasmessa dal ciclista alla bicicletta. Tutta questa performance ovviamente ha un costo, per cui se il vostro obiettivo non è percorrere almeno sei-sette granfondo l’anno (altrimenti come lo ammortizzi il Dura Ace?), il mio consiglio è di puntare su qualcosa tra le gamme inferiori. Se invece volete il meglio del meglio, beh, iniziate a prendere il martello per rompere il porcellino.

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fonte: s-tec-essence.eshop.t-online.de

Dura Ace Di2: esattamente come il suo alter ego Xtr Di2, anche il Dura Ace è proposto in versione elettronica, destinato agli atleti professionisti (o agli appassionati dal portafoglio ben fornito). Shimano afferma che il Di2 offre una rapidità di cambiata più elevata del corrispondente meccanico a cavo, ma con allo stesso tempo un ridotto sforzo e una precisione migliore. In realtà la catena non si sposta più velocemente tra un pignone e l’altro di come farebbe su un cambio meccanico: ciò che si riduce è il tempo che passa tra l’input della cambiata dato con la nostra mano e l’effettivo spostamento della catena, il che aumenta notevolmente la reattività dell’intera bicicletta. Ovviamente tutta questa tecnologia e perfezione meccanica ha uno svantaggio: la batteria. Con un normale cambio meccanico potete andare sul sicuro: anche dopo una settimana di inutilizzo, vi basterà salirci sopra e pedalare. Magari si sarà stensionato, oppure il cavo potrebbe essere lievemente ossidato, ma comunque potrete girare. Con il Di2 dovete sempre essere sicuri di aver caricato la batteria, altrimenti dovrete attendere la ricarica prima di poter sfrecciare sulle strade (Shimano afferma che una batteria a zero si ricarica in un’ora e mezza).
 
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Perseo_navy

Apprendista Scalatore
26 Dicembre 2008
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Pinarello FP3 e Rose CGF
ciao,
posseggo un gruppo avio 7 velocità shimano, un ultegra 6600 ed un dura ace 9000, ho anche avuto sora 8 velocità tripla. Io grosse differenze non ne ho mai notate, tranne per la deragliata del dura ace, ma penso sia dovuto al fatto che gli altri gruppi che posseggo hanno rispettivamente 7 ed otto anni. La differenza sta solo nel peso e nella qualità dei materiali, che rendono il cambio più duraturo nel tempo. Spettacolare è l'Avio non lo devo mai mettere punto va sempre bene sarà forse pensato per montain bike, oppure perchè ci faccio solo 1500 km l'anno. Solo l'ultegra mi ha dato recentemente qualche problema di deragliata dovuto al deragliatore che avendo ricevuto qualche botta non è al top, ma ancora va bene. Presto lo cambio con comandi 105 5700, deragliatore e cambio ultegra 6700.
Un saluto
 

ReverendoMr.Manson

Pedivella
9 Marzo 2013
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CANYON Roadlite AL 6.0 2014 deep black ano(dized) - yellow
Piccole precisazioni: Ultegra a 12 velocità ancora non esiste e prima del Claris c'è il Tourney che su bici da corsa credo lo monti solo la Scott sulla Speedster 60 che è il gruppo terra terra di Shimano comune a citybike e mountainbike di bassissima gamma (supermercato per intenderci). Inoltre anche Ultegra ha la versione Di2
 

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Pedivella
15 Ottobre 2015
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bmc
Buona idea ma se puoi approfondisci.
Ad es. il Dura ace e con i migliaia di euro che costa :
Ok lo hanno chiamato duralluminio.
Ok resistente e leggero.
Ok la chimica.
Ma rispetto a che e a quali fisiche e quali i dati dei test labo. per un riscontro ?
Numeri e grafici ?

Ad es. io ho una guarnitura (della serie : nonprusulta e per prof. e campioni nati ma mancati) costosissima fsa-klight che con 4 pedalate si è sbussolata. etc. etc.
 
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john.player

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Dirt & Clean
Claris è a 8V
Il Sora 3500 è solo 9V
C'è anche il Tourney sotto il Claris, ma nessuno sano di mente su una bici da appassionato o sceglierebbe, serve solo per fare prezzo.

Per me Sora è il miglior cambio senza pretese di peso ma con buone performances, scarsissima manutenzione ed ottima durata date le 9V che sono meno delicate a livello di catena e tolleranze. 50/34 e 11-32 sul 3500 e ci si va dappertutto.

Poi 105-Ultegra e DuraAce sono ottimi tutti e tre in tutte le versioni, nella loro fascia di prezzo. DuraAce ha un prezzo da top di gamma, ma secondo me poco giustificato per appassionati a parte dettagli, scelta dei materiali e peso. Il possesso da soddisfazione per la raffinatezza generale, ma un 6800 è il 95% di un DuraAce.
L'Ultegra 6800 appunto, secondo me è lo sweet spot dei tre, perchè è molto meno caro del DA, ma è molto vicino alle performances di quest'ultimo, la costruzione meccanica è comunque di alto livello (tutto anodizzato, forgiato e non stampato, leve in carbonio, spider cassetta in carbonio).
Il 105 è un'ottimo accontentarsi, lima in materiali e costruzione dove non è di vitale importanza (è verniciato e non anodizzato, alcuni particolari sono stampati e non forgiati) ed ha un funzionamento simile ai gruppi superiori: dove soffre di più è nei freni.
 

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Pedivella
15 Ottobre 2015
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bmc
Io l'unica cosa che noto è chè :
Costano quasi quanto un motore di una utilitaria con una complessità meccanica,progettuale e costruttiva elementare e primitiva.
Vedo Prodotti di Lusso.
Ben altro è il che di frontiere tecnologiche.
 
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patroclo

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[MENTION=86041]Clip[/MENTION]
ah ah ah ah ah ..............tranquillo non sei il solo incappato in " progetti da NASA " rivelatesi " SOLE ( non Sora...) " . meno male che non ti e' capitato ( come e' successo ) sul TELAIO ....perche' anche qui' ci sono progetti da NASA che nemmeno gli Alieni sono riusciti a fare....
 

frullo81

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16 Giugno 2010
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Giant Propel Advanced Sl Isp - Giant Xtc Advanced 27.5
Io l'unica cosa che noto è chè :
Costano quasi quanto un motore di una utilitaria con una complessità meccanica,progettuale e costruttiva elementare e primitiva.
Vedo Prodotti di Lusso.
Ben altro è il che di frontiere tecnologiche.
Quello che dici è verissimo,il problema non è certo la complessità meccanica,ma il contenimento del peso. Nella costruzione dei motori da utilitaria il peso non viene considerato,le lavorazioni il più delle volte sono ben poco curate a parte dove è indispensabile,si potrebbe fare un gruppo dal funzionamento impeccabile a prezzo contenuto rinunciando a materiali e lavorazioni inutili ma sarebbe pesante e brutto esteticamente. Fare un motore performante,leggero e bello esteticamente costerebbe una fortuna.

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john.player

Passista
31 Agosto 2013
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Dirt & Clean
Io sono parzialmente d'accordo che il contenimento del peso aumenti il costo. Perché comunque l'ingegnerizzazione fa miracoli: due leve sram anche apex pesano molto meno di Shimano equivalenti ed anche superiori perché la natura del loro meccanismo glielo permette. Se poi consideriamo la differenza di costo con un Red e quanti pezzi siano veramente diversi ed il loro costo di realizzazione allora comincio a sentirmi seriamente preso in giro. Però è la nostra passione e così va
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Adesso non sò quanto possa pesare un gruppo Sora (presumo prossimo ai 3kg), ma togliere 1kg ad un insieme di componenti da 3kg non è uno scherzo, a maggior ragione se ci aggiungi le 11v e altri elementi, come per i gruppi elettronici.
Questa riduzione di peso deriva principalmente dalla qualità (e dal costo) di certi materiali piuttosto che altri, e un conto è avere un pacco pignoni in titanio e un altro in ferraccio.
Questo discorso lascia il tempo che trova se non si definisce quanto dovrebbe valere una buona bici da corsa.... e come spesso succede anche in altri ambiti, quando ci si abitua a componenti di qualità difficilmente si torna indietro.
 

patroclo

via col vento
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@abbatta68
quoto in pieno : la mia sancineto ( giu' in cantina a mo' di cimelio ) con congiunzioni saldobrasate del '70-'80 monta il Veloce 9v con leve cambio al tubo obliquo . mai avuto rogne .
 

123ziobilly

Pedivella
25 Agosto 2013
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Venezia, Veneto
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Bianchi Oltre XR3 CV
[MENTION=24565]ada[/MENTION]tta68 esatto! togliere peso e garantire affidabilità non è da tutti, poi come è successo a [MENTION=86041]Clip[/MENTION] per ridurre il peso all'osso si torce non ne vale più la pena, ma l'affidabilità di Schimano ormai è nota, e provata dalla maggior parte di ciclisti o-o
 

pedala_dai

Cronoman
27 Luglio 2015
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In the middle of the plain
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Tanto contano le gambe
Ciao a tutti, approfitto di questo post per togliermi una curiosità.
Sia la mia bici che quella di un amico hanno il 105 10 v.
Sulla mia i freni e il cambio posteriore (forse anche le leve) sono di colore grigio, mentre il mio amico li ha neri. Le leve hanno in entrambi i casi i cavi interni.
A cosa è dovuta questa differenza?
Sono modelli di anni differenti? cambia solo il colore?
 

matteof93

Scalatore
15 Settembre 2009
6.580
2.847
30
bagnolo piemonte
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Canyon Roadlite, Rockrider 5.3 Big29
Ciao a tutti, approfitto di questo post per togliermi una curiosità.
Sia la mia bici che quella di un amico hanno il 105 10 v.
Sulla mia i freni e il cambio posteriore (forse anche le leve) sono di colore grigio, mentre il mio amico li ha neri. Le leve hanno in entrambi i casi i cavi interni.
A cosa è dovuta questa differenza?
Sono modelli di anni differenti? cambia solo il colore?
nessuna differenza, sono disponibili gruppi sia in colorazione silver che black