Deciso
Apprendista Cronoman
Avessero avuto 20 anni sarebbe stato + triste. A 56 e 53 per fare ciò vuol dire essere nel pieno della consapevolezza e magari anche felici e contenti nel farlo.
Avessero avuto 20 anni sarebbe stato + triste. A 56 e 53 per fare ciò vuol dire essere nel pieno della consapevolezza e magari anche felici e contenti nel farlo.
Secondo me non dovrebbe spettare all'organizzatore della Gf l'onere del controllo antidoping nè tantomeno decidere se inserirlo o meno nel "pacco gara".
Dovrebbe spettare all'Ente (Uisp, udace, etc) piombare con la propria attrezzatura sulle Gf.
A parte 3 o 4 Gf non credo che nel bilancio della GF ci sia spazio per i costi del controllo e, credo, nemmeno sia data possibilità alla Gf di giovarsi di questa possibile opportunità.
E' l'Ente che deve tracciare la strada.
Secondo me non dovrebbe spettare all'organizzatore della Gf l'onere del controllo antidoping nè tantomeno decidere se inserirlo o meno nel "pacco gara".
Dovrebbe spettare all'Ente (Uisp, udace, etc) piombare con la propria attrezzatura sulle Gf.
A parte 3 o 4 Gf non credo che nel bilancio della GF ci sia spazio per i costi del controllo e, credo, nemmeno sia data possibilità alla Gf di giovarsi di questa possibile opportunità.
E' l'Ente che deve tracciare la strada.
Oppure non hanno voglia di tirarli fuori (ho sentito di prima mano di persone che hanno organizzato granfondo con il solo fine di lucro) che alla fine è una scelta loro, essendo gli organizzatori.
sono dell'idea che sono gli stessi atleti che devono imporre alle organizzazioni / enti l'obbligo dei controlli antidoping ai primi.... come fare? basta non partecipare alle gare agonistiche come le gf.... andare in bici per piacere e se proprio ci si vuole misurare con gli altri ci sono sempre i gruppi e le corsette minori dedicate alla seconda serie. Se poi si vuole scegliere di gareggiare nelle migliori gare.... accontentarsi di quello che ognuno è capace di fare con i propri mezzi e le proprie possibilità.... doparsi per vincere il prosciutto o per affermare la propria "forza" su un gruppo di amatori è sintomo di frustrazione....
Doping, altro blitz dei Nas: nei guai 6 cicloamatori e non solo
Nella scia dell'indagine su Riccardo Riccò oggi il pm di Padova, Roberti, ha ordinato una serie di perquisizioni fra Ferrara e Reggio Emilia, che hanno portato al sequestro - effettuato dai Nas di Brescia e Firenze e dalla Guardia di Finanza di Padova - in casa di 6 ciclisti amatoriali, fra i quali una donna, varie sostanze dopanti: epo, nandrolone, gonadotropina, efedrina e anabolizzanti diversi. Ancora guai per il vincitore della maratona delle Dolomiti, Michele Maccanti (attualmente sospeso dalla federazione). L'operazione è legata al recente blitz della procura di Perugia nellinchiesta (portata avanti con la procura di Padova) che vede indagato Riccardo Riccò.
Tutto parte da lontano. E al Giro del Trentino di questanno che i Carabinieri e la Guardia di finanza, inviati da due procure, si incrociano. Il pm Roberti di Padova aveva mandato Nas di Firenze e Brescia e Finanza di Padova a seguire Riccardo Riccò, ma soprattutto un uomo del suo entourage, tale Iattici, che farebbe anche il massaggiatore. A casa di Iattici, nel modenese, viene sequestrato un kit per emotrasfusioni. A quel punto però Padova frena, cè la Procura di Perugia e il pm Sottani sulle tracce di Riccò e di altri, viene data la precedenza a questa indagine (si è conclusa da poco con larresto di Enrico Rossi e di altri).
Proprio dallesito dellultimo arresto effettuato dal Nas di Perugia, quello del cicloamatore Davide Paganuzzi, vengono messi a fuoco altri possibili intrecci. Paganuzzi per gli investigatori è legato a Michele Maccanti (secondo gli inquirenti sarebbe anche vicino a Riccò) e per questo oggi è scattata loperazione che ha portato alle perquisizioni in due province (Ferrara e Reggio Emilia) e al sequestro di un notevole numero di sostanze vietate, tra cui il nandrolone che recentemente è stato inserito nellelenco delle sostanze stupefacenti. Maccanti è il nome più noto degli indagati, gli altri cinque (tra cui una donna) apparterrebbero in buona parte al suo stesso gruppo sportivo, ha vinto la Maratone des Alpes, ma è stato trovato positivo al Nesp e risulta sospeso dalla Federazione in attesa del procedimento della Procura antidoping del Coni, che ha trasmesso il materiale sul corridore alla Procura di Padova.
Intanto si apprende a Perugia che sono allesame dei farmacologi cinquanta pasticche, in parte anche sminuzzate, trovate senza confezione in un cassetto in casa di Riccò. Mentre un altro corridore della Ceramiche Flaminia è nei guai: Donato Cannone, a casa del quale sarebbero state trovate 30 fiale e 40 compresse tra eccitanti e cortisonici.
Fonte: http://www.tuttobiciwe b.it/index.php?page=news&cod=33108&tp=n
Da organizzatore di Gf ti dico in tutta sincerità che spesso si fa pari per miracolo. Hai considerato che tutti i volontari per mesi lavorano (a tempo perso o prendendo ferie) senza vedere un becco d'un quattrino?