Doping in altri sport

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Maglia Gialla
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Ma donati non aveva detto che il testosterone non serve ad un marciatore? Allora come mai lo ha assunto per almeno 2 anni?



In conferenza stampa le parole sono state queste
"E' ovvio che questa sostanza darebbe vantaggi anche a un marciatore, ma si dovrebbe vedere una solidità muscolare che non si vede".



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fif.com

Apprendista Scalatore
14 Aprile 2014
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♣️ V3Rs+Protos, ma la NIRONE è SEMPRE nel mio ❤️
È una delle spiegazioni. Al tour della Cina di qualche anno fa hanno trovato mezzo gruppo positivo al clenbuterolo. Difficile fossero impazziti tutti assieme e venne appurata la contaminazione della carne.
Se in quel caso era vero non vedo perché in altri casi dovrebbe essere da escludere a priori.

Sono stati tutti assolti perchè è stato appurata la contaminazione alimentare.
Appurata perchè in Cina gli allevamenti sono autorizzati ad usare il Clenbuterolo.
In Europa ciò invece non è consentito e per questo Contador non ebbe il medesimo beneficio.
 

abraxas

Gregario
25 Maggio 2005
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ho seguito per anni le vicissitudini di Sandro Donati, luminare nella lotta al doping, fatto fuori dalla federazione di atletica leggera italiana perchè aveva scoperchiato il vaso di Pandora del doping di stato (a Ferrara, Conconi e soci) e lo scandalo del salto truccato di Evangelisti ai mondiali di Roma, con contorno di dimissioni del ras dell'epoca, Nebiolo. Leggere il libro " Campioni senza valore " (introvabile e mai più ristampato, ho la fortuna di possederne una copia) per capire il guano in cui vivono le federazioni. Se devo credere a qualcuno, credo alle sue dichiarazioni scritte e dette in conferenza stampa. Poi può essere tutto ed il contrario di tutto, ma la storia , per quello che sta uscendo in tema di modalità di controlli, tour delle provette, etc... ha evidenze alquanto preoccupanti...
Leggere l'articolo di Capodacqua, un altro che non le manda certo a dire...

http://capodacqua.blogautore.repubb...ie-di-unindagine-fin-troppo-mirata/#more-2625

Una serie di irregolarità procedurali che la dicono lunga su come e quanto quel famigerato test del 1° gennaio che ha inchiodato Schwazer alla seconda positività fosse ben “mirato”. E comunque come sottolineato dal Corriere della sera, pieno di “anomalie”. La prima sul modulo che accompagna il prelievo, alla voce «luogo del test», invece della consueta indicazione generica della nazione, è scritto: «Racines, Italia». Ora non è certo difficile stabilire quale atleta di rilievo per cui si muove il testa sorpresa del passaporto bio. Conseguenza: il campione NON è anonimo. E sul dato dell'anonimia si basa tutta la credibilità dei controlli. Il laboratorio non DEVE sapere a chi appartengono le urine (o il sangue) da analizzare. E' evidente e semplice garanzia per la difesa. Affidata poi solo ad una semplice controanalisi. E' un fatto gravissimo.
Il dettaglio scompare misteriosamente nel modulo che il 12 maggio, stabilirà la positività di Schwazer. Alla voce «località del prelievo” sarà scritto “non nota”. Non basta, quel campione viene subito protocollato e congelato. Ma non viene fatta alcuna analisi specifica, oltre alla densità e al ph. Nessun test, nessun dato inviato al protocollo Adams computerizzato . Il campione viene riaperto la mattina del 14 aprile data in cui iniziano le indagini spettrometriche, cioè il test superspecialistico che porterà alla individuazione di testosterone in quantità infinitesimali. A verbale c’è la frase “elementi esterni sospetti nel campione di urine”. Il test lo avrebbe sollecitato il laboratorio di Montreal. E c'è da chiarire meglio il viaggio delle provette: come e quando sono state spedite e sono ritornate. Dovrebbe essere tutto documentato secondo i protocolli vigenti. Ma tutto resta fermo, sempre restano alla versione del “Corriere”. Il 26 il verdetto di Colonia: 6 diversi precursori del testosterone, scongelato per la terza volta. Positività. A quel punto Schwazer dovrebbe essere informato invece: nulla. Gareggia e vince a Roma, gareggia finisce secondo a La Coruna. La Iaaf apre il dossier il 12 maggio. Ma lo stop arriva il 20 giugno. Ce n’è abbastanza per ipotizzare qualche forzatura. Viene fatto un test (quello super specialistico) senza che siano svolti i regolari test preliminari, senza, cioè che ci sia un motivo per approfondire. Un disegno premeditato? Come la si voglia girare è una storiaccia. E alimenta il fortissimo sospetto di un meccanismo che scatta a orologeria.Se non si garantisce la cosiddetta `catena di custodia`, evidentemente grossolanamente indicata nella vicenda chi può garantire altro in un clima in cui vengono stoppati laboratori `accreditati` su laboratori: da Pekino, a Mosca, a Madrid fino (è di poco fa) Rio de Janeiro.
Ora si attende il responso della IaaF alla lettera con cui la difesa (che ha sporto denuncia penale per truffa sportiva) ha chiesto la sospensione di ogni sanzione.
 
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abraxas

Gregario
25 Maggio 2005
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Se funziona così siamo messi male...

http://capodacqua.blogautore.repubb...cinante-delle-provette-di-schwazer/#more-2627

Un viaggio allucinante, pieno di intoppi, soste inspiegabili, protocolli ignorati o bypassati, anonimato mandato a farsi benedire. Un percorso che la dice lunga sull’attendibilità dell’intera operazione e che, più in generale, mette in crisi la credibilità dei laboratori antidoping accreditati dalla Wada, del resto recentemente al centro di clamorose sospensioni (Pechino, Mosca, Madrid, Rio). A seguire la scia di quelle famigerate provette dell’azzurro Alex Schwazer che hanno rivelato ad un primo controllo una positività lievissima a metaboliti del testosterone esogeni, c’è da farsi cadere le braccia. Altro che “catena di custodia” che garantirebbe segretezza e controlli antidoping assolutamente anonimi. Altro che cura, attenzione e tempestività d’azione che ci si aspetterebbe per la delicatezza di un meccanismo, da cui, non dimentichiamolo, dipende la vita non solo sportiva dell’atleta. A leggere il dossier che accompagna l’intera vicenda si trova una serie di anomalie da rabbrividire, che rischia di cancellare definitivamente quel poco di fiducia che un sistema autoreferente (siamo sempre nel campo dello sport che controlla se stesso…) cerca disperatamente di garantirsi attraverso protocolli spesso astrusi e complicatissimi. La consegna delle provette prelevate a Racines è celere: arrivano alla portineria del laboratorio di Colonia alle 10,20 del 2 gennaio 2015, il giorno dopo il prelievo. Le ritira il signor Kretchmer, presumibilmente il portiere. Ma vengono messe in frigo solo nel pomeriggio, alle 15,10. Il giorno 4 gennaio il campione viene registrato, fatto decantare e rimesso in frigo a -15°. Dal documento accompagnatore non risultano altri test fatti al di là del ph e della densità. Nessuna ricerca di nessuna sostanza. Nel Form accompagnatore è specificata la disciplina: maschio che gareggia su lunghe distanze, superiori ai 3 chilometri. Nel Chain of Custody Form del test del 1° gennaio è specificato: località di provenienza, Racines. E questo è l’elemento che inficia ogni pretesa di anonimato. Quanti atleti di resistenza che fanno gare sopra i 3 chilometri possono mai esserci a Racines? Sull’anonimato si basa la credibilità e l’affidabilità dei laboratori, spesso costretti per problemi di denaro a “parcellizzare” il lavoro anche a “service” esterni la cui efficienza e accuratezza non è spesso all’altezza del laboratorio centrale. Non sappiamo se questo sia accaduto anche per Colonia, ma sarebbe interessante sapere quante persone sono venute a conoscere la provenienza del campione facilmente abbinabile a Schwazer.
Nel documento compaiono cifre e test di cui non si precisa il momento preciso dell’esecuzione. Per conseguenza non si capisce bene il momento in cui sono stati rotti i sigilli della bottiglietta (Berlinger) che contiene l’urina. Un fatto è certo: dal 5 gennaio non è registrata alcuna attività analitica sul campione. Ovvero nessun accertamento di nessun tipo. E ci si domanda allora quale “anomalia” – almeno fino al 14 aprile quando sarà fatto il famigerato test sul carbonio 12-13 che ha portato alla positività- possa mai aver determinato la necessità del test approfondito eseguito ad aprile.
Chi ha parlato di “anomalie” riscontrate nelle urine precedenti il test dell’8 maggio, dopo la gara di Coppa del mondo, racconta una balla, dunque. Lo stesso documento non riporta – a differenza di altri test di altri atleti – alcun riferimento al motivo dell’approfondimento per le urine di Schwazer. Dopo uno screening preliminare il 26 aprile il laboratorio inizia l’analisi di conferma su tutti gli steroidi. Servono campioni di confronto per l’analisi strumentale. Il 29 tutto è pronto, ma l’analisi comincia più tardi il 9 maggio. Si concluderà il 13 successivo, quando il direttore del laboratorio Schanzer comunica alla IAAF e al responsabile Capdeville gli esiti del test. A questo punto la provenienza, Racines, pure presente nel Chain of Custody Form, scompare. La provenienza del campione è adesso “località sconosciuta”. Insomma un altro punto di nebbia assoluta.
Il test è comunque positivo per la presenza di due metaboliti del testosterone che avrebbero origine esogena. Ma ecco comparire altri valori: l’indicazione del profilo degli steroidi androgeni dell’atleta: rapporto testosterone 3,46; concentrazione del testosterone a 64,7ng/mL (nanogrammi per millilitro) e quella dell’epitestosterone a 18,7 ng/mL. C’è anche un metabolita dell’etanolo (20microgrammi/mL). Dove, come e quando siano stati ricavati questi valori non è scritto in alcuna parte del documento. Il campione secondo la catena di custodia non si sarebbe mai mosso la Colonia il il test IRMS non misura questi valori. E allora cosa è successo? Oltretutto, secondi gli esperti, non sarebbero valori che indicherebbero la necessità di test più approfonditi. Insomma sono andati a scavare senza motivo, senza un allarme preciso, con buona pace di regole, regolamenti e prassi. Come se dietro ci fosse un disegno.
Conclusione: i regolamenti sportivi prevedono che l’atleta sia responsabile di tutto ciò che viene individuato nei suoi campioni. E le regole vanno rispettate. Però perché si applichi un principio così severo che prevede addirittura l’inversione della prova (è l’atleta che deve dimostrare la sua innocenza e non chi accusa: un’aberrazione giuridica) occorre che tutto prima del fatidico esito finale del test sia quanto meno irreprensibile. Se crolla un baluardo come l’anonimato, come aver fiducia che tutto il resto sia stato fatto nel pieno rispetto dei protocolli? Nel lungo viaggio delle provette di Schwazer c’è questo e molto altro ancora.
 

msmtrt1

Maglia Gialla
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Se funziona così siamo messi male...

http://capodacqua.blogautore.repubb...cinante-delle-provette-di-schwazer/#more-2627

Un viaggio allucinante, pieno di intoppi, soste inspiegabili, protocolli ignorati o bypassati, anonimato mandato a farsi benedire. Un percorso che la dice lunga sull’attendibilità dell’intera operazione e che, più in generale, mette in crisi la credibilità dei laboratori antidoping accreditati dalla Wada, del resto recentemente al centro di clamorose sospensioni (Pechino, Mosca, Madrid, Rio). A seguire la scia di quelle famigerate provette dell’azzurro Alex Schwazer che hanno rivelato ad un primo controllo una positività lievissima a metaboliti del testosterone esogeni, c’è da farsi cadere le braccia. Altro che “catena di custodia” che garantirebbe segretezza e controlli antidoping assolutamente anonimi. Altro che cura, attenzione e tempestività d’azione che ci si aspetterebbe per la delicatezza di un meccanismo, da cui, non dimentichiamolo, dipende la vita non solo sportiva dell’atleta. A leggere il dossier che accompagna l’intera vicenda si trova una serie di anomalie da rabbrividire, che rischia di cancellare definitivamente quel poco di fiducia che un sistema autoreferente (siamo sempre nel campo dello sport che controlla se stesso…) cerca disperatamente di garantirsi attraverso protocolli spesso astrusi e complicatissimi. La consegna delle provette prelevate a Racines è celere: arrivano alla portineria del laboratorio di Colonia alle 10,20 del 2 gennaio 2015, il giorno dopo il prelievo. Le ritira il signor Kretchmer, presumibilmente il portiere. Ma vengono messe in frigo solo nel pomeriggio, alle 15,10. Il giorno 4 gennaio il campione viene registrato, fatto decantare e rimesso in frigo a -15°. Dal documento accompagnatore non risultano altri test fatti al di là del ph e della densità. Nessuna ricerca di nessuna sostanza. Nel Form accompagnatore è specificata la disciplina: maschio che gareggia su lunghe distanze, superiori ai 3 chilometri. Nel Chain of Custody Form del test del 1° gennaio è specificato: località di provenienza, Racines. E questo è l’elemento che inficia ogni pretesa di anonimato. Quanti atleti di resistenza che fanno gare sopra i 3 chilometri possono mai esserci a Racines? Sull’anonimato si basa la credibilità e l’affidabilità dei laboratori, spesso costretti per problemi di denaro a “parcellizzare” il lavoro anche a “service” esterni la cui efficienza e accuratezza non è spesso all’altezza del laboratorio centrale. Non sappiamo se questo sia accaduto anche per Colonia, ma sarebbe interessante sapere quante persone sono venute a conoscere la provenienza del campione facilmente abbinabile a Schwazer.
Nel documento compaiono cifre e test di cui non si precisa il momento preciso dell’esecuzione. Per conseguenza non si capisce bene il momento in cui sono stati rotti i sigilli della bottiglietta (Berlinger) che contiene l’urina. Un fatto è certo: dal 5 gennaio non è registrata alcuna attività analitica sul campione. Ovvero nessun accertamento di nessun tipo. E ci si domanda allora quale “anomalia” – almeno fino al 14 aprile quando sarà fatto il famigerato test sul carbonio 12-13 che ha portato alla positività- possa mai aver determinato la necessità del test approfondito eseguito ad aprile.
Chi ha parlato di “anomalie” riscontrate nelle urine precedenti il test dell’8 maggio, dopo la gara di Coppa del mondo, racconta una balla, dunque. Lo stesso documento non riporta – a differenza di altri test di altri atleti – alcun riferimento al motivo dell’approfondimento per le urine di Schwazer. Dopo uno screening preliminare il 26 aprile il laboratorio inizia l’analisi di conferma su tutti gli steroidi. Servono campioni di confronto per l’analisi strumentale. Il 29 tutto è pronto, ma l’analisi comincia più tardi il 9 maggio. Si concluderà il 13 successivo, quando il direttore del laboratorio Schanzer comunica alla IAAF e al responsabile Capdeville gli esiti del test. A questo punto la provenienza, Racines, pure presente nel Chain of Custody Form, scompare. La provenienza del campione è adesso “località sconosciuta”. Insomma un altro punto di nebbia assoluta.
Il test è comunque positivo per la presenza di due metaboliti del testosterone che avrebbero origine esogena. Ma ecco comparire altri valori: l’indicazione del profilo degli steroidi androgeni dell’atleta: rapporto testosterone 3,46; concentrazione del testosterone a 64,7ng/mL (nanogrammi per millilitro) e quella dell’epitestosterone a 18,7 ng/mL. C’è anche un metabolita dell’etanolo (20microgrammi/mL). Dove, come e quando siano stati ricavati questi valori non è scritto in alcuna parte del documento. Il campione secondo la catena di custodia non si sarebbe mai mosso la Colonia il il test IRMS non misura questi valori. E allora cosa è successo? Oltretutto, secondi gli esperti, non sarebbero valori che indicherebbero la necessità di test più approfonditi. Insomma sono andati a scavare senza motivo, senza un allarme preciso, con buona pace di regole, regolamenti e prassi. Come se dietro ci fosse un disegno.
Conclusione: i regolamenti sportivi prevedono che l’atleta sia responsabile di tutto ciò che viene individuato nei suoi campioni. E le regole vanno rispettate. Però perché si applichi un principio così severo che prevede addirittura l’inversione della prova (è l’atleta che deve dimostrare la sua innocenza e non chi accusa: un’aberrazione giuridica) occorre che tutto prima del fatidico esito finale del test sia quanto meno irreprensibile. Se crolla un baluardo come l’anonimato, come aver fiducia che tutto il resto sia stato fatto nel pieno rispetto dei protocolli? Nel lungo viaggio delle provette di Schwazer c’è questo e molto altro ancora.



Interessantissimi entrambe gli articoli, soprattutto il secondo con i valori riscontrati.
Rep+ appena torno a casa! [emoji106]


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frejus82

Maglia Gialla
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Sono stati tutti assolti perchè è stato appurata la contaminazione alimentare.
Appurata perchè in Cina gli allevamenti sono autorizzati ad usare il Clenbuterolo.
In Europa ciò invece non è consentito e per questo Contador non ebbe il medesimo beneficio.

si può credere quello che si vuole.

ma francamente credere che negli allevamenti italiani non usino ormoni, clenbuterolo e quant'altro IMHO è come credere all'esistenza di babbo natale.

basta frequentare un qualsiasi allevamento intensivo per rendersi conto che la velocità con cui gli animali crescono non ha nulla di "normale".
 

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si può credere quello che si vuole.



ma francamente credere che negli allevamenti italiani non usino ormoni, clenbuterolo e quant'altro IMHO è come credere all'esistenza di babbo natale.



basta frequentare un qualsiasi allevamento intensivo per rendersi conto che la velocità con cui gli animali crescono non ha nulla di "normale".



----- ma perché mi anticipi!!!! Uffa....!!!! [emoji6][emoji482]


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frejus82

Maglia Gialla
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rep+ grande Gabry.... la vedo come risposta perfetta a tutti quelli che si son chiesti ... che se ne fa un marciatore degli steroidi ? :-x

senza scomodare l'articolo di giornale io avevo scritto gli effetti positivi del testosterone sui marciatori un paio di pagine fa....nulla di così segreto o di così complicato.
 

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29 Ottobre 2008
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Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
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si può credere quello che si vuole.

ma francamente credere che negli allevamenti italiani non usino ormoni, clenbuterolo e quant'altro IMHO è come credere all'esistenza di babbo natale.

basta frequentare un qualsiasi allevamento intensivo per rendersi conto che la velocità con cui gli animali crescono non ha nulla di "normale".

----- ma perché mi anticipi!!!! Uffa....!!!! [emoji6][emoji482]


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però avevo letto da qualche parte un'intervista al suo nutrizionista michelangelo giampietro in cui diceva che nella dieta di schwarzer le proteine animali fossero abbastanza limitate. Oltretutto ben sapendo di essere sotto speciale osservazione io mi sarei aspettato molta attenzione nella scelta degli alimenti.

E' anche vero che un controllo al 1 gennaio...
 

msmtrt1

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senza scomodare l'articolo di giornale io avevo scritto gli effetti positivi del testosterone sui marciatori un paio di pagine fa....nulla di così segreto o di così complicato.



Ma appunto...!
Qui tutti che si ergono a giudici e censori è molto pochi che sappiano di cosa parlano...
Come se io mi mettessi a giudicare gli ingegneri delle missioni dello shuttle... [emoji23][emoji23][emoji23][emoji23]


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però avevo letto da qualche parte un'intervista al suo nutrizionista michelangelo giampietro in cui diceva che nella dieta di schwarzer le proteine animali fossero abbastanza limitate. Oltretutto ben sapendo di essere sotto speciale osservazione io mi sarei aspettato molta attenzione nella scelta degli alimenti.

E' anche vero che un controllo al 1 gennaio...

ok, ma a parte servirti solo di allevamenti "biologici" (e incrociare le dita che siano veramente biologici) cosa puoi fare?

se una volta vai a mangiare fuori cosa fai? ti porti il cibo da casa ?
 

msmtrt1

Maglia Gialla
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però avevo letto da qualche parte un'intervista al suo nutrizionista michelangelo giampietro in cui diceva che nella dieta di schwarzer le proteine animali fossero abbastanza limitate. Oltretutto ben sapendo di essere sotto speciale osservazione io mi sarei aspettato molta attenzione nella scelta degli alimenti.

E' anche vero che un controllo al 1 gennaio...



Infatti aveva anche etanolo...
Poi non è che se uno mangia una bistecca magari a ristorante può prima farla analizzare dai, non scherziamo!!!
I valori assoluti sono tutti nella norma.
Quello che stona è una parte infinitesimale di testo sintetico che può arrivare da qualunque parte


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ok, ma a parte servirti solo di allevamenti "biologici" (e incrociare le dita che siano veramente biologici) cosa puoi fare?

se una volta vai a mangiare fuori cosa fai? ti porti il cibo da casa ?

Bella domanda.

1- No, mangi quello che ti viene dato, magari scegliendo cose a basso rischio di contaminazione
2- Stai attento a tutto, perchè sai che ti potrebbero fregare in qualsiasi momento. Ma così facendo si diventa paranoici.

In ogni caso, ammettendo la buona fede, non devono essere stati mesi facili e ora..ancora peggio.
 

FrecciaAzzurra

Gregario
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https://wada-main-prod.s3.amazonaws.com/resources/files/2015-isl-final-en-v8.1-june2016.pdf

Paragrafo 5.2.4
Esami sulle urine:
1. Analisi preliminare (pH e densità)
2. Procedura iniziale di test
3. Procedura di conferma

"Mass spectrometry (MS) coupled to either gas (GC) or liquid chromatography (LC) is the analytical technique of choice for confirmation of Prohibited Substances, Metabolite(s) of Prohibited Substance(s), or Marker(s) of the Use of a Prohibited Substance or Prohibited Method. GC or High Performance Liquid Chromatography (HPLC) coupled with MS or MS-MS are acceptable for both Initial Testing Procedures and Confirmation Procedures for a specific analyte."
Spettrometria di massa e gas cromatografia sono accettate per entrambe le procedure.

Paragrafo 5.2.6
"Reporting of “A” Sample results should occur within ten working days of receipt of the Sample. The reporting time required for specific Competitions may be substantially less than ten days. The reporting time may be altered by agreement between the Laboratory and the Testing Authority."
La segnalazione dei risultati del campione A deve avvenire entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione del campione. Il tempo richiesto per specifiche competizioni può essere sostanzialmente minore di 10 giorni. Il tempo di segnalazione può essere modificato in accordo tra il laboratorio e l'autorità di test.


https://www.wada-ama.org/en/questions-answers/athlete-biological-passport-administrative-technical-version#item-517

"There can be circumstances in which an IRMS may be requested by an ADO, despite the fact that there is no ATPF. This could be based on recommendations from the laboratory or APMU, or information gathered from intelligence. In summary, although the Adaptive Model may trigger an ATPF and a mandatory IRMS analysis, an IRMS can still be performed at any time."
Possono esserci circostanze in cui un test IRMS può essere richiesto da un'agenzia antidoping, nonostante non ci sia un risultato atipico del passaporto steroideo. Il test IRMS può essere svolto in ogni momento.
 

EMAC

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18 Gennaio 2010
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si può credere quello che si vuole.

ma francamente credere che negli allevamenti italiani non usino ormoni, clenbuterolo e quant'altro IMHO è come credere all'esistenza di babbo natale.

basta frequentare un qualsiasi allevamento intensivo per rendersi conto che la velocità con cui gli animali crescono non ha nulla di "normale".
Se fosse cosi' dovrebbero esserci centinaia di atleti positivi al testosterone ed al clembuterolo e cosi' non e'.
 

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Paragrafo 5.2.4

Esami sulle urine:

1. Analisi preliminare (pH e densità)

2. Procedura iniziale di test

3. Procedura di conferma



"Mass spectrometry (MS) coupled to either gas (GC) or liquid chromatography (LC) is the analytical technique of choice for confirmation of Prohibited Substances, Metabolite(s) of Prohibited Substance(s), or Marker(s) of the Use of a Prohibited Substance or Prohibited Method. GC or High Performance Liquid Chromatography (HPLC) coupled with MS or MS-MS are acceptable for both Initial Testing Procedures and Confirmation Procedures for a specific analyte."

Spettrometria di massa e gas cromatografia sono accettate per entrambe le procedure.



Paragrafo 5.2.6

"Reporting of “A” Sample results should occur within ten working days of receipt of the Sample. The reporting time required for specific Competitions may be substantially less than ten days. The reporting time may be altered by agreement between the Laboratory and the Testing Authority."

La segnalazione dei risultati del campione A deve avvenire entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione del campione. Il tempo richiesto per specifiche competizioni può essere sostanzialmente minore di 10 giorni. Il tempo di segnalazione può essere modificato in accordo tra il laboratorio e l'autorità di test.





https://www.wada-ama.org/en/questio...ort-administrative-technical-version#item-517



"There can be circumstances in which an IRMS may be requested by an ADO, despite the fact that there is no ATPF. This could be based on recommendations from the laboratory or APMU, or information gathered from intelligence. In summary, although the Adaptive Model may trigger an ATPF and a mandatory IRMS analysis, an IRMS can still be performed at any time."

Possono esserci circostanze in cui un test IRMS può essere richiesto da un'agenzia antidoping, nonostante non ci sia un risultato atipico del passaporto steroideo. Il test IRMS può essere svolto in ogni momento.



Anche su un campione non anonimo?
Poi è stata proprio la IAAF a spiegare che la richiesta dell'IRMS era stata fatta in automatico in base ad un'anomalia sul passaporto steroideo

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Se fosse cosi' dovrebbero esserci centinaia di atleti positivi al testosterone ed al clembuterolo e cosi' non e'.



Peccato che si tratti di dosi infinitesimali che nel caso del clen vengono rilevate solo in un ristrettissimo periodo, mentre nel caso del testosterone non alterano il valore consentito, ma viene rilevato solo attraverso IRMS



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