Dopo 1 anno e mezzo di fermo...

vasco100

Pignone
9 Gennaio 2007
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IMHO
Se osservi meglio non si è alzata la soglia, come intendi tu.
Ha meno Watt e una Fc maggiore = E meno allenato rispetto (ovviamente) ad un anno e mezzo fa (grazie, è stato fermo)
La Fc max è variabile, nel senso che in quel periodo è riuscito ad arrivare a 197 ora 193.
Anche a me hanno riscontrato 192, 195 a qualche lezione di spinning sono arrivato a 202.


Mi fido di te.:asd2:
 

vasco100

Pignone
9 Gennaio 2007
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372Watt alla soglia di 181bpm... :wacko:
900Watt al massimale di 197bpm
peso 77kg per 187cm
rapporto potenza/peso alla soglia=4,83Watt/kg

il mio precedente test...
Giugno 2005...
430Watt alla soglia di 175bpm... :-o
1200watt al massimale di 193bpm
peso 73kg per 187cm
rapporto potenza/peso alla soglia=5,89Watt/kg




Mi è capitata in mano sta tabella tirate le conclusioni voi.

[FONT=VERDANA,]I campioni del Ciclismo - Passisti o scalatori? - Prevedere la nostra velocità in salita[/FONT] [FONT=ARIAL,]Marco Pantani Miguel Indurain Evgeny Berzin Lance Armstrong Laurent Jalabert Fabiana Luperini Non atleta
Pot. aer. alla soglia 400 W 550 W 510 W 550 W 535 W 260 W 150-170 Peso in kg 53 80 64 77 68 40 - Freq.alla soglia 175/min 170/min 178/min 188/min 178/min 173/min 150-170 Freq.a riposo 34/min 28/min 42/min 40/min 44/min 34/min 60-80 Cap. polm. 6 litri 7,8 litri 5,5 litri 7,2 litri 7 litri - 3-4 litri Max. pot. aer. (stimata) 5,6 l/min 7,8 l/min 6,5 l/min 7,5 l/min 7 l/min 3,6 l/min 2,5-3,5 l/min Max. pot. aer. (ml/min kg) 105 97 100 97 103 90 35-50
[/FONT]
 

vasco100

Pignone
9 Gennaio 2007
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scusate ma non sono cap[FONT=VERDANA,]I campioni del Ciclismo - Passisti o scalatori? - Prevedere la nostra velocità in salita[/FONT] [FONT=ARIAL,]Cominciamo subito con i numeri, dopo aver descritto cos'è la Potenza aerobica. Abbiamo detto che i campioni hanno valori di max. potenza aerobica di 5-6 l/min. Però è preferibile riferirsi all'unità di peso, per cui si parlerà più spesso di millilitri di ossigeno al minuto per kg.
Se ad esempio un atleta pesa 70 kg ed ha una max. pot. aer. di 5,5 l/min, questa potrà essere espressa anche come 78 ml/min.kg.
Di solito atleti più pesanti hanno valori assoluti più elevati (in l/min), e questo fa sì che siano dei passisti, cioè particolarmente adatti alle gare in linea (come quelle a cronometro), perché potranno contare su una potenza assoluta più elevata di un atleta più leggero. Ma se consideriamo il valore per kg, si capisce perché solitamente questi siano penalizzati in salita rispetto agli scalatori.
Quello che è importante puntualizzare è che mentre in pianura lo sforzo dell'atleta è per oltre il 90% contro la resistenza dell'aria (e per il resto contro gli attriti tra le ruote e l'asfalto e tra le varie parti meccaniche), in salita la resistenza aerodinamica passa in secondo piano e diviene protagonista il lavoro contro la forza di gravità.
Si capisce quindi che mentre in pianura serve la massima potenza assoluta, in salita invece c'è bisogno della massima potenza per kg.
Ecco spiegato come mai uno scalatore (di solito) è leggero mentre un passista-cronometrista (di solito) è relativamente più pesante.
[/FONT][FONT=ARIAL,]Ma facciamo degli esempi:
Tony Rominger, con una max. potenza aerobica di 5,5 l/min, ed un peso corporeo di 65 kg, poteva contare su circa 85 ml/min kg, in salita.
Marco Pantani, con una max. pot. aer. di "soli" 5 l/min ed un peso di 53 kg, questo grandissimo fuoriclasse poteva disporre in salita di oltre 90 ml/min kg !
Ma perché Miguel Indurain era fortissimo a cronometro e molto forte anche in salita pur essendo molto pesante? I numeri spiegano tutto:
- Peso corporeo = 80 Kg!
- Max potenza aerobica = 7 l/min !! (ecco perché era così veloce a cronometro)
- Max. pot. aer. per kg (cioè 7.000 ml diviso 80 kg) = 88 ml/min kg (..ed ecco perché era altrettanto forte in salita).
Con una potenza di ben 7 l/min sarebbe stato possibile avvicinarsi ai 60 km/h nel record dell'ora! Indurain era però penalizzato da una posizione in sella troppo alta (altrimenti le gambe sbattevano contro la gabbia toracica) che comprometteva il Cx (Coefficiente di resistenza aerodinamica).
Per approfondire il tema dell'aerodinamica vedere la sezione su Bici e Aerodinamica (dove si indicano metodi su come prevedere le prestazioni a cronometro dei ciclisti, compresi noi stessi una volta determinati i propri valori di massima potenza aerobica nell'altra sezione sui test)
[/FONT][FONT=ARIAL,]Qualche dato fisiologico: Marco Pantani Miguel Indurain Evgeny Berzin Lance Armstrong Laurent Jalabert Fabiana Luperini Non atleta
Pot. aer. alla soglia 400 W 550 W 510 W 550 W 535 W 260 W 150-170 Peso in kg 53 80 64 77 68 40 - Freq.alla soglia 175/min 170/min 178/min 188/min 178/min 173/min 150-170 Freq.a riposo 34/min 28/min 42/min 40/min 44/min 34/min 60-80 Cap. polm. 6 litri 7,8 litri 5,5 litri 7,2 litri 7 litri - 3-4 litri Max. pot. aer. (stimata) 5,6 l/min 7,8 l/min 6,5 l/min 7,5 l/min 7 l/min 3,6 l/min 2,5-3,5 l/min Max. pot. aer. (ml/min kg) 105 97 100 97 103 90 35-50
[/FONT]ace da fare copia-incolla.
 

GiAnFrA

Scalatore
18 Maggio 2004
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Bici
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D'accordo ma se uno è un "brocco" e l'altro vince sempre a parita' di potenza, che ci siano pure 5/6 kg di differenza,non sara' mica solo astuzia.

In salita vince quello che più watt per chilogrammo di peso. Non conta il valore assoluto.
In pianura conta il valore assoluto (per cui uno con 420w andrà più forte di uno con 400w) a patto di avere un assetto aerodinamicamente favorevole che non gli faccia buttare via in resistenze il surplus di potenza che ha disponibile.
Pantani era fortissimo in salita, nelle cronometro pianeggianti non poteva che prendere mazzate dai più pesanti ma dotati di più watt in senso assoluto. Lasciamo stare le crono a fine grande giro dove ormai conta la brillantezza residua.

Per vincere occore inoltre la capacità di "fare il vuoto": finchè uno forte va regolare tanti altri forti simili riescono a stargli a ruota risparmiando un sacco di energie..

@JFB'07: la prossima volta scrivi che hai 112watt di potenza massima così si evita un polverone polveroso.. ciauuuuuuuuuu
 

BOSE

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11 Settembre 2006
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Bici
CANNONDALE
Allenamento
Motore o Serbatoio?
Di: Michele Ferrari
Pubblicato: 14 nov 2005

Che cosa è più importante? Alcune osservazioni sugli aspetti fondamentali delle 2 componenti essenziali di un ciclista...

I suiveurs e gli appassionati di ciclismo spesso stigmatizzano questo o quel corridore con giudizi del tipo: “Sì, è un bel corridore, ma ha un motore piccolo…”, intendendo che quel ciclista non ha abbastanza fondo, cede alla distanza o alla fatica che si accumula giorno dopo giorno.

A mio avviso sarebbe più giusto affermare che quell’ atleta ha un “serbatoio piccolo” o poco efficiente.
E’ il funzionamento del serbatoio infatti che determina le doti di fondo e di recupero.
Per serbatoio intendo non solo quanto glicogeno o trigliceridi sono immagazzinati nei muscoli, ma anche la capacità di utilizzare sotto sforzo gli acidi grassi del tessuto sottocutaneo, di alimentarsi e di assimilare in allenamento o in gara.

Il motore esprime invece le prestazioni che l’atleta riesce ad erogare indipendentemente dalla disponibilità di carburante: sono gli sforzi che durano poche decine di minuti quelli che esaltano il grande motore, in grado di erogare molti watt di potenza, a prescindere dal consumo.

Il ciclismo moderno, specie in questi ultimi 10-15 anni, ha premiato sempre più il grande motore, ridimensionando l’ importanza del serbatoio.
Il livello medio dei corridori si è alzato di molto, così come il numero di squadre ed atleti in grado di vincere: questo ha portato a corse molto tattiche, dove nessuno ha la forza o il coraggio di attaccare da lontano, perchè in troppi, dietro, organizzerebbero una rincorsa efficace.

Di fatto i migliori aspettano gli ultimi km dell’ ultima salita per attaccare: 10-20 minuti “ a tutta” esaltano la potenza più che la resistenza, il motore più del serbatoio.
A questo si è aggiunta la tendenza ad accorciare i kilometraggi delle corse e delle tappe, in nome dello “spettacolo” e di una fraintesa lotta al doping.

In realtà, almeno per il secondo punto, è esattamente vero il contrario: se è relativamente facile “truccare” il motore, assai più difficile è ingrandire il serbatoio.

Il percorso della tappa di Sestrière del Giro di quest’ anno, con il Colle delle Finestre, ha finalmente ricordato ed esaltato l’ importanza cruciale della resistenza, della intelligente distribuzione dello sforzo, dell’ alimentazione/idratazione in corsa, proponendo uno spettacolo agonistico entusiasmante ed incerto fino sul traguardo.

Sono le salite lunghe e dure, o le salite/discese non inframezzate da tratti di pianura o falsopiano, che incoraggiano gli attacchi da lontano e che restituiscono al serbatoio priorità nel determinare il risultato di gara.

Anche le cronometro più lunghe ed impegnative, con salite, discese e pianura, sarebbero più adatte a quei corridori meno potenti, ma più resistenti.
Molto diverso è infatti uno sforzo in solitario di 2 ore, rispetto ad uno di 40-60 minuti, come ben sanno gli specialisti della maratona, nell’ atletica.