Gare Dove attaccherà Pogačar alla Milano-Sanremo?

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Lupin III

Apprendista Velocista
12 Giugno 2008
1.300
258
Canton Ticino-Svizzera
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Mah, penso che alla fine, come sempre fino al Poggio non succede niente. La fuga di Pogaciar dalla Cipressa la vedo male, calcolando i 10 km di piana dopo...
Anche l'anno scorso al Fiandre, con un percorso totalmente diverso, era andato in fuga solitaria ma si rialzò subito.
credo che l'unica possibilità (remota a mio modo di vedere) sia, come gia detto da qualcuno, mandare in fuga qualche compagno che lo possa aiutare in quei 10 km, sennò con il gruppo lanciato a 60 all'ora è impossibile resistere. E poi arrivare con, penso, almeno 1 minuto all'attacco del Poggio, calcolando che si sarà sfinito in pianura e gli altri saliranno ai quasi 40 all'ora. L'unica per loro penso sia fare corsa dura ad ogni cavalcavia per stancare il piu possibile gli avversari.
Io mi giocherei ancora VdP.
 

Corvo Torvo

Apprendista Passista
11 Aprile 2016
1.059
728
Novara
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Bici
Specialized Roubaix
L'unica possibilità per Ganna è che la corsa sia relativamente tranquilla fino all'attacco del Poggio e solo lì si scateni la bagarre, ma dubito che succeda. Gli ultimi 50km (da Alassio a Sanremo) sono un su' e giù continuo, se altre squadre decidono di fare corsa dura non credo abbia molte possibilità. Ma spero sinceramente di sbagliarmi.

Discorso simile anche per Milan e Philipsen.
Puoi fare gara dura fin che vuoi sui tre capi, ma per un gruppo di 160 pro che si muove compatto i continui su e giù della riviera in quel tratto sono equivalenti a pianura. Alla Sanremo è impossibile fare gara dura prima che inizi Cipressa
 

Teo66

Scavalcacavalcavia
4 Ottobre 2015
1.931
2.603
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Bici
MTB
Ma non era una corsa noiosa dove accendere la TV prima del Poggio era tempo sprecato ? :==
La più insulsa delle classiche ?:mrgreen:
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
6.219
5.411
Italia
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Bici
Colnago V3Rs
Ma solo a me Pogacar sembra molto piu’ magro degli anni passati nelle foto recenti, incluse quelle di questo servizio?
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
17.351
6.987
bassano del grappa
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Colnago
Per me prova nella Cipressa con la speranza che qualcuno lo segua e in 3 o 4 molto forti si potrebbe pure arrivare,altrimenti farà il Poggio sulle ruote per provare a scattare solo nel finale come lo scorso anno MVDP,ma sarà dura perchè in discesa servirebbero più di 10 secondi se dietro non si fermano
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
31.585
22.144
Bugliano
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qualunquemente
La mattina dopo ci fu la seconda tappa, detta «il diagonalone», seimilatrecento chilometri d'autostrada da Lisbona a Leningrado. Il gruppo rimase compatto fino ai milletrecento chilometri: poi, all'autogrill Pavesi, Borzignon chiese di poter andare un po' avanti per salutare i suoi a Cattolica. Pozzi e Girardoux diedero il permesso e Borzignon partì come un ossesso. Pochi minuti dopo nel gruppo cominciò a circolare la voce che Borzignon era di Pordenone. Pozzi urlò «Traditore!» e si lanciò all'inseguimento. Borzignon aveva già due ore e mezzo di vantaggio, ma in poche pedalate fu ripreso: venne ammonito e picchiato.
Allora Girardoux cominciò a fare una gara tattica. Disse: «Beh, io vado a fare un giretto», e uscì a Rimini nord. Pozzi, preoccupatissimo,glisi pose alle calcagna. Girardoux, tranquillissimo, comprò un gelato e si mise a passeggiare sul lungomare. Pozzi e tre gregari lo seguirono pedalando sulla spiaggia. Poi Girardoux fece il bagno in moscone. Nel clan italiano tutti erano molto preoccupati per la mossa del francese. Girardoux fece sei partite a flipper, comprò alcune cartoline e andò a vedere i delfini. Uno dei Panozzo lo seguì strisciando sul bordo della piscina, un delfino saltò e ne fece un boccone. Alle otto e mezzo di sera il gruppo era a settecento chilometri di distanza, ma Girardoux non dava segni di impazienza. Pozzi invece era nervosissimo e ogni tanto sbuffava aprendo larghe voragini sulla strada. Alle dieci Girardoux si presentò al Mocambo e invitò a ballare una tedesca. Pozzi, nascosto dietro una palma, lo sorvegliava. Ballarono a lungo, poi Girardoux tentò uno stricco e prese una sberla. Allora invitò un'altra tedesca. Ballarono fino a mezzanotte. Il gruppo intanto era a trenta chilometri dal traguardo. A mezzanotte e mezzo Girardoux e la tedesca cominciarono a fare i gustini e Borzignon mugolò, eccitatissimo. All'una i due uscirono teneramente allacciati e si diressero verso l'albergo Mareverde. Pozzi li seguì e li vide entrare in camera mentre a Lisbona il gruppo entrava sulla dirittura d'arrivo. Girardoux si levò la maglietta e il berrettino: poi, mentre la tedesca andava in bagno, si tolse i pantaloni: si guardò un momento intorno e fulmineo trasse di tasca una bicicletta e partì come un fulmine dalla finestra.
Pozzi urlò «Maledetto!», e si lanciò all'inseguimento...
 
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