Nel momento in cui si prende parte ad una gara come CICLOAMATORI penso sia implicita la volontà di gareggiare per arrivare nel migliore dei modi al traguardo, salvo non si partecipi per fare numero o per far piacere a qualcuno.
Altrimenti, è anche più economico partecipare come CICLOTURISTI alle gare dove è consentito.
Talvolta (e nelle gare in salita non è raro, come in Liguria) le due manifestazioni coesistono, con un giro cicloturistico comprendente un tratto in salita agonistico per i cicloamatori e con relativa classifica.
Come dice CLICK17, poi, vi sono categorie più numerose (quelle "di mezza età"), che sembra debbano restare della lunghezza attuale (nella fascia 40-55 anni solo 2 categorie nella maggior parte degli Enti), e a volte anche un buon piazzamento assoluto non consente ai loro appartenenti nemmeno di andare a premio (per esempio se premiano i primi 5 di categoria un piazzamento assoluto nei primi 10 può non bastare).
Inoltre, tutti i discorsi di esasperazione, ingaggi, semiprofessionismo secondo me possono riferirsi alle Granfondo; nelle gare normali tali problemi si manifestano in maniera marginale; ciò non toglie loro la natura di "gare" e non di "raduni".
sai qual è l'unico rimpianto sportivo che ho ? quello di aver gareggiato quasi 10 anni nell' atletica leggera ( mezzofondo ) e quasi 20 in bici in quasi tutte le specialità non avendo mai potuto capire il mio vero valore essendo sempre stato a pane e acqua totali, visto che in entrambi i casi mi sono cuccato le decadi più piene di pere di tutta la loro rispettiva storia, prima una poi l' altra. quando finalmente forse complice la crisi o quello che si vuole si sta dando una quasi ripulita ho giustamente smesso. ecco il problema, comunque si spera bene per i giovani di adesso.