Salve a tutti.
Pongo un problema che probabilmente altri avranno postato, ma che per me è del tutto nuovo.
Fondamentalmente non uso molto la BDC, diciamo che se arrivo a 1000-1500km all'anno sono tanti. Il resto li faccio con la mtb (sempre cmq molto pochi, o quantomeno molti meno di quelli che vorrei percorrere...).
Ho una vecchia BIANCHI in alluminio presa usata, misura 52 (credo), Ultegra 2 x 10, anno approssimativo 2005 (forse), forcella anteriore in carbonio. Insomma, niente di che, e sicuramente per molti di voi quasi inaccettabile, ma per me va più che bene. Non che disdegnerei magari una DE ROSA MERAK o PROTOS o altri modelli che non conosco nemmeno, ma a parte i soldi che non ho da spenderci non saprei cosa farne, sarebbero sicuramente più che sprecate per me.
Ma torniamo al problema: le articolazioni delle braccia.
In pratica usando la BDC per giri da 1 ora circa, dopo 6 o 7 giretti mi si sono cominciate ad indolenzire le articolazioni del gomito dalla parte dell'avambraccio e del polso.
Sull'avambraccio in particolare, tenendo il braccio teso in avanti con il pollice verso l'alto la parte più colpita era quell verso il basso. Dolore più muscolare che tendineo direi.
Pensavo fosse dovuto al fatto che non usando quel tipo di bici mi sarei dovuto abituare. Così ho insistito.
Arrivato, dopo un mesetto, ad avere un po' più di gamba, mi sono buttato su un'uscita tranquilla da poco più di 100km fatti in 3 ore abbondanti. Il risultato è stato quello di tornare a casa con dolori lancinanti al gomito, quasi da non riuscire più a tenere il manubrio.
Arrivato a casa ho fatto impacchi con il ghiaccio ed il Voltaren. Dopo circa due giorni la cosa era quasi del tutto rientrata. Aspetto una settimana e riesco per un giro di un paio di ore. Al rientro la situazione era peggiore di quella della settimana prima, e questa volta il dolore se ne è andato dopo una settimana buona.
Con l'attenuarsi del dolore ho provato a riprendere la BDC, ma a questo punto erano sufficienti 20 o 30 minuti per far riacutizzare il dolore al livello di quasi insopportabilità.
Riprendendo poi la MTB il dolore, anche se presente, è andato scemando nel giro di un paio di mesi senza poi ripresentarsi più.
Per rimediare ho provato, tramite un paio di tabelle scaricate da internet ed abbastanza quotate dai ben informati, a prendere le dovuto misure del mio corpo e della bici e verificare se tutto era adeguato. Il risultato è stato quello di alzare il manubrio girandolo leggermente all'indietro guadagnando circa 5cm in altezza. La situazione è leggermente migliorata ma non di molto.
Per il resto la misura della bici sembra corretta, come pure le varie quote, tranne forse per un attacco manubrio che dovrebbe/potrebbe essere di uno o due cm più corto di quello attuale, ma non credo che possa influenzare più di tanto.
Prima avevo una vecchia BOTTECCHIA in acciaio (quasi d’epoca), ma problemi del genere non li avevo mai avvertiti. Sono passati anche un po’ di anni (diciamo 3) senza usare mai questo tipo di bici, ma spero di non aver avuto un tracollo del genere in così poco tempo.
A questo punto potrei andare da un biomeccanico, ma mi sembra sprecato per trenta/quaranta ore di BDC all'anno.
Sicuramente sbaglio qualche cosa, sicuramente una sciocchezza, ma non avendo esperienza in questo campo non me ne rendo conto
In risulta di quanto sopra, avete qualche buon consiglio da darmi?
Pongo un problema che probabilmente altri avranno postato, ma che per me è del tutto nuovo.
Fondamentalmente non uso molto la BDC, diciamo che se arrivo a 1000-1500km all'anno sono tanti. Il resto li faccio con la mtb (sempre cmq molto pochi, o quantomeno molti meno di quelli che vorrei percorrere...).
Ho una vecchia BIANCHI in alluminio presa usata, misura 52 (credo), Ultegra 2 x 10, anno approssimativo 2005 (forse), forcella anteriore in carbonio. Insomma, niente di che, e sicuramente per molti di voi quasi inaccettabile, ma per me va più che bene. Non che disdegnerei magari una DE ROSA MERAK o PROTOS o altri modelli che non conosco nemmeno, ma a parte i soldi che non ho da spenderci non saprei cosa farne, sarebbero sicuramente più che sprecate per me.
Ma torniamo al problema: le articolazioni delle braccia.
In pratica usando la BDC per giri da 1 ora circa, dopo 6 o 7 giretti mi si sono cominciate ad indolenzire le articolazioni del gomito dalla parte dell'avambraccio e del polso.
Sull'avambraccio in particolare, tenendo il braccio teso in avanti con il pollice verso l'alto la parte più colpita era quell verso il basso. Dolore più muscolare che tendineo direi.
Pensavo fosse dovuto al fatto che non usando quel tipo di bici mi sarei dovuto abituare. Così ho insistito.
Arrivato, dopo un mesetto, ad avere un po' più di gamba, mi sono buttato su un'uscita tranquilla da poco più di 100km fatti in 3 ore abbondanti. Il risultato è stato quello di tornare a casa con dolori lancinanti al gomito, quasi da non riuscire più a tenere il manubrio.
Arrivato a casa ho fatto impacchi con il ghiaccio ed il Voltaren. Dopo circa due giorni la cosa era quasi del tutto rientrata. Aspetto una settimana e riesco per un giro di un paio di ore. Al rientro la situazione era peggiore di quella della settimana prima, e questa volta il dolore se ne è andato dopo una settimana buona.
Con l'attenuarsi del dolore ho provato a riprendere la BDC, ma a questo punto erano sufficienti 20 o 30 minuti per far riacutizzare il dolore al livello di quasi insopportabilità.
Riprendendo poi la MTB il dolore, anche se presente, è andato scemando nel giro di un paio di mesi senza poi ripresentarsi più.
Per rimediare ho provato, tramite un paio di tabelle scaricate da internet ed abbastanza quotate dai ben informati, a prendere le dovuto misure del mio corpo e della bici e verificare se tutto era adeguato. Il risultato è stato quello di alzare il manubrio girandolo leggermente all'indietro guadagnando circa 5cm in altezza. La situazione è leggermente migliorata ma non di molto.
Per il resto la misura della bici sembra corretta, come pure le varie quote, tranne forse per un attacco manubrio che dovrebbe/potrebbe essere di uno o due cm più corto di quello attuale, ma non credo che possa influenzare più di tanto.
Prima avevo una vecchia BOTTECCHIA in acciaio (quasi d’epoca), ma problemi del genere non li avevo mai avvertiti. Sono passati anche un po’ di anni (diciamo 3) senza usare mai questo tipo di bici, ma spero di non aver avuto un tracollo del genere in così poco tempo.
A questo punto potrei andare da un biomeccanico, ma mi sembra sprecato per trenta/quaranta ore di BDC all'anno.
Sicuramente sbaglio qualche cosa, sicuramente una sciocchezza, ma non avendo esperienza in questo campo non me ne rendo conto
In risulta di quanto sopra, avete qualche buon consiglio da darmi?
Ultima modifica: