Freni a disco: pregi e difetti (Parte 4)

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longjnes

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Però il perno non si svitava e non c'entra con la ruota storta. Anche io penso al senso di rotazione dell'avvitatore.
insomma se rompi qualche raggio il mozzo tenderebbe a soqquadrare ma il perno cerca di tenerlo allineato al telaio. ci sta quindi che con poca coppia non si riesca a toglierlo perche tutto il perno grippa nel mozzo.
 

sembola

Velocista
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Non solo in discesa, anche in pianura la media è sempre altissima.
Concordo con SCR1 sul discorso dei telai più rigidi che rendono più difficile percepire il limite...
Mi resta difficile capire perchè con dei mezzi più rigidi il limite sarebbe più difficile da percepire. Al contrario, dovrebbe essere più netto proprio per la minore capacità di deformarsi di telaio e cerchi.
 
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Nibalone

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insomma se rompi qualche raggio il mozzo tenderebbe a soqquadrare ma il perno cerca di tenerlo allineato al telaio. ci sta quindi che con poca coppia non si riesca a toglierlo perche tutto il perno grippa nel mozzo.
Direi assolutamente no.
Il PP e il mozzo perché dovrebbero risentire dei raggi rotti e della ruota storta?
 

longjnes

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Direi assolutamente no.
Il PP e il mozzo perché dovrebbero risentire dei raggi rotti e della ruota storta?
perche se una parte dei raggi è rotta il cerchio si appoggia al telaio e forza nel mozzo. ma l'asse del mozzo è vincolato al perno e costretto in asse ai forcellini quindi serve piu coppia.
 

Nibalone

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Ho fatto una prova con una mia bici.
Ho sganciato il pp, e con tutta la forza con una mano ha tirato la ruota verso la forcella e con l'altra ho svitato il perno. Fa un po' più di attrito ma niente di impossibile. Almeno che lo sponsor Lidl non li abbia obbligati ad usare uno dei suoi avvitatori al posto di un Hilti.
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
perche se una parte dei raggi è rotta il cerchio si appoggia al telaio e forza nel mozzo. ma l'asse del mozzo è vincolato al perno e costretto in asse ai forcellini quindi serve piu coppia.
 

SCR1

Recordman
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Mi resta difficile capire perchè con dei mezzi più rigidi il limite sarebbe più difficile da percepire. Al contrario, dovrebbe essere più netto proprio per la minore capacità di deformarsi di telaio e cerchi.
L Honda fa flettere volutamente il forcellone posteriore per derapare ed ha 3 posizioni sulle quali settarlo
Evidentemente un telaio troppo rigido tende a non acconsentire/copiare a certe difformità della strada e ti sbalza verso l'esterno
 
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perche se una parte dei raggi è rotta il cerchio si appoggia al telaio e forza nel mozzo. ma l'asse del mozzo è vincolato al perno e costretto in asse ai forcellini quindi serve piu coppia.
Non penso sai, il perno è scaricato al centro e lavora solamente sui lati, anche se tu forzi lui deve svitarsi, vedrai a quello che lo ha tirato qualcosa gli hanno detto
 
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jack.ciclista

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Mi resta difficile capire perchè con dei mezzi più rigidi il limite sarebbe più difficile da percepire. Al contrario, dovrebbe essere più netto proprio per la minore capacità di deformarsi di telaio e cerchi.

Cosi, a sensazione... se un telaio è morbido cominci a sentire che si imbarca pian pianino e correggi prima del limite, sul telaio rigido hai una forte sensazione di tenuta che ti porta molto più vicino al limite, ma quando comincia a partire per la tangente non hai modo di correggerlo, hai la sensazione (ma non so dirti se sia reale o meno) che se chiudi la curva si potrebbe impuntare (un poco come sulle motoGP), ed allora io rialzo la bici e freno dritto. Ma son sensazioni mie ...
 

sembola

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L Honda fa flettere volutamente il forcellone posteriore per derapare ed ha 3 posizioni sulle quali settarlo
Evidentemente un telaio troppo rigido tende a non acconsentire/copiare a certe difformità della strada e ti sbalza verso l'esterno
che è cosa completamente diversa dal dire che "se è rigido non si percepisce il limite".

senza contare che cmq parliamo di mm di flessione,.
 

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Cosi, a sensazione... se un telaio è morbido cominci a sentire che si imbarca pian pianino e correggi prima del limite, sul telaio rigido hai una forte sensazione di tenuta che ti porta molto più vicino al limite, ma quando comincia a partire per la tangente non hai modo di correggerlo, hai la sensazione (ma non so dirti se sia reale o meno) che se chiudi la curva si potrebbe impuntare (un poco come sulle motoGP), ed allora io rialzo la bici e freno dritto. Ma son sensazioni mie ...
Un "telaio che si imbarca" impedisce di essere guidato con precisione. Uno dei più forti corridori degli anni 80 (a memoria era Lemond, ma potrei sbagliare) diceva che l'unica cosa peggiore di non avere un telaio in titanio in salita era avere un telaio di titanio in discesa.
 

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che è cosa completamente diversa dal dire che "se è rigido non si percepisce il limite".

senza contare che cmq parliamo di mm di flessione,.
Il limite sui nuovi telai è difficilmente percepibile , se hai una gravel la cosa è diversa da un racing , come è diversa su un telaio da gran fondo
Non deve essere un cewing gum, ma deve copiare deve essere elastico., basta prendere una asperità o una fratturazione del catrame per capire, se hai la bocca aperta i denti batacchiano. Non è credibile quanto siano rigidi, vediamo se con le nuove ruote la cosa cambia
 

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ok, con un paio di mm di flessione il telaio non copia e va per aria, con 4 mm di flessione invece assorbe e sta in strada.

Ci rivorrebbe il commento livornese.
 

hal999

Pignone
15 Settembre 2018
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L Honda fa flettere volutamente il forcellone posteriore per derapare ed ha 3 posizioni sulle quali settarlo
Evidentemente un telaio troppo rigido tende a non acconsentire/copiare a certe difformità della strada e ti sbalza verso l'esterno
Penso che hai centrato il problema. Anche nelle moto da corsa non vanno bene telai tropo rigidi, per esempio la Ducati GP con il telaio in carbonio e motore portante era quasi inguidabile se non ti chiamavi Stoner. Qui lo spiega bene che anche un po conferma le sensazioni che hai avuto.
 
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