Perdonami ma questa secondo me è una sciocchezza.
E' una tua convinzione personale.
Il punto limite della frenata delle bici è identico per tutti gli impianti ed è il blocco della ruota (o peggio ancora il ribaltamento).
Quasi tutti i cantilever in commercio, ben regolati hanno la forza necessaria a produrre il blocco della ruota.
Sicchè la differenza tra tempi e spazi di frenata efficiente su impianti diversi la fa esclusivamente la sensibilità del ciclista .
Diverso è il discorso sul bagnato, dove la viscosità che si deposita sulle piste frenanti quando piove fa si che il blocco non si produca ma, anzi, la ruota, stretta tra le pinze dei cantilever, continui a girare seppur a velocità gradientemente ridotta, nonostante la massima forza impressa sulle leve.(salvo poi finire repentinamente in blocco quando la pista si asciuga... ma questa è un'altra storia).
In questo caso può essere vero che un impianto frenante che agisce lontano dalle piste possa consentire arresti in spazi e tempi ridotti.
In generale non bisogna confondere l'effetto frenata "modulabile" del disco idraulico, (minor sforzo, minor affaticamento dei polsi ) con l' ABS che è l'unica applicazione tecnica in grado di ottimizzare lo spazio di frenata evitando il blocco delle
ruote: paradossalmente, la massima sensibilità su cantilever potenti e ben regolati (es.
Durace), può essere ben più efficace di ogni impianto a disco.
Regolate bene i cantilever e cambiate i pattini ogni quattro o cinque mesi: vedrete che lo spazio di frenata sarà l'ultimo dei vostri problemi sull' asciutto!