Ciao, ho finalmente recuperato un pc e posso scrivere emozioni e sensazioni della mia Milano Sanremo, la MS degli ultimi, la MS vista dal fondo. Avvertimento, post lungo quasi quanto la mia MS
Capitolo primo: VindalooMan si sopravvaluta?
apro citando il famosissimo editoriale che tanto successo ha avuto qua sul forum. Risposta breve: sì
Risposta lunga:
La notte prima della gara sono nervoso e dormo non poco, ma a rate e mi sveglio madido... non è un buon segno. Vado a far colazione con la moglie che ha accettato di svegliarsi ad un'ora ridicola per farmi compagnia, torno in camera e mi preparo. Mentre cammino verso la griglia primo effetto benefico del nastrino salvatore, conosco
@GAZZA71 e mi piazzo in griglia vicino a lui e a colui che adesso ho scoperto essere
@Cripunk77 (in realtà me lo disse domenica, ma per dimenticare nomi e nick io una certa abilità)... passiamo un buon 15 minuti a chiacchierare amabilmente e riesco a contenere la tensione nonostante il momento si avvicini
Si parte e come tutti avevano avvertito si parte (per me) a pancia a terra... Ovviamente Gazza e Cri li intravedo solo pochi secondi, dopo qualche km vedo
@diegop risalire il gruppo con tutti i suoi cavalli, mentre io rimango attaccato alla coda soffrendo ogni rilancio. La sofferenza dura circa una mezz'ora a 40/45 km/h poi decido di mollare (probabilmente già tardi). 5 minuti di solitudine poi mi raggiunge un bel gruppetto guidato da una manica di belgi, che sta andando a 35 km/h, mi ci infilo e ci sto comodo come un pisello nel suo guscio (cit). Proseguiamo ad andatura (per me) perfetta di 30/35km/h fino circa a Voghera, quando ci riprende la seconda griglia e quello che era un simpatico gruppetto in andatura da crociera si trasforma in un gruppone assatanato a 40 km/h... rimango attaccato con lo sputo per un 10/15 km credo, sperando che si staccasse qualche frutto maturo a cui accordarmi... l'unico a cadere dal pero sono stato io, ed ero ben oltre la maturazione ormai... vedo dopo Voghera mollo e vedo sparire il gruppo come vedi sparire Clint Eastwood in un film di Leone... dopo poco ho provato a far gruppetto con una coppia di Francesi, fra cui il sosia di Fignon di 70 anni, ma li ho tenuti per un 20 minuti, dando anche un paio di cambi, ma in un falsopiano i loro 30 km/h si sono rivelati troppo per me (non ridete, vi vedo)...da quel momento mi son messo buonino a 24/25 km/h...
Lemme lemme arrivo al primo ristoro, dove con somma gioia scopro che non c'era più acqua... ingurgito 3 o 4 bicchieri di coca e nella borraccia in mancanza di meglio metto te al limone, che quantomeno azzeccava con il succo di limone che avevo messo la mattina assieme alle maltodestrine
Capitolo secondo: la Passacaglia della vita (cfr
)
Un po' rinfrancato dagli effetti dopanti della Coca cola, mi rimetto, sempre in solitudine, sotto il solleone, ai miei ottimi 25/27 km, però la prospettiva di fare 200 km in solitudine, di cui un 100naio del tutto sconosciuti non era facilissima e il rischio di mettermi a pensare alla canzone del titolo non era da escludere
un piccolo aiuto me lo davano due parole scambiate ad un semaforo con due di Taiwan con cui continuavo a sorpassarmi, nel senso che loro mi sorpassavano, poi si fermavano da qualche parte a far foto, per esempio ad Acqui Terme li ho visti far foto a una esibizione di motocross, più tardi li ho reincrociati che mi sorpassavano sulle ultime rampe del Giovo, ma il più grande aiuto me lo ha dato il grande
@panta41 che mi riconosce dal provvidenziale nastrino e attacca bottone... Scusa di nuovo per non averti dato alcun cambio, ma quella era la mia andatura, come avrai notato dopo. Facciamo strada assieme, compresa una sosta ad una fonte a metà Giovo che da solo probabilmente avrei mancato, poi sulle ultime rampe, dopo Sassello l'ho perso. Mi spiace non averti salutato, ma eri avanti un 100 metri e pensavo di avere "circa" il tuo passo, quando ho iniziato ad avere un crampo al polpaccio dx e uno al quadricipite sempre dx, quindi ho pensato bene di rallentare un po' per non dovermi fermare dopo poco. La cosa buona è che indurendo il rapporto, ma rallentando, i crampi rientrano e porto a casa "dignitosamente" (passatemi il termine, ma ormai dovreste aver capito il mio livello) il Giovo. Gli ultimi km di salita e i primi di discesa mi vedono beccarmi un accenno di "pioggia democratica" (R) e io mi colgo a pensare se ho fatto bene a lasciare in valigia l'antipioggia per far spazio a del cibo... fortuna che i miei timori erano infondati... la pioggia non è mai forte e cessa dopo pochi km di discesa... sul mare è di nuovo sole...
Capitolo terzo: resistere resistere resistere
Arrivo ad Albisola e come detto spunta di nuovo il sole... anche troppo direi, sentivo il caldo sul mento mentre respiravo a bocca aperta... e non è che potevo astenermi dal respirare :-) Di contro il vento (non fortissimo per fortuna), mi sembrava tutto eccetto che a favore. Poco male, essere arrivati al mare mi ha già rinfrancato. è ancora lunga, ma conosco gran parte della strada grazie alle Randobefane fatte negli ultimi anni e se c'è una piccola dote che mi riconosco, è una certa abitudine a pedalare a lungo. Mi metto lemme lemme col mio passo da pensionato con la Legnano dai freni a bacchetta e arrivo a Spotorno/Noli dove mi fermo al secondo ristoro, meglio fornito del primo (ndr), faccio due chiacchiere con gli addetti e mi sforzo di mangiare un quadrotto di focaccia (il dolce aveva iniziato a rompermi un po' i maroni) e anche lì mi concedo 4 o 5 bicchieri di Coca... e mi rimetto in pista.
Fra l'altro incrocio l'unica fotografa dell'organizzazione che ho visto (gli altri saranno sicuramente andati a casa prima del mio passaggio), che si è piazzata in un punto discutibile, in mezzo alle macchine fra Spotorno e Noli... uno sfondo che più anonimo non si può, avrei sperato di trovare qualcuno sul Poggio, ma nulla
Tornando a noi, mi rimetto in pista e lemme lemme mi avvicino ai capi... riesco anche a sbagliare strada ad Albenga... volevo evitare la galleria vietata alle bici facendo il percorso della Randobefana, solo che non lo ricordavo bene (diverso farlo dopo 30 km o dopo 230), quindi mi perdo e torno indietro sulla statale e mestamente faccio la galleria vietata con un aggravio di 20 minuti buttati nel cesso (non che percentualmente siano stati un grosso problema, ma in quel momento ogni stilla di energia contava
)
Arrivano i capi (non prima di aver rischiato di finire nella portiera di un SUV che ad Alassio decide di parcheggiare SENZA mettere la freccia, con me "lanciato"
p) e li faccio senza mai la tentazione di fermarmi, grazie al mio amato 34x34, sul Berta l'ennesima overdose di Cocacola e mi butto su Imperia dove, alle 18 circa, sorpresa, trovo un traffico che neanche in tangenziale est alle 8 e 30 di mattina in settimana... sono andato molto più lento lì che sulla successiva Cipressa, anche perchè avevo ancora in mente il SUV di Alassio
Scalo la Cipressa col mio amato 34, mi butto in discesa e mi rendo conto che ce la sto facendo... penso ai miei, appassionati di ciclismo, e spero che mi stiano guardando da dovunque siano adesso... blocco il magone dicendomi "Alessandro, se inizi adesso col cacchio che fai il Poggio", quindi torni in me e, in compagnia di un ragazzo credo sudamericano, inizio il Poggio... lì lui mi molla, non prima di esserci scambiati la promessa (che penso ognuno di noi avrà mantenuto) di festeggiare la sera con una, due o dieci birre
Non mi spiace essere rimasto da solo sul Poggio, mi sono goduto salita e discesa con le mie emozioni (scusate la prosa da telenovela).
Visto l'ultimo km la commozione ha preso il sopravvento, e al traguardo ho trovato la moglie ad aspettarmi, degna conclusione di una giornata per me epica
per tirare le somme
Lo rifarei? domenica avrei detto "non credo", ma già ieri ero possibilista. Unica cosa, non sono un esperto di granfondo/cicloturistiche, ma l'organizzazione dovrebbe lisciare qualche difetto perchè se l'assenza di un fotografo sul Poggio è una cosa minore (ripeto, magari c'era per quelli prima di me, ma in questo caso avrebbero potuto tenerlo lì anche per noi meschineddi), aver finito l'acqua al primo ristoro è abbastanza serio... piuttosto organizza il ristoro nei pressi di una fontana, ma l'acqua non può mancare, soprattutto col clima che c'era (e che era logico aspettarsi)
Sicuramente è stata una pedalata ai limiti della mia attuale preparazione, mi tolgo il cappello di fronte a coloro (tutti voi che leggete e che c'eravate, per esempio
) che l'hanno chiusa in ore meno di me, ma sono contento di avercela fatta
Chiudo e vi ringrazio per la pazienza (ammesso che qualcuno abbia letto fino a qua)
VindalooMan