Mi sono riletto tutta la discussione cercando una sorta di descrizione/guida del percorso per non locals e soprattutto novellini pivelli come me ma se non vado errato non trovo niente. Mi daresti una mano?
Vi farò descrizione dettagliata a breve
Partenza dalla Fortezza e giù subito in discesa, poi i primi 10 – 15 km (che sono in parte il tratto nuovo del percorso, attraverso gli abitati di Sovicille e Rosia) sono in saliscendi leggeri, non impegnativi che se affrontati ad andatura allegra poi magari a fine giornata si potrebbero far sentire.
A Rosia svolta a sx, 3 km di asfalto e poi svolta a sx per iniziare il prima tratto sterrato “La Vidritta”, fatto al contrario rispetto allo scorso anno e che permette di arrivare a San Rocco a Pilli in leggera salita (nulla di che). IL FONDO DELLO STERRATO è BUONO
Dentro San Rocco a Pilli svolta a dx e dopo un breve tratto si lascia la strada principale per andar
e in direzione “Castello” e poi verso Bagnaia. su questo tratto non so indicarvi con precisione quando inizia lo sterrato ma considerate che si giunge all’incrocio dove ci sono i campi da golf di Bagnaia, provenendo dalla sx rispetto al percorso dello scorso anno.
Da Bagnaia a Grotti si trova il secondo tratto sterrato, di circa 5 km ed in salita (IL FONDO DELLO STERRATO è BUONO), dopodichè nel centro di Ville di Corsano si va a dx in direzione Radi, su asfalto. Saranno circa 5 km di strada, con pochisisma pianura e con saliscendi piuttosto decisi e con un bel guardare per chi non va a solo a testa bassa. Prima del bivio di Radi, in cima ad uno di questi saliscendi l’anno scorso avevano posto il primo ristoro.
A Radi c’è la divisione dei percorsi: il lungo va a dx direzione Lumpompi/Vescovado di Murlo sul 3° tratto sterrato di circa 8 km, il medio invece va a sx passando per la fattoria di Radi da dove inizia il tratto sterrato che finisce sulla Cassia dopo una decina di km
PERCORSO LUNGO: il 3° tratto sterrato inizia salendo leggermente poi, dopo breve discesa, c’è un piccolo colletto corto e ripido dopo il quale la strada scende (okkio alla successiva curva a sx, abbastanza secca e ripida) fino ad arrivare all’ultimo km e mezzo del settore che sale abbastanza deciso (fatta la prima “schiena” non è finita, anche perché la secondo forse è più dura). IL FONDO DELLO STERRATO è BUONO, FORSE SI TROVA UN PO DI SMOSSO SOPRATTUTTO NELLA PARTE IN DISCESA, TEMPO PERMETTENDO.
Dall’ingresso sull’asfalto si percorrono non più di 10 km in leggeri saliscendi e nel in discesa c’è la svolta a sx per andare sul 4 settore sterrato, quello di Piana, che posisamo dividerlo in tre parti: la prima è in discesa (abbastanza veloce anche se con curva a dx da fare attenzione), la seconda parte è in falso piano (fino alla deviazione dei percorsi dell’Eroica per chi lo conosce), da li in poi e leggermente in discesa. IL FONDO DELLO STERRATO è BUONO, FORSE SI TROVA UN PO DI SMOSSO SOPRATTUTTO NELLA PARTE IN DISCESA, TEMPO PERMETTENDO, IL SETTORE NON È PIÙ LUNGO DI 7 KM CREDO.
Finito lo sterrato di Piana si prosegue fino a Buonconvento dove nel centro del paese si svolta a sx sulla Cassia in direzione Monteroni d’Arbia. La strada successiva è in leggero in falso piano, soltanto dopo il lungo rettilineo di Ponte d’Arbia sale un po’ di più ma nulla di che.
Arrivati a Monteroni d’Arbia si svolta a dx in direzione Asciano e subito dopo il ponte si va a sx dove inizia il 5 tratto sterrato, quello che passa per San Martino in Grania.
Non sono più di 8 km, tendenzialmente è tutto a salire, ci sono però alcuni tratti in discesa.
Dopo la prima salita, non eccessiva, la strada scende e curva secca a dx (okkio), poi dopo un breve tratto la salita riprende ed in maniera abbastanza dura anche se non per molto (è questa un po’ la caratteristica delle Strade Bianche); dopo brevissima discesa si risale leggermente a Campiglia, quindi di nuovo discesa breve e poi la strada sale con regolarità e non eccessivamente fino alla fattoria di Grania, da qui leggera discesa ma se guardate in avanti vedrete gli ultimi tratti dello sterrato che portano a Vescona e che salgono a tornati, decisi ma non troppo impegnativi . IL FONDO DELLO STERRATO è BUONO, FORSE SI TROVA UN PO DI SMOSSO SOPRATTUTTO NELLA PARTE IN DISCESA, CI SONO UN PO DI QUELLE CUNETTE CHE TI SBALLOTTOLANO IL COLLO MA SI SCANSANO.
Arrivati sull’asfalto si prosegue per una decina di km fino ad arrivare ad Arbia (la strada è tutta a scendere, tranne alcuni saliscendi soprattutto prima di arrivare ad Arbia)
Dentro Arbia svolta a dx in direzione Casetta/Torre a Castello/Castelnuovo B.ga, sempre su asfalto (in alcuni tratti peggiore che i tratti di sterrato) ed con saliscendi non duri (dopo Casetta e fino alla salita che porta a Torre a Castello, c’è un rettilineo che se tira tramontana….. come già detto da @TheClimber72 in caso di vento il percorso è molto scoperto, non solo qui)
Dopo Torre a Castello si va verso Castelnuovo per un tratto in discesa e poi, oltrepassata la superstrada, la strada sale fino a Castelnuovo (il primo tratto è un po’ selettivo, se non altro per i km che cominciano a farsi sentire).
A Castelnuovo si gira per San Piero in Barca/Pianella, strada asfaltata sempre in saliscendi per circa 8 km e al bivio si va verso Montaperti, dove nella discesa successiva si svolta a dx per andare vs Vico d’Arbia dove inizia il 6 settore sterrato, in salita, con fondo buono, non lungo ma si farà sentire credo anche se la salita successiva in asfalto è peggio (quella con accanto i cipressi per chi se la ricorda).
Il Settore sterrato n. 7 è quello di Colle Pinzuto (che almeno televisivamente credo parecchi conoscano), inizia dopo la discesa di Pieve a Bozzone, la prima parte è bella dura (soprattutto quella che porta alle due curve dx /sx ma) la parte successiva è in leggera discesa fino all’asfalto da dove l’anno scorso Kwiatosky è scattato. QUI SECONDO ME LO STERRATO È UN PO’ PEGGIO MA NON È MALE COMUNQUE E FORSE CI FARANNO ANCHE MANUTENZIONE NEI GIORNI PRIMA.
L’ultimo sterrato è quello delle Tolfe, inizia dopo aver fatto circa 4 km di asfalto in leggera salita, dopo aver girato a dx dalla strada principale. Il primo tratto scende, poi inizia la salita che di suo è dura e dopo tutti i km fatti lo sarà anche di più. Quando avrete fatto la curva a dx in salita, da li a poco più di 100 mt lo sterrato finisce, la salita no, c’è uno strappetto bellino anche dopo un tratto in discesa. LO STERRATO DELLE TOLFE è BUONO
Finite le Tolfe è un saliscendi su asfalto dentro la città di Siena che culmina con la salita di Santa Caterina, che credo conosciate tutti.
PERCORSO MEDIO: dopo Radi come detto inizia il tratto di sterrato relativo, prima in discesa poi in leggero falso piano, poi di nuovo in discesa, salvo l’ultimo km che è a salire, ma non è dura.
Si svolta a dx, sulla Cassia e dopo 3 km circa si svolta a sx nella zona artigianale di Isola d’Arbia; da qui è tutto asfalto sino ad arrivare a Taverne d’Arbia (è forse il tratto paesaggisticamente più brutto per me), dove poco dopo inizia la strada (prima asfaltata e poi sterrata) che porta e Presciano e Vico d’Arbia (lo sterrato è buono, è un po’ ripido nella parte iniziale, dopo la discesa)
Da qui ci si immette sul percorso lungo nel tratto dopo Vico d’Arbia, prima della salita dura con i cipressi a lato che ho descritto prima.
Scusate se mi so dilungato, e mi vorrà scusare pure
@Airone del Chianti se mi sono permesso :-) , descrivendola anche se sapevo che lui l’avrebbe fatto, anche meglio di me
Ma volevo partecipa‘ :-) (dato che purtroppo non ci sarò) e l’ho descritta come se la dovessi fare,.
Io personalmente l’ho fatta e provata fuori dall’evento (l’anno scorso mi so dovuto ritirare causa freni consumati), con gomme da 28 ma solo se era tempo buono, il giorno della gara montavo i
rubino pro da 25 (per via del poco spazio nel telaio, che con il fango non mi avrebbe fatto girare le
ruote).
Sul meteo e su altri aspetti tecnici aggiungo poco, troppo aleatori e soggettivi J
Per me è bellissima, ma io abito qui e sarei di parte.
Spero tanto vi possiate divertire!!!!