Hai miei tempi dicevano dei videogiochi...Che la nostra generazione era violenta perchè non si capiva la differenza tra gioco e realtà.L altro giorno parlavo con un amica che organizza eventi per un unione di comuni della mia zona. Mi ha detto che stanno facendo degli studi sulla "mancata percezione della realtà" dei giovani. Praticamente l uso sfrenato dei telefonini, della chat e dei social fa perdere quello che prima era il contatto umano, contatto umano che ti faceva vedere il senso di tristezza, paura o felicità dell altro. Ora ci sono gli emoticons....... Tra l altro mi diceva che queste cose, che occupano così tante ore nella loro vita, poi influiscono anche sugli stessi contatti umani. Quando poi i giovani si vedono, così abituati ad essere "insensibili", lo diventano anche di persona. Quindi si la maleducazione che c è da secoli, ma queste cose fino a x anni fa non c erano e hanno sicuramente peggiorato la crescita dei giovani. Ma non vedete nelle pizzerie che molti (fortunatamente non tutti) anziché parlare tra di loro chattano con in mano il telefonino?? A me non capitava di certo visto che non esistevano. E lasciamo perdere il discorso scuola ed educazione genitoriale. A mia memoria, fino a qualche generazione fa, non esisteva che un genitore protestasse contro gli insegnanti, anzi se andavi a casa con un voto basso le prendevi anche dai genitori. Ora è all ordine del giorno che insegnanti subiscano violenze, ed è inconcepibile...
Paolo
Non ho mai picchiato nessuno, pur giocando ai videogiochi.
Ricordo però diverse risse tra gli amici per un gol o per un fallo al campetto di pallone.
Per non parlare poi delle discussioni alla garetta della domenica che qualche volta arrivano alle mani tra cicloamatori sopra i 40 anni a salire, generazione che a detta vostra dovrebbe essere educate e rispettosa del prossimo.