Tizlook
Moderator BdcTeam
a me il giro nel complesso è piaciuto.
incertezza, una bella azione da lontano (de gendt), niente numeri da circo.
incertezza, una bella azione da lontano (de gendt), niente numeri da circo.
a me il giro nel complesso è piaciuto.
incertezza, una bella azione da lontano (de gendt), niente numeri da circo.
a mio modesto modo di vedere, l'incertezza era solo sulla carta, si vedeva che nessuno aveva le gambe per andare via in maniera seriaa me il giro nel complesso è piaciuto.
incertezza, una bella azione da lontano (de gendt), niente numeri da circo.
Approvo tutto,ma su le tappe all'estero bisogna capire che è solo una questione economica,per mandare avanti tutta la combricola Giro quei soldi sono oro colatoA me questa corsa è piaciuta. Ne ho viste di migliori ma mi son divertito.
A livello di percorso boccio le tappe all'estero e i sentieri da skyrace; mi riferisco ovviamente al muro finale del Mortirolo, dove per'altro ero presente e mi sono pure divertito un sacco, ma ritengo non sia una strada da Giro d'Italia.
Dal punto di vista televisivo grandissimi Cassani e Savoldelli come sempre! Sugli altri preferisco non pronunciarmi.
Complimenti per le foto, bellissime!
Per quanto riguarda il Giro, ribadisco il mio parere, un percorso concettualmete sbagliato, la crono di 30/40 km a metà Giro così gli scalatori dovevano attaccare sulle salite, molte tappe assolutamente inutili e con arrivi anche pericolosi (vedi le tante cadute) ed infine troppi tapponi di montagna nell'ultima settimana e ravvicinati (che tristezza il Manghen, uno dei assi alpini più duri, fatto da tutto il gruppo ai 15 all'ora)
Io avevo una forte incertezza riguardo su quanti secondi avrebbe guadagnato Contador sui "rivali" in maglia Astana. Per il resto già all'Alpe di Siusi avevo capito che Lance II (o meglio III) non avrebbe più vinto una cippa, dunque ero abbastanza tranquillo e l'esito di quel Tour mi sembrava scontato.Avete un concetto un po' particolare di incertezza, eh.
Incertezza è quando i leader non si scoprono e attendono generando così una tensione particolare. Un esempio perfetto che mi viene in mente è il Tour 2009, con la guerra psicologica tra Contador e Armstrong e il fatto che (almeno fino alla tappa di Verbier) non si potesse sapere cosa avrebbe fatto effettivamente lo statunitense vincitore di 7 Tour.
Per il resto condivido, quest'anno equilibrio noioso al Giro, dovuto alla mancanza di campioni (Basso ormai non è più..., Scarpa non è mai stato, Purito non è da GT, Cunego non si sa....)