anche per organizzazione non mi sembra che abbiano sempre primeggiato Vedi l'allegato 194828 Vedi l'allegato 194829
Organizzatori gare podistiche non hanno rivali, mai vista tanta gente ad una maratona
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il tour e’ il tour perché:
1. Luglio molto meglio di Maggio per starsene in calzoncini sulla strada a seguire i corridori (dove un anno si e pure l’altro bisogna tagliare tappe alpine per neve o cattivo tempo). Non si può fare cambio ovviamente. Forse si poteva andare ad agosto-settembre quando (20 anni fa ?) si poteva farlo (E la Vuelta tenerla in primavera come era)
2. Negli ultimi 2-3 anni (ma pure quest’anno) il tour ha cambiato di molto le tappe e il percorso (addio noiose 10 tappe di pianura). Quello che era un vantaggio del Giro che presentava percorsi più accattivanti oramai non e’ più così.
3. i francesi sanno vendere il loro prodotto 1000 volte meglio. Le riprese televisive sono nettamente più accattivanti. Più studiate. Certo hanno il vantaggio che a luglio c’e‘ il sole e tutto viene meglio. Ma soprattutto non c’è storia nel raccontare la tappa prima durante e dopo. il Racconto della Rai e’ rimasto sostanzialmente quello di 20 anni fa. In Francia ti fanno vedere i corridori sul pullman, in albergo, a cena, a colazione, ai massaggi: cosi catturano l’interesse anche dei non appassionatissimi. La Rai il solito processo alla tappa con le solite discussioni da strapaese e ciao (Che io da fissato guardo, ma il grande pubblico che porta audience e interesse e per finire soldi non guarda nemmeno sotto tortura)
i francesi vendono da 30 anni il loro prodotto in maniera eccellente (e già non partivano dal dovere vendere la coppa Cobram). Il Giro non l’ha mai fatto e ha perso la..ruota.
Scherzi a parte, si può parlare di business quanto volete, ma il numero di Froome sul Colle delle Finestre resta la cosa più bella degli ultimi anni
ok però a 2700 metri a maggio 9 volte su 10 non passi. Inutile metterle in programma. Il problema e’ maggio. Se ci passi ad agosto-settembre puoi mettere tutte le cimeMeglio per un verso, ma se trovi una tappa con la neve intorno dai un pò di spettacolarità in più, poi ovviamente ti assumi i rischi di mettere in programma lo Stelvio e stare fino a 3gg prima della tappa a pregare di poter passare. D'altronde sei a duemilasettecento e rotti metri, prevedere un anno prima come sarà la stagione è da maghi più che da organizzatori.
In Rai fanno il processo e basta. Gli italiani vedono il processo e basta. Gli stranieri non lo vedono e meno maleQui mi trovi d'accordo, hanno venduto meglio il prodotto ma non si tratta di una cosa recente di pochi anni fa, sono anni e anni che funziona così; come ho scritto prima, hanno avuto le loro "macchie" nell'organizzazione ma vengono storicamente da una situazione di vantaggio sul Giro, maturata negli anni. Il bistrattato processo alla tappa della Rai riguarda solo il pubblico italiano, all'estero non lo vedono di certo; il problema semmai è, come è venduto il Giroall'estero? Che livello di visibilità ha? Quanti sponsor stranieri investono cercando visibilità? Io credo che negli ultimi anni Rcs ha provato a colmare il gap, le partenze dall'estero ne sono una prova e spesso riscontrano molto successo (oltre che soldi freschi nelle casse
Credo che il giudizio su Conconi sia stato nella vulgata edulcorato per gli incarichi ufficiali che aveva nello sport italiano. Si fosse occupato solo di ciclisti (cioè di atleti singoli legati ai propri team privati) probabilmente sarebbe considerato una figura diabolica tipo Ferrari, Fuentes, ecc.Cioè un tribunale (non il giornale Repubblica) riconosce Conconi colpevole (e non doversi procedere per intervenuta prescrizione) e per te lui era innocente. Una favola anche che abbia provato l'epo su se stesso scalando lo Stelvio? Tutto si svolgeva alle sue spalle secondo te. Grazzi, Casoni, Ferrari....tutti i suoi collaboratori bombavano centinaia di atleti e lui era lì ignaro. Orsù dunque, quali elementi hai diversi e più attendibili da quelli del Tribunale che ha condannato Conconi?
Anche è la parola perfetta, quindi non è vero che le altre cose non c'entrano nulla. Anche il Giro ha attirato interessi al di fuori del ristretto mondo delle due ruote: personalità del mondo politico ma anche della cultura, molti dei quali hanno scritto di ciclismo proprio solo in funzione del Giro d'Italia.Il Tour è quello che è anche perché (anche) un presidente come De Gaulle scende in strada a congratularsi personalmente con i corridori (tra cui Nencini) interrompendo la tappa.
Questo alza moltissimo l'importanza di un evento, soprattutto se si parla di francesi e di un presidente di quel tipo...e questa attenzione è continuata facendolo diventare un evento nel senso letterale del termine, una vera e propria festa nazionale.
Non c'entrano nulla i percorsi, la RAI, il doping ecc.
Io credo che il Giro debba lottare per collocarsi una settimana o due più avanti. Spostare la corsa in autunno è una trovata ad altissimo rischio, perché si rischia di mettere le tappe decisive della corsa in coincidenza con l'inizio del campionato di calcio. Per contro risolverebbe la percorribilità dei passi alpini...il tour e’ il tour perché:
1. Luglio molto meglio di Maggio per starsene in calzoncini sulla strada a seguire i corridori (dove un anno si e pure l’altro bisogna tagliare tappe alpine per neve o cattivo tempo). Non si può fare cambio ovviamente. Forse si poteva andare ad agosto-settembre quando (20 anni fa ?) si poteva farlo (E la Vuelta tenerla in primavera come era)
La settimana pianeggiante era un must dei Tour di Leblanc, sono tanti anni che il TdF non propone più qualcosa del genere, non solo 2-32. Negli ultimi 2-3 anni (ma pure quest’anno) il tour ha cambiato di molto le tappe e il percorso (addio noiose 10 tappe di pianura). Quello che era un vantaggio del Giro che presentava percorsi più accattivanti oramai non e’ più così.
Esattamente3. i francesi sanno vendere il loro prodotto 1000 volte meglio. Le riprese televisive sono nettamente più accattivanti. Più studiate. Certo hanno il vantaggio che a luglio c’e‘ il sole e tutto viene meglio. Ma soprattutto non c’è storia nel raccontare la tappa prima durante e dopo. il Racconto della Rai e’ rimasto sostanzialmente quello di 20 anni fa. In Francia ti fanno vedere i corridori sul pullman, in albergo, a cena, a colazione, ai massaggi: cosi catturano l’interesse anche dei non appassionatissimi. La Rai il solito processo alla tappa con le solite discussioni da strapaese e ciao (Che io da fissato guardo, ma il grande pubblico che porta audience e interesse e per finire soldi non guarda nemmeno sotto tortura)
i francesi vendono da 30 anni il loro prodotto in maniera eccellente (e già non partivano dal dovere vendere la coppa Cobram). Il Giro non l’ha mai fatto e ha perso la..ruota.
Be' dai la casistica non è così disastrosa: negli anni abbiamo visto cancellazioni ma anche tappe memorabili, immagini indelebili anche grazie al tempo ostile. Molte tappe viste in questi anni (Stelvio 2014, Agnello 2016, Finestre 2018) avrebbero avuto sviluppi probabilmente diversi se disputate con condizioni meteorologiche ideali.ok però a 2700 metri a maggio 9 volte su 10 non passi. Inutile metterle in programma. Il problema e’ maggio. Se ci passi ad agosto-settembre puoi mettere tutte le cime
Questa è una bella domanda... Nelle dirette del Tour mettono a volte quelle clip per raccontare un luogo, un corridore, una montagna... Secondo me è fondamentale inserire qualcosa per contestualizzare e coinvolgere.Il bistrattato processo alla tappa della Rai riguarda solo il pubblico italiano, all'estero non lo vedono di certo; il problema semmai è, come è venduto il Giroall'estero? Che livello di visibilità ha? Quanti sponsor stranieri investono cercando visibilità?
Be' dai la casistica non è così disastrosa: negli anni abbiamo visto cancellazioni ma anche tappe memorabili, immagini indelebili anche grazie al tempo ostile. Molte tappe viste in questi anni (Stelvio 2014, Agnello 2016, Finestre 2018) avrebbero avuto sviluppi probabilmente diversi se disputate con condizioni meteorologiche ideali.
Sì, oddio non è che si sia perso qualcosa, creare ad hoc una squadra mi sembra abbastanza ininfluente.Comunque il maltempo a volte capita anche al Tour, le ultime due tappe di quest'anno ne sono un esempio. Io credo che la strada intrapresa dal Giro sia azzeccata, ovviamente tutto è migliorabile sopratutto l'impatto mediatico / di comunicazione facendolo sempre di più diventare un evento. Poi da italiano anche a me dispiace che ogni due anni 3 tappe vengono tolte al territorio italiano, ma ne guadagnano in visibilità, soldi e sponsor, di fatto è un compromesso che va accettato. Nel 2020 sarà la volta dell'Ungheria, si vociferava anche la creazione di una squadra che sicuramente avrebbe ricevuto l'invito al Giro, un pò come successe alla israel, poi però non se n'è fatto più niente.
Per me Conconi non è innocente ma nel caso specifico ha avuto un ruolo diverso da Casoni e Grazzi, assieme ai quali è stato assolto per prescrizione per i fatti fino al 09/08/1995 e assolto con formula piena per i fatti successivi. Per i fatti prima del 09/08/1995 è stato accertato che siano avvenuto pratiche dopanti sugli atleti del file dblab, in cui ci sono tutti gli atleti da me citati compresi i fondisti italiani, ma non Indurain. E Conconi ufficialmente non ha mai prescritto né una tabella di allenamento né un medicinale. Questo non vuol dire che sia innocente, ma era per la precisione.Cioè un tribunale (non il giornale Repubblica) riconosce Conconi colpevole (e non doversi procedere per intervenuta prescrizione) e per te lui era innocente. Una favola anche che abbia provato l'epo su se stesso scalando lo Stelvio? Tutto si svolgeva alle sue spalle secondo te. Grazzi, Casoni, Ferrari....tutti i suoi collaboratori bombavano centinaia di atleti e lui era lì ignaro. Orsù dunque, quali elementi hai diversi e più attendibili da quelli del Tribunale che ha condannato Conconi?
Mamma mia quante inesattezze!!La Lazutina, trovata positiva più avanti corse e vinse anche a Lillehammer 92. La Danilova anche già correva all'epoca. Anche LA lo hanno pizzicato dopo il 2008...ma gli han tolto anche il Tour 99.
Quali inchieste per la precisione? Vai, adesso fatti una bella ricerca su google...Ulvang, Dahlie e Smirnov (Wladimir il fondista non il ciclista) mai trovati ufficialmente positivi, lo ho detto anche io...ma coinvolti in inchieste postume...e non dei rivali svedesi. Loro vincevano alla grande sempre puliti, i nostri solo nella staffetta o quasi li hanno sopravanzati. Anni di doping per vincere una staffetta (e poco altro) e per il resto a prenderle da gente pulita. Ci crediamo? Che poi fossero più forti è fuori di dubbio, infatti maramaldeggiavano.
Se l'hanno scritto, hanno detto una bischerata. D'altronde anche qualcuno a Viareggio dice di essere in Versilia...boh, non so che dire, sicuramente conosci il fondo meglio di me, ma i dubbi mi restano.
a proposito della Scandinavia, cito invece: "A soli 20 km da Helsinki, il parco acquatico Serena di Espoo è un paradiso dell’acqua, il più grande della Scandinavia al coperto"... tratto dal sito ufficiale del turismo finlandese: https://www.visitfinland.com/it/art...irds-parchi-divertimento-in-stile-finlandese/
se non lo sanno loro...
Ma questo non vale per i big. Un big non va al Tour per allenarsi per le Olimpiadi che sono 7 giorni dopo. Può pensare di farlo una seconda linea che comunque al Tour potrebbe al massimo fare una top 10Il divario Giro/Tour c'è sempre stato ed è cresciuto tra gli anni '80 e '90 come molti hanno osservato.
Ma il divario che c'è quest'anno nella starting list è veramente clamoroso, e non si può spiegare solo con il maggior prestigio della corsa francese.
Io credo che incidano anche le Olimpiadi su cui molti corridori da GT puntano (il percorso pare durissimo) per cui è preferibile arrivarci con il Tour corso, anche senza puntare alla classifica, e con un picco di forma programmato per luglio.
Ma non ci crede nessuno. Ovvero, se il riferimento è a Nibali (ha detto che fa il Giro per preparare meglio le Olimpiadi?) non ci crede nemmeno lui. Anche perché non esiste sponsor che ti fa programmare la stagione per svolgere una preparazione in vista di un giorno in cui non vestirai nemmeno le insegne della squadra.Ma questo non vale per i big. Un big non va al Tour per allenarsi per le Olimpiadi che sono 7 giorni dopo. Può pensare di farlo una seconda linea che comunque al Tour potrebbe al massimo fare una top 10
Poi c'è chi dice che la propria scelta sul Giro ricade proprio come miglior avvicinamento alle Olimpiadi. Cosa a cui io non credo, ritenendo altre le vere motivazioni.
penso che vincere l'Olimpiade sia il massimo traguardo raggiungibile, sia per cos'è l'olimpiade sia perchè si corre ogni 4 anni.Ma non ci crede nessuno. Ovvero, se il riferimento è a Nibali (ha detto che fa il Giro per preparare meglio le Olimpiadi?) non ci crede nemmeno lui. Anche perché non esiste sponsor che ti fa programmare la stagione per svolgere una preparazione in vista di un giorno in cui non vestirai nemmeno le insegne della squadra.
Secondo me al di là dei programmi sul fine Tour i corridori da classiche vallonate molleranno in vista dell'appuntamento della settimana dopo (se è furbo anche Alaphilippe, che con l'anno scorso spero abbia capito che tanto la Grande Boucle non la vince... è già crollato così nel finale con un percorso tagliuzzato).
Alla fine è ovvio che il Tour conta di più dell'Olimpiade. Ma è la maglia gialla di Parigi che conta di più, arrivare quarto, vestire la maglia a pois o quella verde, in confronto con vincere la gara olimpica, alla fine assimilabile ad una classica conta meno.
Poi secondo me il valore di una gara così giovane è ancora variabilissimo tra un atleta e l'altro:
- ha significato molto per Bettini, che si è vero noto ad un pubblico sportivo generalista, non avendo ancora mai vestito la maglia rosa o vinto tappe al Giro,
- poco per Ullrich che era già una star ad alti livelli (Tdf, mondiali a crono, ...),
- moltissimo per Sanchez, che alla fine è stato una seconda linea del suo movimento in quegli anni,
- moltissimo anche per Vino, che è entrato nel club degli olimpionici del suo Paese, che si conteranno penso sulle dita di una mano
- così così per Van Avermaet, che poi ha vinto altre grandi corse, anche se non in gran numero...
Per i vari Nibali o Valverde (che sono in definitiva quelli probabilmente all'ultima chance di vincere sta gara) è il classico coronamento di carriera. D'altronde penso che se corri a quell'età (intanto significa che continui a divertirti...) cerchi la classica ciliegina sulla torta, l'impresa che non hai ancora compiuto. Che se fallisci pazienza e se ce la fai tutti ricorderanno come una sorta di canto del cigno
Sono molti altri gli sport in cui il titolo olimpico non è la massima aspirazione. Nel ciclismo c'è il Tour, il mondiale e almeno 3 Monumento più appetibili (nei sogni, poi bisogna vedere le caratteristiche), oltre forse anche Giro e Vuelta. Nel tennis, i Grand Slam con Wimbledon in testa sono altro livello. Tutto sommato anche i Master 1000.penso che vincere l'Olimpiade sia il massimo traguardo raggiungibile, sia per cos'è l'olimpiade sia perchè si corre ogni 4 anni.
E' come paragonare la Champions al mondiale di calcio, credo che vincere la medaglia d'oro ai giochi olimpici sia la massima aspirazione di ogni sport, togliendo forse Basket e Calcio
Interessante, anche se si tratta di due sport differenti... correttamente, sue discipline differenti, ma da un punto di vista tecnico e agonistico la pista è proprio un'altra cosa.o.t.
a precisa domanda Viviani ha dichiarato che preferirebbe rivincere l'oro a Tokyo che la Sanremo
con, come "primo sogno", l'oro del quartetto