Giro d'Italia 2020

gore07

via col vento
13 Ottobre 2019
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venezia
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scott
Secondo me la specializzazione nasce dopo, con il periodo di Armstrong che la elevò a sistema.
Lo stesso Indurain correva entrambi, vincendoli. Smise di venire al Giro quando si accorse che doveva lottare contro Ferrari e non contro gli avversari.

E comunque negli anni '80 non c'era solo il problema dei percorsi con poca montagna (cosa che peraltro penalizzava anche il "nostro" bizzoso Visentini), ma anche alcune decisioni della giuria e dell'organizzazione che favorivano gli italiani: cancellazione dello Stelvio, chiusura di un occhio per scie, sanzioni in secondi agli avversari per ogni minima irregolarità ecc... E questi gesti antisportivi sono sempre stati applauditi a furor di popolo, a testimonianza della scarsa cultura sportiva italica. Già che ci siamo ci aggiungo anche il salto truccato di Evangelisti ai mondiali '87, la vergogna della 4X10 di sci di fondo a Lillehammer '94 e l'urlo di gioia popolare per la caduta di Menchov nella crono di Roma. Ma dove vogliamo andare?

Allora vero è che elicottero rai nellultima crono Verona Giro 1984 è un'invenzione seconda solo alla scoperta della Ruota :mrgreen: ;pirlùn^

I Francesi ne hanno sempre combinate di tutti i colori al Tour sopratutto con i corridori di casa, Virenke in fuga da sono quando non era inquadrato andava sempre piu' forte del gruppo pancia a terra...
In Belgio poi Flecha perse una Gand perchè chi ha vinto fu trainato dalla moto... Infatti poi per un po' la Gand uscì da coppa del momndo ( si chiamava così word tour..)

Ma sopratutto I Francesi sono stati complici assoluti di 7 vittorie al Tour dell'Astronauta Ammerigano.. Ps la crescita maggiore a livello di audience e diritti televisivi il Tour l'ha avuta proprio in quel periodo..
Quindi da questo lato devono solo stare zitti.
Sottacendo dell'affaire Festina e della Tartare Panasonic del 1991..
 

samuelgol

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Attenzione non facciamo confusione. Conconi era una cosa. Ferrari un'altra. Conconi faceva i test, misurava i valori. Ferrari dava le sostanze dopanti. Non è che arriva dopo, solo che faceva un'altra cosa......
Conconi faceva quello che faceva Ferrari solo un pò prima di lui, incluse anche tabelle di allenamento, come Ferrari del resto. Faceva i test? Si i test dell'epo su se stesso per poi somministrarla a chi di dovere. Suvvia, questa è storia mica opinone.
........Quanto a Indurain e agli altri ciclisti Banesto andavano da Conconi solo per i test, ma non sono mai stati coinvolti in nessun scandalo doping non avendo frequentato né Ferrari né gli altri dottori dopatori.
Come detto, hanno frequentato Conconi che faceva quel che faceva Ferrari, il quale ne ha sostanzialmente raccolto il testimone.
Anche qui attenzione.
Nel 1994 l'utilizzo dell'EPO per aumentare i valori della parte corpuscolare era una prerogativa italiana per cui gli atleti italiani (ciclisti, fondisti, maratoneti) ebbero un vantaggio competitivo in quegli anni. Ovviamente ne "benefeciarono" anche i ciclisti stranieri presenti in quelle squadre (Berzin, Ugrumov, Rijs ecc...). Successivamente il morbo dell'epo si estese a tutti, anche gli altri impararono, soprattutto la Spagna (nel ciclismo) e la Finlandia (nel fondo) che fece doping di stato il cui bubbone emerse solo nel 2001. Mi fanno sorridere quelli che dicono "anche i norvegesi non erano agnellini". Fatto sta che adesso - che i valori nello sci di fondo sono stati ristabiliti - loro continuano a vincere e dominare, mentre gli italiani - eccezion fatto per Pellegrino che è un fuoriclasse - fanno le comparse.
Non scherziamo, suvvia. L'Italia e gli italiani si dopavano in massa.....esattamente come i loro avversari stranieri.
Olga Danilova, Larissa Lazutina (ufficialmente dopate) Iari Isometsae (squalifficato anche lui) Smirnov, Dahlie, Ulvang (solo chiamati in causa da documentari verità, anche comunque mai pizzicati ufficialmente).
Che poi l'Italia abbia avuto la sua epoca d'oro non ripetuta, ci sta in tutti gli sport senza per forza che l'unica ragione sia il doping. Spesso succede o per pescare in contemporanea qualche campione o per una gestione sportiva oculata a livello giovanile degli anni precedenti.
Abbiamo avuto il periodo d'oro (relativamente) nell'atletica (anche prima di Conconi), nella pallavolo, nel basket...persino nel calcio ci sono periodi top e periodi down....nel motociclismo, ove ora regna la Spagna. Poi lo sci nordico si chiama nordico non a caso ed è normale che di base sia roba da nordici...così come ci sta che una volta si becchi tutti assieme la gara della vita....del resto la Svezia ci ha eliminato prima dei mondiali.
Tutto ciò non sminuisce le responsabilità dell'epoca, ma nemmeno diventi l'Italia capro espiatorio di un mondo che funzionava (funziona?) in una certa maniera.
Per tornare all'inizio del discorso. Indurain col passare degli anni si è semplicemente reso conto che la doppietta era affare troppo faticoso e si uniformò anche lui al trend in continua crescita del puntare 1 obiettivo, accorgendosi che distrubuendo le energie potevano non bastargli nè per una cosa nè per l'altra....e ovviamente ha scelto la migliore: il Tour.
 
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danieletesta79

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soprattutto questo è il punto: in Francia il passaggio del Tour, per la gente, è una festa, mentre per la stragrande maggioranza dei nostri concittadini il Giro è una scocciatura.


Onestamente qualche tappa riesco a vederla quasi tutti gli anni e tutto mi sembra tranne che una scocciatura, non solo per me ovviamente.
 

fabiopon

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Onestamente qualche tappa riesco a vederla quasi tutti gli anni e tutto mi sembra tranne che una scocciatura, non solo per me ovviamente.
Penso che @bradipus si riferisse all'italiano sportivo medio, che sa tutto di sport nel bar ma se lo rallenti un nanosecondo sulla sua auto onnipresente ti metterebbe volentieri sotto (anzi, nel fosso così non si rischia di ammaccare l'auto)!
E comunque se uno si mette ai lati di una strada per vedere passare un attimo degli ignoti ciclisti vuol dire che qualcosa gli interessa...
 
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danieletesta79

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Penso che @bradipus si riferisse all'italiano sportivo medio, che sa tutto di sport nel bar ma se lo rallenti un nanosecondo sulla sua auto onnipresente ti metterebbe volentieri sotto (anzi, nel fosso così non si rischia di ammaccare l'auto)!
E comunque se uno si mette ai lati di una strada per vedere passare un attimo degli ignoti ciclisti vuol dire che qualcosa gli interessa...

Credo che un grande evento sia il risultato di tanti fattori, innanzi tutto storici dei GT è il più vecchio (nato nel 1903), di visibilità e qui dipende dalla bravura di chi vende il prodotto, di collocazione nella stagione e di come è disegnato. Anche il tour ha avuto i suoi anni bui a livello di interesse sportivo, ma è rimasto ad alti livelli di visibilità; insomma il cowboy che vince il cancro e rientra stravincendo per 7 anni di fila sono e resteranno una macchia per i francesi.
 

bradipus

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Penso che @bradipus si riferisse all'italiano sportivo medio, che sa tutto di sport nel bar ma se lo rallenti un nanosecondo sulla sua auto onnipresente ti metterebbe volentieri sotto (anzi, nel fosso così non si rischia di ammaccare l'auto)!
E comunque se uno si mette ai lati di una strada per vedere passare un attimo degli ignoti ciclisti vuol dire che qualcosa gli interessa...
esatto... lo scorso anno, ad un passaggio del Giro dalle mie parti, ci fu addirittura un tizo che, trovando la strada interrotta, scese dalla macchina e spostò la transenna perchè lui doveva passare (il tutto condito dalle maledizioni ai ciclisti in generale).
poi basta andare sui social o nella posta dei giornali locali per leggere cosa pensano tanti dei 'disagi' dovuti al passaggio di una corsa ciclistica, che impedisce loro di uscire di casa in macchina per ben mezz'ora...
 

Airone del Chianti

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ti farò sorridere, ma mi pare che non siano tanto belle da leggere queste cose: https://www.neveitalia.it/sport/sci...e-stato-conquistato-da-asmatici?refresh_ce-cp
al netto dell'uso delle camere ipobariche (da noi proibite).

poi, il fatto che 'i valori siano stati ristabiliti', mi pare che come praticanti Svezia e Finlandia non siano tanto distanti dai norvegesi, ma c'è invece un abisso in termini di risultati; qualche dubbio qualcuno ce l'ha, anche in Scandinavia (perlomeno quattro svedesi su dieci qualche pensiero se lo fanno, a leggere qui: https://www.oa sport.it/2016/10/sci...ita-minata-da-banali-errori-di-comunicazione/)
Sì mi fai sorridere. Articoli senza alcun presupposto scientifico. Gli svedesi dovrebbero smettere di rosicare e prendere atto della superiorità dei cugini norvegesi.

PS: la Finlandia non è Scandinavia
 

Airone del Chianti

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Allora vero è che elicottero rai nellultima crono Verona Giro 1984 è un'invenzione seconda solo alla scoperta della Ruota :mrgreen: ;pirlùn^
Non mi riferivo all'elicottero, ma ad altri episodi di quel Giro.
- L'annullamento dello Stelvio anche se la carreggiata era sgombra da neve (foto fornite dallo stesso Torriani che voleva il passaggio della corsa sulla cima Coppi)
- Le scie delle ammiraglie per rientrare dopo che era rimasto staccato sul Tonale nella tappa alternativa, roba che farebbe impallidire anche il povero Eekhoff
- La sanzione a Fignon di 20" per rifornimento fuori zona

Dopo quell'edizione mi stupisco come i campioni stranieri (anche francesi) abbiano avuto il coraggio di tornare al Giro. Eppure l'anno dopo il grande Hinault, su un percorso ancora più ridicolo, portò a scuola tutti.
 

Airone del Chianti

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Conconi faceva quello che faceva Ferrari solo un pò prima di lui, incluse anche tabelle di allenamento, come Ferrari del resto. Faceva i test? Si i test dell'epo su se stesso per poi somministrarla a chi di dovere. Suvvia, questa è storia mica opinone.

Come detto, hanno frequentato Conconi che faceva quel che faceva Ferrari, il quale ne ha sostanzialmente raccolto il testimone.
Parli per sentito dire.
In realtà Conconi non era "allenatore" nel senso che non preparava le tabelle di allenamento né prescriveva farmaci.
A quello pensavano Grazzi e Casoni ognuno per i propri atleti, quelli compresi nel famoso file "dblab" e per i quali è stato accertato l'uso di doping fino al 1995. A volte basterebbe leggere gli atti del processo di Ferrara, per capire qualcosa di più rispetto agli articoli di Repubblica.
Ferrari era un'altra cosa. Ha lavorato con Conconi solo in fase di predisposizione del test quando ancora era ricercatore. Poi non ha più fatto ricerca e soprattutto non ha più lavorato con Conconi. Il primo ha continuato nella ricerca scientifica, il secondo ha perseguito i soldi contribuendo alla diffusione del doping nel mondo ciclistico e non solo.

Non scherziamo, suvvia. L'Italia e gli italiani si dopavano in massa.....esattamente come i loro avversari stranieri.
Olga Danilova, Larissa Lazutina (ufficialmente dopate) Iari Isometsae (squalifficato anche lui) Smirnov, Dahlie, Ulvang (solo chiamati in causa da documentari verità, anche comunque mai pizzicati ufficialmente).
Che poi l'Italia abbia avuto la sua epoca d'oro non ripetuta, ci sta in tutti gli sport senza per forza che l'unica ragione sia il doping. Spesso succede o per pescare in contemporanea qualche campione o per una gestione sportiva oculata a livello giovanile degli anni precedenti.
Abbiamo avuto il periodo d'oro (relativamente) nell'atletica (anche prima di Conconi), nella pallavolo, nel basket...persino nel calcio ci sono periodi top e periodi down....nel motociclismo, ove ora regna la Spagna. Poi lo sci nordico si chiama nordico non a caso ed è normale che di base sia roba da nordici...così come ci sta che una volta si becchi tutti assieme la gara della vita....del resto la Svezia ci ha eliminato prima dei mondiali.
Tutto ciò non sminuisce le responsabilità dell'epoca, ma nemmeno diventi l'Italia capro espiatorio di un mondo che funzionava (funziona?) in una certa maniera.
Allora Danilova e Lazutina squalificate a SLC2002, Isometsae e tutti i finlandesi (almeno 6 quelli trovati) ai mondiali di Lahti 2001, quindi tutti dopo al 1994, olimpiadi di Lillehammer, a cui mi riferivo io con il discorso del vantaggio competitivo. Quindi implicitamente mi hai dato ragione. Abbiamo insegnato noi a tutto il mondo a usare l'epo. Roba di cui vergognarsi.
Quanto agli altri: Vladimir Smirnov mai dopato (forse ti confondi con l'omonimo ciclista beccato tra i cicloamatori), Ulvang idem, Daehlie idem. I norvegesi furono accusati di usare la tenda ipobarica pratica non vietata tranne che in Italia dai regolamenti CONI in periodo successivo.
La realtà è che i norvegesi, come dimostra il dominio in molte discipline invernali, nonostante i pochi abitanti, sono geneticamente superiori per lo sport. Nella storia hanno fatto fatica solo in altura e quando gli altri paesi facevano doping di stato.

Per tornare all'inizio del discorso. Indurain col passare degli anni si è semplicemente reso conto che la doppietta era affare troppo faticoso e si uniformò anche lui al trend in continua crescita del puntare 1 obiettivo, accorgendosi che distrubuendo le energie potevano non bastargli nè per una cosa nè per l'altra....e ovviamente ha scelto la migliore: il Tour.
Indurain non era nel file dblab, andava da Conconi solo per il test. E fu lo stesso Conconi (che testava anche i Gewiss) a convincerlo a non venire più al Giro perché sapeva che gli atleti di Grazzi (Chiappucci, Pantani) e Casoni (Berzin, Ugrumov) finalizzavano proprio per il Giro il picco di forma, con il massimo carico dopante.
 

luccio

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il tour e’ il tour perché:
1. Luglio molto meglio di Maggio per starsene in calzoncini sulla strada a seguire i corridori (dove un anno si e pure l’altro bisogna tagliare tappe alpine per neve o cattivo tempo). Non si può fare cambio ovviamente. Forse si poteva andare ad agosto-settembre quando (20 anni fa ?) si poteva farlo (E la Vuelta tenerla in primavera come era)

2. Negli ultimi 2-3 anni (ma pure quest’anno) il tour ha cambiato di molto le tappe e il percorso (addio noiose 10 tappe di pianura). Quello che era un vantaggio del Giro che presentava percorsi più accattivanti oramai non e’ più così.

3. i francesi sanno vendere il loro prodotto 1000 volte meglio. Le riprese televisive sono nettamente più accattivanti. Più studiate. Certo hanno il vantaggio che a luglio c’e‘ il sole e tutto viene meglio. Ma soprattutto non c’è storia nel raccontare la tappa prima durante e dopo. il Racconto della Rai e’ rimasto sostanzialmente quello di 20 anni fa. In Francia ti fanno vedere i corridori sul pullman, in albergo, a cena, a colazione, ai massaggi: cosi catturano l’interesse anche dei non appassionatissimi. La Rai il solito processo alla tappa con le solite discussioni da strapaese e ciao (Che io da fissato guardo, ma il grande pubblico che porta audience e interesse e per finire soldi non guarda nemmeno sotto tortura)
i francesi vendono da 30 anni il loro prodotto in maniera eccellente (e già non partivano dal dovere vendere la coppa Cobram). Il Giro non l’ha mai fatto e ha perso la..ruota.
 
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Parli per sentito dire.
In realtà Conconi non era "allenatore" nel senso che non preparava le tabelle di allenamento né prescriveva farmaci.
A quello pensavano Grazzi e Casoni ognuno per i propri atleti, quelli compresi nel famoso file "dblab" e per i quali è stato accertato l'uso di doping fino al 1995. A volte basterebbe leggere gli atti del processo di Ferrara, per capire qualcosa di più rispetto agli articoli di Repubblica.
Ferrari era un'altra cosa. Ha lavorato con Conconi solo in fase di predisposizione del test quando ancora era ricercatore. Poi non ha più fatto ricerca e soprattutto non ha più lavorato con Conconi. Il primo ha continuato nella ricerca scientifica, il secondo ha perseguito i soldi contribuendo alla diffusione del doping nel mondo ciclistico e non solo.


Allora Danilova e Lazutina squalificate a SLC2002, Isometsae e tutti i finlandesi (almeno 6 quelli trovati) ai mondiali di Lahti 2001, quindi tutti dopo al 1994, olimpiadi di Lillehammer, a cui mi riferivo io con il discorso del vantaggio competitivo. Quindi implicitamente mi hai dato ragione. Abbiamo insegnato noi a tutto il mondo a usare l'epo. Roba di cui vergognarsi.
Quanto agli altri: Vladimir Smirnov mai dopato (forse ti confondi con l'omonimo ciclista beccato tra i cicloamatori), Ulvang idem, Daehlie idem. I norvegesi furono accusati di usare la tenda ipobarica pratica non vietata tranne che in Italia dai regolamenti CONI in periodo successivo.
La realtà è che i norvegesi, come dimostra il dominio in molte discipline invernali, nonostante i pochi abitanti, sono geneticamente superiori per lo sport. Nella storia hanno fatto fatica solo in altura e quando gli altri paesi facevano doping di stato.


Indurain non era nel file dblab, andava da Conconi solo per il test. E fu lo stesso Conconi (che testava anche i Gewiss) a convincerlo a non venire più al Giro perché sapeva che gli atleti di Grazzi (Chiappucci, Pantani) e Casoni (Berzin, Ugrumov) finalizzavano proprio per il Giro il picco di forma, con il massimo carico dopante.
Cioè un tribunale (non il giornale Repubblica) riconosce Conconi colpevole (e non doversi procedere per intervenuta prescrizione) e per te lui era innocente. Una favola anche che abbia provato l'epo su se stesso scalando lo Stelvio? Tutto si svolgeva alle sue spalle secondo te. Grazzi, Casoni, Ferrari....tutti i suoi collaboratori bombavano centinaia di atleti e lui era lì ignaro. Orsù dunque, quali elementi hai diversi e più attendibili da quelli del Tribunale che ha condannato Conconi?
La Lazutina, trovata positiva più avanti corse e vinse anche a Lillehammer 92. La Danilova anche già correva all'epoca. Anche LA lo hanno pizzicato dopo il 2008...ma gli han tolto anche il Tour 99.
Ulvang, Dahlie e Smirnov (Wladimir il fondista non il ciclista) mai trovati ufficialmente positivi, lo ho detto anche io...ma coinvolti in inchieste postume...e non dei rivali svedesi. Loro vincevano alla grande sempre puliti, i nostri solo nella staffetta o quasi li hanno sopravanzati. Anni di doping per vincere una staffetta (e poco altro) e per il resto a prenderle da gente pulita. Ci crediamo? Che poi fossero più forti è fuori di dubbio, infatti maramaldeggiavano.
 

samuelgol

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anche per organizzazione non mi sembra che abbiano sempre primeggiato Vedi l'allegato 194828
Ma scherziamo!!! Una roba del genere gli ha garantito da sola un +10% di audience rispetto al Giro. La maglia gialla come Abebe Bikila. :))): Nemmeno Barbara D'Urso bleffa inventandosi scoop in quella maniera :==
 
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PS: la Finlandia non è Scandinavia
boh, non so che dire, sicuramente conosci il fondo meglio di me, ma i dubbi mi restano.
a proposito della Scandinavia, cito invece: "A soli 20 km da Helsinki, il parco acquatico Serena di Espoo è un paradiso dell’acqua, il più grande della Scandinavia al coperto"... tratto dal sito ufficiale del turismo finlandese: https://www.visitfinland.com/it/art...irds-parchi-divertimento-in-stile-finlandese/
se non lo sanno loro...
 

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:-)
Ma scherziamo!!! Una roba del genere gli ha garantito da sola un +10% di audience rispetto al Giro. La maglia gialla come Abebe Bikila. :))): Nemmeno Barba d'Urso bleffa inventandosi scoop in quella maniera :==

Scherzi a parte, si può parlare di business quanto volete, ma il numero di Froome sul Colle delle Finestre resta la cosa più bella degli ultimi anni
 

bradipus

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2. Negli ultimi 2-3 anni (ma pure quest’anno) il tour ha cambiato di molto le tappe e il percorso (addio noiose 10 tappe di pianura). Quello che era un vantaggio del Giro che presentava percorsi più accattivanti oramai non e’ più così.

3. i francesi sanno vendere il loro prodotto 1000 volte meglio. Le riprese televisive sono nettamente più accattivanti. Più studiate. Certo hanno il vantaggio che a luglio c’e‘ il sole e tutto viene meglio. Ma soprattutto non c’è storia nel raccontare la tappa prima durante e dopo. il Racconto della Rai e’ rimasto sostanzialmente quello di 20 anni fa. In Francia ti fanno vedere i corridori sul pullman, in albergo, a cena, a colazione, ai massaggi: cosi catturano l’interesse anche dei non appassionatissimi. La Rai il solito processo alla tappa con le solite discussioni da strapaese e ciao (Che io da fissato guardo, ma il grande pubblico che porta audience e interesse e per finire soldi non guarda nemmeno sotto tortura)
i francesi vendono da 30 anni il loro prodotto in maniera eccellente (e già non partivano dal dovere vendere la coppa Cobram). Il Giro non l’ha mai fatto e ha perso la..ruota.
il Giro ha avuto a lungo percorsi insulsi, negli anni del dualismo Saronni - Moser soprattutto (le hanno provate tutte pur di far vincere un Giro a quest'ultimo), ma anche nel periodo di Cipollini, con lunghe processioni in pianura per poter far fare i record a 'Re Leone'.

per quanto riguarda la produzione televisiva, mi limito ad annotare che il Processo alla Tappa sulle reti internazionali non lo trasmettono mica, e che le riprese RAI dal vivo sono comunque di un livello molto alto (ne abbiamo avuto evidenza in occasione dei mondiali recentemente prodotti in proprio dall'UCI).
 

luccio

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La qualità delle riprese Italiane è migliori di quelle Francesi: Lo è stata anche quando il giro veniva trasmesso da mediaset.
se parliamo qualità tecnica lo standard e’ quello sia per la TV francese che per la RAI. entrambe hanno la massima tecnologia disponibile. e comunque le riprese dall’elicottero dei francesi ce le scordiamo. Guardare per credere.
se parliamo di qualità del contenuto non c’è paragone né dal punto di vista del commento ciclistico ne’ di tutto il resto. Sulla Rai non ho mai visto riprese sui bus delle squadre, nelle camere degli corridori, nelle ammiraglie. Siamo ancora al giornalista sulla moto che fa la domandina elementare al ds in ammiraglia e che inevitabilmente non si sente una. Pipa perché cade il segnale.
 

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Sicuramente. Ma il merito è tutto suo e della sua squadra (e un pò demerito degli avversari come ovvio). In quello la Rai, il Co ecc.ecc. non hanno avuto alcun merito. Se non di portarcelo a suon di Euro (con le copiose critiche che precedettero la cosa, chissà se ora quei criticoni, si sono ricreduti).
 

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Il Tour è quello che è anche perché (anche) un presidente come De Gaulle scende in strada a congratularsi personalmente con i corridori (tra cui Nencini) interrompendo la tappa.
Questo alza moltissimo l'importanza di un evento, soprattutto se si parla di francesi e di un presidente di quel tipo...e questa attenzione è continuata facendolo diventare un evento nel senso letterale del termine, una vera e propria festa nazionale.
Non c'entrano nulla i percorsi, la RAI, il doping ecc.
 
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Beh, la grandeur non bisogna insegnargliela, anzi.
pensiamo al fascino (e parlo di immagine, non di contenuto tecnico ciclistico) ultima tappa tour 19 al tramonto con passaggio alla piramide del Louvre e poi pensiamo all‘ ultima tappa Giro 18 a Roma. Di Roma (che a Parigi non e’ seconda) non si è visto niente di scenografico. Ci si ricorda solo dei sanpietrini scivolosi e della tappa accorciata.
la RAI dove era a mostrare Roma ? Gli organizzatori non avrebbero potuto pretendere da lei qualche cosa di più per valorizzare il loro prodotto ?
 
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