colore: semplici additivi chimici (in quantità sorprendentemente basse) che vengono additivati alla mescola al momento della carica con silice. Non modificano le proprietà meccaniche della mescola (anche se sono riportati sistemi in letteratura in cui il colorante possiede anche una funzione strutturale, ma non hanno trovato applicazione industriale).
Nelle gomme da bicicletta si può anche fare il rinforzo con quasi sola silice, mentre nelle gomme automobilistiche è impossibile creare pneumatici performanti con quasi sola silice, occorre l'additivazione in gran quantità di nerofumo in ogni maniera (che rende tutto nero). Il fatto è che di gomma ne serve poca per fare i pneumatici da bici, e gli additivi necessari per disagglomerare la silice in fase di miscelazione con l'elastomero fuso (si chiamano TESPT o TCPTS a seconda del brevetto impiegato) sono in quantità piuttosto basse, quindi è commercialmente interessante avere gomme gialle o rosse o blu con pochissimo nerofumo. Nelle gomme da auto sarebbero necessarie grandi quantità di additivi per separare le particelle di silice, e quindi non è commercialmente interessante, meglio usare poca silice e un po' di nerofumo, che tanto non costa nulla e comunque garantisce grip migliore della silice (e inquinamento e maggior usura). La silice è usata nei pneumatici automobilistici principalmente perchè rinforza di più del nerofumo, ma autoagglomera in miscelazione (il nerofumo si disperde invece molto meglio), dando vita a sgradevoli irregolarità (orrore, sono punti di fragilità!).
Il mio lavoro attuale da Ph.D. consiste nel modificare un polimero da battistrada automobilistico di modo da incorporare maggiori quantità di silice (ed eventualmente poter incorporare coloranti!). Non posso dire di più sennò mi scuoiano :D
Forse la composizione degli pneumatici da bici gialli e rossi è più "silicosa" e meno "nerofumosa" - da cui, ovviamente, maggior fragilità, minor consumo nel tempo, maggior rigidità. Non so però se è vero, bisognerebbe controllare le mescole.