ho fatto Forza e Ossigeno

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Apprendista Cronoman
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Diciamo che questa è la parte che più mi interessa - perché dovrei cercare di integrare nel mio piano - ma, come dicevo sopra, trovo poco utile ricercare quella condizione a potenze basse: mi parrebbe più utile farlo a potenze che sono di interesse e di diretta utilità. In questo senso mi trovo decisamente più propenso ad un protocollo in cui si fanno ripetute a potenza (di interesse) costante facendo variare la cadenza.
Gliemann nel 2016 faceva notare "Thus, there appears to be a Janus-faced role of exercise intensity, where short high-intensity exercise favours cardiac remodelling and mitochondrial biogenesis, whereas longer sessions of moderate-intensity exercise favour capillarization". Sicuramente in parte associato al fatto che puoi sostenere più a lungo condizioni in cui il flusso induce gli sforzi sui vasi sanguigni, a cui eventualmente abbinare che condizioni di normossia certe vie adattative (HIF-1, VEGF) vengono in parte degradate.
Dare più enfasi a una o all'altra dipende da come intervengono i diversi fattori limitanti e cosa devi correggere.
E tornando alla frase citata, quanto bassa sia la "potenza bassa" è difficile dirlo a priori. Misuriamo la saturazione muscolare, in particolare il segnale emoglobina totale, e vediamo quale è il livello di forza media efficace che inizia a produrre una risposta riconducibile a una reazione di occlusione venosa di questo tipo :) Poi te la vedi tu come integrare in quello che fai o a cosa dare più rilevanza (stato energetico o stimolo ipossico vs tempo a disposizione+altri aspetti) :)
 
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blues boy

Fausto Coppi re del blues
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non tutte alla moda
Bravo ad aver recuperato questi dati (poi qualcuno dirà di non guardare i pro, ma alla fine quello che cambia è il valore assoluto della FTP non la tipologia di allenamento): 60-65rpm a 90-105% FTP. Guarda caso, il 90% FTP in cui erano nate le SFR. All'epoca di facevano a 45RPM probabilmente perché non esistevano rapporti che permettessero cadenze maggiori, e in salita si andava molto "duri". Ora invece si tende ad andare un filo più agili, ma la %di FTP rimane quella.
 

Bullxr4

Pedivella
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La Gatta
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Trek
Oppure, altre serie di ripetute eseguite da me ultimamente che mi sembrano (soprattutto la 1 e la 3) delle variazioni sul tema di F&O:
1)3' z3a 70-75 rpm +50'' seduto z5
2)6' z3a 55-60 rpm +2’ z3a 85 Rpm scatto finale
3)3' z3a-z4b 60-65 rpm+50'' seduto z5
 

LIUL

Gregario
2 Gennaio 2017
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bo
Sulle zone c'è da dire che si faceva riferimento ad una soglia da laboratorio; come/cos/perché non precisato immagino non solo per non sciorinare i punti salienti del metodo ma anche visto il taglio/livello che ha avuto la discussione. Se già uno si colloca agli estremi superiori delle zone allora effettivamente verrebbero fuori delle ripetute non troppo impegnative e che consentirebbero di accumulare un bel po' di volume in un range di zone di potenza abbastanza ampio e tutto sommato "utile". Probabilmente in una fase preparatoria ci potrebbe anche stare per poi andare ad intensificare portando le zone in z3/z4/z5. Resta però il fatto che anche con questa possibile interpretazione la parte di "forza/ipossia" sarebbe abbastanza blanda e senza specificità (insomma, io spero che chiunque riesca ad andare a 40/50 pedalate in Z2 senza particolati patemi).

Diciamo che questa è la parte che più mi interessa - perché dovrei cercare di integrare nel mio piano - ma, come dicevo sopra, trovo poco utile ricercare quella condizione a potenze basse: mi parrebbe più utile farlo a potenze che sono di interesse e di diretta utilità. In questo senso mi trovo decisamente più propenso ad un protocollo in cui si fanno ripetute a potenza (di interesse) costante facendo variare la cadenza.
per avere un parametro reale della forza applicata devi guardare i valori di torque, si noterà subito che i newton che si fanno in z2 con cadenze anche sotto 45rpm sono pochi rispetto a fare intervalli a potenze più alte (da z3 a z5) con rpm un po maggiori
 

bagga

Scalatore
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io ho "rubato" un programma di allenamento sulla tacx app con cui mi diverto e mi sembra di ottenere anche qualche risultato...a livello di lavori a bassa cadenza ce ne sono due, il primo "particolare" che non ho mai letto e/o sentito mentre il secondo molto più classico...

il primo sarebbe un 6x1'r2' a 60rpm al 130% ftp (nel primo allenamento sono 2x 5x1r2 e poi a salire fino ad 8x1 al 135%) e lo mantiene per tutto il primo mese di preparazione...il secondo, che viene inserito nel secondo mese, è un più classico 6-8 x5'r3' a 70rpm al 90% ftp...
 
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LIUL

Gregario
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io ho "rubato" un programma di allenamento sulla tacx app con cui mi diverto e mi sembra di ottenere anche qualche risultato...a livello di lavori a bassa cadenza ce ne sono due, il primo "particolare" che non ho mai letto e/o sentito mentre il secondo molto più classico...

il primo sarebbe un 6x1'r2' a 60rpm al 130% ftp (nel primo allenamento sono 2x 5x1r2 e poi a salire fino ad 8x1 al 135%) e lo mantiene per tutto il primo mese di preparazione...il secondo, che viene inserito nel secondo mese, è un più classico 6-8 x5'r3' a 70rpm al 90% ftp...
il primo sicuramente efficace per lavorare sulla forza resistente, sul secondo abbasserei la cadenza, 70rpm mi sembrano troppe al 90 %ftp, per allenare la coppia io li farei a cadenza più bassa. Sono due allenamenti intensi cmq
 
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canserbero

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Gliemann nel 2016 faceva notare "Thus, there appears to be a Janus-faced role of exercise intensity, where short high-intensity exercise favours cardiac remodelling and mitochondrial biogenesis, whereas longer sessions of moderate-intensity exercise favour capillarization". Sicuramente in parte associato al fatto che puoi sostenere più a lungo condizioni in cui il flusso induce gli sforzi sui vasi sanguigni, a cui eventualmente abbinare che condizioni di normossia certe vie adattative (HIF-1, VEGF) vengono in parte degradate.
Dare più enfasi a una o all'altra dipende da come intervengono i diversi fattori limitanti e cosa devi correggere.
E tornando alla frase citata, quanto bassa sia la "potenza bassa" è difficile dirlo a priori. Misuriamo la saturazione muscolare, in particolare il segnale emoglobina totale, e vediamo quale è il livello di forza media efficace che inizia a produrre una risposta riconducibile a una reazione di occlusione venosa di questo tipo :) Poi te la vedi tu come integrare in quello che fai o a cosa dare più rilevanza (stato energetico o stimolo ipossico vs tempo a disposizione+altri aspetti) :)
Ecco, ora anche il Moxy è entrato nella mia wish list :-)xxxx
 

LIUL

Gregario
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Gliemann nel 2016 faceva notare "Thus, there appears to be a Janus-faced role of exercise intensity, where short high-intensity exercise favours cardiac remodelling and mitochondrial biogenesis, whereas longer sessions of moderate-intensity exercise favour capillarization". Sicuramente in parte associato al fatto che puoi sostenere più a lungo condizioni in cui il flusso induce gli sforzi sui vasi sanguigni, a cui eventualmente abbinare che condizioni di normossia certe vie adattative (HIF-1, VEGF) vengono in parte degradate.
Dare più enfasi a una o all'altra dipende da come intervengono i diversi fattori limitanti e cosa devi correggere.
E tornando alla frase citata, quanto bassa sia la "potenza bassa" è difficile dirlo a priori. Misuriamo la saturazione muscolare, in particolare il segnale emoglobina totale, e vediamo quale è il livello di forza media efficace che inizia a produrre una risposta riconducibile a una reazione di occlusione venosa di questo tipo :) Poi te la vedi tu come integrare in quello che fai o a cosa dare più rilevanza (stato energetico o stimolo ipossico vs tempo a disposizione+altri aspetti) :)
vado leggermente fuori tema, se si ha la tendenza a pedalare fuori sella in salita può avere senso secondo te fare esercizi a bassa cadenza anche in piedi?
 

bagga

Scalatore
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il primo sicuramente efficace per lavorare sulla forza resistente, sul secondo abbasserei la cadenza, 70rpm mi sembrano troppe al 90 %ftp, per allenare la coppia io li farei a cadenza più bassa. Sono due allenamenti intensi cmq
credo che possa dipendere anche dalla cadenza abituale del soggetto...quel secondo allenamento lo faccio a 65-70 rpm, che sono circa 15-20 in meno rispetto a quella che sarebbe la mia cadenza ideale (o quasi) in salita, e direi che la differenza al ribasso sia notevole...chiaro che se in salita pedalo ad 80 fare quel tipo di allenamento a 70 ha poco senso...
 
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2 Gennaio 2017
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credo che possa dipendere anche dalla cadenza abituale del soggetto...quel secondo allenamento lo faccio a 65-70 rpm, che sono circa 15-20 in meno rispetto a quella che sarebbe la mia cadenza ideale (o quasi) in salita, e direi che la differenza al ribasso sia notevole...chiaro che se in salita pedalo ad 80 fare quel tipo di allenamento a 70 ha poco senso...
assolutamente, sono d'accordo se pedali a 90 rpm normalmente 70 sono già basse
 
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vado leggermente fuori tema, se si ha la tendenza a pedalare fuori sella in salita può avere senso secondo te fare esercizi a bassa cadenza anche in piedi?
Obiettivo dell'esercizio? Cioè che aspetto intenderesti migliorare?
Posizione sui pedali e riduzione cadenza enfatizzano entrambi il contributo dell'articolazione dell'anca e riducono il contributo dell'articolazione del ginocchio, quindi potrebbe essere un abbinamento sensato. Sempre che corregga qualcosa di utile per te: se già usi molto la posizione fuori sella può darsi che tu abbia meno margine per modificare ulteriormente la pedalata in tal senso. Ma torniamo al quesito iniziale: quindi temo di non avere, al momento, una risposta :)
 
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Gregario
2 Gennaio 2017
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Obiettivo dell'esercizio? Cioè che aspetto intenderesti migliorare?
Posizione sui pedali e riduzione cadenza enfatizzano entrambi il contributo dell'articolazione dell'anca e riducono il contributo dell'articolazione del ginocchio, quindi potrebbe essere un abbinamento sensato. Sempre che corregga qualcosa di utile per te: se già usi molto la posizione fuori sella può darsi che tu abbia meno margine per modificare ulteriormente la pedalata in tal senso. Ma torniamo al quesito iniziale: quindi temo di non avere, al momento, una risposta :)
resistenza alla forza e forza resistente, non so se è solo una mia impressione ma mi sembra che il quadricipite lavori di più in fuorisella, di solito faccio intervslli di 2' a circa 50 rpm stando in z4
 

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Apprendista Cronoman
22 Marzo 2007
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resistenza alla forza e forza resistente, non so se è solo una mia impressione ma mi sembra che il quadricipite lavori di più in fuorisella, di solito faccio intervslli di 2' a circa 50 rpm stando in z4
Dovrebbe aumentare l'attivazione del quadricipite per via della diversa applicazione delle forze (considera che sfrutti di più la forza peso del corpo), ma non necessariamente aumentare la quota di potenza prodotta dall'articolazione dell'anca. Quindi potrebbe essere abbastanza analogo all'analogo esercizio da seduto, salvo appunto richiedere meno potenza dell'anca e quindi dare uno stimolo un po' inferiore (di quel tipo; in generale sicuramente un po' diverso) a parità di carico (intensità * durata - ma magari applichi un carico complessivamente superiore e recuperi la discrepanza). Ma ci rifletto ancora un po' :)
 
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