Il curioso caso….dell’atleta M^2

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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Bici
n+1
E’ noto come da un livello di partenza medio o addirittura basso, l’incremento prestazionale avvenga in maniera imponente anche in brevi lassi di tempo e/o con minimi incrementi nel carico allenante. Quando poi ci si avvicina al proprio potenziale (genetico, talento, predisposizione, background sportivo, stile di vita…) le possibilità di crescita sono spesso più limitate, se prima con un carico strutturato si poteva incrementare del 20% un proprio riferimento oggettivo (es potenza), ora può avvenire che a parità di volume ed intensità l’incremento non raggiunga un misero (ma pur sempre importante) 3-4%.
Oggi voglio esporre il caso di un atleta già di elevato livello atletico, in accordo con l’interessato terrò anonima la sua identità solo per pudore e non voler sbandierare in modo (troppo) ostentato ciò che ha raggiunto.
L’atleta M^2, così mi va di chiamarlo, è un atleta giovane che pur giungendo da una buona stagione non è soddisfatto pienamente dei propri risultati (anche se già di primo...quantificando da “prima pagina” delle GF); egli sa che il suo potenziale è probabilmente superiore ma percepisce alcune lacune. Come ogni atleta mi contatta via email, inizialmente con alcune titubanze, dettate, presumo, da una non perfetta sintonia o esperienza positiva con chi mi ha preceduto; non è compito mio sentenziare e dare pareri soggettivi in tal senso, il mio compito è avere un profilo dell’atleta oggettivo e nel possibile privo di condizionamenti imparziali su ciò che è stato o è stato fatto.
Oggettivamente quindi, M^2 era abituato a volumi notevoli di carico settimanale, poca qualità di carico e soprattutto gli veniva spesso indicato quanto NON fare e non cosa fare: “non andare oltre soglia”, “non…non…”. Lo schema settimanale di carico era spesso il medesimo e ripetitivo, la classica tabella nel senso più dispregiativo del termine; è psicologicamente poco appetibile un programma in cui PER MESI sai per certo in partenza che, per esempio, il giovedì…farai il carico X (spesso neppure modificato nel progredire della stagione).

continua => qui (troppi grafici o-o )
 

Roberto Massa

t.me/massarob
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"Impressive" anche secondo il Dr. A.Coggan ;)

catturam2.jpg
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
E’ noto come da un livello di partenza medio o addirittura basso, l’incremento prestazionale avvenga in maniera imponente anche in brevi lassi di tempo e/o con minimi incrementi nel carico allenante. Quando poi ci si avvicina al proprio potenziale (genetico, talento, predisposizione, background sportivo, stile di vita…) le possibilità di crescita sono spesso più limitate, se prima con un carico strutturato si poteva incrementare del 20% un proprio riferimento oggettivo (es potenza), ora può avvenire che a parità di volume ed intensità l’incremento non raggiunga un misero (ma pur sempre importante) 3-4%.
Oggi voglio esporre il caso di un atleta già di elevato livello atletico, in accordo con l’interessato terrò anonima la sua identità solo per pudore e non voler sbandierare in modo (troppo) ostentato ciò che ha raggiunto.
L’atleta M^2, così mi va di chiamarlo, è un atleta giovane che pur giungendo da una buona stagione non è soddisfatto pienamente dei propri risultati (anche se già di primo...quantificando da “prima pagina” delle GF); egli sa che il suo potenziale è probabilmente superiore ma percepisce alcune lacune. Come ogni atleta mi contatta via email, inizialmente con alcune titubanze, dettate, presumo, da una non perfetta sintonia o esperienza positiva con chi mi ha preceduto; non è compito mio sentenziare e dare pareri soggettivi in tal senso, il mio compito è avere un profilo dell’atleta oggettivo e nel possibile privo di condizionamenti imparziali su ciò che è stato o è stato fatto.
Oggettivamente quindi, M^2 era abituato a volumi notevoli di carico settimanale, poca qualità di carico e soprattutto gli veniva spesso indicato quanto NON fare e non cosa fare: “non andare oltre soglia”, “non…non…”. Lo schema settimanale di carico era spesso il medesimo e ripetitivo, la classica tabella nel senso più dispregiativo del termine; è psicologicamente poco appetibile un programma in cui PER MESI sai per certo in partenza che, per esempio, il giovedì…farai il carico X (spesso neppure modificato nel progredire della stagione).

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whisp Se non togli l'ultimo grafico con i risultati stagionali, non ci vuole molto a capire l'identità di M^2.
Quello era una moto già prima, quest'anno ha indubbiamente raggiunto risultati eccelsi. Certo che allenarsi 80 h mese non è mica pochino. Io quando ne faccio tante, arrivo a 12/13 a settimana.
Ovviamente il tutto col misuratore di potenza, vero?
 

Roberto Massa

t.me/massarob
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ovviamente con misuratore di potenza, altrimenti i grafici performance manager e cp non erano possibili.
confermo (e ho aggiunto grafico) che le ore settimanali sono state spesso inferiori alle 20h, gare (media 4-5h) incluse. In alcune gare c'è stato anche trasferimento bici prima e dopo gara.
Come da premessa, l'atleta era già di alto livello quindi ancora più difficile migliorarsi ;) mostrare i risultati raggiunti serve per concretizzare in maniera pratica quanto raggiunto quindi non potevano essere celati.
 

BEM1974

Apprendista Passista
15 Giugno 2011
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TREK DOMANE SL 6 DISC
Complimenti, bell'articolo, bella programmazione e bei grafici....neanche gli anglosassoni avrebbero fatto meglio...
 

o.simo

Moderatore corsaiolo
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Rose XEON CRS
solo per segnalare che ....è stata raggiunta anche una vittoria assoluta dopo tutti gli ottimi piazzamenti e vittorie di categoria, bravissimo!

Ho già fatto i complimenti all'interessato tramite FB, ora li faccio anche al suo coach, che penso sia stato utile per proseguire nella maturazione sportiva dell'atleta in questione, che oltre ad essere un bravissimo ragazzo è anche un utente attivo del forum o-o
Mi fa piacere far parte della stessa "scuderia", non si trovasse in una squadra molto affiatata proverei a portarlo sicuramente anche nella mia squadra
 

Salvo@ing

Apprendista Cronoman
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Trek Emonda SL6
Quanti picchi di forma sono stati programmati?
C'è una specifica ragione sull'allenamemto in Z3 che già a gennaio è tanto per poi scendere (perché?) e successivamente risalire?
Altra domanda, se lecita: alla Z1 viene dedicata circa il 50%. Veniva fatta in pianura, salita, misto e sempre a ritmo costante oppure venivano introdotti sprint, fuori sella, ecc.?
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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- 2 rivelatisi poi molto prolungati grazie alla bravura dell'atleta nel seguire un'ottimale fase pre competizioni
- Z3 è stata l'intensità da migliorare in quella fase poi si è passato ad altri lavori più specifici ed intensi e poi una volta raggiunti quei miglioramenti si è ritornato a lavorare su altri fronti, un carico dinamico e settimanalmente analizzato serve a questo. Uno stesso andamento quindi non è "copiabile" da altri atleti poichè ogni atleta risponde differentemente a medesimi stimoli allenanti
- Z1 è solo recupero attivo/discesa, il suo incremento serve a polarizzare il carico. Z1 (o anche Z2) in salita?sarebbe alquanto inutile
 
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