grazie per avermi evocato, un grazie in particolare a Vadabrut per essersi ricordato, anche se non ci conosciamo personalmente. Lo so, manco da tanto da questo forum, perchè la bdc mi venne rubata dalla cantina anni addietro (ok, era un cancello del Decathlon, ma io mi divertivo), e da allora solo ciclismo urbano casa-lavoro.
Si potrebbe dire tantissimo sulle modifiche dell'apparato cardiovascolare indotte dall'allenamento, è un argomento molto affascinante, anche se io di solito (essendo cardiologo e non medico sportivo) mi occupo di cuori malati e non sani.
Si parla di gittata sistolica (o stroke volume, in inglese) che è il sangue che un ventricolo immette (il sinistro in aorta, il destro in arteria polmonare) ad ogni sistole (cioè battito). Se questo lo moltiplichiamo per la frequenza cardiaca abbiamo la gittata cardiaca, o cardiac output, cioè quanto sangue pompato in un minuto. E' importante non tanto il valore assoluto, quanto quello indicizzato, cioè rapportato alla superficie corporea, cioè cardiac index (CI), che corrisponde da 2.6 a 4.2 litri/min/mq.
Il cuore di un atleta, a parità di superficie corporea avrà una gittata sistolica maggiore, non tanto a riposo, quanto da sforzo. Ma non solo, come effetto dell'allenamento la prevalenza vagale farà si che a riposo il cuore vada molto più lentamente, e che i margini di aumento delle prestazioni siano nettamente maggiori (in termini di frequenza e gittata). Ci sono poi cose molto complesse di miglioramento degli scambi gassosi polmonari e di recettori metabolici muscolari, nei quali non mi addentro (fisiologia dell'esercizio muscolare).
Il cardiofreq è un gadget carino, che a mio parere aiuta a organizzare e calibrare l'allenamento, cosa di cui non tutti hanno bisogno, c'è chi va più a sensazioni, c'è chi meno, come me.
Magari torno a ricomprarmi una bdc, per adesso ho preso una bellissima trekking bike, per spostarmi in città...
Grazie e un saluto a tutti, non scrivo mai ma vi leggo almeno una volta al mese....