Il vostro libro preferito

Pancio

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22 Ottobre 2012
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Phazek Quasar -Sab Saipan-Ferraccio da zonzo - MaxLelli crono
Curioso, no? abbiamo citato film, fumetti, serie tv ... ma nessuno ha pensato di citare il mezzo di comunicazione più antico (a parte il linguaggio... e la pittura, ok, ma lì si va un po' troppo sullo specialistico)... sarà un segno dei tempi (se si, allora mala tempora currunt...).
Così, giusto per provocare, vi invito a segnalare i vostri gusti riguardo a questo argomento così "vintage": sono ammessi libri di ogni genere (saggio, romanzo, manuale...), sia per la loro "bellezza", sia perché in qualche modo significativi per voi . Comincio io? Mmm, vediamo:
Storia d'Italia di Indro Montanelli. (oh, non ditemi che abbiamo già finito...)
 

fsol

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bianchi via nirone
I libri di Catozzella, "il diavolo a Beslan" e "non dirmi che hai paura", ma nel tempo si cambia, da bambino adoravo "centomila leghe sotto i mari", poi Herman Hesse..."il lupo della steppa" , "Narciso e boccadoro", "Martin Eden" di Jack London.. ogni periodo ha il suo libro preferito

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bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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qualunquemente
"Timeo hominem unius libri" (Tommaso d'Aquino)... come posso indicare un solo libro tra le migliaia che ho letto in vita mia?
anche solo indicare gli autori preferiti mi viene difficile, ma ci provo...
Italo Calvino
Sebastiano Vassalli
Paolo Rumiz
Antonio Tabucchi
Georger Simenon
Manuel Vazquez Montalban
William Last Heat Moon
Osvaldo Soriano
Julio Cortazar
Roberto Bolano
Bill Bryson
Franz Kafka
John Steinbeck
Douglas Adams
Heinrich Boll
Rodolfo Wilcock
Carlo Emilio Gadda
Kurt Vonnegut
Carlo Maria Cipolla
Bruce Chatwin
Vasilij Grossman
Bertolt Brecht
James Joyce
Hans Magnus Enzensberger
e di sicuro ne ho dimenticato parecchi...
 

Pancio

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Phazek Quasar -Sab Saipan-Ferraccio da zonzo - MaxLelli crono
Evvai, che la cosa prende corpo... (ps: Rumiz, Chatwin, Bryson... e Robert Byron no? O l'hai solo dimenticato nello stesso cassetto di Leigh Fermor ?)
 

bradipus

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qualunquemente
Evvai, che la cosa prende corpo... (ps: Rumiz, Chatwin, Bryson... e Robert Byron no? O l'hai solo dimenticato nello stesso cassetto di Leigh Fermor ?)
non ho mai letto nulla di Robert Byron... prendo nota e provvederò (con la 'Via per l'Oxiana' immagino...)
anche di Fermor non ho mai letto nulla...
 

Cyboraf

Scalatore
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Wilier SLR 0 su Ultegra Elettrico - Vetta Acciao su Campy
"Timeo hominem unius libri" (Tommaso d'Aquino)... come posso indicare un solo libro tra le migliaia che ho letto in vita mia?
anche solo indicare gli autori preferiti mi viene difficile, ma ci provo...
Italo Calvino
Sebastiano Vassalli
Paolo Rumiz
Antonio Tabucchi
Georger Simenon
Manuel Vazquez Montalban
William Last Heat Moon
Osvaldo Soriano
Julio Cortazar
Roberto Bolano
Bill Bryson
Franz Kafka
John Steinbeck
Douglas Adams
Heinrich Boll
Rodolfo Wilcock
Carlo Emilio Gadda
Kurt Vonnegut
Carlo Maria Cipolla
Bruce Chatwin
Vasilij Grossman
Bertolt Brecht
James Joyce
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e di sicuro ne ho dimenticato parecchi...
e trovi anche il tempo di andare in bici?
 

Cyboraf

Scalatore
11 Giugno 2012
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e trovi anche il tempo di andare in bici?
io sono appassionato di storia antica, anche se la mia preparazione universitaria è tecnica-scientifica, quindi inserirei titoli specialistici che forse dicono poco
Però citerei
Alfoldy - Storia sociale dell' antica Roma : interessantissimo perché documenta lo scontro tra le classi e le dinamiche sociali di quel periodo che mi sono reso conto essere più attuali dello stesso presente, ovvero :"Non abbiamo inventato nulla di Nuovo da duemila anni a questa parte."
Syme. -La rivoluzione Romana.
Canfora - Giulio Cesare, il dittatore democratico: anche questo un libro estremamente puntuale e preciso che si può leggere come un
romanzo.
E vari altri.
Di narrativa rimangono i miei preferiti tre libri, non nell' ordine che elenco
C. Levi - Cristo si è fermato ad Eboli,
D. Buzzati - il Deserto dei Tartari
G. Orwell - 1984.
Più numerosi altri che non mi sovvengono al momento
 

Cyboraf

Scalatore
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I libri di Catozzella, "il diavolo a Beslan" e "non dirmi che hai paura", ma nel tempo si cambia, da bambino adoravo "centomila leghe sotto i mari", poi Herman Hesse..."il lupo della steppa" , "Narciso e boccadoro", "Martin Eden" di Jack London.. ogni periodo ha il suo libro preferito

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mi piace e reputo verissima questa affermazione.
 

Pancio

Apprendista Velocista
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Phazek Quasar -Sab Saipan-Ferraccio da zonzo - MaxLelli crono
In effetti, aprendo il topic immaginavo che i partecipanti avrebbero avuto una certà "maturità"... ma va bene così!!!
Aggiungiamo qualcos'altro? In ordine di (mia) età:
Pratolini (il mio primo "serio")
Cassola (scriveva sulle mie zone)
Hemingway (come la droga: ogni volta credo di averlo superato... ed ogni volta ci ricasco)
Tutta la Generazione Perduta (ma di quegli anni non mi emoziona particolarmente Faulkner)
I naturalisti francesi (Maupassant "Boule de suif", Zola)
I Russi...
Gli italiani "minori" della 1^ metà del '900: Guido da Verona, Panzini, D'ambra, Tombari... lo stesso Bacchelli (oggi conosciuto, ma solo di nome: quanti hanno letto "il mulino del po"?) ... a voi la palla
 

Shadowplay

Passista
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Olmo Link Pro
In ordine molto sparso
Kafka - Il castello / Il processo / La metamorfosi / Lettera al padre
G. Grass - Il tamburo di latta
Boell - Opinioni di un clown
Weiss - L'istruttoria (terrificante)
Hemingway - Addio alle armi / Il vecchio e il mare
Virginia Woolf - Gita al faro
Jane Austen
Svevo
Musil
Pennac

Ne dimentico sicuramente qualcuno...
 

bradipus

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qualunquemente
dimenticavo Maupassant, Flaubert e Durrenmatt... e Tibor Fischer, che ho conosciuto grazie all'impareggiabile @bdiegoz (Diego, quando mi dai qualche altra dritta all'altezza?)
poi Boumir Hrabal, e, rimanendo in tema 'Praga magica' di Ripellino
Flann O'Brien, per chi ama le atmosfere e lo humor irlandese
Murakami Haruki (1Q84 è un capolavoro) e Yasunari Kawabata tra i giapponesi
Conrad e Philip Roth
i saggi di Jared Diamond (consiglio 'Armi acciaio e malattie')
Agota Kristof (la 'Trilogia della città di K.' è bellissimo, anche se in alcune parti è un pugno nello stomaco...)
Ben Jelloun, Pamuk, e ovviamente Raymond Queneau e Cesare Pavese
ed Hemingway
ho amato molto Pennac, anche se alla lunga un po' mi ha stufato (come Camilleri); forse dovrei riprenderlo...
 
Ultima modifica:

Pancio

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ok, in ordine sparso: bellissimi Grass e Boll (non trovo la dieresi), aggiungerei Junger (tempeste d'acciaio è il più bel libro sulla 1^ guerra mondiale). La scoperta della Némirovski mi ha quasi commosso (e Il ballo è quasi meglio di Suite Francese, bello ma fatalmente incompleto). Bukowski resta un grandissimo (mentre Miller non mi esalta). Camilleri è un grande "raccontatore" dotato di notevole tecnica... definirlo "un grande scrittore mi pare eccessivo... Pennac mi ha catturato come anche Montalbàn: ma forse è solo questione di serialità, quando esci dal loro mondo ti rendi conto che puoi fare a meno di rientrarci. Roth... Roth è Roth: di qualunque Roth si parli, americano o austriaco va sempre bene, da Columbus alla cripta dei Cappuccini: si vede che basta il nome...
 

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary
Ne ho letti tantissimi e ne cito solo alcuni solo per far vedere che leggo davvero :-x

Tom Wolfe: Il falò delle vanità - Un uomo vero (da rileggere più volte per apprezzarlo)
Truman Capote: A sangue freddo
Martin Cruz Smith: Gorkji Park (una Mosca comunista sconosciuta e misteriosa e allo stesso tempo, una bella storia d'amore)
Ernest Hemingway: Le nevi del Kilimangiaro (un incipit folgorante)
Mario Puzo: Il padrino (letto questa estate, bellissimo)
Stephen King: Misery e Il miglio verde

Anche se non mi rivolgerete più la parola, ma ho trovato noioso Per chi suona la campana. Solo qualche pezzo davvero trascinante.

Basta, non mi ricordo più niente.

Ah, di Philip Dick la frase «Ho visto cose che voi umani…» Nel libro non c'è.

Il mio preferito in assoluto è Il falò delle vanità. Perfidia pura, egoismo, arrivismo. Se avete visto il film lasciate perdere. Prendete il libro e rifatevi gli occhi.
 

brascos

Pignone
25 Giugno 2017
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Bottecchia
Se dovessi dirne solo uno direi Delitto e castigo di Dostoevskij, ma ho letto quasi con egual piacere anche L'idiota e i Fratelli Karamazov sempre dello stesso autore,Il nome della rosa ed Il pendolo di foucault di Eco,Cecità di Saramago, e pochi altri.Il resto dei libri (di narrativa) da me letti sono almeno un gradino sotto.

Ne ho letti tantissimi e ne cito solo alcuni solo per far vedere che leggo davvero :-x

Tom Wolfe: Il falò delle vanità - Un uomo vero (da rileggere più volte per apprezzarlo)
Truman Capote: A sangue freddo
Martin Cruz Smith: Gorkji Park (una Mosca comunista sconosciuta e misteriosa e allo stesso tempo, una bella storia d'amore)
Ernest Hemingway: Le nevi del Kilimangiaro (un incipit folgorante)
Mario Puzo: Il padrino (letto questa estate, bellissimo)
Stephen King: Misery e Il miglio verde

Anche se non mi rivolgerete più la parola, ma ho trovato noioso Per chi suona la campana. Solo qualche pezzo davvero trascinante.

Basta, non mi ricordo più niente.

Ah, di Philip Dick la frase «Ho visto cose che voi umani…» Nel libro non c'è.

Il mio preferito in assoluto è Il falò delle vanità. Perfidia pura, egoismo, arrivismo. Se avete visto il film lasciate perdere. Prendete il libro e rifatevi gli occhi.

Nooooooooooooooooooooooooooooooo,a me è piaciuto un bel pò Per chi suona la campana,è il mio preferito di Hemingway.
 

Shadowplay

Passista
12 Giugno 2017
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dimenticavo Maupassant, Flaubert e Durrenmatt... e Tibor Fischer, che ho conosciuto grazie all'impareggiabile @bdiegoz (Diego, quando mi dai qualche altra dritta all'altezza?)
poi Boumir Hrabal, e, rimanendo in tema 'Praga magica' di Ripellino
Flann O'Brien, per chi ama le atmosfere e lo humor irlandese
Murakami Haruki (1Q84 è un capolavoro) e Yasunari Kawabata tra i giapponesi
Conrad e Philip Roth
i saggi di Jared Diamond (consiglio 'Armi acciaio e malattie')
Agota Kristof (la 'Trilogia della città di K.' è bellissimo, anche se in alcune parti è un pugno nello stomaco...)
Ben Jelloun, Pamuk, e ovviamente Raymond Queneau e Cesare Pavese
ed Hemingway
ho amato molto Pennac, anche se alla lunga un po' mi ha stufato (come Camilleri); forse dovrei riprenderlo...
Come cavolo ho fatto a dimenticare Conrad e Pavese, ma anche Roth, e mi sa che non sono gli unici :oold:.
 

Pancio

Apprendista Velocista
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Phazek Quasar -Sab Saipan-Ferraccio da zonzo - MaxLelli crono
Se dovessi dirne solo uno direi Delitto e castigo di Dostoevskij, ma ho letto quasi con egual piacere anche L'idiota e i Fratelli Karamazov sempre dello stesso autore,Il nome della rosa ed Il pendolo di foucault di Eco,Cecità di Saramago, e pochi altri.Il resto dei libri (di narrativa) da me letti sono almeno un gradino sotto.



Nooooooooooooooooooooooooooooooo,a me è piaciuto un bel pò Per chi suona la campana,è il mio preferito di Hemingway.
Io invece trovo che alcune delle cose più celebri di Hemingway siano anche le più datate: Per chi suona la campana, Addio alle armi, sotto certi aspetti anche il vecchio e il mare... per me l'Hem più leggibile è quello dei 49 racconti, quello dei reportages da Parigi, dalla Spagna, dai safari in Africa (Fiesta, Festa mobile, morte nel pomeriggio, verdi colline d'africa...) e quello, eterno, di Avere e non avere.
 
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