Lungo l’Adda ci sono diversi muri in pavé, o meglio in ciottolato “lombardo”, in genere belli tosti, quasi tutti affrontati dalla Martesana Van Vlaanderen.
Il problema è che molti di questi sono imboccabili solo dallo sterrato appunto del Lungoadda, e sarebbe meglio avere una
Gravel. In alternativa sono da discendere con molte precauzioni, per poi rifarseli in salita. Guarda sul sito della MVV.
A titolo di esempio, vatti a vedere quello (tosto...
) che arriva all‘ultima traversa a destra prima del ponte di Paderno venendo da Verderio. Credo peggio del Paterberg, altroché Brunate!
Anche al castello di Trezzo si sale dal fiume con un paio di tornantoni in pavé; questo è decisamente più facile e breve.
Altri brevi strappi sparsi: il centro abitato di Asso (very easy, ma vero pavé); poi una variante del Lissolo (a Perego vai dietro la chiesa in zona sport, e poi tieni la destra: c‘e una rampa in ciottolato bello scivoloso quando piove - in cima a destra trovi la strada che porta all’incrocio di Bernaga); l‘Eremo di S. Salvatore sopra Erba (si sale dalla frazione Crevenna, ultimi 500 m. in selciato stabilizzato); anche ad Arlate di Calco c’è una breve rampa piuttosto sconnessa (bisogna indovinarla, mi pare si chiami via Parrocchiale) che dal paese sale verso la Chiesa di S. Gottardo, quella che si vede dalla provinciale per Brivio.
Ah, a Calco c’è anche lo strappone per Limito, realizzato su lastroni. Azzi àmari, siamo sul 25%. Poi però diventa sterrato, e bisogna tornare indietro, a meno che non si abbia una Gravel...