Direi anche senza abbastanza.Presentazione abbastanza pietosa
Ma secondo voi per movimentare un po' le telecronache non si potrebbe trasmettere le immagini delle telecamere montate sulle bici, analizzare in tempo reale alcuni segmenti strava, far ascoltare cosa dicono via radio dalle ammiraglie...
E se non basta ingaggiare Guido Meda!
Beh Pizzul è della stessa epoca di de Zan ma in confronto è un gigante.Anche secondo me...col senno di poi.
Ma come ho detto era "un'altra Italia". Più pane e salame.
Che forse si formalizzava meno e si rivolgeva ad una popolazione meno pronta ed attenta.
Basta vedere come avvenivano le premiazioni del giro alla fine degli anni '80 con le Miss che tenevano in mano la scatola del robot da cucina Bravo Simac, sporgendolo sulla folla sottostante al palco costruito con i tubi innocenti da impalcature edili.
Per me tutto bellissimo. Immagini impresse a fuoco nei miei ricordi di bimbo. (poi diventato ciclista).
Certo che rivedendo la qualità delle immagini era necessario costruire un racconto anche fondato sul mai avvenuto e talvolta sull'irreale.
E De Zan era espressione dei suoi tempi. Nei quali dove non arrivavano le immagini arrivava la narrazione epica. Più o meno reale che fosse.
In un'altra occasione, De Zan chiede una cosa ad Alfredo Martini il quale risponde in maniera laconica.
De Zan dice: "tutto qua?" invitandolo poi a parlare a lungo in quanto massimo esperto.
se vuoi/volete contenuti tecnici, moderni su telai, rapporti diete ecc. la rai non è proprio il posto ideale eh.la rai sono anni che ha deciso di dare un'impronta filosofica al ciclismo e poco votata al tecnico, spesso e volentieri sconfinando nel mieloso
Peccato, per come la vedo io ci sarebbe modo di rendere il tutto un po' più interessante.la rai sono anni che ha deciso di dare un'impronta filosofica al ciclismo e poco votata al tecnico, spesso e volentieri sconfinando nel mieloso
Magari si poteva con poco accontentare un po'tutti o quantomeno provare ad innovare. Però la pubblicità delle barrette che fa Cassani non è rivolta agli 80ennidiscorso trito e ritrito...
il giro, come il tour, sono un evento nazional popolare, gli spettatori interessati a dettagli tecnici sono una minima parte...
a mia madre di 80 anni, entusiasta di vedere il giro in tv, sai che gli frega se montano 11 o 12 V...è interessata ai luoghi e ai colori che lo schermo fa entrare a casa...
e come lei tanti altri telespettatori...
Io metterei Savoldelli a fare il commento tecnico, davvero notevole la sua capacità di leggere la corsa e la sua passione per il ciclismo, ma bisogna capire se e perché ci sia ostracismo nei suoi confronti. Spero non per quelle famose dichiarazioni su Armstrong, perché sarebbe ridicolo. Io penso lui tornerebbe subito.a me piaceva molto savoldelli.anche saligari è stato coinvolgente al tdf.non oso immaginare bugno..un petacchi2.roonffff
No, dai, non distruggermi De Zan: la cosa più bella erano le interviste sul palco quando l'interlocutore rispondeva alle sue domande e lui non se lo filava proprio.Per me De Zan era poco serio e professionale (e con lui chiunque si comporti in questo modo).
Pur essendo un ciclista praticante e mi piaccia molto quando parlano di cose tecniche, di vedere la velocità, la potenza e tutte le altre cose che piacciono a noi amatori, mi piace anche vedere il paesaggio, sentire le storie delle varie zone, perché il ciclismo, in particolare se visto in TV, non è solo pancia a terra e watt.discorso trito e ritrito...
il giro, come il tour, sono un evento nazional popolare, gli spettatori interessati a dettagli tecnici sono una minima parte...
a mia madre di 80 anni, entusiasta di vedere il giro in tv, sai che gli frega se montano 11 o 12 V...è interessata ai luoghi e ai colori che lo schermo fa entrare a casa...
e come lei tanti altri telespettatori...