scusate ignoranza cos'è l'episodio di simeoni di cui parlate?
Scintille Armstrong-Simeoni
Durante la 18esima tappa del Tour il laziale cerca di riportarsi sui fuggitivi, ma il texano non gli dà via libera. Le accuse del d.s. Domina Santoni.
ANNEMASSE (Francia), 23 luglio 2004 - Ancora scintille tra Lance Armstrong e Filippo Simeoni: nelle fasi iniziali della 18esima tappa il laziale della Domina Vacanze è uscito dal gruppo con l'intenzione di riportarsi sui fuggitivi scappati al 12° km (Flecha, Joly, Garcia Acosta, Fofonov, Mercado e Lotz), ma il leader della corsa non gli ha dato via libera. Lo ha raggiunto, e insieme si sono riportati sui sei. A quel punto Armstrong ha fatto intendere che se Simeoni fosse rimasto in quel gruppetto la fuga non sarebbe andata in porto: subito dopo il laziale e lo stesso Armstrong si sono rialzati e sono stati riassorbiti dal gruppo.
Ai microfoni Rai sono state durissime le accuse che Vincenzo Santoni, d.s. della Domina, interrogato sull'argomento, ha lanciato: "L'americano lo è andato a prendere e ha detto a lui e ai sei davanti che se non avesse desistito non avrebbe lasciato andare in porto la fuga. La cosa ancora più grave sono stati gli insulti che in seguito Simeoni, quando è rientrato in gruppo, si è preso da diversi corridori e quello che è peggio, tra questi c'era Nardello, uno che ci rappresenterà alle Olimpiadi".
Santoni ha proseguito tirando in ballo anche Cipollini: "Simeoni si voleva ritirare. Lo abbiamo spinto a restare in corsa: è uno che si sacrifica e che lo stesso Cipollini, giunto al Tour scarico e fregandosene della squadra, non voleva in gruppo. L'augurio che faccio a Cipollini è di
smettere di correre: ha preso in giro squadra e sponsor". La ruggine tra Armstrong e Simeoni trova origine nel coinvolgimento del corridore laziale nel processo Ferrari. Condannato a tre mesi per aver ammesso l'uso di sostanze proibite, Simeoni aveva anche detto di aver assunto doping su consiglio di Ferrari. Armstrong, di cui Ferrari è consulente nella preparazione, dalla colonne di "Le Monde" aveva accusato Simeoni di essere un bugiardo,e per questo aveva ricevuto una querela che è ancora aperta.
All'arrivo Nardello ha risposto così ai microfoni Rai: "Abbiamo dovuto tirare perché era andato via Armstrong (il varesino è compagno di squadra di Ullrich, ndr) e quando li abbiamo ripresi ho detto a Simeoni che era inutile che scattasse sapendo che Armstrong sarebbe andato a prenderlo e noi avremmo dovuto inseguirli. Se hanno problemi tra loro, non è giusto che questi problemi diventino di tutti. Non ho mai offeso nessuno, in tutta la mia carriera e non mi sembra di averlo fatto neanche oggi. Se fosse successo oggi, mi scuso".
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