Inutile tentare discussioni con depositari di verità
Veramente io ho articolato il mio pensiero piuttosto che "dispensare verità" (?). Evidentemente l'ho fatto male. La prossima volta provero' con qualcosa tipo "Un radical-chic..."
Inutile tentare discussioni con depositari di verità
Non lo so, magari è semplicemente l'unico giovane che si è interessato alla cosa...ma è già qualcosa :-)
Altrimenti la "storia" sarebbe finita con la morte della signora e tanti saluti.
Si possono appioppare etichette a chiunque, ma a cosa serve?
Nei forum lo si fa in continuazione ed è deleterio secondo me.
L'intervento di codice qui sopra ne è buona testimonianza: tocca precisare quello che hai per chiarire il tuo pensiero
Legor fa solo bici da bike-polo per hipsters in camicia di flanella? Amen, è cmq uno che fa qualcosa nel variegato mondo delle bici. E che cmq porta avanti quello che ha imparato. Contaminandolo, attualizzandolo, aggiungendoci il marketing ed internet, andando al nahbs, et..ma è cosi' che funziona.
D'altronde non manca materiale per chi invece concepisce la bicicletta solo come "la bici da corsa anni '70".
Non si puo' imbalsamare il mondo pero' :-)
Veramente io ho articolato il mio pensiero piuttosto che "dispensare verità" (?). Evidentemente l'ho fatto male. La prossima volta provero' con qualcosa tipo "Un radical-chic..."
Ma infatti, Ser, io credo che serva anche questo, può non piacere a tutti, ma è una realtà.
quotoMa infatti, Ser, io credo che serva anche questo, può non piacere a tutti, ma è una realtà. Se non altro, serve a far imparare a mio cugino, che ha 15 anni, che esistono i mozzi Campagnolo Pista e che è figo andare in giro in bici, piuttosto che col motorino.
Credo che le etichette, in fondo, ad una certa età servano: siamo noi che ce ne freghiamo di tutto e andiamo in giro come ci pare, ma da ragazzini abbiamo bisogno di conferme, di accettazione sociale, di confonderci nel gruppo. E se adesso il gruppo dice di farsi crescere il pizzetto e andare in giro con la fissa, ben venga! Poi, un domani, magari prendono una bici vera.
E cmq meglio cosi' che niente (parere).
Ma infatti, Ser, io credo che serva anche questo, può non piacere a tutti, ma è una realtà. Se non altro, serve a far imparare a mio cugino, che ha 15 anni, che esistono i mozzi Campagnolo Pista e che è figo andare in giro in bici, piuttosto che col motorino.
Credo che le etichette, in fondo, ad una certa età servano: siamo noi che ce ne freghiamo di tutto e andiamo in giro come ci pare, ma da ragazzini abbiamo bisogno di conferme, di accettazione sociale, di confonderci nel gruppo. E se adesso il gruppo dice di farsi crescere il pizzetto e andare in giro con la fissa, ben venga! Poi, un domani, magari prendono una bici vera.
Questo credo sia importante,consideriamo che ci sono realtà in cui l'arte di fare i telai è sparita.
Qua in Piemonte non c'è più nessuno che salda,a Torino negli anni d'oro c'erano fior di telaisti,Pelà in primis.Se un ragazzo più o meno giovane volesse intraprendere questa strada qua non riuscirebbe.
Il problema e nello stesso tempo il fascino di questo mestiere è che non si può studiare sui libri,serve la gavetta
hai pienamente ragione.....quindi io cosa potrei fare se veramente volessi affacciarmi al mestiere...provare, scommettere su me stesso su questo settore??? boh!
e sì,mai come in questo caso c'è bisogno della gavettatelefona a un telaista. ce ne sono. e gli chiedi se puoi andare da lui a imparare. molti lo fanno ( ma non sono italiani).stai lì un pò, non guadagni ma vedi e provi. ...
pego li accetta (va?).
zullo ne ha sotto uno.
ma c'è anche gios, masi...
li accetta in che senso? Con l'ascia?telefona a un telaista. ce ne sono. e gli chiedi se puoi andare da lui a imparare. molti lo fanno ( ma non sono italiani).stai lì un pò, non guadagni ma vedi e provi. ...
pego li accetta (va?).
zullo ne ha sotto uno.
ma c'è anche gios, masi...
In che senso far leva sulla flessibilità e non crearsi una nicchia? Io credo che questo ragazzo sia molto coraggioso.Evviva l'Italia.
Si propone un nuovo telaista e tutti lí a parlare del perché e del percome e di chi sono gli attrezzi.
Non prendetela come offesa, ma come opinione personale: io pedalerei sulle bici, non sulle chiacchere.
Tornando ai telai, alcune soluzioni mi piacciono proprio. C'é del buon gusto ed idee, ma non saprei SE e QUANTO possano valere sul mercato italiano; se fa leva sulla flessibilità va bene, stare in nicchia no.
E da questo punto di vista, la bici con i foglietti sui raggi perde parecchio
In che senso far leva sulla flessibilità e non crearsi una nicchia? Io credo che questo ragazzo sia molto coraggioso.
Avviare un'impresa in un momento di crisi in un settore (telai per bici d'acciaio) che sembra sì risollevarsi un po', ma che comunque propone numeri ancora minimi rispetto al totale, non è cosa comune.
Dalla sua ha l'età, con l' "incoscenza" dei vent'anni ed il fatto di essere partito a costo vicino allo zero.
Amici che pedalano con lui lo danno per molto molto appassionato ed entusiasta.
Staremo a vedere.
Intanto le sue bici a me non dispiacciono. Propone qualcosa di nuovo.
Evviva l'Italia.
Si propone un nuovo telaista e tutti lí a parlare del perché e del percome e di chi sono gli attrezzi.
Non prendetela come offesa, ma come opinione personale: io pedalerei sulle bici, non sulle chiacchere.
Tornando ai telai, alcune soluzioni mi piacciono proprio. C'é del buon gusto ed idee, ma non saprei SE e QUANTO possano valere sul mercato italiano; se fa leva sulla flessibilità va bene, stare in nicchia no.
E da questo punto di vista, la bici con i foglietti sui raggi perde parecchio