MADRID-GIJON-MADRID 1200Km

femfem

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E ora che son gasato, mi dico che se ne ho fatti 600 in 29 ore, che vuoi che siano 1200 o 1400? "Quisquilie, bazzecole", diceva il De Curtis, in arte Totò!

Abbiamo già detto più volte che non si tratta di pura matematica. Un 600 non sono due 300, così come un 1200 non equivale a fare due 600. Il 600 te la cavi con una notte, nel 1220 di notti ce ne volgiono almeno tre, e gestire tre notti non è cosa semplice. Questo non significa che anche i "giovani" delle rendo non ce la possnao fare, anzi, occorre però non prendere sottogamba il percorso. Essere gasati è senz'altro una buona cosa, aiuta a dare spirito, bisogna però tenere sempre in considerazione la possibilità di uscirne sconfitti e la sconfitta va considerata come un test, un esame , per crescere .
La quualificazione dei 4 brevetti (200,300, 400 e 600) da compiersi nei primi sei mesi dell'anno solare della manifestazione serve proprio a prepararsi fisicamente ma anche psicologicamente , prepararsi cioè a ripetere più volte l'esercizio atletico che nei giorni del 1200 si compie ininterrottamente per almeno 4 gg e 3 notti , o giù di lì.
Ti accorgerai che cambia il modo di ragionare, guai a commettere l'errore di seguire chi va più forte delle tue possibilità (spesso presi dall'euforia, soprattutto iniziale, ci si lascia coinvolgere) , poi la si paga. Dovrai usare molto la ragione, essere tenace e credere nelle tue possibilità, ragionare in termini di traguardi intermedi come fossero appunto dei brevetti minori all'interno del brevetto stesso. In 4 gg le situazioni possono cambiare più e più volte, gestisci al meglio ogni singolo istante, ogni contesto, senza pensare troppo al finale, in questo modo la strada scorrerà più di quanto credi . Non trascurare il tuo fisico quando ti chiede un po di riposo, abbiamo un organismo eccezionale, è capace in cambio delle strette necessarie esigenze di darci grandi risultati.
E soprattutto ricordarsi che il risultato migliore che possiamo ottenere in questo sport è quello di essere presenti in partenza ogni volta, con l'animo pieno di voglia di intraprendere il nostro bel viaggio . Arrivare nel tempo massimo o meno, è di importanza secondaria o-o
 

genannt vince

Scalatore
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bici, macchina, scooter: c'ho tutto!
Abbiamo già detto più volte che non si tratta di pura matematica. Un 600 non sono due 300, così come un 1200 non equivale a fare due 600.

Ovvio, io ho idea della cosa: l'affermazione infatti è di Totò, non mia :mrgreen:!

La quualificazione dei 4 brevetti (200,300, 400 e 600) da compiersi nei primi sei mesi dell'anno solare della manifestazione

Ah, un'altra notizia: quindi i 4 brevetti (200-300-400-600) vanno conseguiti nei primi 6 mesi dell'anno, cioè entro il 30 giugno?
Che brevetti del genere ci sono in quel periodo nel Nord Italia?

Altra domanda: la MGM ha cadenza annuale o biennale?

Altra domanda: perchè le 200 (e mi verrebbe da dire, anche le 300) sono considerate delle Rando?
 

femfem

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Ah, un'altra notizia: quindi i 4 brevetti (200-300-400-600) vanno conseguiti nei primi 6 mesi dell'anno, cioè entro il 30 giugno?
Che brevetti del genere ci sono in quel periodo nel Nord Italia?

Altra domanda: la MGM ha cadenza annuale o biennale?

Altra domanda: perchè le 200 (e mi verrebbe da dire, anche le 300) sono considerate delle Rando?

La MGM ha una cadenza quadriennale, il calendario brevetti per le omologazioni lo puoi trovare sul sito ufficiale [URL="http://www.audaxitalia.com"]www.audaxitalia.com[/URL] e per le qualificazioni devono essere fatti nell'anno corrente ed entro la data della manifestazione a cui si vuole partecipare, solitamente nella scheda di iscrizione sono riportate le caselline ove indicare i brevetti ed i relativi numeri di omologazione conseguiti. A volte succede che il brevetto di 600 si svolge in data tarda e comunque dopo il termine dell'iscrizione all'ultrarando, in quel caso basta indicare preventivamente quale sarà la 600 che affronteremo e poi si comunicherà in seguito il numerello di omologazione (anche se , come detto qualche post fa, esiste il registro internazionale ACP dove tutte le nostre "malefatte" sono "schedate" :mrgreen:).

Perchè le 200 e le 300 sono considerate rando?... Randonnèe non è tanto la distanza, quanto e soprattutto il modo di fare cicloturismo o-o
 

genannt vince

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La MGM ha una cadenza quadriennale, il calendario brevetti per le omologazioni lo puoi trovare sul sito ufficiale [URL="http://www.audaxitalia.com"][URL="http://www.audaxitalia.com"]www.audaxitalia.com[/URL][/URL] e per le qualificazioni devono essere fatti nell'anno corrente ed entro la data della manifestazione a cui si vuole partecipare, solitamente nella scheda di iscrizione sono riportate le caselline ove indicare i brevetti ed i relativi numeri di omologazione conseguiti. A volte succede che il brevetto di 600 si svolge in data tarda e comunque dopo il termine dell'iscrizione all'ultrarando, in quel caso basta indicare preventivamente quale sarà la 600 che affronteremo e poi si comunicherà in seguito il numerello di omologazione (anche se , come detto qualche post fa, esiste il registro internazionale ACP dove tutte le nostre "malefatte" sono "schedate" :mrgreen:).

Perchè le 200 e le 300 sono considerate rando?... Randonnèe non è tanto la distanza, quanto e soprattutto il modo di fare cicloturismo o-o

Grazie FF!
Quadriennale???? Ma allora la prox è nel 2013!??!?! Noooo!
 
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micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Perchè le 200 e le 300 sono considerate rando?... Randonnèe non è tanto la distanza, quanto e soprattutto il modo di fare cicloturismo o-o

Secondo la definizione "storica" dell'Audax Club Parisien, "randonneur è colui che riesce a percorrere 200 km dall'alba al tramonto su un veicolo mosso dalla sola forza muscolare". Da lì è partito tutto, e sono state coniate le distanze classiche dei brevetti omologate ACP (200, 300, 400, 600, 1000 e 1200 km). Le distanze superiori a 1200 km (cito ad esempio la LEL, o la "Amburgo-Berlino-Colonia-Amburgo", peraltro al via tra pochi giorni o-o) passano sotto l'ègida della BRM, Brevets Randonneur Mondiaux, altro organismo collegato all'ACP... Beh, insomma, tutta burocrazia. Ma se cercate su Internet (a patto di conoscere un po' il francese) potrete complicarvi ancora di più le idee. :mrgreen:
 

femfem

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Secondo la definizione "storica" dell'Audax Club Parisien, "randonneur è colui che riesce a percorrere 200 km dall'alba al tramonto su un veicolo mosso dalla sola forza muscolare". Da lì è partito tutto, e poi sono state coniate le distanze classiche dei brevetti omologate ACP (200, 300, 400, 600, 1000 e 1200 km). o-o

ne sai una più del diavolo !!!!!!!!!! :mrgreen:
 

ilfennec

Gregario
23 Luglio 2010
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Cannondale Synapse Hm
....... Quando raggiungiamo il controllo di Tortoles De Esgueva abbiamo in cor nostro la consapevolezza che ci possiamo pure credere !! :-) Non che prima non ci fosse la sicurezza necessaria, ma ora, con il gran tempo che rimane, la faccenda si mette bene . A Tortoles mangiamo di gusto una pasta fredda ed un po’ di verdure fresche, poi prendiamo anche qualche dolce e del caffè, sempre rigorosamente “solo”, altrimenti qui ti servono un beverone di caffelatte che digerisci al rientro in Italia !
Per raggiungere Ayllon sembra un gioco da ragazzi ed invece ci perdiamo ! :? Scopriremo poi che questo errore è stato comune anche ad altri. Si può dire che questo, oltre alla parte finale, sono stati gli unici due punti in cui il road-book ha un po’ deficitato nelle indicazioni: avviene che dobbiamo prendere la C114 per Fuentescesped, ma il cartello indicatore non lo si trova, scendiamo oltre quello che pare essere il punto di svolta e perdiamo dislivello. Intuito che qualcosa non và chiediamo info e ci indicano una strada a cui associano continuamente al termine “cortado” o qualcosa del genere. Non capiremo mai se significasse una scorciatoia o che altro!... Insomma a Fuentelcesped ci arriviamo ed il cartello per Ayllon lo troviamo anche se segna qualche Km in meno rispetto al road-book , ma si fa ben compensare dalla serie infinita di colline da superare !!!! mannaggia ai paperi !!! :bua:
Arriviamo ad Ayllon: ci sono dei bimbi fantastici che ci fanno il servizio timbri, già in prossimità del luogo alcuni di loro in bicicletta ci indicavano la direzione, scene che davvero allargano il cuore. Qui ne approfittiamo, dato il sole a picco ed il caldo davvero intenso, per farci l’ennesima cerveza e mangiare un’ottima insalata di pasta bella fresca ! Che fare? Aspettare che si plachi la caldazza?.. Ricordo però (era la discesa dell’andata tutta dissestata che mi aveva talmente innervosito) che si intravedevano degli alberi quella notte… dico a Graziano… forse ci va bene e la facciamo con un po’ d’ombra… ;nonzo% Si parte ! alle due e trenta di un torrido pomeriggio due impavidi randagi si inerpicano per l’Alto della Sierra della Pela :mrgreen: : quindici Km di ascesa che effettivamente dimostra la schifezza della sede stradale ma almeno adesso siamo in salita e non c’è nessun problema, e … toh !! ci sono davvero degli alberi. Finalmente si gode di un po’ d’ombra. Una borraccia , in cui avevamo messo del ghiaccio che però si è disciolto all’istante, serve per bere, l’altra per bagnarsi continuamente il capo. Dalle poche auto che passano è tutto un tifo !! Pare inverosimile anche a loro che qualcuno si arrampichi alle due e mezza di un pomeriggio sulle aride alture della Sierra ! :shock:
L’ombra termina poco prima della cima, l’aria è secca, il culetto fa male, ma adesso è il momento di stringere i denti a più non posso: ci sarà la discesa al penultimo controllo e da lì mancheranno poco più di cento Km a Madrid , e 24 ore di tempo ancora .
La discesa pare facile, se fosse discesa… in realtà di controtendenze ce ne sono in abbondanza, finisce l’acqua, finisce a circa 4 Km dal controllo di Atienza. Facile verrebbe da dire, sì certo, se si fosse da noi, qui la bocca secca nel giro di due minuti e i 4 Km non conoscono pianura, è tutto un su e giù, poi ancora su, poi ancora un’altra collina ed il paese non lo vedi mai. Ad Atienza ci arriviamo , ovviamente in leggera salita, ad una velocità di 7 chilometri orari !!! Sfinito !! sono sfinito !!! :wacko:
Scendo di sella ed entriamo al bar: ordiniamo una coca cola ed il barista pare un bradipo anziano svegliato dal sonno ! Mi vengono i nervi a fior di pelle !!!! Mi stò letteralmente disidratando anche i bulbi oculari !!! :twisted:
Ci riprendiamo dalla situazione , ci spariamo , non uno, bensì due gelati, poi una mezz’oretta di relax all’ombra con un venticello fantastico e diamo dentro al penultimo sforzo. Gli organizzatori hanno pensato bene di mettere un controllo in più sulla via del ritorno, così gli ultimi cento Km sono spezzati in due : davvero una manna !!!! :-x
Cinquanta Km, che vuoi che siano?... dai dai , per di più si sale a Cogolludo, verso il bacino artificiale sul far della sera, sarà finalmente fresco!! Ripartiamo , Graziano adesso va davvero bene, sembra appena partito, rigenerato, fresco, io invece ho il ginocchio sinistro che chiede il conto: il tendine fa male, sorprendentemente dolora di più se fermo la pedalata, per cui sono costretto anche nei tratti di discesa a muovere ugualmente le gambe. Stringo i denti, lo “annaffio” spesso con l’acqua della borraccia, mi da sollievo, mi alzo sui pedali e metto un rapporto molto duro perché solo così riesco a sentir meno dolore, appena mi risiedo invece devo usare il rapportino e procedere costante ma sempre senza fermare le gambe. Alle 21 siamo al controllo di Cogolludo, al centro sportivo . Ormai ci siamo, si potrebbe anche riposare un po’ ma la voglia di arrivare sovrasta qualsiasi pensiero. Intanto ci spariamo un paio di boccadillos “calienti” e prendiamo due cerveza freschissime ed effervescenti. :sbavon: Massaggio un po’ il ginocchio , che pare andare meglio , speriamo… Si fa buio, arrivano diversi gruppi, facciamo due chiacchere con un tedesco che da Km e km viaggia alla nostra stessa andatura: a volte avanza lui a volte noi. Un gruppo si alza e si prepara a partire; decidiamo di seguirli, ma l’effervescenza delle cerveza adesso sì che si manifesta in pieno !! Oddio !! speriamo di assecondare al meglio le curve !! :-P
Si và, ultimi 50 Km, ultime pedalate, al fresco della sera, si stà splendidamente bene, buio, buio totale quassù, ci stacchiamo dal gruppo, vanno troppo spediti, e poi al mio ginocchio non posso chiedere più di tanto anche se ormai la soglia del dolore viene alzata dall’entusiasmo di essere a qualche decina di Km dall’arrivo. Dietro di Noi rimane uno Spagnolo, occorre stare attenti a non fare stupidaggini ora, cauti nelle discese , per di più avvicinandoci ad Algete il traffico, finora assai scarso, aumenterà. A circa 30 Km dalla meta il road-book si fa piuttosto complicato nella interpretazione :?:, o forse sono le indicazioni stradali a non essere ben messe e la strada di rientro, fra l’altro, discosta proprio in questo tratto da quella fatta all’andata.
Dopo qualche giro a vuoto a cercare la retta via, incrociamo un gruppo di Spagnoli anch’essi in cerca della giusta direzione e tra un tentativo e l’altro ci ritroviamo a Valdeolmos , poco più di dieci Km dall’arrivo. Ultime pedalate, il traffico ora aumenta ma non ce ne curiamo, si realizza un grande desiderio, quello nato nelle fredde giornate invernali quando decidere con le gambe sotto la tavola era certamente più facile di oggi !... eppure non è poi così difficile, basta credere enormemente in se stessi ed avere amore per la fatica perché nessuna cosa importante Ti viene regalata .
E’ l’una di notte in punto, io, Graziano ed un gruppetto di ciclisti, partiti 75 ore fà, fanno rientro al centro Deportivo di Algete dopo un “giretto” verso la costa cantabrica a cercare un po’ di fresco in questa torrida estate Madrilegna ! o-o
Un grazie enorme a mio fratello Graziano friends, con cui ho condiviso una stupenda esperienza e che son certo si ripeterà altre volte, con maggior consapevolezza che qualcosa di buono insieme riusciamo a combinare .
Un grazie agli organizzatori che sono riusciti a mettere in piedi una bella manifestazione, pur nei suoi primi passi, e che son certo crescerà, e a tutta la gente Spagnola dal cuore veramente immenso come la loro terra .
Un grazie a tutti gli italiani presenti, per lo spirito di compagnia che mi e ci ha aiutato in questo viaggio ed infine un grazie a Voi che avete avuto la pazienza di leggere queste righe con la speranza che siano servite a svagarvi un poco dai pensieri quotidiani e perché no, a farVi prendere qualche decisione pur con “le gambe sotto la tavola” !! ;-)
...che dire?...un bravi grande grande come i km che avete percorso!