monocorona....?

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
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Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
www.stimarchetti.it
Bici
BTwin Triban 5
Quello di fare ciclismo e non arrampicata è un consiglio che ho avuto la fortuna di riceve da tanti amici più esperti e che nella mia vita ciclistica ho trovato assai valido

nel mio piccolo, mi trovo d'accordo: l'unica volta che ho fatto una salita da arrampicata ero con un 34x25, ed era piu' il rischio di ribaltarsi che quello di non farcela per via del rapporto.

Sul discorso del monocorona, penso possa essere una buona soluzione per il ciclista mediamente allenato, nel senso:

1) una persona poco allenata ha bisogno di rapporti molto agili anche su salite medio-ripide

2) Un ciclista che fa agonismo forse ha bisogno di rapporti "lunghi" per fare eventuali sparate in discesa durante una corsa

Fuori da queste due tipologie effettivamente il discorso del monocorona potrebbe essere una idea da sviluppare.
 

mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
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Pellegrino proto01
infatti non c'è da scendere, c'è proprio da non andarci a fare certi percorsi se non si ha un minimo di allenamento, con tutte le belle strade che ci sono mi spieghi perché devi andare su pendenze anomale per le bdc?!

Bah, che ragionamento....
Uno se vuole ha il diritto di arrampicarsi sui muri, se vuole, chi sei tu per dire cosa ha senso e cosa non lo ha.
Per assurdo qualcuno potrebbe dirti che non ha senso allenarsi come un prof per vincere una salsiccia alle granfondo
 

ibondio

Apprendista Cronoman
23 Dicembre 2010
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un cannibale ed un ferro
allora spostati su un forum di arrampicate, qui si condivide la passione per il ciclismo :-x


un 42x28, che comunque, visto che ogni volta tocca riscrivere tutto, rappresentava solo una ipotesi generale,
ha 3,2m di sviluppo quanto un 39x26
con un minimo di allenamento permette di affrontare qualunque classica salita ciclistica;

"le caprette" :mrgreen: quando vanno ad arrampicarsi su salite fuori misura
sono solite già oggi con la doppia dotarsi di cassetta ad hoc, non vedo perché non si possa fare con il monocorona,
quindi non si preclude nulla a nessuno.
Quello di fare ciclismo e non arrampicata è un consiglio che ho avuto la fortuna di riceve da tanti amici più esperti e che nella mia vita ciclistica ho trovato assai valido, e parlo da grandissimo appassionato di salite (non di arrampicate in bdc), come potranno confermare i tanti amici, anche del forum che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente e con i quali abbiamo pedalato insieme
In bici si va spesso in compagnia o magari si fa qualche granfondo durante l'anno. Quindi ti trovi a superare i tuoi limiti, o rinunci o ti adegui.
Ho sempre usato compact con 11-25, per poter fare certi itinerari ho dovuto cambiare cassetta con 13-29, poi modificata a 12-29.
50x13 dopo i 50-52 orari vado in stallo, 34x29 mi fa salire con dignità anche gli strappi oltre il 15% (che non vuole dire fare lo Stelvio).
Il mio problema è il peso, per altri magari manca la gamba, in questi casi (e quando mi guardo attorno la domenica, siamo la maggior parte) un range ampio ti permette di fruire meglio della BDC.
 

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
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si grazie
ma secondo alcuni di voi stanno partendo dal presupposto che la monocorona sia un' obbligo e non una scelta

penso che ognuno debbe scegliere in base al proprio grado di allenamento-percorsi-budget

come vengono prodotte le triple,le compact le tradizionali etc non vedo xkè non possa essere venduta le monocorone
 

ibondio

Apprendista Cronoman
23 Dicembre 2010
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un cannibale ed un ferro
ma secondo alcuni di voi stanno partendo dal presupposto che la monocorona sia un' obbligo e non una scelta

penso che ognuno debbe scegliere in base al proprio grado di allenamento-percorsi-budget

come vengono prodotte le triple,le compact le tradizionali etc non vedo xkè non possa essere venduta le monocorone
Il topic è stato aperto considerando la Monocorona come l'occasione per eliminare il deragliatore ed avere maggior libertà costruttiva sul telaio, quindi bici dedicata, come dire sacrificheresti una corona per avere determinati vantaggi estetico-tecnici? Le mie riflessioni sono sviluppate su questa base, poi va da se che la discussione abbia diversi sviluppi.
 

ezio79

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4 Aprile 2007
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di ogni tipo
Bah, che ragionamento....
Uno se vuole ha il diritto di arrampicarsi sui muri, se vuole, chi sei tu per dire cosa ha senso e cosa non lo ha.
io non sono nessuno, ma Vi inviterei a vedere la cosa ragionando su quello che è stato e tutto sommato è ancora l'andare in bici;
il mio non vuol essere un divieto per nessuno,
ma, provo a spiegarmi meglio con questo esempio,
se Tempel (o chiunque altro) sale in Giau sulla sola ruota posteriore
è libero di farlo, ma quello non è ciclismo (se non ciclismo assai latamente inteso ...) e non credo che ragionando di tecnica si debba usar come cardine il fatto che qualcun vuol fare cose che vanno al di la di un sereno rapporto cicloamatoriale con la bici

Per assurdo qualcuno potrebbe dirti che non ha senso allenarsi come un prof per vincere una salsiccia alle granfondo
infatti, opinione personalissima, ha ben poco senso e lo ha ancora meno ricorrere a scorciatoie
 

ezio79

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di ogni tipo
In bici si va spesso in compagnia ...
o-o


... o magari si fa qualche granfondo durante l'anno...
anche qui nulla di strano

... Quindi ti trovi a superare i tuoi limiti, o rinunci o ti adegui...
devo pensare che frequenti cattive compagnie :mrgreen:
onestamente l'essere in compagnia aiuta, più che mettere in difficoltà (almeno tra noi funziona così, altrimenti forse bisogna rivedere il concetto di "amico" :mrgreen:) poi tendenzialmente i gruppi ciclistici tendono ad omogeneizzarsi, perché, anche qui per fare un esempio, se un dilettante esce con gli amatori lui si annoia (e si allena male) e loro non si divertono perchè fanno troppa fatica

Ho sempre usato compact con 11-25, per poter fare certi itinerari ho dovuto cambiare cassetta con 13-29, poi modificata a 12-29.
50x13 dopo i 50-52 orari vado in stallo, 34x29 mi fa salire con dignità anche gli strappi oltre il 15% (che non vuole dire fare lo Stelvio).
...
logico che se si sceglie di fare una settimana in alta montagna il più delle volte si adotti qualche opportuno accorgimento,
ma da come potrebbe intendere chi legge questa discussione i cicliamatori vivono tutti in montagna e percorrono solo strade over 10%!
Se come me a 50km/h ci vai per pochi minuti spesso a ruota non vedo dove sia il problema (è anche allenante far girare un pochino la gamba a velocità), se invece ci macini km e km c'è qualcosa che non mi torna.
Lo stelvio, giusto per ricollegarsi all'esempio, mi sembra abbia una pendenza media dell'8%, ma la maggior parte delle salite non supera i 3-4km per 3-5% di pendenza media;
se invece lo strappo è di 100-200m basta arrivarci con un minimo di slancio, alzarsi sui pedali e si supera in modo abbastanza indolore.
Però se si abitua la gamba a rapporti troppo agili già sul 4-5% è normale che poi non si riesca mai a trovare un rapporto sufficientemente corto.
Certi pro non vanno presi in considerazione perché per doti naturali, allenamento e non solo riescono a salire con un altissimo numero di rpm su qualsiasi pendenza, cosa che per oltre il 99% degli amatori sarebbe improponibile (anche a velocità ben più basse di quelle di un pro).

Il mio problema è il peso, per altri magari manca la gamba, in questi casi (e quando mi guardo attorno la domenica, siamo la maggior parte) un range ampio ti permette di fruire meglio della BDC.
ora ribadito che esistono molteplici soluzioni (compresa la tripla) e che ciascuno è libero di adottare quella che ritiene più adatta a sé,
io continuo a credere che considerando quello che effettivamente facciamo nel quotidiano quando usciamo in bici (cioé andiamo piano e su percorsi mediamente facili) anche l'ultima proposta della monocorona può riverlarsi una soluzione interessante, adatta e sufficiente; ovviamente potrebbe non arrivare mai sul mercato o essere sconfitta dalle sperimentazioni empiriche,
ma stante le premesse di cui sopra (i cicloamatori vanno prevalentemente piano e su perorsi falicili) reputo sbagliato bocciarla in partenza e senza appello
 

ezio79

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ma secondo alcuni di voi stanno partendo dal presupposto che la monocorona sia un' obbligo e non una scelta

penso che ognuno debbe scegliere in base al proprio grado di allenamento-percorsi-budget

come vengono prodotte le triple,le compact le tradizionali etc non vedo xkè non possa essere venduta le monocorone
o-o
è una possibilità in più e come tale ben venga ;)
 

ezio79

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Il topic è stato aperto considerando la Monocorona come l'occasione per eliminare il deragliatore ed avere maggior libertà costruttiva sul telaio, quindi bici dedicata, come dire sacrificheresti una corona per avere determinati vantaggi estetico-tecnici? Le mie riflessioni sono sviluppate su questa base, poi va da se che la discussione abbia diversi sviluppi.
non è proprio così
e comunque le discussioni cercando di non andare completamente OT
hanno un margine elastico di sviluppo.

Il monocorona si può usare tranquillamente su un telaio normale, visto che molti telai hanno bisogno di una fascetta ad hoc per montare il deragliatore,
quindi in molti casi (e tutto sommato direi la maggior parte) rappresenta una soluzione attuabile su telai attuali potendo passare dall'una all'altra soluzione agevolmente (come stanno facendo molti ciclocrossisti dove la semplicità di trasmissione è fondamentale).
Vantaggi estetici li trovo discutibili e altamente soggettivi.
La libertà costruttiva molti produttori - nei limiti uci - se la sono già presa, in quanto fanno i piantoni della forma che preferiscono e poi fissano un asola per il deragliatore ad hoc

salve a tutti! sul forum "cugino" ho visto la prova del nuovo gruppo sram xx1, con monocorona anteriore a 28/30/32/34/36/38 denti, e pacco pignoni a 11v 10-42.
se si facesse una cosa simile per bici da corsa? magari con corona anteriore da 46 e pacco pignoni 10-38?
credo che i vantaggi sarebbero un minor peso, maggior semplicità, linea più "pulita" dato che manca il deragliatore, ed un maggiore spazio di manovra per i progettisti (ora la presenza del deragliatore, ed il suo ingombro, pone dei limiti nella progettazione dei tubi piantone)
altra faccia della medaglia, potrebbero esserci pochi rapporti, col rischio di trovarsi o troppo duri o troppo agili.... che ne pensate?
 

Julio

Apprendista Velocista
13 Settembre 2008
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Discussione interessantissima! Complimenti a tutti!
Fino ad adesso avete affrontato il discorso dal lato teorico, che ne dite di passare al lato pratico?
Per il cambio posteriore e pacco pignoni non vedo alcun problema, si può scegliere tra 10v o 11v, non cambia niente in pratica.
I problemi secondo me sono due:
-la guarnitura, bisognerebbe prendere un modello da pista? Ho dato un'occhiata e il famigerato risparmio di peso non le vedo;
-i comandi, per il cambio posteriore non c'è problema ma per il comando del deragliatore come si fa? Lasciamo quelli normali? A questo punto si risparmia solo il peso del deragliatore (100gr) e delle sue guaine.
Voi che ne dite?
 

mikimetal91

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Pellegrino proto01
Discussione interessantissima! Complimenti a tutti!
Fino ad adesso avete affrontato il discorso dal lato teorico, che ne dite di passare al lato pratico?
Per il cambio posteriore e pacco pignoni non vedo alcun problema, si può scegliere tra 10v o 11v, non cambia niente in pratica.
I problemi secondo me sono due:
-la guarnitura, bisognerebbe prendere un modello da pista? Ho dato un'occhiata e il famigerato risparmio di peso non le vedo;
-i comandi, per il cambio posteriore non c'è problema ma per il comando del deragliatore come si fa? Lasciamo quelli normali? A questo punto si risparmia solo il peso del deragliatore (100gr) e delle sue guaine.
Voi che ne dite?
io pensavo ad un gruppo pensato specificamente per la monocorona, non farla " da se" ammucchiando pezzi ;)
 

ezio79

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4 Aprile 2007
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di ogni tipo
Discussione interessantissima! Complimenti a tutti!
Fino ad adesso avete affrontato il discorso dal lato teorico, che ne dite di passare al lato pratico?
Per il cambio posteriore e pacco pignoni non vedo alcun problema, si può scegliere tra 10v o 11v, non cambia niente in pratica.
I problemi secondo me sono due:
-la guarnitura, bisognerebbe prendere un modello da pista? Ho dato un'occhiata e il famigerato risparmio di peso non le vedo;
-i comandi, per il cambio posteriore non c'è problema ma per il comando del deragliatore come si fa? Lasciamo quelli normali? A questo punto si risparmia solo il peso del deragliatore (100gr) e delle sue guaine.
Voi che ne dite?
occorre un gruppo progettato ad hoc per concretizzare i vantaggi di peso, oltre che per avere una guarnitura ed una corona ottimizzata per lavorare su tutta la cassetta e "tenere" bene la catena senza deragliatore;
infatti a quel punto avresti:
- comando sx solo freno, che progettato ad hoc con leva in carbonio, può pesare davvero molto poco
- assenza cavo e guaina deragliatore
- assenza fascetta e deragliatore
- singola corona mediamente piccola (anche in questo caso una progetto che miri a contenere il peso può permettere di realizzare una guarnitura molto molto leggera)
 
S

skylite

Guest
.

Che la doppia ovvia sia la soluzione più completa l'ho scritto più volte

E più volte è stato scritto che la mono corona sarebbe utilizzata solo da una nicchia di persone con un ottimo allenamento.
Del resto se come scrivi, la doppia è la soluzione più completa (significa che chiunque, allenato e non, può andare praticamente ovunque), è ovvio che se con la mono corona lasci gli estremi simili come sviluppi metrici, avrai più salti tra un rapporto e l'altro.
Poi certo tu dici di cambiare pignoni con la mono corona, si si può certo...ma scusa, ci hanno fatto 11 pignoni dietro con la doppia proprio per limitare al minimo questa cosa e ora dovrei levare una corona per avere due o tre cassette?

Come giustamente scritto da Fast1, sarà una soluzione che chi vuole andare in bici tranquillo difficilmente adotterà.
 
S

skylite

Guest
occorre un gruppo progettato ad hoc per concretizzare i vantaggi di peso, oltre che per avere una guarnitura ed una corona ottimizzata per lavorare su tutta la cassetta e "tenere" bene la catena senza deragliatore;
infatti a quel punto avresti:
- comando sx solo freno, che progettato ad hoc con leva in carbonio, può pesare davvero molto poco
- assenza cavo e guaina deragliatore
- assenza fascetta e deragliatore
- singola corona mediamente piccola (anche in questo caso una progetto che miri a contenere il peso può permettere di realizzare una guarnitura molto molto leggera)

Non mi pare chissà che, se elimini dei pezzi dal gruppo è ovvio che pesa di meno, dai su...non facciamo passare ste cose per miracoli...
 

fast1

Apprendista Cronoman
15 Marzo 2007
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E più volte è stato scritto che la mono corona sarebbe utilizzata solo da una nicchia di persone con un ottimo allenamento.

E qui nasce anche qualche incertezza sul possibile apprezzamento del mercato, dato che sebbene possa esser utilizzata senza eccessive penalizzazioni da chi ha un ottimo allenamento, di fatto la maggioranza delle persone che ha un ottimo allenamento fa gare e percorsi più impegnativi. E per le gare ed i percorsi impegnativi credo resterebbe sempre una decisa preferenza per la doppia, anche tra gli agonisti ed i ciclisti ben allenati.

La maggior parte degli utenti, come in molti settori, sono "utenti medi"; medi nel senso che non hanno particolari manie, voglion la bici per fare un po' di tutto, una bici che pesi poco, ma senza rinunciare alle comodità offerte dall'evoluzione.
Cose come la grammomania, la tendenza minimal, i recumbent, e direi pure la monocorona con 10-11 rapporti su bdc, difficilmente possono ambire a più che creare una nicchia di mercato
 
Ultima modifica:

ibondio

Apprendista Cronoman
23 Dicembre 2010
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non è proprio così
e comunque le discussioni cercando di non andare completamente OT
hanno un margine elastico di sviluppo.

Il monocorona si può usare tranquillamente su un telaio normale, visto che molti telai hanno bisogno di una fascetta ad hoc per montare il deragliatore,
quindi in molti casi (e tutto sommato direi la maggior parte) rappresenta una soluzione attuabile su telai attuali potendo passare dall'una all'altra soluzione agevolmente (come stanno facendo molti ciclocrossisti dove la semplicità di trasmissione è fondamentale).
Vantaggi estetici li trovo discutibili e altamente soggettivi.
La libertà costruttiva molti produttori - nei limiti uci - se la sono già presa, in quanto fanno i piantoni della forma che preferiscono e poi fissano un asola per il deragliatore ad hoc
;nonzo%scusa, ma penso che sia proprio così, mi permetto di copiaincollare il messaggio#1 "credo che i vantaggi sarebbero un minor peso, maggior semplicità, linea più "pulita" dato che manca il deragliatore, ed un maggiore spazio di manovra per i progettisti (ora la presenza del deragliatore, ed il suo ingombro, pone dei limiti nella progettazione dei tubi piantone)"
Se invece si usasse il mono per motivi peso/estetica, va bene tutto, è solo questioni di gusti. Vantaggi tecnici per la BDC non ne vedo, solo il doversi adattare ad usare 10-11 rapporti invece di 14 o più.o-o
 

ibondio

Apprendista Cronoman
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anche qui nulla di strano


devo pensare che frequenti cattive compagnie :mrgreen:
onestamente l'essere in compagnia aiuta, più che mettere in difficoltà (almeno tra noi funziona così, altrimenti forse bisogna rivedere il concetto di "amico" :mrgreen:) poi tendenzialmente i gruppi ciclistici tendono ad omogeneizzarsi, perché, anche qui per fare un esempio, se un dilettante esce con gli amatori lui si annoia (e si allena male) e loro non si divertono perchè fanno troppa fatica


logico che se si sceglie di fare una settimana in alta montagna il più delle volte si adotti qualche opportuno accorgimento,
ma da come potrebbe intendere chi legge questa discussione i cicliamatori vivono tutti in montagna e percorrono solo strade over 10%!
Se come me a 50km/h ci vai per pochi minuti spesso a ruota non vedo dove sia il problema (è anche allenante far girare un pochino la gamba a velocità), se invece ci macini km e km c'è qualcosa che non mi torna.
Lo stelvio, giusto per ricollegarsi all'esempio, mi sembra abbia una pendenza media dell'8%, ma la maggior parte delle salite non supera i 3-4km per 3-5% di pendenza media;
se invece lo strappo è di 100-200m basta arrivarci con un minimo di slancio, alzarsi sui pedali e si supera in modo abbastanza indolore.
Però se si abitua la gamba a rapporti troppo agili già sul 4-5% è normale che poi non si riesca mai a trovare un rapporto sufficientemente corto.
Certi pro non vanno presi in considerazione perché per doti naturali, allenamento e non solo riescono a salire con un altissimo numero di rpm su qualsiasi pendenza, cosa che per oltre il 99% degli amatori sarebbe improponibile (anche a velocità ben più basse di quelle di un pro).


ora ribadito che esistono molteplici soluzioni (compresa la tripla) e che ciascuno è libero di adottare quella che ritiene più adatta a sé,
io continuo a credere che considerando quello che effettivamente facciamo nel quotidiano quando usciamo in bici (cioé andiamo piano e su percorsi mediamente facili) anche l'ultima proposta della monocorona può riverlarsi una soluzione interessante, adatta e sufficiente; ovviamente potrebbe non arrivare mai sul mercato o essere sconfitta dalle sperimentazioni empiriche,
ma stante le premesse di cui sopra (i cicloamatori vanno prevalentemente piano e su perorsi falicili) reputo sbagliato bocciarla in partenza e senza appello
Ci sta tuttoo-o
Ma bisogna adattare il tema ai luoghi dove tutti noi pedaliamo. Nella stagione si fa un po' di tutto, pianura, salite, corti da 50km, lunghi da 180 ... non c'è bisogno di andare sulle alpi per affrontare salite lunghe e ben più ripide dei tuoi 3-5% soprattutto in Italia.
Noi Milanesi della pianura abbiamo Brianza e Bergamasca dove ti assicuro ci sono signore salite. Quest'estate ho fatto 2 volte il Ghisallo, non so di dove sei e se lo conosci, comuque pendenza media intorno a 5% su 10km, peccato che include due km centrali in pianura/discesa, ergo i primi 3km sono almeno 9-10% medi, diciamo che il 34x29 aiuta quando una salita del genere è in mezzo ad un giro da 150km. Nello stesso percorso incontri anche discese non ripide ma molto lunghe, almeno 2 con il 50x13 le pedali per metà.
Comunque tento di capire quanto dici, in molti punti è anche condivisibile, ma sembra che il cilcismo si evolva nell'offrire una forbice di rapporti più ampia possibile invece di ridurne il numero.
Mountain bike e Ciclocross sono altri mondi, le velocità sono molto più basse. Mentre in BDC avere un rapporto lungo da alternare quando sei in gruppo secondo me aiuta.
 

bingo

Pignone
8 Agosto 2008
221
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Liberati
la corona al massimo è più piccola, non più grande... e visto che verrebbe collocata " a metà strada" tra le attuali due corone, non credo ci siano rischi di toccare i foderi... ma sono solo supposizioni

Si. Ora mi accorgo che il mio discorso valeva per guarniture vintage. (Anzi, nella maggior parte la corona starebbe nella posizione di quella grande).

Comunque e da parecchio tempo che ho qualcosa di importante da dire proprio a proposito del tema che hai proposto. In sintesi, se rimangono i classici pignoni, io sono sfavorevole a questo sistema perché il mozzo posteriore è troppo largo. In realtà se devono rimanere i classici pignoni, io sono favorevole alla tripla e a diminuire il numero di rapporti dietro per restringere il mozzo e aumentare lo spazio tra i foderi e la ruota. Io la vedo così, ecco perché mi piace lo shimano alfine, poi ognuno la veda come vuole, amen.
 

vaminga

Apprendista Passista
19 Febbraio 2010
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Brianza
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Canyon Ultimate CF slx 8.0- Cannondale caad 7
Mi sono letto tutto il 3d, ma francamente io sti potenziali vantaggi della monocorona proprio non li vedo, se non per i due o tre etti in meno (...buoni solo per grammomaniaci se ci preoccupiamo di valutarne concretamente i "vantaggi":mrgreen:).
Certo Ezio ha ragione quando dice che (interpreto) riterrebbe coerenti le critiche solo da parte di chi usa di norma il 12/23 (o meglio il 12/21). Ma quelle sono soluzioni ottimali perchè ti permettono di usare almeno 16 rapporti con il minimo salto fra l'uno e l'altro!
Chi è discretamente allenato tende a ottimizzare l'espressione della potenza attraverso l'adeguata scelta della cadenza che sente più appropriata, e questo è molto più facile se si minimizzano i salti!
Con la compact ed il 12/23 (ma io uso spesso il 12/21) hai uno arco di sviluppo metrico superiore (il 50/12 anzichè il 50/13 = al 42/11) alla monocorona (con 11/28) con 14-16 rapporti anzichè 10-11 (probabilmente con minori incroci agli estremi) con minori salti...........ripeto a meno di enfatizzare i 2-3 etti in meno (e qui non mi dilungo) i potenziali vantaggi mi sfuggono;nonzo%.
Poi è vero che uno può usare pignoni dedicati (per chi è mediamente allenato è fortemente consigliato imho) ma questo vale sia per la doppia che per la mono!