ensomma.Se prendi il giro dell’anno scorso e quello del 2016, scambi Froome con Nibali, Yates e Pinot con Kruiswich e Chavez cosa si ottiene?
Che l’unica differenza è che uno si è incartato in discesa per seguire l’avversario a tutta e che si parla di pedivelle.
Nel 2016 come lo scorso anno nella terza settimana ha vinto quello più in palla, gli altri sono esplosi.
Le pedivelle sono un dettaglio come tanti altri forse, ma che viene “romanzato” da cronisti e tifosi quasi come la borraccia tra Coppi e Bartali
chiariamo, non sto dicendo che quelli del 2018 mangino diverso da quelli del 2016.
è che almeno ci fu risparmiato dell'avanspettacolo.
imho.