potenza/peso in salita

Hard_climber

Passista
29 Novembre 2005
4.196
58
Nord est
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Bici
Mi sembra ovvio
direi che nelle velocità da salita e per le nostre gambe possiamo tranquillamente trascurare l'attrito aerodinamico.
inoltre se la potenza rimane costante e anche gli attriti della bici possiamo considerarli costanti (poi quali attriti? le gomme su strada? la catena sui pignoni) direi che il peso gioca molto sulle performance in salita... un pò come sui tempi d'arresto in frenata :mrgreen:
Q8 e aggiungo che la perdita di peso influsice positivamente anche sul motore: maggiore resistenza e velocita' di recupero.
 

fast1

Apprendista Cronoman
15 Marzo 2007
3.029
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Bici
direi che nelle velocità da salita e per le nostre gambe possiamo tranquillamente trascurare l'attrito aerodinamico.
inoltre se la potenza rimane costante e anche gli attriti della bici possiamo considerarli costanti (poi quali attriti? le gomme su strada? la catena sui pignoni) direi che il peso gioca molto sulle performance in salita... un pò come sui tempi d'arresto in frenata :mrgreen:

infatti i risultati di quei test differiscono poco dai conti che trascurano gli attriti...ovviamente il peso influisce molto, forse non quanto si può pensare da quei conti che qualcuno ha riportato
 

dru

Passista
Forse Dru sarei daccordo se mi dicessi perdita di resistenza...
Infatti le riserve di grasso sono necessarie a chi vuole fare imprese di ore e ore...No??

lo scorso anno ho perso 7 kg tra inverno e estate... probabilmente in 7 kg, 6 erano di panza ma 1 di muscoli... perche nn andava assolutamente meglio.

quest'annno mi son limitato a perdere "solo" 4 kg e la faccenda va molto meglio!!!

si evidentemente ho scritto male nn approfondendo il significato: la panza nn aiuta ad andar forte, anzi. il fatto è che le diete a volte, spesso direi, portano a perdere anche tono muscolare e da qui perdita di potenza!

saluti e a sabato... probabilmente (devono ancora darmi conferma :wacko: )
 

FABIANO

Apprendista Cronoman
30 Giugno 2006
3.423
81
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Nave (bs)
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Se nn le prendi con la suola in carbonio, vanno benissimo le rigide, riesci cmq a camminare bene...Con la suola in carbonio nn le ho mai provate ma sono ancora più rigide...
Io ho le shimano, come scarpe, avevo le specialized e mi ero trovato bene, forse un modello molto buono anche per l'escursionismo le fà la northwave...
Ti sconsiglio le sidi perchè ( per me) sono di pianta strettissima e nn comodissime..(poi dipende da che piede hai, io nn riesco nemmeno a calzarle altri dicono siano una pantofola..)..Ma le semi rigide sinceramente nn le ho in mente..??..
 

dru

Passista
Se nn le prendi con la suola in carbonio, vanno benissimo le rigide, riesci cmq a camminare bene...Con la suola in carbonio nn le ho mai provate ma sono ancora più rigide...
Io ho le shimano, come scarpe, avevo le specialized e mi ero trovato bene, forse un modello molto buono anche per l'escursionismo le fà la northwave...
Ti sconsiglio le sidi perchè ( per me) sono di pianta strettissima e nn comodissime..(poi dipende da che piede hai, io nn riesco nemmeno a calzarle altri dicono siano una pantofola..)..Ma le semi rigide sinceramente nn le ho in mente..??..


bah... pensavo un modello semplice (decathlon... dopo aver appena speso 250 euro per le ergo 2 da strada... :wacko: )
confermato l'impegno di faenza.... ci si vede il sabato quindi :-)
 

lemma

Cronoman
27 Marzo 2007
732
2
Cuneo
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Ma che dati sono? I secondi guadagnati sono funzione della potenza sviluppata dal ciclista.
La pendenza non c'entra niente, si deve parlare solo del lavoro atto ad alzare un peso, trascurando gli attriti con il terreno e quelli aerodinamici.
Si supponga che un ciclista produca una potenza media di 360 W e il peso complessivo sia di 80 Kg .
Se supera una salita di 1000 m di dislivello consuma circa 785 Kj(1000*80*9.81 ).
Con la potenza di 360 W impiega 36.3 minuti.
Ora se perde 5 Kg di sola trippa, cioe' supponendo che la sua potenza sia sempre di 360 W, impiega 34 minuti (36.3*(75/80)). Quindi il guadagno e' di circa 28 s/Kg. Non poco!
Se la salita ha una pendenza del 7% , ad un dislivello di 1000 m corrispondono 14.3 Km. Pertanto il guadagno per Km e' di 9.65 secondi.
Se la pendenza e' del 10% allora il guadagno e' di 13.8 secondi al Km e se e' uno Zoncolan 16.6 secondi al Km.

Scusate, qui qualcuno suggerisce di trascurare gli attriti. Ma dai conti senza gli attriti, uno di 80kg con 360w salirebbe 1000m in poco più di mezzora, che al 7% di pendenza fa i 23 e rotti all'ora.... Forse è opportuno considerare anche gli attriti.
Distinti Saluti
 

wwwexalto

Apprendista Passista
1 Marzo 2007
1.163
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Piemonte
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Bici
Pinarello Carbon FP
Tutte cose giuste.....TEORICAMENTE
MA nessuno mi pare abbia detto che la forza che si esprime pedalata secondo un ciclo non lineare,

tutti sappiamo che quando il piede spinge diamo il 60-70% (a spanne) della forza complessiva dell'intero ciclo della pedalata.
L'aumento della pedenza fa si che oltre una certa soglia soggettiva
(esempio a muzzo: 9% per me che sono 88 kg - 12% per un atleta di 70kg e magari 14% per uno di 55kg)
l'atleta non riesca a completare la pedalata in maniera efficace a causa della bassa RPM,

quindi è vero che il peso (massa) incide linearmente sulla resistenza che deve vincere l'atleta in salita, vero quindi che aumenta 1% salita aumenta lo resistenza di 10 (ipotesi), aumenta del 2% resistenza di 20 e così via...

tuttavia la nostra trasmissione della potenza ha un calo, a ridotte rpm eroghiamo meno potenza di quanto potremmo,

inoltre il nostro motore, il nostro corpo non rende linearmente, ma vi è un range oltre il quale andiamo in fuorigiri e ci "surriscaldiamo" e ci piantiamo:bua:

Ad esempio io vado al 5-7 % in salita senza grandi problemi,

se la salita si impenna al 12 %. la rpm scende, erogo meno potenza perché i battiti aumentano, non riesco a completare bene il ciclo della pedalata e mi pianto o tribolo a mantenere l'equilibro a 6 km/h con 190 battiti/minuto!

Cosa ne pensate?
 

all_i_need_is_bike

Apprendista Cronoman
22 Marzo 2007
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Bici
human-powered
La potenza dissipata per vincere gli attriti meccanici (rotolamento delle parti in movimento) viaggia linearmente con la velocità: può essere tenuto in conto a spanne considerando la salita circa l'1% più ripida (infatti anche la potenza necessaria per vincere le forze di gravità cresce linermente con la velocità).
La potenza dissipata per attrito aerodinamico viaggia invece con il cubo della velocità (in metri al secondo) quindi può diventare importante; non essendo lineare, non è possibile effettuarne una stima di validità generale come per il contributo precedente. Sicuramente anche in salita può diventare comparabile con il termine gravitazionale.

Tutte cose giuste.....TEORICAMENTE
MA nessuno mi pare abbia detto che la forza che si esprime pedalata secondo un ciclo non lineare,

tutti sappiamo che quando il piede spinge diamo il 60-70% (a spanne) della forza complessiva dell'intero ciclo della pedalata.
L'aumento della pedenza fa si che oltre una certa soglia soggettiva
(esempio a muzzo: 9% per me che sono 88 kg - 12% per un atleta di 70kg e magari 14% per uno di 55kg)
l'atleta non riesca a completare la pedalata in maniera efficace a causa della bassa RPM,

quindi è vero che il peso (massa) incide linearmente sulla resistenza che deve vincere l'atleta in salita, vero quindi che aumenta 1% salita aumenta lo resistenza di 10 (ipotesi), aumenta del 2% resistenza di 20 e così via...

tuttavia la nostra trasmissione della potenza ha un calo, a ridotte rpm eroghiamo meno potenza di quanto potremmo,

inoltre il nostro motore, il nostro corpo non rende linearmente, ma vi è un range oltre il quale andiamo in fuorigiri e ci "surriscaldiamo" e ci piantiamo:bua:

Ad esempio io vado al 5-7 % in salita senza grandi problemi,

se la salita si impenna al 12 %. la rpm scende, erogo meno potenza perché i battiti aumentano, non riesco a completare bene il ciclo della pedalata e mi pianto o tribolo a mantenere l'equilibro a 6 km/h con 190 battiti/minuto!

Cosa ne pensate?
Il fatto che a ridotte rpm si eroghi meno potenza dipende dal fatto che non si ha abbastanza forza (F) per fornire la stessa potenza (P = F * v) al ridursi della velocità (v).
Ragionando a parità di potenza fornita riduco la forza (scalo il rapporto) e vado più agile (aumento la velocità di rotazione).
Se dopo aver scalato il rapporto non riesco ad aumentare la velocità di rotazione delle pedivelle significa che prima di cambiare stavo fornendo una potenza eccessiva rispetto a quella che il corpo era in grado di fornire in quelle condizioni (ambientali, di allenamento, di affaticamento).
Ciò è vero indipendentemente che si lavori sotto soglia (ovvero quando la potenza fornita cresce linearmente con il ritmo cardiaco; un po' come per un motore per cui, aumentando il numero di giri, aumenta la potenza fornita) sia sopra soglia (quando la potenza fornibile non è più aumentabile per "raggiunti limiti" del sistema: anche un motore oltre un certo numero di giri non può andare, l'unico modo per aumentare la potenza sarebbe quello di aumentare la cilindrata).