L'idea di inviare il valore di temperatura al P2M e correggere l'offset in base a tale valore non é malvagia, ma vedo alcune difficoltà:
- non credo che l'
Edge invii i suoi dati (tra cui la temperatura) via ANT+
- anche ammesso che lo facesse, la temperatura misurata dall'Edge é affetta da errore in quanto misurata all'interno dello strumento, quindi influenzata dall'irraggiamento solare sullo strumento e dallo sviluppo di calore insito nell'elettronica dell'Edge
- anche risolvendo i problemi esposti ai due punti precedenti, il P2M dovrebbe sapere, al suo interno, la correlazione tra variazione di temperatura e variazione di resistenza degli estensimetri, che per stessa ammissione dei costruttori varia da strumento a strumento.
Secondo me la soluzione migliore per P2M sarebbe di utilizzare un numero di estensimetri, una qualità degli stessi ed una disposizione geometrica tale da minimizzare l'influenza della temperatura.
In alternativa, In linea teorica, complicando l'elettronica ed inserendo un sensore di temperatura montato insieme agli estensimetri, potrebbero creare un firmware che "impara" e si costruisce una tabella di offset (ogni volta che viene fatto, o in automatico o in manuale) in base alla temperatura. Tale tabella verrebbe continuamente aggiornata, quindi anche in caso di deriva nel tempo sarebbe sempre la migliore approssimazione possibile. Se io fossi il progettista del P2M probabilmente farei cosí. Lo utilizzerei anche come argomento di marketing.