Pro stagione 2022

Zugnajima#11

Team Lotus Camel Honda
14 Giugno 2010
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13.203
49
Nußdorf am Inn, Bayern
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Bici
Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
interessante intervista del preparatore di Pogacar, dice senza peli sulla lingua che il livello degli avversari al Tour 2021 era scadente, che il gruppo dei migliori saliva a 5,8W/kg e che Pogacar era quasi sorpreso di guadagnare in fatica senza neanche spremersi
Intervista vecchia che credo tempo fa fu pure riportata nel Mag...
 

danieletesta79

Maglia Gialla
1 Settembre 2012
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Scott Addict rc - Bianchi Specialissima
Non ha detto nulla di più vero.....si vedeva che Pogacar giocava al Tour 2021.
Non si può minimamente paragonare Pogacar con Carapaz per dire,quando uno e' in soglia altro ha ancora un bel margine,praticamente come per noi amatori normali con un FTP da 300 uscire ed allenarci in salita con chi ha 280,alla minima accelerazione li mettiamo in difficoltà.
Per vedere Pogi soffrire,si dovrebbe avere il miglior Roglic oppure un Vingegaard in formato migliore di quello del 2021,altrimenti va a spasso anche questa volta.

Soprattutto ha riportato il fatto che Formolo, di cui conosce dati e stato di salute, era con gli insieguitori.
 

ildoppingnonvincemai

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5 Ottobre 2015
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nome proprio "Morgana"
Hai ragione, me lo hai fatto venire in mente, però la ripresa era frontale e mi pare non si capisca molto di ciò che avvenne prima.
Inoltre, se non sbaglio, era il primo passaggio, e ci può stare che le atlete volessero farlo con una certa circospezione, memori di quanto accaduto a MVDP il giorno prima.
La Neff avrebbe avuto tutto il tempo di passare la Ferrand Prevot in punti meno critici (tra l'altro poi la francese cadde da sola in un punto in salita, perdendo parecchio tempo e finendo di fatto fuori gara).

La Jolanda in discesa va veramente forte, ma a volte rischia un po' troppo... anche l'altro ieri, al Tour de Suisse, faceva paura vedere come scendeva sulla strada bagnata, con la Brand (non una qualsiasi) che faceva tanta fatica a starle dietro.
Ha il fidanzato downhiller mi sa si scambino le skills
 

gibo2007

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30 Agosto 2015
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Canyon
Immagino che uno come lui non resti senza squadra, ma il cambio sarà possibile dal 1° agosto...sembra un bel dispetto non portare un danese al Tour che parte da Copenhagen. Anche perché era forse l'unico capace di vincergli una tappa..
Mi pare in questo Tour si stiano regolando dei conti. Alla fine Froome si può dire fortunato, ma ha seminato bene negli ultimo mesi dimostrandosi sempre positivo e conciliante.
 

bradipus

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23 Luglio 2009
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qualunquemente
Curiosità sparse riguardanti i campionati nazionali a cronometro:
- in UK, i fratelli Hayter, Ethan (Ineos) e Leo (Hagens), diventano entrambi campioni nazionali, il primo tra gli elite, il secondo tra gli U23;
- anche in Danimarca, Emma e Mathias Norsgaard (entrambe Movistar), sorella e fratello, diventano campioni nazionali elite. Nel caso del ragazzo (anzi, ragazzone, visto che supera i due metri) abbastanza a sorpresa, dato che ha la meglio su una concorrenza piuttosto qualificata.
- Urska Zigart (BikExchange), fidanzata di Pogacar, riprende il titolo che fu suo due anni fa. Pogi niente, non ha partecipato, così come Roglic, per cui il titolo maschile è andato a Tratnik, per soli 8" davanti a Mohoric.
- la campionessa olimpica della corsa su strada, l'austriaca Anna Kiesenhofer, perde il titolo per un solo secondo, a vantaggio di Christina Schweinberger (Plantur-Pura).
- il campione del mondo di ciclocross junior, il simpatico fuori di testa diciassettenne svizzero Jan Christen (chi ha visto la gara se lo ricorderà) vince il titolo nazionale nella stessa categoria, con un tempo che gli sarebbe valso il secondo posto tra gli U23 (a soli 13" dal vincitore). Questo è uno da tenere d'occhio...
- squadra più titolata la Trek, ma solo al femminile, con i titoli conquistati in Italia, Francia, Olanda (sia elite che U23) ed USA. Seguono Ineos, BikExchange, Movistar e Jumbo a quota due.
 
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danieletesta79

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Curiosità sparse riguardanti i campionati nazionali a cronometro:
- in UK, i fratelli Hayter, Ethan (Ineos) e Leo (Hagens), diventano entrambi campioni nazionali, il primo tra gli elite, il secondo tra gli U23;
- anche in Danimarca, Emma e Mathias Norsgaard (entrambe Movistar), sorella e fratello, diventano campioni nazionali elite. Nel caso del ragazzo (anzi, ragazzone, visto che supera i due metri) abbastanza a sorpresa, dato che ha la meglio su una concorrenza piuttosto qualificata.
- Urska Zigart (BikExchange), fidanzata di Pogacar, riprende il titolo che fu suo due anni fa. Pogi niente, non ha partecipato, così come Roglic, per cui il titolo maschile è andato a Tratnik, per soli 8" davanti a Mohoric.
- la campionessa olimpica della corsa su strada, l'austriaca Anna Kiesenhofer, perde il titolo per un solo secondo, a vantaggio di Christina Schweinberger (Plantur-Pura).
- il campione del mondo di ciclocross junior, il simpatico fuori di testa diciassettenne svizzero Jan Christen (chi ha visto la gara se lo ricorderà) vince il titolo nazionale nella stessa categoria, con un tempo che gli sarebbe valso il secondo posto tra gli U23 (a soli 13" dal vincitore). Questo è uno da tenere d'occhio...
- squadra più titolata la Trek, ma solo al femminile, con i titoli conquistati in Italia, Francia, Olanda (sia elite che U23) ed USA. Seguono Ineos, BikExchange, Movistar e Jumbo a quota due.


Diciamo che la trek cresce bene, ma è anche vero che poi tra i prò la musica cambia
 

bradipus

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Diciamo che la trek cresce bene, ma è anche vero che poi tra i prò la musica cambia
Non mi pare di aver capito cosa intendi dire, le ragazze della Trek che hanno vinto i titoli nazionali sono tutte pro (Longo Borghini, van Dijk, Cordon - Ragot, Thomas, e pure van Anrooij che ha vinto tra le U23, facendo segnare il secondo tempo in assoluto dietro la compagna di squadra e fresca recordwoman dell'ora).
 
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Non mi pare di aver capito cosa intendi dire, le ragazze della Trek che hanno vinto i titoli nazionali sono tutte pro (Longo Borghini, van Dijk, Cordon - Ragot, Thomas, e pure van Anrooij che ha vinto tra le U23, facendo segnare il secondo tempo in assoluto dietro la compagna di squadra e fresca recordwoman dell'ora).
Tra gli U23 uomini e donne
 

bradipus

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Tra gli U23 uomini e donne
Continuo a non capire... uomini Trek che hanno vinto titoli a crono non ce ne sono, né tra gli elite, né tra gli under.
Di donne U23 ce n'è una sola, che è già professionista ed è arrivata seconda nella classifica generale delle elite (in Olanda, dove il livello mi pare un tantino alto, preceduta solo dalla primatista mondiale dell'ora).
In campo femminile, le U23 sovente sono già competitive ai massimi livelli. E comunque, le altre quattro campionesse nazionali Trek sono elite (o professioniste, se preferisci) di lunga data.
 
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winston

Pignone
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Non ha detto nulla di più vero.....si vedeva che Pogacar giocava al Tour 2021.
Non si può minimamente paragonare Pogacar con Carapaz per dire,quando uno e' in soglia altro ha ancora un bel margine,praticamente come per noi amatori normali con un FTP da 300 uscire ed allenarci in salita con chi ha 280,alla minima accelerazione li mettiamo in difficoltà.
Per vedere Pogi soffrire,si dovrebbe avere il miglior Roglic oppure un Vingegaard in formato migliore di quello del 2021,altrimenti va a spasso anche questa volta.
Sì, giocava talmente tanto che le prese sul Ventoux da Vingegaard, quindi vero che fosse il più forte in quel tour ma non che sia andato in carrozza, come risulta da quella tappa.
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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6.975
bassano del grappa
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Colnago
Sì, giocava talmente tanto che le prese sul Ventoux da Vingegaard, quindi vero che fosse il più forte in quel tour ma non che sia andato in carrozza, come risulta da quella tappa.
io e' dal giorno che dico abbia finto di non poter tenere Vingegaard......non aveva certo bisogno di indagini che non fanno mai bene,poi comunque al traguardo sono arrivati assieme
 

bradipus

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qualunquemente
Il 'mitico' arrivo al Puy de Dome potrebbe ritornare nel TdF 2024: https://www.lamontagne.fr/clermont-...and-retour-au-sommet-du-puy-de-dome_14149756/

Era un'eventualità che era ritenuta definitivamente tramontata da quando la strada era stata chiusa al traffico, e parte della carreggiata utilizzata per la costruzione di una linea ferroviaria turistica.

Sulla brulla cima del vulcano al centro della Francia furono scritte pagine leggendarie del Tour, come i duelli tra Anquetil e Poulidor, o le vittorie di Coppi nel 1952 e di Gimondi nel 1967.
Sul Puy de Dome avvenne il famoso episodio che, nel 1975, determinò la fine del 'regno' di Eddy Merckx, quando uno spettatore colpì il 'cannibale' con un pugno al fegato, mentre in maglia gialla si stava difendendo da un attacco di Vam Impe e Thevenet.
Due giorni dopo Eddy, ancora non a posto fisicamente, si arrese al francese sulla salita di Pra Loup, che gli diede il 'colpo di grazia' nella tappa successiva a Serre Chevalier.
Alla fine Merckx arrivò secondo a Parigi, e quello fu il suo ultimo podio in un grande Giro, e due anni dopo si ritirò a trentadue anni.
 

alearc66

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9 Aprile 2013
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Il 'mitico' arrivo al Puy de Dome potrebbe ritornare nel TdF 2024: https://www.lamontagne.fr/clermont-...and-retour-au-sommet-du-puy-de-dome_14149756/

Era un'eventualità che era ritenuta definitivamente tramontata da quando la strada era stata chiusa al traffico, e parte della carreggiata utilizzata per la costruzione di una linea ferroviaria turistica.

Sulla brulla cima del vulcano al centro della Francia furono scritte pagine leggendarie del Tour, come i duelli tra Anquetil e Poulidor, o le vittorie di Coppi nel 1952 e di Gimondi nel 1967.
Sul Puy de Dome avvenne il famoso episodio che, nel 1975, determinò la fine del 'regno' di Eddy Merckx, quando uno spettatore colpì il 'cannibale' con un pugno al fegato, mentre in maglia gialla si stava difendendo da un attacco di Vam Impe e Thevenet.
Due giorni dopo Eddy, ancora non a posto fisicamente, si arrese al francese sulla salita di Pra Loup, che gli diede il 'colpo di grazia' nella tappa successiva a Serre Chevalier.
Alla fine Merckx arrivò secondo a Parigi, e quello fu il suo ultimo podio in un grande Giro, e due anni dopo si ritirò a trentadue anni.
Bello il Puy de Dome, un classico,me lo ricordo in una cronoscalata al tour dove Bugno era salito bene (nei 10,mi pare).
Salita dura, nessun tornate,pendenza abbastanza costante, quell'assurda strada, unica direi, che sale a spirale tutta intorno al cono
Non capisco perche' non l'abbiano piu' fatta, si ok. le rotaie,chiusa al traffico (e chisse...)