Ieri per me è stata una giornata molto bella.
Non sapevo se scrivere queste righe nel thread della GF Colnago oppure qui ma credo che questa sia la collocazione più giusta.
Ho fatto questa granfondo da "gregario", partendo dalle retrovie per dare una mano a mio cugino e migliorare il tempo (tempaccio direi...) dello scorso anno.
Lungo la strada si fanno però incontri importanti.
Risalendo i vari gruppi scorgo il signor Gino con dietro quello che doveva essere il suo gregario/compagno di padalata; vinta la mia timidezza e per di più non conoscendolo mi avvicino e gli dico "buongiorno signor Gino, come va?".
Vede sulla maglia che la mia squadra è di Pravisdomini, poco distante da casa sua, fa qualche domanda e qualche battuta.
E' gentilissimo, è uno spettacolo: parlottiamo per qualche centinaio di metri e poi, passando davanti, indico il nastrino legato sotto la mia sella dicendogli "Luca corre sempre con noi". Annuisce, sorride, capisce.
Tiro il gruppo ormai di un centianio di unità: lui è in seconda ruota.
Alla salita di Vidiano tutti mettono il piede a terra per il "traffico" mentre lui si infila in tutti i buchi senza staccarsi dagli attacchi.
Una volta che li ho riagganciati lo raggiungo e mentre saliamo scambiamo ancora qualche parola, qualche flash sulla PBP, una randonnèe nel portogruarese di 420 km alla quale aveva partecipato con Luca in tandem organizzata dalla mia precedente società, una battuta sul "suo" gregario.
Mi raccontava che era alla sua terza granfondo, che la bici sulla quale pedalava il suo compagno di giornata era quella di Luca e che la società gli ha regalato lo scorso anno.
Alla fine della rampa mi saluta e si congeda con una battuta dicendomi "aspetto il mio gregario".
Il momento più bello di questa granfondo non è stato per me un panorama o un piazzamento ma molto semplicemente una persona.