Giusto per capire e non dire altre sciocchezze: ci fai vedere tu dei numeri?
I 40kmh per quanti km li tieni?
Non sono in grado di darti una risposta perché sono attualmente privo di ciclocomputer, è la verità. Infatti dovrò acquistarne uno. Ne utilizzavo uno comprato diversi anni fa alla modica cifra di 8 euro, funzioni base. Da metà luglio il mio modestissimo ciclocomputer ha deciso di abbandormi e non l'ho sostituito. Questo però non mi impedisce di allenarmi, monitorando orario di partenza e orario di arrivo.
Il mio allenamento attuale, sarà monotono ma funziona alla grande, consiste in un circuito rettangolare di 55,3 km che percorro in questa maniera. Primi 4 km a ritmo blando, diciamo 33-34 km/h di media per riscaldarsi. Poi, comincio a menare forte in progressione, 8 km a velocità sostenuta, circa 36 km/h.
Poi giungo ad una rotonda importante, dalla quale proseguirò praticamente "quasi" dritto per circa 20 km. Quà meno forte forte e supero senza ombra di dubbio i 40, perché le mie gambe sono calde. Poi continuo per altri due tratti, rispettivamente di circa 7km e 17 km, sempre da tirare a velocità sostenute. Io li chiamo tratti, ma incontro pure ostacoli, impedimenti, curve, semafori. Devi considerare che ci sono dei tratti in cui non posso mantenere i 40 e sono costretto a scendere di velocità, per diversi motivi estranei alle mie capacità.
Nota: la stima della velocità te la posso comunicare in base al rapporto che spingo, la mia cadenza è indicativamente sulle 85-90 rpm, l'avevo misurata a sua tempo in maniera rudimentale tramite cronometro, ma siamo lì. Avendo i riferimenti passati del mio vecchio ciclocomputer, so perfettamente che spingere tale rapporto a 85/90 significa andare a tale velocità, il rapporto successivo a tale vecolità, etc... Conoscevo tutto a memoria.
La mia prova non è mantenere i 40, ma eseguire il circuito nel tempo minore possibile. Posso pure spingere a 45, ma non è una velocità sostenibile per me alla lunga, andrei all'inferno in poco tempo. Quindi mi gestisco le risorse tramite le mie sensazioni, che però temo mi portino inconsciamente un po' a tirare il freno.
Nella condizione in cui mi trovo ora i tempi sono pure teoricamente più alti di quando possedevo il ciclocomputer, perché con l'autosleep, quando mi fermavo ad un semaforo il cronometro si bloccava, con un conseguente vantaggio prestazionale in termini di tempo impiegato e di media. Adesso no, il tempo scorre, ma non c'è problema.
Se mi credi, ieri ho eseguito il circuito in 1h 34m, vale a dire alla media pari a 35,3 km/h. Ma ti posso garantire che al termine avevo la sensazione di poter fare sicuramente meglio. Questa volta è una sensazione personale, certo, ma credo di conoscermi bene. E non intendo dire che farei meglio, usando un mezzo migliore (bici da crono oppure ruote alto profilo), intendo dire che non ero cotto, mi gestivo lo sforzo senza esagerare, sono chiaramente un passistoide, su questo non ci sono dubbi.
Per fare oltre 35 di media posso garantirti che devo essere capace di stare sui 39 o superiori senza problemi, quando ho un rettilineo che mi consente di farlo, ci sono tratti in cui arrivo ai 42. No scie, no discese significative.
L'ultimo tratto di 500-600 metri, leggera salita potrebbe essere al 1%, dopo avere percorso 55km, mi tolgo lo sfizio di menare ai 42-43 km/h.
Su percorsi più brevi, dovrei ragionevolmente fare medie migliori, ma non sono interessato ad uscire in bici per fare 25 km. Voglio bruciare grassi e calorie, tenermi in forma e in salute: questo è il motivo per cui 8 anni fa iniziai a correre in bici da corsa.
Non ho la capacità di scattare, sono totalmente privo di scatto, anche come rilancio della pedalata sono un po' lento, ma sono fatto così, evidentemente sono ricco di fibre rosse e quasi privo di fibre bianche.
A conferma di questo, posso dirti che ai tempi delle scuole medie mi cimentai nella disciplina della marcia ai giochi della gioventù. Fu un tentativo senza pretese. A 13 anni, senza praticamente allenarmi, sebbene caminassi nella mia normale attività quotidiana, e facendo la seconda media, gareggiando contro gli studenti della terza media (a quelle età 1 anno in più conta eccome), misi in riga gli avversari delle scuole del mio comune, della mia provincia e arrivai alle gare regionali. Ogni step per qualificarti dovevi giungere 1° o 2°, non c'erano tante opportunità. L'anno seguente mi ripetei, arrivando sempre in carrozza alle gare regionali. In entrambi i casi non riuscii a superare le gare regionali per arrivare alle nazionali, la competizione era effettivamente alta.
Questo confermerebbe le mie doti di resistenza. Ti posso garantire che la marcia è una disciplina infernale! Me la ricordo così. Chissà se allenandomi seriamente avrei potuto ottenere di più... Anche nel ciclismo, quando inizio ad allenarmi a giugno, ho la sensazione che sia una disciplina infernale, perché sono fuori condizione, poi miglioro di settimana in settimana ed arrivo a praticare allenamenti come se fosse bere un bicchiere d'acqua. Certo, livello amatoriale, sia chiaro.