Storia della 53-39...

Lanerossi

Maglia Iridata
22 Settembre 2004
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Recoaro Terme (VI)
lanerossi.altervista.org
Oggi mi sono chiesto come mai per le guarniture sia universalmente diffusa ormail a 53-39 (come mai proprio quel numero di denti...?)
So che i primi record dell'ora (leggevo su una tabella della Gazzetta mi sembra) furono fatti col 48-15. Quindi desumo che la corona in uso fosse la 48...
Sulle vecchie bdc si trova montata quasi sempre la 52-42 (ho trovato addirittura una 52-44. Uno direbbe che fosse una bici da pianura: arriva invece da Palù di Giovo - Val di Cembra - Trento).
Quali corone si usavano ancora, tipo ai tempi di Binda o di Coppi e Bartali?
Come mai per l'appunto proprio 53-39?
E ancora, che rapporti usavano nelle salite un tempo?
 

albertop

Apprendista Scalatore
20 Aprile 2004
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ai tempi di bartali e coppi si iniziò ad usare la doppia corona, all'inizio degli anni 50 circa
all'epoca, la tecnologia era molto indietro ed era veramente difficile eseguire cambiate con grandi salti di catena
per questo, le due corone erano abbastanza ravvicinate: 52-26
dietro avevano 5 rapporti e di solito erano 15-17-19-21-23
sulle salite più dure, mi pare che mettessero il 46x24

progressivamente, la tecnologia è migliorata e, insieme, i rapporti massimi si sono allungati e quelli minimi accorciati

ai tempi di merckx e gimondi (20 anni dopo, quindi), comunque si girava ancora col 2x5
davanti 53-42, dietro 13-15-17-19-21
sulle salite più dure, di solito, 42x24

il 52-42 risale a quest’epoca: le bici più costose avevano 53-42, le più economiche 52-42, il tutto senza una ragione logica

a mio parere, il fatto che in 20 anni non sia cambiato quasi niente è dimostrazione dell’arretratezza tecnologica che all’epoca affliggeva il ciclismo (tant’è che, quando nel 72 merckx fece il record dell’ora, venne sbandierato ai 4 venti che la bicicletta pesava solo 5,750 kg – dodici anni dopo, moser fece il nuovo record su una bici che era tutto fuorché leggera; era studiata per essere aerodinamica, concetto che nel 1972 i ciclisti conoscevano per sentito dire, ma non sapevano nemmeno da che parte si iniziasse per farne uno studio serio)
(sorvoliamo poi sul contributo di conconi, questa è un'altra storia ...)

proseguendo col progresso (si fa per dire …) al posto del 42 venne introdotto il 41 (sai la differenza …) e si arrivò al 2x7
si andò avanti così fino agli inizi degli anni 90, cioè fino a quando la campagnolo agì in un regime di sostanziale monopolio
poi arrivò il famigerato (per alcuni) concorrente e allora arrivò prima il cambio indicizzato, poi quello integrato nelle leve dei freni, poi le 8v, 9v e infine 10v

il 53x39 arrivò agli inizi degli anni 90, con lo scopo di ampliare la gamma di rapporti a disposizione, e da allora non è più cambiato nulla, per due motivi:
1 – i prof vanno sempre più forte e con un 39x25 salgono anche dai muri
2 – agli amatori non gliene è mai fregato nulla di avere rapporti pù corti, adeguati alle loro possibilità

adesso qualcosa si muove, si sta diffondendo la compact

quanto alla tua domanda sul perché si usi o non si usi il 48, tieni presente che su pista hanno sempre usato dei rapporti tutti particolari, anche perchè la pedivella da pista (con una sola corona) e il pignone da pista (fisso) non sono utilizzabili su strada, e quindi sono due parrocchie diverse

ps: anche su pista, secondo me, c’è sempre stato poco raziocinio: negli anni 70, ricordo, i velocisti andavano col 48x14 e gli inseguitori col 52x15: stesso sviluppo, però nessun velocista avrebbe mai messo il 52x15 e viceversa
 

S&P

Passista
23 Dicembre 2004
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Trieste
digilander.libero.it
Mio padre correva da dilettante alla fine degli anni 30 e poi subito dopo la guerra. Prima della querra, usava ancora la ruota posteriore con due corone, che si girava per avere il rapporto pesante/leggero. Davanti 48, dietro 14 e 20.
Poi sono usciti i cambi "a bacchetta" cosa di cui non ho mai capito bene il funzionamento; dal racconto era una cosa che potevi fare solo in pianura tipo una doppietta con la 500 (cosa che io da giovane facevo, non so quale sia qui l'età media) ossia sposta, pedala all'indietro, inserisci, pedala avanti. Davanti sempre il 48 fisso, dietro 3 rapporti, non so dirti come scalati.
La marca era Campy, poi come concorrente c'era un francese che credo si chiamasse Simplex.
Credo che i primi cambi con 2 corone siano della fine degli anni 50 inizio 60.

Sul perchè del 53/39 credo sia legato da un lato all'11 che sta dietro. 53/11 è un rapporto limite per una gara normale anche per un prof, sono rari i casi in cui piazzano un 55 o un 56. Meno di 11 denti dietro penso sia un problema tecnico a farlo. Il 39 va di conseguenza ed è il limite accettabile (in basso) che si può accoppiare al 53. Con corone più piccole il salto di catena e quindi il gioco della molla del bilancere sarebbe troppo elevato.
Con un 39-23/25 un prof sale dappertutto (pensate ai velocisti che arrivano in fondo al giro facendosi tutte le salite e non montano di più di un 39/26) e imho alcune delle salite che si fanno adesso 30 o 40 anni fa credo fossero davvero impossibili, vuoi perchè non c'erano proprio le strade, vuoi perchè con un 42/23 a farle era proprio acida. Vedi il caso di Mortirolo, Zoncolan e simili che sono state rese accessibili ad una corsa ciclistica di recente.
 

one speeder

Novellino
28 Marzo 2005
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www.singlespeed-italy.com
albertop ha scritto:
ps: anche su pista, secondo me, c’è sempre stato poco raziocinio: negli anni 70, ricordo, i velocisti andavano col 48x14 e gli inseguitori col 52x15: stesso sviluppo, però nessun velocista avrebbe mai messo il 52x15 e viceversa

su pista la scelta dipende dal tipo di pedalata che serve.
me lo aveva spiegato un mio amico che ha corso anche su pista
dipende se si ricerca la cadenza regolare della pedalata favorita da rapporti più grandi come dentature a pedalate dove serviva cmq un certo spunto e la possibilità di variare la frequenza della pedalata con una certa "facilità" che riesce meglio con dentature minori, è un effetto che si avverte anche con sviluppi metrici molto simili.
 

Gigi Mancinelli

Novellino
30 Luglio 2023
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Pergine Valsugana
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Bici
Stevens E-6x tour
ps: anche su pista, secondo me, cè sempre stato poco raziocinio: negli anni 70, ricordo, i velocisti andavano col 48x14 e gli inseguitori col 52x15: stesso sviluppo, però nessun velocista avrebbe mai messo il 52x15 e viceversa
Beh, non direi proprio stesso sviluppo... 48/12=4 52/15=3.4666... C'è una notevole differenza. Ogni 5 giri con il primo rapporto ne fai quasi 6 con il secondo che è quindi abbastanza più corto!
 

bici42

Apprendista Passista
23 Marzo 2008
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ho corso negli allievi qualche tempo fa e i rapporti che usavamo erano 46/49 all'anteriore e pignoni 16/22 i dilettanti potevano usare 47/50 pacco pignoni 14/22
 

4x16

Maglia Iridata
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Bici
Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianche Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
Mamma mia che bello riesumare post così vecchi!?! Si parlava di compact che si stavano diffondendo, quando ho cominciato io nel 2010 erano già a listino di tutti i gruppi ma, mi sorge una domanda.....quanto è vecchio il nostro forum?