Strategie da rando

accinson

Passista
1 Novembre 2007
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Arcata, CA
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parliamo di come affrontare i brevetti. quante soste, quanto lunghe, viaggiate da soli o in gruppetti, etcetera.

sono particolarmente interessato ai brevetti piu' lunghi (400 e 600km) fino alla randonnee vera e propria.
i 200 e 300km mi sembrano abbastanza facili da organizzare, si parte, si pedala, e si arriva. nei 400km fate una sosta per dormire o tirate dritti e fate tutto in una (lunga) giornata? e nei 600km, come vi organizzate?
 

musseu

Apprendista Passista
2 Luglio 2008
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360 gradi
Io viaggio così , piccole pause di 10/20 minuti ogni 100 km per mangiare e staccare mente e fisico , senza dormire fino alle 30/36 ore poi se và piu lunga 2/3 orette di sonno e via per altre 30/ 36 ore .
Sopra le 120 ore non ho mai pedalato dunque non saprei dirti .
p.b.p. ho dormito 4 ore , lel : 4 ore , 1001 è stato un maccello, ero sicuro di trovare qualche ristoro e dormitorio ogni tanto !!! troppo spartana anche per me , ho dormito... maiiii qualche pisolino sotto qualche tavolino da bar , o bancomat e mangiare il più delle volte ai bar se li trovavi aperti !!!!! altrimenti via pedalare .
 

carlos

Apprendista Scalatore
2 Novembre 2007
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Le 400 le ho sempre fatte senza mai dormire, e francamente è la distanza che meno mi piace, troppo corta e troppo lunga alla stesso tempo, durante le 600 in qualche occasione non ho doemito, ed è stato un vero calvario,quindi preferisco al giro di boa mangiare(bene) doccia ,4/5 ore di sonno, ripartenza poco prima dell'alba ed è tutta un'altra cosa.Praticamente ritengo che una buona dormita rigeneri più di ogni altra cosa.Nelle over 1000 chiaramente vale la stessa cosa,poi dipende dalle circostanze, pbp 2007 nonostante la pioggia le possibilità di doemire c'erano, la 1001miglia è andata proprio come ha detto musseu e la lel, bè nelle condizioni in cui l'ho fatta io è già stato un successo finirla in tempo, qui comunque ottima l'organizzazione. Comunque,ripeto, il sonno e l'alimentazione ritengo siano determinati per svolgere qualsiasi attività sportiva.
 
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accinson

Passista
1 Novembre 2007
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Io viaggio così , piccole pause di 10/20 minuti ogni 100 km per mangiare e staccare mente e fisico , senza dormire fino alle 30/36 ore poi se và piu lunga 2/3 orette di sonno e via per altre 30/ 36 ore .
Sopra le 120 ore non ho mai pedalato dunque non saprei dirti .
p.b.p. ho dormito 4 ore , lel : 4 ore , 1001 è stato un maccello, ero sicuro di trovare qualche ristoro e dormitorio ogni tanto !!! troppo spartana anche per me , ho dormito... maiiii qualche pisolino sotto qualche tavolino da bar , o bancomat e mangiare il più delle volte ai bar se li trovavi aperti !!!!! altrimenti via pedalare .

grazie delle info e grazie di partecipare al forum. mi sembri molto esperto in materia.
quindi, se ho capito bene, la 600km la fai tutta in una tirata, senza dormire.
 

aleslaco71

Pedivella
17 Giugno 2009
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Io viaggio così , piccole pause di 10/20 minuti ogni 100 km per mangiare e staccare mente e fisico , senza dormire fino alle 30/36 ore poi se và piu lunga 2/3 orette di sonno e via per altre 30/ 36 ore .
Sopra le 120 ore non ho mai pedalato dunque non saprei dirti .
p.b.p. ho dormito 4 ore , lel : 4 ore , 1001 è stato un maccello, ero sicuro di trovare qualche ristoro e dormitorio ogni tanto !!! troppo spartana anche per me , ho dormito... maiiii qualche pisolino sotto qualche tavolino da bar , o bancomat e mangiare il più delle volte ai bar se li trovavi aperti !!!!! altrimenti via pedalare .

36 ore!!:wacko:
Volevo sapere per quanto riguarda il sonno se fai pause caffe
oppure continui a pedalare e magari usi la caffeina pura.
 

accinson

Passista
1 Novembre 2007
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Le 400 le ho sempre fatte senza mai dormire, e francamente è la distanza che meno mi piace, troppo corta e troppo lunga alla stesso tempo, durante le 600 in qualche occasione non ho doemito, ed è stato un vero calvario,quindi preferisco al giro di boa mangiare(bene) doccia 4/5 ore di sonno, ripartenza poco prima dell'alba ed è tutta un'altra cosa.Praticamente ritengo che una buona dormita rigeneri più di ogni altra cosa.Nelle over 1000 chiaramente vale la stessa cosa,poi dipende dalle circostanze, pbp 2007 nonostante la pioggia le possibilità di doemire c'erano, la 1001miglia è andata proprio come ha detto musseu e la lel, bè nelle condizioni in cui l'ho fatta io è già stato un successo finirla in tempo, anche l'organizzazione la ritengo eccellente. Comunque,ripeto, dormire e mangiare ritengo siano determinati per svolgere qualsiasi attività sportiva.

la mia 600km inizia la sera, alle 8, e gia' prevedo che sara' un casino per dormire.
grazie!
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
La strategia, ovvero come affrontare le randonnèe, ciascuno se la fa con l'esperienza sulla propria pelle. Poi c'è da dire un'altra cosa: non c'è una randonnèe uguale all'altra. Ci sono tante variabili che possono mandare a carte quarantotto qualsiasi "ruolino di marcia" accuratamente studiato a tavolino prima della partenza, fra le principali il meteo, la nostra condizione psicofisica del momento, e... gli inconvenienti (forature, noie meccaniche, errori di percorso...). ;nonzo%

I brevetti da 400 km normalmente riesco a farli senza dormire. Questa distanza mi piace particolarmente perchè di solito si parte il sabato a metà giornata con tutta calma, e partire riposati fa una differenza enorme. Discorso diverso per il 600, che talvolta costringe a delle "levatacce" per potersi trovare in tempo utile nella località di partenza al sabato mattina presto. A volte va bene, a volte meno bene e un pisolino di un'oretta diventa indispensabile, comunque si regge senza problemi.

Altro paio di maniche, decisamente, i brevetti di distanza superiore, dai 1000 km in su.

La mia esperienza mi ha suggerito che è bene sfruttare la "freschezza" delle prime ore e dei primissimi giorni per percorrere più km possibile prima di fermarsi a dormire. Insomma, portarsi avanti col lavoro finchè le energie ci sono. Dopodichè ci si gestirà in base a come ci si sente.

E non è sempre facile. Vi faccio l'esempio dell'ultima Parigi-Brest-Parigi, una sorta di girone infernale dove il sonno arrivava sempre di notte, i controlli erano troppo affollati e rumorosi per riuscire a riposare, e fuori non si poteva dormire perchè pioveva... insomma, dormito zero con il risultato di non riuscire a chiudere la prova entro il tempo massimo causa continui attacchi colossali di "sonno elefante". Migliore invece la situazione alla Londra-Edimburgo-Londra del 2005, prova più lunga e più difficile di quella francese, ma che grazie al numero esiguo dei partecipanti ha consentito una miglior gestione dei controlli, qui silenziosi e accoglienti, dove è stato possibile fare soste regolari e riposanti praticamente ogni notte. ;-)

Se il sonno prende quando il controllo è lontano, ci sono sempre a disposizione i romantici distributori di benzina (ho un ricordo particolarmente tenero di quelli siciliani...) e le accoglienti pensiline dell'autobus. Buona notte ai viaggiatori, e occhio alla bici! :ronf:
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Ah, poi c'è dell'altro. Da soli o in compagnia? Questo è un eterno dilemma. Secondo me la miglior soluzione è trovarsi un socio (sì, meglio non più di uno) con il quale si sia veramente affiatati sia come strategia, sia come andatura, e anche come carattere. Diventa un vero e proprio "matrimonio", non fate il sorrisino. :-) Ho assistito a litigi e discussioni furibonde a causa della stanchezza e dell'esasperazione... Fa parte del gioco, certo :sad: ma proprio per questo è bene, per quanto possibile, che ci siano intesa e comprensione con quelli che ci scegliamo come compagni di viaggio, altrimenti sopportarsi diventa un inferno nell'inferno. Di notte in due si viaggia più sicuri, e poi c'è la componente psicologica dell'appoggio morale quando ci si sente "giù" nei momenti difficili, che non è da trascurare. friends
 

musseu

Apprendista Passista
2 Luglio 2008
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360 gradi
E stato grazie ai racconto meravigliosi di micronauta che io ho cominciato il viaggio in questo mondo , condivido quello che dice , il discorso è molto personale , io normalmente dormo poco anche a casa , poi lavoro a turni e dunque mi riesce facile non dormire anche per due giorni ,senza usare nessun tipo di eccitante , però consiglio anche a chi ha la necessità di staccare ogni 24 ore di non dormire più di 3/4 ore filate , un 600 nomarlmente chi ha un buon passo in 30 ore lo finisce di sicuro dunque sconsiglio di dormire , per chi è più lento meglio fare un breck di 1/2 ore .
Per mangiare idem io nomarlmente butto giù tutto quello che trovo nei ristori , non uso nessun tipo di integratore non servono a nulla .
Se non ci sono ristori mi fermo a qualche ristorante e vai di pasta , poi bevo qualche coccacola ( lo sturalavandini) ti fa digerire e contiene zuccheri .
 

musseu

Apprendista Passista
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Da soli o in compagnia? Questo è un eterno dilemma. Secondo me la miglior soluzione è trovarsi un socio (sì, meglio non più di uno) con il quale si sia veramente affiatati sia come strategia, sia come andatura, e anche come carattere. Diventa un vero e proprio "matrimonio", non fate il sorrisino. :-) Ho assistito a litigi e discussioni furibonde a causa della stanchezza e dell'esasperazione... Fa parte del gioco, certo :sad: ma proprio per questo è bene, per quanto possibile, che ci siano intesa e comprensione con quelli che ci scegliamo come compagni di viaggio, altrimenti sopportarsi diventa un inferno nell'inferno. Di notte in due si viaggia più sicuri, e poi c'è la componente psicologica dell'appoggio morale quando ci si sente "giù" nei momenti difficili, che non è da trascurare. friends
PAROLE SANTE

io di solito viaggio con " l'armata brancaleone " siamo in quattro disperati che si ritrovano solamente alle super rando , abbiamo lo stesso passo " pressapoco" e le stesse esigenze di dormire e mangiare , che è quello che conta in una rando il resto viene da solo
 

femfem

Apprendista Scalatore
11 Marzo 2005
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..
Ho conosciuto l'ambiente dei brevetti rando grazie ad alcuni amici emiliani e soprattutto grazie ad una carissima Persona che in quell'ambiente è tutt'ora tanto apprezzata, per le sue qualità, per il suo spirito e per la sua lealtà, e soprattutto per le sue "imprese". Da allora ho cominciato a frequentare molto meno le GF e poco alla volta i brevetti con distanze sempre maggiori, accumulando esperienze e tanti tanti aneddoti e ricordi a cui attingere sempre nei momenti di bisogno.
Ancora ho molto da imparare perchè non si finisce mai: ogni volta, come dice Silvia (micronauta) è una storia diversa, sulla strada ogni fattore può essere una nuova incognita.
Personalmente adoro la fase notturna delle randonnèe ed ho una buona resistenza al sonno, in genere le prime 48 ore riesco a fare a meno di dormire, successivamente preferisco fare piccole frazioni (due o tre) da mezzora od un'ora nell'arco della giornata/nottata. E' una questione personale, dipende dal proprio organismo e soprattutto lo capisce dopo ore ed ore passate in sella e nelle differenti condizioni orarie e climatiche. A me piace poter provare ogni condizione, anche quando c'è brutto tempo e a volte si vorrebbe rinunciare , ci penso un pò e finisco con il prendere armi e bagagli e partire: mi spinge ogni volta lo spirito di scoperta e la curiosità di provare nuove condizioni , la voglia di portare il fisico a testarsi in situazioni diverse e magari più difficili, questo è quello che mi piace nelle randonnèe.
Sulla questione del "da soli" o "in gruppo"... dice bene Silvia , ossia che l'ideale è essere in coppia o tutt'alpiù in tre e comunque devono essere persone "intime" che si conoscono bene , con cui c'è libertà di giudizio e di opinione, ma anche in questo caso occorre molta pazienza e spirito di comunione perchè ci si deve adattare spesso alle esigenze dell'altro ; diceva una mia carissima Amica che nelle randonnèe è il singolo che deve adattarsi al gruppo e non viceversa. Da qualche anno ho la fortuna di aver trovato un ottimo compagno di "viaggio" , mio fratello (Cimebianche) il Quale ha iniziato a fare il randagio ancor prima di me e questa è un'ottima condizione , pur avendo caratteristiche leggermente diverse dal punto di vista sportivo, riusciamo però ad amalgamarle per ottenerne una giusta dimensione che sposi bene l'efficienza del gesto atletico e il sapore del viaggio . Pochi altri "intimi" pedalano con noi per tutto il percorso, ci sono alcuni amici con cui a volte si compie l'intero brevetto ma il più delle volte sono aggregazioni parziali, quello che importa è non avere pregiudizi nel corso degli eventi: nel senso che si deve capire che in una randonnèe lo stare da soli è una condizione normale, l'essere lasciati indietro, per diverse caratteristiche , non dev'essere presa come un'offesa o come una scortesia da perte dei nostri "colleghi" del pedale, semmai è occasione per vivere una nuova esperienza. o-o
 

micronauta

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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
E stato grazie ai racconto meravigliosi di micronauta che io ho cominciato il viaggio in questo mondo

Ho una responsabilità micidiale, a quanto pare. :eek:

Che poi, a guardare i miei risultati dal 2003 fino ad oggi non è che siano poi così clamorosi... :cry: Mi manca ancora il successo pieno a Parigi, e negli utlimi due anni ho fatto proprio pochino a livello di brevetti. Però al di là del palmarès mi sono sempre divertita un casino, e infatti sono ancora qui.o-o
 

micronauta

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Caffè e caffeina? Consiglio spassionato, NON abusatene. Rischiereste non solo di star male, ma anche di non riuscire a chiudere occhio quando magari ci sarebbero le condizioni (e il luogo ideale) per schiacciare un pisolino... tenetene conto.

Altra cosa, NON credete a chi dice che bisogna allenarsi a "stare svegli": E' UNA CRETINATA! :angrymod: La resistenza al sonno non è una cosa per cui ci si può allenare. Semmai, nei giorni immediatamente precedenti alla randonnèe riposate bene e molto, insomma, "fate scorta" di riposo esattamente come fareste col glicogeno muscolare con un'alimentazione abbondante di carboidrati. o-o
 

micronauta

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si deve capire che in una randonnèe lo stare da soli è una condizione normale, l'essere lasciati indietro, per diverse caratteristiche , non dev'essere presa come un'offesa o come una scortesia da perte dei nostri "colleghi" del pedale, semmai è occasione per vivere una nuova esperienza. o-o

Questo fa parte del processo di "maturazione" del randonneur: la compagnia è bella, ma bisogna essere ben consapevoli che in qualsiasi momento, per qualsiasi ragione, si potrebbe rimanere da soli, e bisogna sapersela cavare ugualmente. Non si può fare il "ricatto morale" agli altri, non si può obbligare nessuno a mantenere la nostra andatura, lenta o veloce che sia. Chi non è sicuro di poter andare avanti da solo, secondo me è bene che non prenda parte alle randonnèe. E' un'affermazione dura, lo so, ma tant'è. :?

Qui è un po' come nella vita, di cui le randonnèe sono metafora quasi perfetta: bisogna prima imparare a stare da soli, per stare bene con gli altri. ;-)
 
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carlos

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Caffè e caffeina? Consiglio spassionato, NON abusatene. Rischiereste non solo di star male, ma anche di non riuscire a chiudere occhio quando magari ci sarebbero le condizioni (e il luogo ideale) per schiacciare un pisolino... tenetene conto.

Altra cosa, NON credete a chi dice che bisogna allenarsi a "stare svegli": E' UNA CRETINATA! :angrymod: La resistenza al sonno non è una cosa per cui ci si può allenare. Semmai, nei giorni immediatamente precedenti alla randonnèe riposate bene e molto, insomma, "fate scorta" di riposo esattamente come fareste col glicogeno muscolare con un'alimentazione abbondante di carboidrati. o-o
Quoto tutto,ed a proposito di "allenarsi a stare svegli", ricordo un'esternazione esilarante dell'attuale presidente ARI, poco prima di una 600 pre PBP, trovatosi a cena con noi, a chi chiedeva consigli su come affrontare una over 1000, suggeriva di esercitarsi nei mesi prima della manifestazione, mettendo la sveglia durante la notte due o più volte rimanere svegli per qualche ora magari leggendo e poi ripetere l'operazione.;nonzo%Ci pensate se magari qualcuno l'ha fatto, cosa avrà pensato la compagna/o??:ronf::ronf:Poi una volta a Parigi lo stesso è venuto a trovarci a "casa Italia" messa su dagli amici di Blu Freccia,e lì dopo la dritta dei microsonni ci ha dato il colpo di grazia con l'alimentazione, infatti insieme con De Angeli, suggeriva di alimentarsi bene fino Brest e poi per tutto il ritorno alimentarsi SOLO CON LIQUIDI e sperare di avere il vento in c**o!!!:azzPraticamente per quelli come me(in quel contesto la maggioranza) quasi 40 ore senza toccare del vero cibo.Bhà, sicuramente molto meglio i consigli di Micronautao-o
 

micronauta

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suggeriva di esercitarsi nei mesi prima della manifestazione, mettendo la sveglia durante la notte due o più volte rimanere svegli per qualche ora magari leggendo e poi ripetere l'operazione.;nonzo%

:hahaha::))):


suggeriva di alimentarsi bene fino Brest e poi per tutto il ritorno alimentarsi SOLO CON LIQUIDI e sperare di avere il vento in c**o!!!:azzPraticamente per quelli come me(in quel contesto la maggioranza) quasi 40 ore senza toccare del vero cibo.Bhà, sicuramente molto meglio i consigli di Micronautao-o

Ti sei dato la risposta da solo. Una strategia alimentare del genere (cibi liquidi più... cos'altro? :pork: ) può andare bene per gli "specialisti" che fanno le randonnèe a ritmo gara e stanno in strada molte meno ore di noi. Noialtri... senza i panini "veri" non potremmo certo andare avanti. :mrgreen:
 

micronauta

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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Per me stare sveglio la notte non sarà un problema, ne avrò di sicuro a stare sveglio di giorno (turno 22-6) :-x :mrgreen:

Molti turnisti sono randonneur, e sono tra quelli che meglio sopportano la notte: mia statistica personale tra i "randagi" che conosco! o-o

Io invece sono un animale diurno tout-court: reggo abbastanza bene la prima notte, ma dalla seconda in poi crollo come un sacco vuoto, devo assolutamente fermarmi. Alla luce del giorno non dormo (sono una di quelli che non riescono mai a fare la "pennichella pomeridiana"), ma il sonno mi arriva impietoso e irresistibile al calar del sole. :ronf: