penso che riguardi la pista,non la strada.
e credo che si riferisca al fatto che sia stato Leandro Faggin in persona a vincere (parecchi) campionati del mondo su pista, non qualcun altro con il suo telaio...
penso che riguardi la pista,non la strada.
e credo che si riferisca al fatto che sia stato Leandro Faggin in persona a vincere (parecchi) campionati del mondo su pista, non qualcun altro con il suo telaio...
e credo che si riferisca al fatto che sia stato Leandro Faggin in persona a vincere (parecchi) campionati del mondo su pista, non qualcun altro con il suo telaio...
@ bradipus: non metto in dubbio la tua competenza, sarebbe interessante capire perchè ci sono queste atala con questi adesivi. Le hai viste? fai una ricerca su google
vorrei fare un appunto all'iride 60 , o 61 vinto da RIK VAN LOOY , sulla lista stilata , pare ci sia scritto su MASI ,
ma da questa foto si evince chiaramente che la bicicletta NON è una Masi , bensì una GALMOZZI ( nei colori FLANDRIA ) come confermatomi da chi l'ha costruita
curiosità,questo è un video relativo al restauro di una galmozzi made by pelizzoli.
alla fine si vede galmozzi intervistato a casa sua,credo,con qualche telaio sparso qui e lì.
ebbene,ce n'è uno giallo che riporta una "t" sul tubo sterzo,sulle prime creddevo fosse un telavio,ma evidentemente non è,mi pare un trecià.
qualcno sa qualcosa di trecià?
se galmozzi lo tiene in casa,non dev'essere malaccio....
Galmozzi Restoration - YouTube
quell'intervista è stata realizzata dal sottoscritto in compagnia di un amico di oltre oceano , responsabile Cannondale circa un paio di anni fa
I telai erano miei , in visione per l'occasione al sig Angelo , per confermarne la paternita .
Il telaio con la T non èra un Trecià , ma un Galmozzi marcato diversamente , ora è nelle mani di un AMICO ,che penso abbia già riportato agli antichi splendori ,
conosciuto qui sul forum con lo pseudonimo DONCAMILLO
contini ad essere saccente a fare illazioni e supposizioni su quello che non conosci , rimani pure nella tua convinzione , se questo ti fa sentire bene , quello non è un trecià . punto .che dire,quella è la t di trecià,tale e quale,ora,che si debba riconoscerne una paternità diversa,francamente mi sa tanto di ris di parma e poco di ciclismo.
preferisco di gran lunga chi appone il proprio nome e cognome sui telai.
contini ad essere saccente a fare illazioni e supposizioni su quello che non conosci , rimani pure nella tua convinzione , se questo ti fa sentire bene , quello non è un trecià . punto .
Dimenticavo , quelli che lavoravano anche per altri oltre che per loro stessi sapevano fare i telai molto bene , e se ne fregavano di che nome ci fosse sopra.
Sono quelli che si facevano fare i telai da altri che forse non sapevano farli
in questo caso il marchio era nella sostanza , addirittura stampato sulle tubazioni , se poi sopra c'era un etichetta diversa , poco importavànome e cognome=anche e soprattutto responsabilità
il resto è fumo buono per l'e$port
in questo caso il marchio era nella sostanza , addirittura stampato sulle tubazioni , se poi sopra c'era un etichetta diversa , poco importavà
Non mi risulta che molti altri si siano presi questa responsabilità per conto terzi .
tornando in topic,per carità,come non credere alle parole di galmozzi,ma la foto non è affatto dirimente,come dimostrato.