Scandalosa oggi l'Aso alla Parigi-Tours,era previsto un minuto di raccoglimento per la morte del giovane belga ma Prudhomme ha pensato bene di annullarlo visto che la WB-AquaProtect-Veranclassic non ha preso parte alla corsa.
Assolutamente d'accordo. Siccome sono un soggetto borderline per quanto riguarda cuore (dimensioni, come funzionalità è ok) e pressione ho deciso di farmi seguire da un dottore specialista in medicina dello sport dell'ospedale cardiologo monzino a Milano che ha in passato seguito molti atleti prof e, chiacchierandoci assieme posso confermare che i professionisti e under 23 hanno dei protocolli molto più severi dei nostri amatoriali (che sono oggettivamente scarsini)Un professionista non fa i controlli "normali" che facciamo noi amatori, fanno visite ed esami ben più specifici ed approfonditi.
Sicuramente qualche malformazione può non essere individuata, certo che 3 ragazzi in una stessa nazione........
Speriamo sia solo una triste coincidenza.
Vero. Pero se i 3 casi sono collegati siamo davanti ad un nuovo fuentes o ferrari, o peggio, ad un uso di una sostanza molto piu pericolosa dell' epo, ormone della crescita e simili. E se fosse vero il contrario. Ma siamo sicuri che fare certi sforzi " da puliti" sia tanto salutare? Quanto puo fare bene ad un cuore di un ragazzo dover sopportare certi sforzi.
Vabbè lui davvero vergognoso...Scandalosa oggi l'Aso alla Parigi-Tours,era previsto un minuto di raccoglimento per la morte del giovane belga ma Prudhomme ha pensato bene di annullarlo visto che la WB-AquaProtect-Veranclassic non ha preso parte alla corsa.
1. Tre morti è un numero casuale se non contestualizzato sul numero totale di persone che praticano quello sport.
20 il numero minimo di morti???in quanto tempo??un giorno per essere veritiero e sospetto?Prima di sparare sentenze bisognerebbe valutare due cose.
1. Tre morti è un numero casuale se non contestualizzato sul numero totale di persone che praticano quello sport. In belgio a fare ciclismo sono tanti. Per vedere se davvero c'è un'incidenza diversa rispetto ad altri sporto o altri paesi bisognerebbe vedere il numero di morti rapportato al numero di praticanti. Inoltre tre è un numero che può benissimo essere una coincidenza. Di solito si considera 20 il numero minimo su cui si possono fare delle statistiche.
2. Bisogna vedere che controlli fanno in Belgio che non è detto che siano come quelli in Italia. In Inghilterra, per esempio, si piò correre nelle granfondo senza visita medica. In Olanda basta un certificato di buona salute. Loro correvano a livello agonistico e sicuramente avevano un'idoneità agonistica ma non è detto che in Belgio tale test ti porti ad uno sforzo massimale (non lo fanno nemmeno in Italia per gli Under 40).
Detto questo dispiace per lui, la famiglia e la squadra.
Da quello che so comunque i controlli medici anche se approfonditi possono scovare difetti fisici ma non escludere morti improvvise dovute ad altri problemi come ad esempio aritmie e un infarto può capitare anche a chi apparentemente ha uncuore in piena saluteBeh, direi che il dato interessante sarebbe rapportarlo con il numero di U23 che corrono in squadre belghe al momento.
Che poi i controlli che fanno in Belgio non sia della qualità migliore può essere...direi che sarebbe ora di migliorarli....
Anche senza tre punti interrogativi si capisce uguale.20 il numero minimo di morti???in quanto tempo??un giorno per essere veritiero e sospetto?
Credo che gia' 3 morti in 6 mesi non sia poco,poi se vogliamo girarci dall' altra parte va bene,ma non credo si aiuti il movimento.
Con questo non dico che erano dopati ma che un minimo controllo andrebbe fatto.....beh questo si...
Quando un giovane di 23 anni muore per arresto cardiaco durante il sonno significa una sola cosa e non parlo di difetti fisiologici.
Tempo fa ci sono stati professionisti che hanno ammesso di dormire col cardio e allarme acceso perché a causa di certi "aiutini" il cuore scendeva troppo di frequenza, il cardio suonava e dovevano mettersi a pedalare sui rulli nel cuore della notte per far rialzare i battiti e non lasciarci le penne..
questa la avevo sentita pure io, fin sotto i 30 bpm , ma non stiamo parlando però di tempi nostri bensì qualche anno fa...
Anni '80. Cioè 30 anni fa almeno.
Mah! Mah!!!! Scusate ma io non ci credo che siano infarti naturali. Poi sì certo che esistono gli infarti naturali, morte improvvisa in pochi secondi o massimo 1 minuto, esistono quando si ha 48 anni, più o meno; sono rari quando si ha 20 anni; ma quando si ha 20 anni e si fa sport a livello importante sono "impossibili"; praticamente ne può capitare uno così ogni 30 anni ad un'atleta su 65 milioni di persone; io non posso sapere perchè per sapere bisogna essere quel ragazzo; lui sa cosa è stato a far accadere una cosa così terribile; se mi mettessi al suo posto per un momento, penserei ad una serie di errori non considerati con la giusta importanza, che purtroppo sono stati fatali, perchè a certi livelli di agonismo ciò che i ragazzi chiedono al proprio corpo è davvero tanto; per cui basta poco per rompere un equilibrio portato all'estremo.Le più sentite condoglianze.
Ma un infarto a 23 anni non è normale. Le visite mediche come le fanno ?
Se ci sono anomalie devono essere subito sottolineate. L'atleta deve essere fermato.
Non c'entra niente niente l'età, la morte improvvisa colpisce anche i giovani e i bambini. È stato recentemente scoperto proprio da una ricercatrice italiana il gene responsabile della morte improvvisa da arresto cardiaco e non ci sono visite mediche che possono scoprire il problema perchè fondamentalmente il cuore risulta sano. È morta nel sonno da poco una ragazza italiana ex pattinatrice e nessuno si è sognato di parlare di doping ,quando succede nel calcio idem,chissà perché quando muore un ciclista si va sempre a pensare male.Mah! Mah!!!! Scusate ma io non ci credo che siano infarti naturali. Poi sì certo che esistono gli infarti naturali, morte improvvisa in pochi secondi o massimo 1 minuto, esistono quando si ha 48 anni, più o meno; sono rari quando si ha 20 anni; ma quando si ha 20 anni e si fa sport a livello importante sono "impossibili"; praticamente ne può capitare uno così ogni 30 anni ad un'atleta su 65 milioni di persone; io non posso sapere perchè per sapere bisogna essere quel ragazzo; lui sa cosa è stato a far accadere una cosa così terribile; se mi mettessi al suo posto per un momento, penserei ad una serie di errori non considerati con la giusta importanza, che purtroppo sono stati fatali, perchè a certi livelli di agonismo ciò che i ragazzi chiedono al proprio corpo è davvero tanto; per cui basta poco per rompere un equilibrio portato all'estremo.