con l'acciaio ed il titanio questo per ovvi motivi non può succedere, si resta su forme tradizionali o di poco variate che rimangono attuali alungo, in questo caso non sei assolutamente invogliato dalla pubblicità pressante a cambiare bici....
Per le vendite tuttavia è sicuramente il meglio del meglio.
Ma non è vero...ripeto, pensate all'alluminio: prima della caduta nell'oblio un po' di anni fa c'era una ricerca continua di nuove forme, con set di tubi trafilati in tutti imodi, dai foderi quadrati, obliqui "alari", etc... che andavano di pari passo con spessori e pesi sempre più ridotti.
Oggi, volendo, con l'idroformatura si potrebbero fare telai in alu dalle forme più impensabili.
Idem il Titanio: una bella "rinverdita" l'hanno data proprio nuovi telai con forme "scatolate" come il Litespeed Archon o l'Astreus di VN.
Il punto è che il titanio ha una clientela più "vecchia" propensa quindi ad un prodotto esteticamente legato a stilemi "classici". Pochi vogliono un telaio in titanio che assomigli ad uno in carbonio.
Basti pensare allo "scandalo" rappresentato dai telai in titanio verniciato.
Il cliente tipo del titanio vuole un telaio coi tubi tondi, color titanio e tutto il bric-à-brac anodizzato CK. Fine.
Il carbonio quindi è un'operazione commerciale nè più nè meno che tutto quello che è venuto prima di lui.
E per l'appunto sta ripercorrendo gli stessi passi.
Anno dopo anno arrivavano telai in alluminio sempre più leggeri, fino a telai da 900gr coi set U2 e compagnia.
Col carbonio siamo arrivati allo stesso punto. E come con l'alluminio cominciano i problemi. Anisotropo o meno, pure i telai in alu da 800gr si crepavano o si spezzavano proprio.
I telai ultraleggeri in titanio sono stati un aborto da quanto schifo facevano e se ci provassero con l'acciaio sarebbe uguale.
Pero' il mercato altro non sa proporre e quindi il mercato vuole solo quello.
Marginalmente c'è il lato "tecnologico" ad accompagnare il tutto: con nanotecnologie, 3k, 1k, 200k, ton48, ton 60. Tutta roba già vista dal punto di vista commerciale con i mille set di tubi "airplane", "xlr8r", "U2", titanio "grado 11", etc.. che variavano uno dall'altro per i nomi fantasiosi e per l'1% di zirconio, lo 0,5% di magnesio e lo 0,01% di bicarbonato.
E per chi ha memoria si ricorderà che c'era gente che spergiurava che le differenze erano impossibili da non notare tra l'uno e l'altro.