Mi aspettavo qualche commento finale post Tour (
@Ser pecora dove sei?), invece niente.
In attesa di qualcuno più esperto di me mi appropinquo (come mi piace questo verbo) ai commenti e a qualche voto.
Tour 2022: 30 e lode. Il più bel Tour che abbia mai visto. Quelli con Pantani e con Nibali erano belli perché erano corridori italiani, ma questo, non c'è paragone. I francesi dicono che è il Tour che fa grande i corridori, la penso al contrario, se non c'erano Van Aert, Pogačar e Vingegaard a dare spettacolo col cavolo che si prendeva il massimo dei voti. Ve lo immaginate lo stesso percorso con Froome e Quintana Attacco Domani? Una roba da pise galattiche.
Van Aert: 30. Il migliore in assoluto del Tour. Che dire? In fuga per 3 settimane, a volte anche in maniera sconsiderata (vedi la prima settimana), a tirare in salita, fare le volate, è andato forte a crono e ha staccato Pogačar a Hautacam . Forse ha anche cucinato e ha fatto il bucato per la squadra. Speriamo che sia tutta farina del suo sacco.
Vingegaard: 10. Tomo tomo cacchio cacchio ha ripreso dove aveva lasciato. Sul Ventoux l'anno scorso aveva dimostrato che Pogačar era battibile, ma scontava quasi 5 minuti e forse non l'avevamo preso troppo sul serio. Invece il danese fin dalla Planche des Belles Filles ha dimostrato di essere alla sua altezza. In salita non si è mai staccato, ha solo scontato uno spunto meno veloce in volata. E quando si è trattato di spingere non ce n'è stato per nessuno. Sconsiderato il rischio che ha preso nell'ultima crono. Il voto dovrebbe scendere a -20.
Thomas: 8. Ha fatto quello che ha potuto con quei due fenomeni in salita. È l'unico che in qualche modo non è affondato. Tutti gli altri: dispersi. Buona la crono finale.
Pogačar: 7,5. Per l'impegno e la voglia di lottare meriterebbe 10, per la gestione tattica 6. Partito da grande favorito e imbattuto degli ultimi tre Tour ha dimostrato che può essere battuto con una tattica coraggiosa. A mio parere ha sprecato troppe energie nella prima settimana, cercando di mantenere a tutti i costi la maglia gialla. Vedi la tappa (non mi ricordo quale) dove ha contenuto Kämna.
Da parte sua sconta la mancanza di una squadra all'altezza della Jumbo. Troppo poco McNulty e Majka e comunque non valgono Kuss. Bennet si è ritirato per Covid. Soler è un cavallo pazzo, difficilmente inquadrabile che ti può piantare sul più bello. La squadra oggettivamente non era così scarsa.
Questa sberla non gli farà che bene.
Roglic: 7. La sfortuna si accanisce con lui. Nel 2020 all'ultima crono più tranquilla che non si può, salta fuori un connazionale che tira fuori la crono della vita e gli frega il Tour. Sappiamo poi che Pogačar non era una meteora e la Jumbo non aveva pensato di mettere fieno in cascina. Quest'anno, una balla di fieno spostata dalla moto durante la tappa del pavé. Si è riciclato delfino di Vingegaard e ha contribuito a demolire Pogačar nella tappa con arrivo al Col du Granon. Mi sa che la sua storia d'amore col Tour sia finita malamente. L'età e il compagno di squadra corrono contro di lui: è stato bello conoscerci, peccato che non abbiamo potuto avere un futuro assieme.
Quintana, Bardet, Vlasov, Gaudu: boh? Il loro divario rispetto ai primi due è stato così imbarazzante che sarebbe persino ingeneroso dar loro un'insufficienza. Bello rivedere Quintana lottare per la generale, anche se non è mai stato effettivamente convincente. Vlasov, ha scontato il Covid e una caduta e a quei livelli non essere al 100% incide parecchio.
Velocisti: 9. Quelli che sono arrivati a Parigi meritano un encomio solenne. Jakobsen e Ewan, stoici a riuscire ad arrivare nel tempo massimo. Una menzione Jakobsen perché l'ha fatto senza compagni di squadra e in salita.
Gli italiani: andrà meglio la prossima volta. Peccato per Bettiol. L'unico che poteva portare a casa una tappa l'ha sfiorata facendo il gregario per Uran. Ganna, così così. Una fuga e due crono non all'altezza del suo nome. La seconda forse era troppo dura per lui.
Sagan: s.v. Un Tour neanche da comprimario. Qualche piazzamento nelle (poche) volate. Mi pare nessuna fuga. Gli anni passano per tutti.
Froome: 7. Di stima. Il suo incidente l'ha condizionato, ma è stato bello rivederlo combattere di nuovo per una vittoria di tappa all'Alpe d'Huez. Meritava di arrivare a Parigi. Accidenti al Covid.
Jumbo Visma: 10. Il casino organizzato in casa Jumbo Visma ha portato a casa se non sbaglio 6 vittorie di tappa, una maglia gialla, una a pois e una verde. Hanno imparato la lezione del 2020: non portare in carrozza Pogačar agli arrivi e hanno voluto e saputo rischiare. Avevano anche i corridori per farlo. Mi chiedo cosa pensavano quando hanno visto Vingegaard prendere dei rischi pazzeschi a pochi chilometri dall'arrivo nell'ultima crono. 8 punti in meno per la scelleratezza.
Caldo: -5. Sudavo e stavo seduto in poltrona. Non oso immaginare il caldo in bici nonostante le migliaia borracce di acqua, il ghiaccio.
Non mi viene in mente altro.