Tour de France 2022

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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4.379
Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Dopo due settimane posso dire che il Tour è molto divertente. E ancora molto incerto per tutto il podio.

Pogacar, dopo aver tentato di infestare la Jumbo con il Covid (non ricordava che Bennett è in squadra con lui) ci ha riprovato con le macumbe e stavolta hanno funzionato: due a casa e la maglia gialla caduta.
Si prospetta una terza settimana molto interessante.
 
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bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Colnago C60
Dopo due settimane posso dire che il Tour è molto divertente. E ancora molto incerto per tutto il podio.

Pogacar, dopo aver tentato di infestare la Jumbo con il Covid (non ricordava che Bennett è in squadra con lui) ci ha riprovato con le macumbe e stavolta hanno funzionato: due a casa e la maglia gialla caduta.
Si prospetta una terza settimana molto interessante.
Già da domani ci sarà da divertirsi...sui bellissimi Pirenei
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Mi aspettavo qualche commento finale post Tour (@Ser pecora dove sei?), invece niente.
In attesa di qualcuno più esperto di me mi appropinquo (come mi piace questo verbo) ai commenti e a qualche voto.

Tour 2022: 30 e lode. Il più bel Tour che abbia mai visto. Quelli con Pantani e con Nibali erano belli perché erano corridori italiani, ma questo, non c'è paragone. I francesi dicono che è il Tour che fa grande i corridori, la penso al contrario, se non c'erano Van Aert, Pogačar e Vingegaard a dare spettacolo col cavolo che si prendeva il massimo dei voti. Ve lo immaginate lo stesso percorso con Froome e Quintana Attacco Domani? Una roba da pise galattiche.

Van Aert: 30. Il migliore in assoluto del Tour. Che dire? In fuga per 3 settimane, a volte anche in maniera sconsiderata (vedi la prima settimana), a tirare in salita, fare le volate, è andato forte a crono e ha staccato Pogačar a Hautacam . Forse ha anche cucinato e ha fatto il bucato per la squadra. Speriamo che sia tutta farina del suo sacco.

Vingegaard: 10. Tomo tomo cacchio cacchio ha ripreso dove aveva lasciato. Sul Ventoux l'anno scorso aveva dimostrato che Pogačar era battibile, ma scontava quasi 5 minuti e forse non l'avevamo preso troppo sul serio. Invece il danese fin dalla Planche des Belles Filles ha dimostrato di essere alla sua altezza. In salita non si è mai staccato, ha solo scontato uno spunto meno veloce in volata. E quando si è trattato di spingere non ce n'è stato per nessuno. Sconsiderato il rischio che ha preso nell'ultima crono. Il voto dovrebbe scendere a -20.

Thomas: 8. Ha fatto quello che ha potuto con quei due fenomeni in salita. È l'unico che in qualche modo non è affondato. Tutti gli altri: dispersi. Buona la crono finale.

Pogačar: 7,5. Per l'impegno e la voglia di lottare meriterebbe 10, per la gestione tattica 6. Partito da grande favorito e imbattuto degli ultimi tre Tour ha dimostrato che può essere battuto con una tattica coraggiosa. A mio parere ha sprecato troppe energie nella prima settimana, cercando di mantenere a tutti i costi la maglia gialla. Vedi la tappa (non mi ricordo quale) dove ha contenuto Kämna.
Da parte sua sconta la mancanza di una squadra all'altezza della Jumbo. Troppo poco McNulty e Majka e comunque non valgono Kuss. Bennet si è ritirato per Covid. Soler è un cavallo pazzo, difficilmente inquadrabile che ti può piantare sul più bello. La squadra oggettivamente non era così scarsa.
Questa sberla non gli farà che bene.

Roglic: 7. La sfortuna si accanisce con lui. Nel 2020 all'ultima crono più tranquilla che non si può, salta fuori un connazionale che tira fuori la crono della vita e gli frega il Tour. Sappiamo poi che Pogačar non era una meteora e la Jumbo non aveva pensato di mettere fieno in cascina. Quest'anno, una balla di fieno spostata dalla moto durante la tappa del pavé. Si è riciclato delfino di Vingegaard e ha contribuito a demolire Pogačar nella tappa con arrivo al Col du Granon. Mi sa che la sua storia d'amore col Tour sia finita malamente. L'età e il compagno di squadra corrono contro di lui: è stato bello conoscerci, peccato che non abbiamo potuto avere un futuro assieme.

Quintana, Bardet, Vlasov, Gaudu: boh? Il loro divario rispetto ai primi due è stato così imbarazzante che sarebbe persino ingeneroso dar loro un'insufficienza. Bello rivedere Quintana lottare per la generale, anche se non è mai stato effettivamente convincente. Vlasov, ha scontato il Covid e una caduta e a quei livelli non essere al 100% incide parecchio.

Velocisti: 9. Quelli che sono arrivati a Parigi meritano un encomio solenne. Jakobsen e Ewan, stoici a riuscire ad arrivare nel tempo massimo. Una menzione a Jakobsen perché l'ha fatto senza compagni di squadra e in salita.

Gli italiani: andrà meglio la prossima volta. Peccato per Bettiol. L'unico che poteva portare a casa una tappa l'ha sfiorata facendo il gregario per Uran. Ganna, così così. Una fuga e due crono non all'altezza del suo nome. La seconda forse era troppo dura per lui.

Sagan: s.v. Un Tour neanche da comprimario. Qualche piazzamento nelle (poche) volate. Mi pare nessuna fuga. Gli anni passano per tutti.

Froome: 7. Di stima. Il suo incidente l'ha condizionato, ma è stato bello rivederlo combattere di nuovo per una vittoria di tappa all'Alpe d'Huez. Meritava di arrivare a Parigi. Accidenti al Covid.

Jumbo Visma: 10. Il casino organizzato in casa Jumbo Visma ha portato a casa se non sbaglio 6 vittorie di tappa, una maglia gialla, una a pois e una verde. Hanno imparato la lezione del 2020: non portare in carrozza Pogačar agli arrivi e hanno voluto e saputo rischiare. Avevano anche i corridori per farlo. Mi chiedo cosa pensavano quando hanno visto Vingegaard prendere dei rischi pazzeschi a pochi chilometri dall'arrivo nell'ultima crono. 8 punti in meno per la scelleratezza.

Caldo: -5. Sudavo e stavo seduto in poltrona. Non oso immaginare il caldo in bici nonostante le migliaia borracce di acqua, il ghiaccio.

Non mi viene in mente altro.
 
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gregario86

Pignone
19 Aprile 2017
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scapin
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Tour 2022: 30 e lode. Il più bel Tour che abbia mai visto. Quelli con Pantani e con Nibali erano belli perché erano corridori italiani, ma questo, non c'è paragone. I francesi dicono che è il Tour che fa grande i corridori, la penso al contrario, se non c'erano Van Aert, Pogačar e Vingegaard a dare spettacolo col cavolo che si prendeva il massimo dei voti. Ve lo immaginate lo stesso percorso con Froome e Quintana Attacco Domani? Una roba da pise galattiche.

Van Aert: 30. Il migliore in assoluto del Tour. Che dire? In fuga per 3 settimane, a volte anche in maniera sconsiderata (vedi la prima settimana), a tirare in salita, fare le volate, è andato forte a crono e ha staccato Pogačar a Hautacam . Forse ha anche cucinato e ha fatto il bucato per la squadra. Speriamo che sia tutta farina del suo sacco.

Vingegaard: 10. Tomo tomo cacchio cacchio ha ripreso dove aveva lasciato. Sul Ventoux l'anno scorso aveva dimostrato che Pogačar era battibile, ma scontava quasi 5 minuti e forse non l'avevamo preso troppo sul serio. Invece il danese fin dalla Planche des Belles Filles ha dimostrato di essere alla sua altezza. In salita non si è mai staccato, ha solo scontato uno spunto meno veloce in volata. E quando si è trattato di spingere non ce n'è stato per nessuno. Sconsiderato il rischio che ha preso nell'ultima crono. Il voto dovrebbe scendere a -20.

Thomas: 8. Ha fatto quello che ha potuto con quei due fenomeni in salita. È l'unico che in qualche modo non è affondato. Tutti gli altri: dispersi. Buona la crono finale.

Pogačar: 7,5. Per l'impegno e la voglia di lottare meriterebbe 10, per la gestione tattica 6. Partito da grande favorito e imbattuto degli ultimi tre Tour ha dimostrato che può essere battuto con una tattica coraggiosa. A mio parere ha sprecato troppe energie nella prima settimana, cercando di mantenere a tutti i costi la maglia gialla. Vedi la tappa (non mi ricordo quale) dove ha contenuto Kämna.
Da parte sua sconta la mancanza di una squadra all'altezza della Jumbo. Troppo poco McNulty e Majka e comunque non valgono Kuss. Bennet si è ritirato per Covid. Soler è un cavallo pazzo, difficilmente inquadrabile che ti può piantare sul più bello. La squadra oggettivamente non era così scarsa.
Questa sberla non gli farà che bene.

Roglic: 7. La sfortuna si accanisce con lui. Nel 2020 all'ultima crono più tranquilla che non si può, salta fuori un connazionale che tira fuori la crono della vita e gli frega il Tour. Sappiamo poi che Pogačar non era una meteora e la Jumbo non aveva pensato di mettere fieno in cascina. Quest'anno, una balla di fieno spostata dalla moto durante la tappa del pavé. Si è riciclato delfino di Vingegaard e ha contribuito a demolire Pogačar nella tappa con arrivo al Col du Granon. Mi sa che la sua storia d'amore col Tour sia finita malamente. L'età e il compagno di squadra corrono contro di lui: è stato bello conoscerci, peccato che non abbiamo potuto avere un futuro assieme.

Quintana, Bardet, Vlasov, Gaudu: boh? Il loro divario rispetto ai primi due è stato così imbarazzante che sarebbe persino ingeneroso dar loro un'insufficienza. Bello rivedere Quintana lottare per la generale, anche se non è mai stato effettivamente convincente. Vlasov, ha scontato il Covid e una caduta e a quei livelli non essere al 100% incide parecchio.

Velocisti: 9. Quelli che sono arrivati a Parigi meritano un encomio solenne. Jakobsen e Ewan, stoici a riuscire ad arrivare nel tempo massimo. Una menzione Jakobsen perché l'ha fatto senza compagni di squadra e in salita.

Gli italiani: andrà meglio la prossima volta. Peccato per Bettiol. L'unico che poteva portare a casa una tappa l'ha sfiorata facendo il gregario per Uran. Ganna, così così. Una fuga e due crono non all'altezza del suo nome. La seconda forse era troppo dura per lui.

Sagan: s.v. Un Tour neanche da comprimario. Qualche piazzamento nelle (poche) volate. Mi pare nessuna fuga. Gli anni passano per tutti.

Froome: 7. Di stima. Il suo incidente l'ha condizionato, ma è stato bello rivederlo combattere di nuovo per una vittoria di tappa all'Alpe d'Huez. Meritava di arrivare a Parigi. Accidenti al Covid.

Jumbo Visma: 10. Il casino organizzato in casa Jumbo Visma ha portato a casa se non sbaglio 6 vittorie di tappa, una maglia gialla, una a pois e una verde. Hanno imparato la lezione del 2020: non portare in carrozza Pogačar agli arrivi e hanno voluto e saputo rischiare. Avevano anche i corridori per farlo. Mi chiedo cosa pensavano quando hanno visto Vingegaard prendere dei rischi pazzeschi a pochi chilometri dall'arrivo nell'ultima crono. 8 punti in meno per la scelleratezza.

Caldo: -5. Sudavo e stavo seduto in poltrona. Non oso immaginare il caldo in bici nonostante le migliaia borracce di acqua, il ghiaccio.

Non mi viene in mente altro.
bei voti, concordo su quasi tutto tranne che per la Jumbo.

Per i risultati è sicuramente un 10, tatticamente alcune cose invece mi hanno lasciato perplesso, tipo le fasi di corsa durante la terza e seconda settimana in cui hanno lasciato sola la maglia gialla e altre tattiche e letture della corsa discutibili (il rischio di Vingegaard agli ultimi 2km della crono lo metto sicuramente in questa categoria).